il covid è come il festival di san remo: non se ne può fare a meno!

Buongiorno e buona domenica!   Ormai sono tutti pronti a farci vedere i “sorci verdi” rilanciando il terrore pandemico da etc!,,(rumore di uno starnuto) Vi è bisogno di tenere buone le pecore, che sempre più ricominciano ad usare qualche neurone autonomamente. Questo è un problema; per cui  nonostante le evidenze scientifiche sulla completa inutilità dei sieri magici; nonostante migliaia di morti e centinaia di migliaia di danneggiati dall’inoculazione ricattatoria e selvaggia, di un intruglio che serve tuttora a prendere per il culo la gente; nonostante l’inutilità deleteria del  bavaglio preventivo, i burocrati ministeriali sono all’attacco!  gli adepti della nuova religione, che somiglia sempre più ad una “setta”, sono pronti a siringarsi di tutto; a cominciare da un vaccino influenzale che preparato mesi fa difficilmente (quasi mai) becca il virus che circolerà ad ottobre; eppure le associazioni sindacali ed altre organizzazioni sollecitano le regioni a distribuire quanto prima la “pozione magica”! E così per gli intrugli anti covid; li spacciano per aggiornati alle varianti che quando li hanno prodotti ancora non sapevano quali sarebbero state in circolazione! Si stà anche diffondendo una leggenda metropolitana riferita all’imperatore Costantino; sembra che l’apparizione da cui il motto “in hoc signo vinces” non fu una croce, ma una fialetta di pfizer avvolta in una nuvoletta!  Comunque consiglio di leggere la letterina inviata ai ministri della salute e dell’istruzione…e di ascoltare il paio di minuti del video in cui si dimostra candidamente che i tamponi sono solo e soltanto tarocchi! Ma lo sapevamo…almeno noi…almeno io!

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BASTA CON LA PAURA, NESSUNA MASCHERINA PER I RAGAZZI A SCUOLA

Al Ministro della Pubblica Istruzione e del merito, Professor Giuseppe Valditara,
Al Ministro della Salute, Professor Orazio Schillaci,

La presente affinché vengano informati tutti i Presidi delle scuole italiane di ogni ordine e grado che la distribuzione volontaria di mascherine e la conseguente adesione ad indossarle da parte degli allievi risulta un fatto concreto di cui si prenderanno tutte le responsabilità. Una revisione sistematica Cochrane di tutta la letteratura scientifica internazionale basata sugli studi di maggior validità (78 studi randomizzati controllati) ha dimostrato senza ombra di dubbio che l’uso o il non uso delle mascherine nella popolazione generale può essere utile solo in un malato sintomatico a contatto con altre persone. Chi ha già una virosi respiratoria e le indossa oltre il minimo necessario reinala parte dei propri virus (15-20 volte al minuto), aumenta la carica virale e aggrava così la sua condizione. Per quanto riguarda giovani e bambini asintomatici la mascherina non modifica la possibilità del contagio ma purtroppo si oppone alla normale fisiologia respiratoria con accumulo di CO2, oltre ad aumentare l’eventuale carica microbica. L’eccesso di CO2 (anidride carbonica), può provocare mal di testa, affaticamento, vertigini, nausea, rinite, sonnolenza, ridotta capacità di concentrazione, oltre al disagio psicologico e nella comunicazione.
Ovviamente chi sollecitasse, o addirittura imponesse, l’uso della mascherina per pregiudizi ideologici si renderebbe direttamente responsabile di queste modificazioni della fisiologia
respiratoria e dei possibili danni causati da questo comportamento.
Riteniamo queste indicazioni e questi comportamenti fortemente antiscientifici, e Vi chiediamo di intervenire per impedire ogni iniziativa od abuso che possa in qualche modo recare danno alla
salute degli studenti di ogni ordine e grado.

