L’OCCIDENTE BIANCO ED OPULENTO RITORNA ALL’OSCURANTISMO MEDIOEVALE PER ESCLUSIVO INTERESSE DEGLI USA!

BUONGIORNO! RIPROPONIAMO UN ARGOMENTO PERALTRO GIA’ TRATTATO AMPIAMENTE UN MESETTO FA…CORREDATO DA DUE BREVI VIDEO. GRAZIE SE PROVERETE A LEGGERLO. Nè sento l’esigenza, perché in tanti continuano a divulgare tutto quello che i “telesguatterilacchédiregime” propinano quotidianamente, senza conoscere un tubo dell’argomento e degli argomenti!

MANDATO DI ARRESTO INTERNAZIONALE PER VLADIMIR PUTIN

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A Roma c’è un detto per indicare alcune situazioni, come questa di cui vi diamo notizia: “Siamo alla frutta” o meglio, “sono (loro) alla frutta”; l’espressione corrente italiana credo sia “raschiare il fondo del barile”. Comunque, sofismi linguistici a parte, direi che entrambi i modi di dire esemplifichino correttamente la situazione e, soprattutto, delineino il costante filo di ipocrisia/bis-pensiero nel più puro stile “1984”.

Da una parte abbiamo presidenti degli Stati Uniti (un paese in cui la pedofilia è ai massimi livelli, ma questa non è materia da CPI) che ordinano di sganciare bombe atomiche su obiettivi civili, che approvano l’assassinio di alti funzionari di paesi con i quali, peraltro, non sono mai stati in guerra, che fanno dichiarare il falso su tanto pretese quanto inesistenti armi di di distruzione di massa di Saddam, un segretario di stato (ministro degli esteri) che dichiara che la morte di 500.000 bambini iracheni non è stata un prezzo troppo alto per sconfiggere Saddam (sic!)  e, dall’altra, una corte (di cui tratterò successivamente in maggior dettaglio più avanti) che trae le sue origini da uno stupro del diritto internazionale quale il processo di Norimberga, che ha già al proprio attivo processi farsa contro altri leader, adesso questa corte, evidentemente prostituita agli interessi di chi in questo conflitto sta perdendo la faccia sulla pelle di chi sta perdendo la vita, portato a forza a combattere da un pazzo criminale drogato, questa corte, ripeto, ha l’ardire di lanciare un’accusa così ridicola e risibile, oltre che artefatta e capziosa. Mi vengono in mente, quanto mai adatte a quanto stiamo vivendo già dall’11 settembre 2001, le parole del Marco Antonio shakespeariano sul cadavere di Cesare:

“O Judgment ! Thou art fled to brutish beasts, and men have lost their reason !”

“Amici, romani, connazionali, prestatemi le vostre orecchie”

Quando gli USA minacciarono di arrestare i giudici della Corte penale internazionale se avessero processato i soldati in Afghanistan

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In questi giorni si parla molto della Corte internazionale di giustizia penale e del mandato di arresto a carico di Vladimir Putin per crimini di guerra collegati al presunto rapimento di minori ucraini e al loro trasferimento forzato in Russia.

Mosca non aderisce al trattato istitutivo della Corte, per cui Putin non rischia nulla né in Russia né in quel mezzo mondo che non fa parte dell’istituzione. Però come agirono altre superpotenze, come ad esempio gli USA, quando vi fu il rischio di una condanna da parte di questa istituzione?

Nel novembre  2017 sembrava che la Corte  dovesse mettere sotto accusa per crimini di guerra dei militari americani per gli abusi (leggi torture) su prigionieri afgani. Washington non prese la cosa molto bene e minacciò di arrestare i giudici e i funzionari della corte se questa avesse mosso accuse di crimini di guerra verso militari USA.  Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Bolton, definì l’organismo per la tutela dei diritti con sede all’Aia  “assolutamente pericoloso” per gli Stati Uniti, Israele e altri alleati, e ha affermato che qualsiasi indagine su membri del servizio americano sarebbe “un’indagine del tutto infondata e ingiustificabile”. “Se il tribunale si scaglia contro di noi, Israele o altri alleati degli Stati Uniti, non ce ne staremo con le mani in mano”. Quindi disse: “Vieteremo a giudici e procuratori di entrare negli Stati Uniti. Sanzioneremo i loro fondi nel sistema finanziario statunitense e li perseguiremo nel sistema penale degli Stati Uniti”. “Faremo lo stesso con qualsiasi azienda o Stato che assista un’indagine della Corte penale internazionale contro gli americani”.

Ma non è finita. Bolton, notando che i palestinesi cercavano di far incriminare dei soldati israeliani, disse: “Gli Stati Uniti useranno tutti i mezzi necessari per proteggere i nostri cittadini e quelli dei nostri alleati da procedimenti ingiusti da parte di questo tribunale illegittimo”. “Non collaboreremo con la Corte penale internazionale. Non forniremo alcuna assistenza alla CPI. Di certo non ci uniremo alla CPI. Lasceremo che la CPI muoia da sola”.

Quindi la CPI ha un valore solo quando attacca i nemici degli USA, che non ne fanno parte, ma se minaccia gli USA allora diventa un nemico da combattere con mezzi anche estremi. A questo punto pensate a quanto interessi quest’inchiesta a Putin. La corte morde solo poteri decaduti o limitati, come accadde alla repubblica serba separatista della Bosnia o alla Serbia. Può poco contro un vero stato….

A seguire il video estrapolato da una conferenza di Daniel Ganser  storico svizzero  per altro già proposto  in cui sentirete Madlein Albright dichiarare freddamente che valeva la pena sacrificare 510mila bambini per abbattere Sadam (agghiacciante!) a seguire Francesca Donato che ci racconta come è la storia vera dei fantomatici bambini rapiti da Putin…Questo ripeto, affinché la si smetta di fare da grancassa ai tele lacché e sguatteri di regime, che divulgano notizie di comodo per il “boss” (leggi Washington) rilanciando le balle quotidiane, senza sapere un tubo dell’argomento e degli argomenti!