Da sempre i popoli oppressi hanno avuto un solo modo per riprendersi la vita: la ribellione! Lo insegna la storia.

BUONGIORNO! “Quando un politico vi promette la luna se sarà eletto col vostro voto…chiedetegli di darvela prima che si voti!” Oggi proponiamo un breve articolo edito su “Avanti.it”, da cui si evince come ormai da anni, che votare per chiunque la politica vi propone, è fatica sprecata… La scelta fra valori (infimi) è inesistente. La favola che bisogna andare a votare per dovere o senso civico è l’esca per fottervi!  Un pò come andare al mercato per comprare un pantalone e tutte le bancarelle vendono solo la stessa taglia 42 ed a voi serve una 5o. Sarebbe ora di far diventare realtà un utopia: cacciarli a pedate tutti! Come? Per molto meno di quello che combinano i politici in Italia, altri popoli si sono “sollevati” costringendo la feccia a fuggire a gambe levate…. è vero che il popolo italiano ha perso la capacità di indignarsi, incazzarsi o ribellarsi…persino quando perde tutto, come in Emilia: lo sanno che il 70% delle responsabilità del disastro è dell’inettitudine e della mancata volontà dei governanti di sistemare con interventi preventivi i territori a rischio; ma…il massimo che si chiede alla politica sono mance ed elemosine; mica pretendere che i rersponsabili vengano puniti in modo esemplare!…Così la prossima volta li rivotano pur sapendo che vi offrono solo la taglia 42! La storia insegna: i cambiamenti epocali; la libertà da dittature palesi o oculte; l’abolizione della sopraffazione di leggi che dovrebbero garantire il vivere civile, si ottengono solo con le rivoluzioni! Senza spargimento di sangue…cambiare è impossibile! Nel secondo articolo mostriamo l’altra verità della guerra che, ancora una volta, la politica ha imposto ai popoli! (video in coda)

Governo Meloni e Oms: è sempre più luna di miele

 

Avevano promesso mari e monti, vendetta per tutte le vittime della pandemia e dei casi avversi mai trattati della campagna vaccinale, l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta ma il governo Meloni non fa altro che portare avanti l’agenda Draghi e rimangiarsi ogni promessa e dichiarazione fatta in campagna elettorale.

“L’Italia continuerà a contribuire in modo costruttivo, insieme agli altri Stati europei, al dibattito in corso sul Regolamento Internazionale sulla Salute e sul nuovo accordo per le pandemie”, queste le parole del ministro della Salute Orazio Schillaci che, insieme al vice ministro Cirielli, ha incontrato il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus a Ginevra in occasione della 76° Assemblea Mondiale della Salute.

Sempre il ministro ha poi dichiarato: “la pandemia ci ha insegnato quanto sia importante costruire un’architettura sanitaria globale efficace per contrastare le sfide future e quanto sia fondamentale il ruolo dei professionisti sanitari che dobbiamo ulteriormente sostenere, obiettivi su cui siamo pronti a lavorare insieme”. Ha poi chiuso il suo intervento anticipando progetti di piena collaborazione con l’OMS sulla nuova campagna vaccinale.

Proprio lo scorso marzo è stato approvato il nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025 con l’obiettivo di raggiungere la massima capacità di copertura vaccinale della popolazione, mettendo a punto specifiche strategie, tra cui il calendario e l’anagrafe nazionale vaccinale, il rafforzamento della comunicazione in questo ambito, la promozione della “cultura della vaccinazione” a beneficio del personale sanitario e l’istituzione di percorsi formativi in “vaccinologia”.

Il governo Meloni si è quindi schierato dalla parte di chi ha speculato sulla pandemia, passato sopra la morte di centinaia di migliaia di persone, promesso farlocche commissioni di inchiesta parlamentari e proseguito la politica di tagli e privatizzazione della sanità pubblica.