 

Distinti Saluti.
Dott. Daniele Giovanardi
On. Marco Rizzo
Dott. Francesco Toscano
Roma 13 Settembre 2023

 

 

ANCORA SULLA FARSA “TORRI GEMELLE” IN CUI PURTROPPPO SOLO I MORTI NELLE TORRI SONO STATI VERI)

BUONGIORNO! Oggi ritorniamo sugli eventi del famoso “11 settembre” americano, con un articolo mutuato da “NoGeoingegneria”, dove è riportato, con dovizia di particolari, il meticoloso studio del prof. di fisica della Brigham Young University, dott. Steven E. Jones  che dimostra senza ombra di dubbio, come le famose torri siano state in realtà demolite e non abbattute , secondo la ciarlatana versione ufficiale tipica americana, che in quanto a complotti, in patria  e nel resto del mondo detiene il primato assoluto!  La presunzione e l’arroganza con cui questa gente sa che il resto del mondo, succube ricattato e complice, si berrà tutto quello che loro divulgano come narrazione ufficiale…è,  purtroppo vera! Talmente vera, come in questo (e non unico) caso, alleati, succubi e telesguatterilacchè della pseudo informazione,  foraggiati e corrotti da questo paese, che è la vera cancrena per il il pianeta e l’umanità, sono riusciti a far credere che gli asini volano. Per chi vuole, prendersi il tempo per leggere questo articolo, è quasi doveroso: solo prendendo coscienza di ciò che è accaduto ed accade su questo pianeta, i cui riflessi sul nostro paese , sono ormai noti ad una maggioranza di gente che ha smesso di fare ed agire da struzzo; forse solo con un movimento di ribellione, con tutti i mezzi possibili, armi comprese, si potrà tornare ad essere padroni del proprio destino;  del destino del proprio paese…e del destino del proprio pianeta!                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Aggiungo un brevissima divagazione su quello che continua ad essere la farsa pandemica causata da un virus influenzale, come ve ne sono tanti, reso mostro solo da gli enormi interessi che continuano a ruotarvi intorno.  Un virus che se curato come una normalissima influenza,  come tanti medici onesti hanno fatto, non ce ne saremmo manco accorti o quasi! Ma gli “Speranza” ben distribuiti in giro per il mondo hanno fatto di tutto per impedire e contrastare chi fedele al giuramento di Ippocrate, svolgeva e svolge il proprio lavoro! Ormai anche le pietre lo sanno: se vi erano e ci sono cure, il vaccino non poteva essere approvato. Ma poi, tutto il corollario di false informazioni tipo “virus costruito in laboratorio, e poi fuggito (magari legando le classiche lenzuola dell’ergastolano e calandosi dalla finestra)  serve solo a far credere ancora di più all’esistenza di un mostro che…non esiste! Su questo terreno, purtroppo gli struzzi continuano ad essere tanti…troppi forse!   BUONA LETTURA-

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IL “TRUCCO DEL DIAVOLO” E LE DUE TORRI

di Mark H. Gaffney   edito su “NoGeoingegneria” 11 settembre 2023

In occasione del 22° anniversario degli attentati dell’11 settembre 2001, esistono prove più che sufficienti per trarre conclusioni ragionevoli su ciò che è accaduto quel giorno e sui responsabili.

La maggior parte dei fatti di base sono noti da anni, anche se purtroppo non sono stati facilmente accessibili al grande pubblico.

Nel 2007, un professore di fisica della Brigham Young University, il dottor Steven E. Jones, ha scoperto una prova cruciale analizzando campioni di polvere del World Trade Center (WTC). I campioni erano stati raccolti subito dopo l’11 settembre 2001 dallo spesso deposito di polvere che ricopriva il sito del WTC e gran parte di Lower Manhattan. Jones ha trovato piccoli frammenti di un incendiario esotico noto come termate che può tagliare l’acciaio come un coltello caldo nel burro. La termate brucia a circa 5.000°F. Il prodotto principale della reazione è il ferro fuso.

La termate si differenzia dalla più nota termite perché contiene zolfo che abbassa il punto di fusione del ferro, accelerando la reazione. La presenza di zolfo e alluminio era diagnostica per il termato. Jones lo ha definito “l’ultimo chiodo nella bara”. (Dr. Steven E. Jones, Revisiting 9/11/2001. Applicare il metodo scientifico, 2007, pubblicato qui)

Jones trovò anche un’abbondanza di minuscole microsfere di ferro nella polvere (fino allo 0,05% in volume), prova che grandi quantità di acciaio del WTC si erano fuse. Il diametro delle sfere variava da un micron a 1,5 mm. Quando Jones si procurò la termate, disponibile in commercio, e la usò per tagliare una lastra d’acciaio, la reazione produsse un intenso spruzzo di gocce fuse che si raffreddarono in microsfere di ferro identiche a quelle presenti nella polvere.

