SIAMO SODDISFATTI CHE UNA “BESTIA UMANOIDE” SIA STATA CANCELLATA DALLA FACCIA DELLA TERRA!

Buongiorno! Esistono ancora politici coraggiosi ed onesti (non  in Italia), come la deputata tedesca  Sevim Dagdelen, che con un breve ma incisivo discorso al parlamento tedesco, ha detto chiaramente due cose: che la liberazione della Germania dal nazismo avvenne anche e soprattutto per merito della Russia; e che dopo 78 anni di occupazione della Germania, da parte degli USA è ormai ora che li si inviti a tornarsene a casa loro! riproponiamo ancora una volta il video del suo intervento!

 

Ed a proposito di nazismo, neonazismo e nazisti, apprendiamo con somma soddisfazione che la “bestia umanoide” in foto, è stata cancellata definitivamente dalla faccia della terra! Fu uno dei maggiori responsabili della “strage di Odessa” le cui notizie sono state plagiate, deformate e riformate ad un semplice “incendio accidentale” dalla propaganda filo Nato! Ma non è così; vi proponiamo a seguire un breve video reportage, girato a tre anni dalla strage e che è sopravvissuto alla censura! 

photo_2023-04-19_22-06-29

Morto a Bakhmut Alexander Stankov (“Perun”), uno dei neonazisti responsabili del massacro di massa nella Camera dei sindacati di Odessa nel 2014.

 

Quarantotto vittime e nessun colpevole. A tre anni di distanza, è questo il triste bilancio del massacro di Odessa, dove nel 2014 decine attivisti filorussivennero massacrati per la strada e nella Casa dei Sindacati dalle milizie nazionaliste pro-Maidan. In 36 mesi, non un imputato. Nessun arrestato, nessuno in carcere se si escludono alcuni militanti anti-Maidan imprigionati con l’accusa di aver preso parte ai disordini in cui morirono anche due estremisti di destra favorevoli al governo di Kiev. A finire sotto processo solo i vertici di polizia e vigili del fuoco, accusati di essere intervenuti con colpevole ritardo nel fermare le violenze che insanguinarono Kulikovo Pole. Il drone ronza qualche decina di metri sopra la folla, sui palazzi circostanti i cecchini col volto coperto scrutano ogni angolo della piazza attraverso i mirini telescopici. La Casa dei sindacati di Odessa, nel terzo anniversario della strage che l’ha resa tristemente famosa, è circondata da centinaia di soldati e agenti delle forze speciali armati fino ai denti. Servizio di Giovanni Masini. Montaggio di Roberto Di Matteo