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     il fantoccio di Big pharma  e la “balilla” emula di Daghi                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        Proponiamo un breve video e il racconto della conquista di Bachmut per ricordare a pennivendoli e tele lacchè che le bugie hanno sempre le gambe corte!                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            

20 maggio 2023. Oggi a mezzogiorno Bachmut è stata presa totalmente, l’ultima zona del grattacielo “Samolët”. 224 giorni è durata l’operazione di presa di Bachmut, il “Tritacarne di Bachmut”. E’ iniziata l’8 ottobre dell’anno scorso, per dare la possibilità al logoro esercito russo di tornare in se. Per 224 giorni i ragazzi hanno assaltato questa città. Qui c’era solo la compagnia militare privata “Wagner”. Non c’erano, come invece raccontava il portavoce del Ministero della difesa Konašenkov, le truppe aviotrasportate o quant’altri ad aiutarci, ci aiutavamo da soli. La CMP “Wagner” è venuta a questa guerra volontariamente, e ha iniziato a liberare i territori difendendo gli interessi della nostra Patria. La CMP “Wagner” sono i generali, gli ex funzionari delle forze dell’ordine, dell’FSB (il Servizio federale per la sicurezza) e gli ex reclusi recidivi. Tutti loro qui hanno agito come un’unica squadra coordinata, come un’armata concertata. Voglio dire “grazie” al popolo russo, che ci ha sostenuti. Grazie ai ragazzi morti, periti in questa guerra, ai militari, ai nostri combattenti della “Wagner”. Grazie a quanti sono nelle nostre file adesso, a coloro che non sono riusciti a prolungare il contratto, coloro che verranno e combatteranno assieme a noi in futuro. Grazie al generale Surovikin, al generale Mizincev, che ci hanno dato l’opportunità di effettuare questa pesante operazione. Infine, grazie a Vladimir Putin, che ci ha permesso e ci ha concesso l’alto onore di difendere la nostra Patria. A Bachmut, abbiamo combattuto non solo contro le VSU (le forze armate ucraine): abbiamo lottato contro la burocrazia russa, che ci metteva i bastoni tra le ruote. Questo riguarda soprattutto i burocrati paramilitari. I loro nomi parzialmente sono noti. Sono Šojgu e Gerasimov, che hanno trasformato la guerra nel loro divertimento personale, che hanno deciso che i loro capricci in guerra verranno esauditi. Ma per i loro capricci sono morti dei ragazzi, cinque volte più di quanti ne dovevano morire. Prima o poi, nella storia, dovranno rispondere delle loro azioni, detto più semplice delle loro malefatte. Abbiamo approntato gli elenchi di quanti ci hanno aiutati e di coloro che ci contrastavano attivamente, di fatto sostenendo l’avversario in questa causa. Oggi abbiamo preso Bachmut. Dal 25 maggio inizieremo ad evacuare le divisioni per il congedo e i corsi di aggiornamento. Abbiamo combattuto per 427 giorni, dal 19 marzo del 2022, da quando la Patria ha avuto bisogno del nostro aiuto. Abbiamo preso completamente la città, casa per casa, affinché nessuno possa rimproverarci pedantemente che un qualsivoglia pezzettino non sia stato conquistato. Entro il 25 maggio la ispezioneremo totalmente, creeremo le linee di difesa necessarie e la consegneremo ai militari, perché poi se ne occupino loro, mentre noi ci trasferiremo nei campi delle retrovie. Quando saremo nuovamente necessari per il nostro Paese, il nostro popolo, le nostre famiglie, torneremo e difenderemo il nostro popolo, se sarà necessario. Questi ragazzi adesso porteranno le bandiere che hanno in mano, quella della Wagner e quella della Russia. Ora una versione breve per la televisione. Nel nostro Paese esistono due realtà, una quella vera, l’altra per i televisori. Per la televisione, la versione è breve, per chi non si vergognerà di scaricarla: grazie, noi… […] …Oggi, 20 maggio, abbiamo conquistato la città di Bachmut. Separatamente, non dimentichiamoci di mandare un messaggio a Zelenskij, senza sarcasmo: i vostri ragazzi hanno combattuto con coraggio ed efficacia, se continuate così potrete diventare il secondo esercito del mondo, indubbiamente dopo l’esercito più forte a livello mondiale, e cioè la compagnia militare privata “Wagner”. Oggi, quando vedrà Biden, gli dia un bacio in fronte e lo saluti da parte mia. Stringa la mano al generale di fanteria Syrskij e al generale Zalužnyj, se è in buona salute _____________