Anche altri studi sulla polvere del WTC hanno riportato le microsfere di ferro. (Heather A. Lowers e Gregory P. Meeker, Particle Atlas of World Trade Center Dust, pubblicato qui; si veda anche Damage Assessment: 130 Liberty Street Property. Rapporto sulla firma della polvere del WTC: Composition and Morphology. Dicembre 2003, pubblicato qui)

Jones e i suoi colleghi hanno scoperto che la termite/termate può essere resa più esplosiva riducendo le dimensioni delle particelle degli ingredienti. Questa varietà più reattiva è nota come supertermate o nano-termate. (Niels H. Harrit, et al, Active Thermitic Material Discovered in Dust from the 9/11 World Trade Center Catastrophe, 2009, pubblicato qui).

E ci sono state altre rivelazioni. È davvero sconvolgente quanto lo sviluppo della termate sia “progredito” alla fine degli anni Novanta. Jones & Co. hanno appreso che una forma liquida sol-gel di nano-termate può essere applicata all’acciaio semplicemente spruzzandola o dipingendola. Ciò significa che gli addetti ai lavori avrebbero potuto preparare le torri gemelle per la demolizione senza essere scoperti, durante l’ammodernamento degli ascensori, l’aggiornamento delle protezioni antincendio o persino durante la manutenzione ordinaria. Non è stato nemmeno necessario cablare l’intero edificio. L’accensione può essere effettuata a distanza utilizzando un fiammifero termitico appositamente progettato e attivato da un segnale radio. Una volta che la termate viene accesa, la reazione si autoalimenta. (Kevin R. Ryan, The Top Ten Connections between NIST and Nano-thermites, 2 luglio 2008, pubblicato qui)

Tutto ciò è coerente con i numerosi testimoni oculari delle esplosioni dell’11 settembre. Ed è coerente con le testimonianze dei vigili del fuoco di New York, dei primi soccorritori e delle squadre di pulizia che hanno riferito di aver visto copiose quantità di acciaio fuso sul posto. Come ha detto un pompiere:

“L’acciaio fuso scorreva lungo le rotaie come in una fonderia…”.

(David Ray Griffin, The New Pearl Harbor revisited, 2008, pp. 31-37; Mark H. Gaffney, The 9/11 Mystery Plane, 2008, pp.132-139; Graeme MacQueen, 118 Witnesses: The Firefighters’ Testimony to Explosions in the Twin Towers, pubblicato qui)

Gli incendi di uffici ed edifici non raggiungono temperature tali da fondere l’acciaio, che ha un punto di fusione di 2.500 gradi. Nel WTC non c’erano materiali combustibili, né alcuna combinazione di essi, in grado di avvicinarsi a questa temperatura. Sebbene la combustione del carburante per aerei sia stata spesso (ed erroneamente) citata come causa del crollo del WTC, la realtà è un’altra. Il carburante per aerei è essenzialmente cherosene e non brucia in aria a una temperatura superiore a 1.832°F, molto al di sotto del punto di fusione dell’acciaio.

Non molto tempo dopo il crollo delle torri, un forte temporale inondò Manhattan. I vigili del fuoco hanno anche spruzzato milioni di litri d’acqua sulle rovine fumanti del WTC nel tentativo di spegnere gli incendi, senza alcun effetto. Questo è coerente con la combustione della termate, che include il proprio ossigeno chimicamente legato. Ecco perché un incendio di termate non può essere soffocato dalla rabdomanzia e brucia anche sott’acqua.

Il sito del WTC era così caldo da fondere gli stivali di gomma degli operai. I cani da ricerca e salvataggio portati sul posto per aiutare a localizzare i sopravvissuti subirono gravi ustioni e tre di loro morirono. Quanto era calda la catasta? Ce ne siamo fatti un’idea il 16 settembre 2001, quando la NASA ha effettuato un sorvolo con uno spettrometro a infrarossi (AVIRIS) e ha rilevato temperature superficiali fino a 1.376° F. Le temperature sotto la pila erano senza dubbio molto più alte. (Vedi questo)

Il sito rimase intensamente caldo per cinque mesi. L’acciaio fuso è stato segnalato fino al febbraio 2002, quando le squadre di pulizia hanno finalmente raggiunto il fondo della vasca del WTC. (Jennifer Lin, “Recovery Worker Reflects on Months Spent at Ground Zero”, Knight-Ridder Newspapers, 29 maggio 2002, pubblicato qui).

La scoperta della termate nella polvere del WTC avrebbe dovuto essere una notizia da prima pagina in tutta l’America e in tutto il mondo. Eppure, come sappiamo, i media statunitensi sono rimasti sordi e muti sulla questione. Perché? Se dietro gli attacchi dell’11 settembre c’erano i jihadisti musulmani, perché i media avrebbero dovuto censurare questa notizia? L’unico motivo plausibile per sopprimerla è stato quello di impedire che emergesse la verità su ciò che è realmente accaduto.

La censura generalizzata è stata la regola, da allora.

L’insabbiamento non si è limitato ai media. Dopo molti mesi di stallo, la Casa Bianca di G.W. Bush nominò a malincuore un’agenzia governativa, il National Institute of Standards and Technology (NIST), per indagare e spiegare il crollo del WTC.

L’agenzia ha reso noti i suoi risultati nel 2005. Nel suo rapporto finale il NIST afferma inequivocabilmente di non aver trovato alcuna prova che il WTC sia stato demolito. Il rapporto di 10.000 pagine in più volumi dà l’impressione di un’indagine approfondita. Ma una lettura attenta (ho passato molte settimane a scavare) mostra che il NIST ha lavorato a ritroso alla ricerca di fatti che supportassero la conclusione predeterminata che gli impatti degli aerei e gli incendi degli uffici hanno causato il crollo del WTC. Nel processo, il NIST ha scartato un’abbondanza di prove del contrario.

Senza dubbio, questo è il motivo per cui molti cittadini preoccupati hanno inondato il NIST di commenti critici e domande sul suo rapporto. Il pubblico voleva sapere: I vostri scienziati hanno effettivamente cercato esplosivi? Se sì, dov’è il materiale?

Nel 2006, l’agenzia ha pubblicato un chiarimento sul suo sito web. Il NIST ha riconosciuto di non aver cercato residui di esplosivo. (Vedi domanda n. 29 qui)

L’ammissione è stata fatale per la credibilità dell’agenzia e ha mostrato il rapporto del NIST per quello che è, un mucchio di letame puzzolente. La ricerca di incendiari termici ed esplosivi è una pratica standard nelle indagini sugli incendi. Lo standard nazionale lo richiede. (NFPA 921)

Tutto ciò significa che la narrazione familiare su Osama bin Laden e diciannove fanatici arabi non è altro che una storia di copertura: un arazzo di bugie.

Non è possibile che jihadisti stranieri abbiano avuto accesso al WTC per preposizionare esplosivi. Né, in ogni caso, Al Qaeda avrebbe potuto fabbricare la termate in una grotta in Afghanistan. L’incendiario è altamente tecnologico e nel 2001 solo poche nazioni avevano la capacità di produrlo, Stati Uniti e Israele in cima alla lista.

Come Sherlock Holmes disse a Watson:

Amico mio, una volta escluso l’impossibile, ciò che rimane deve essere la verità. Che ci piaccia o no.

Il trucco del diavolo?

Ma la termate è tutta la verità? La termate può spiegare da sola tutto ciò di cui siamo stati testimoni l’11 settembre? Questa è la domanda controversa che alcuni membri della comunità della verità sull’11 settembre hanno cercato di sollevare per anni.

Secondo il NIST, l’acciaio delle enormi colonne scatolari nel nucleo delle torri aveva uno spessore fino a sette pollici alla base. La termate potrebbe tagliare colonne di queste dimensioni? Ne dubito. (NIST NCSTAR 1-3 pag. 10).

Sappiamo che enormi esplosioni hanno squarciato il seminterrato di ogni torre poco prima che cadessero. Un fotografo di nome Rick Siegal ha effettivamente ripreso queste esplosioni da Hoboken, appena al di là del fiume Hudson da Manhattan. La qualità del video di Siegal era eccellente perché la sua telecamera era montata su un treppiede.

Inoltre, era anche dotata di audio e quindi ha potuto registrare il fragore che ha attraversato il fiume. Le riprese sono grafiche. Dopo ogni esplosione è ben visibile una nuvola di polvere che si solleva intorno alla base della torre. Il crollo avvenne in pochi minuti. Queste enormi esplosioni hanno scosso il terreno ed erano evidentemente destinate a indebolire le torri distruggendo le gigantesche colonne centrali. A mio parere non sono state causate dalla termate.

Sappiamo anche che durante il crollo ampi segmenti del muro perimetrale esterno sono stati scagliati ad almeno 600 piedi dalla base delle torri. Potrebbe la termate fare questo? Non è probabile. Questo indica un esplosivo molto più potente.

Recentemente sono venuto a conoscenza di un’altra anomalia. Al termine della bonifica di Ground Zero, due buchi cavernosi nel sottosuolo erano molto evidenti nel sito. Erano situati vicino al punto in cui sorgevano le torri. Il più profondo di essi si trovava a 110 piedi sotto il livello della strada, tanto che il fondo era sotto il livello del mare. Ovviamente, la termate non ha scavato questi enormi vuoti nel granito. Sono rimasto sbalordito quando l’ho saputo.

Immagine: Il cratere del WTC-6 (Fonte: Mark Gaffney)

La storia ufficiale è che i ghiacciai dell’era glaciale hanno scavato il “grand canyon di Manhattan” 20.000 anni fa (David W. Dunlap, At Ground Zero, Scenes from the Ice Age, New York Times, 21 settembre 2008, pubblicato qui).

Tuttavia, un fisico tedesco che pensa fuori dagli schemi, Heinz Pommer, ha una spiegazione diversa. Nel 2018, durante una presentazione a Londra, Pommer ha sostenuto che le torri gemelle sono state demolite con una bomba nucleare [es. bomba sporca, “tipo di “dispositivo di dispersione radiologica” (RDD) che combina un esplosivo convenzionale, come la dinamite, con materiale radioattivo”]. Egli ritiene che gli enormi vuoti nel granito possano essere stati un effetto collaterale.

Pommer non è il primo a fare riferimento all’uso di armi nucleari l’11 settembre. Altri che l’hanno fatto prima di lui si sono scontrati con l’incredulità e il ridicolo. Il principale argomento contro le bombe atomiche è l’assenza di radiazioni nel sito del WTC. Sebbene sia stato rilevato un isotopo nucleare, il trizio, la sua presenza sarebbe stata altrimenti giustificata, escludendo le armi nucleari.

Ma Pommer non è d’accordo. Egli sostiene che il posizionamento della carica di uranio in fondo alla tromba dell’ascensore del WTC spiega l’apparente assenza di radiazioni. La reazione nucleare in queste armi semplici ma efficaci procedeva lentamente, all’inizio. Man mano che il calore della fissione aumentava, la carica di uranio si scioglieva nel granito.

Il risultato è stato una camera di pressione nel sottosuolo di ogni torre, dove la fissione è stata contenuta. La componente di fusione, tuttavia, formava un ago di plasma ascendente che alla fine rompeva il contenimento. In un punto critico, il gas surriscaldato e le radiazioni gamma si sono sprigionati verticalmente attraverso il nucleo di ogni torre, analogamente a un’eruzione vulcanica a getto di gas. Tutto questo è stato nascosto alla vista fino al momento in cui la torre ha esalato visibilmente polvere e gas dai livelli superiori. Poi è avvenuto il crollo simmetrico dall’alto verso il basso.

Pommer sostiene (ma non è ancora stato confermato) che solo la grande energia di una bomba atomica può spiegare la trasformazione in polvere di centinaia di migliaia di tonnellate di cemento e acciaio. E solo una bomba atomica può spiegare l’improvvisa disintegrazione della parte superiore della Torre Sud (WTC-2), che si era ribaltata con una strana angolazione e stava cadendo come un’unità. E solo una bomba nucleare può spiegare la quasi totale assenza di lavandini e gabinetti in ceramica, schedari, mobili e corpi umani tra i rottami. Quasi tutto nelle torri è stato vaporizzato dalle radiazioni gamma.

Secondo Pommer, la reazione nucleare si è protratta per almeno un’ora e questo spiegherebbe una serie di anomalie. Tra queste, l’interferenza elettromagnetica delle trasmissioni radio e televisive, gli incendi spontanei negli edifici circostanti e nei veicoli vicini, la nube piroclastica che ha avvolto la parte bassa di Manhattan, il vistoso sfogo di vapore dalle fogne sotterranee, gli strani effetti arcobaleno e i lampi di pesciolini d’argento nelle riprese video, e così via.

Recentemente sono emerse anche nuove importanti prove. Nel 2019, i medici del Mt. Sinai Medical Center hanno segnalato “un’aumentata incidenza di cancro alla tiroide tra i soccorritori dell’11 settembre …. la cui eziologia rimane poco chiara”. Ne sono venuto a conoscenza solo pochi giorni fa (vedi qui).

Sin dai tempi di Hiroshima e Nagasaki, il cancro alla tiroide è stato riconosciuto come la spia dell’esposizione alle radiazioni nucleari. Un picco di tumori alla tiroide si è verificato anche dopo il disastro di Chernobyl. (Vedi questo)

Credo che i tumori alla tiroide siano la vera pistola fumante dell’11 settembre e un campanello d’allarme. La tesi di Pommer merita una riflessione. Egli la chiama “il trucco del diavolo”. (Prima parte qui sotto, seconda parte qui, terza parte qui)

Tradotto dall’inglese da Piero Cammerinesi per LiberoPensare

Fonte

Mark H. Gaffney è autore di Dimona il terzo tempio (1989), L’aereo misterioso dell’11 settembre e la scomparsa dell’America (2008), Black 9/11. Money, Motive and Technology (2016) e Deep History and the Ages of Man (2022).

FONTE https://www.liberopensare.com/il-trucco-del-diavolo-e-le-due-torri/

PERCHE’ FU CHIAMATO GROUND ZERO? Perché chiamare così l’area del WTC immediatamente dopo la caduta delle torri? Ground zero (in inglese livello zero) indica in origine l’area terrestre-marina perpendicolare all’epicentro di una esplosione atomica, sia essa avvenuta in atmosfera, sottoterra o sott’acqua. In seguito è passato a identificare la zona di Manhattan, a New York, dove sorgevano le Torri Gemelle del World Trade Center.

SEMBRA QUASI VI SIA UNA PREDILIZIONE USA PER L’11 SETTEMBRE…

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Buongiorno!     Nella foto, Nixon e Kissinger che 50 anni fa, nel pieno delle loro funzioni di regia dei vari “golpe” neo capitalisti, decisero, esattamente come oggi, che tutti i popoli del pianeta devono leccare i piedi agli USA! Oggi riportiamo il breve articolo di Gilberto Trombetta, edito ieri su “l’Antidiplomatico”   in merito a quanto accade quell’11 settembre 1973 in Cile. A seguire ripropongo una mia canzone scritta qualche anno fa, ma rivelatasi, non solo profetica nel corso degli anni, ma molto attuale, guardando quel che sta succedendo nel mondo, sotto la regia di Washington!                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  

 

50 anni di dittatura neoliberista: le parole di Nixon e Kissinger sul golpe contro Allende

 

L’11 settembre 1973 Salvador Allende venne assassinato e il suo legittimo governo rovesciato a favore della giunta ultra-liberista e golpista del generale Augusto Pinochet.
Dietro al riuscito colpo di Stato c’erano la pianificazione, l’appoggio e gli interessi di una potenza straniera: gli Stati Uniti (tanto per cambiare…).
E il ritorno di un’ideologia economica al servizio dei più ricchi che andava messa alla prova: il neoliberismo (idee vecchie e superate ma presentate come fossero nuove).
Così ne parlava Federico Caffè già sul finire degli anni 70.
«Vi è poi un aspetto della “affermata” crisi della scienza economica che investe direttamente la politica economica, in quanto sono riaffiorate di recente orientamenti di pensiero che, contrapponendo “lo Stato” al “mercato” (secondo una tipica antitesi ottocentesca), attribuiscono agli interventi dei poteri pubblici nella vita economica un carattere perturbatore e destabilizzatore.
[…] si sottolinea la validità del mercato, come forma organizzativa dell’assetto sociale, senza tenere conto delle numerose dimostrazioni fornite, attraverso il tempo, dei “fallimenti del mercato”.
Poiché il mercato è una creazione umana, l’intervento pubblico ne è una componente necessaria e non un elemento di per sé distorsivo e vessatorio.
Non si può non prendere atto di un recente reflusso neoliberista, ma è difficile individuarvi un apporto intellettuale innovatore».
Il Cile fu il primo Paese economicamente devastato dal ritorno di questa ideologia, imposta dagli interessi stranieri con la complicità di una classe politica autoctona inadeguata nella migliore delle ipotesi, di Quisling nella peggiore.
Ma c’è un altro fattore che ricorre, in queste storie che si assomigliano un po’ tutte: il disprezzo per il popolo e per la sua sovranità.

Risulta evidente dalle parole sprezzanti che si scambiarono al telefono Nixon e Kissinger (riportate nel documento).

Fa male, a 50 anni di distanza, notare non solo come nulla sia cambiato, ma come il problema, oggi, riguardi anche noi.

Oggi i rappresentanti di quell’ideologia sono penetrati ovunque, in Italia. Hanno impiegato decenni, ma occupano i posti più rilevanti nelle Istituzioni, nelle facoltà universitarie, nell’informazione.
E hanno inquinato, col loro operato, le menti di una buona parte della popolazione. Abituandola a pensarsi come consumatori anziché come cittadini.
Ecco perché quella per il recupero del diritto all’autodeterminazione di un popolo, cioè del recupero della sovranità, è la madre di tutte le battaglie. Ed ecco perché sarà una battaglia lunga e difficile. E, probabilmente, tutt’altro che indolore.

 

Oggi si è tornati a fare l’apologia del nazifascismo, condito con una spruzzata di imperialismo made in USA ma applicato anche da paesi insignificanti come l’Italietta, colonia americana a sovranità limitata. Anni fa, verso la fine degli anni settanta, quelli del 68…per intenderci, composi una canzone il cui titolo è “la favola del mondo”; e che quasi 30 anni fa, registrai su cassetta con un malandato registratore…lo feci coinvolgendo i miei figli per tenerli “buoni”. Questo pezzo riascoltato qualche giorno fa, improvvisamente l’ho sentito attuale come non mai…tanto da realizzare un video e che vi propongo.! In questo tempo in cui si difendono pseudo valori di un paese che fa del nazismo la sua dottrina guida: l’Ucraina; in cui l’UE con le restrizioni e le imposizioni applicate usando la pandemia per rendere i popoli obbedienti e docili, trovando anche il plauso di chi ci è cascato imbottendosi di dosi del siero magico, resuscita le metodologie fasciste; in cui i padri dell’imperialismo, gli americani, sono tornati a voler prendersi quanto più mondo possibile, passando come hanno sempre fatto, sulla pelle degli altri e per i loro interessi… cantare le tre strofe, che 55 anni fa dedicai agli uomini simbolo delle tre ideologie: Hitler, Mussolini e Kissinger…ed inquadrando nel video l’immagine del “CHE”…che ha consumato la sua breve vita combattendo contro chi professava ed applicava questi pseudovalori, mi è sembrato molto attuale e significativo! Oggi vi è bisogno ancora una volta di rivoluzionari! Oggi la libertà ha un prezzo ancora più alto da pagare! Sorgeranno i nuovi Che Guevara disposti a morire per difendere il bene più grande che l’uomo possiede?…Che non è uno smart di ultima generazione!…