OGGI PUBBLICHIAMO CON DUE POST E QUATTRO ARTICOLI UNA RASSEGNA STAMPA EDITA SU BYOBLU ANCHE CON UN VIDEO SUL SECONDO ARGOMENTO

BUONGIORNO! Oggi proponiamo con due articoli, uno ha come argomento le guerre che ormai i scatenano per caso…ma in realtà programmate dai buoni: Ucraina (oscurata da Israele) ed Israele stessa. Nel primo la notizia che la Slovacchia dice “cucù” ad armi che poi finiscono al 80% in altri posti dove si combattono guerre di ogni genere; nella seconda, supportata dal video di ByoBlu, come Messora smonta le gravi bugie del governo italico, per non aver sottoscritto la risoluzione ONU che prova a cercare di fermare il caos, ed a togliere la “licenza di uccidere” che il mondo “civile” occidentale ha rilasciato ad Israele! Per la seconda volta, la prima la fecero gli USA e schiavetti al seguito, in cui l’Italia non poteva assentarsi, quando per punire un atto terroristico (ma in realtà messo in atto da Washinton stesso) si decide di attaccare un intero paese; Oggi per punire un atto che a loro dire è terroristico, ci si sente autorizzati a sterminare un intero popolo! Ha seguire, nel secondo post pubblicato oggi, scriviamo come ancora si prova a far fuori la gente attraverso la doppia siringata magica, nonchè il sospetto che il bus di Mestre possa essere andato giù in seguito a “malore conseguenziale ai sieri magici”.

“LA SLOVACCHIA È AMICA DELLA RUSSIA E NON INVIERÀ PIÙ ARMI IN UCRAINA” – JAN CARNOGURSKY (EX PRIMO MINISTRO)

In Slovacchia si è appena insediato il nuovo governo guidato da Robert Fico, che ha già annunciato di voler mantenere la promessa fatta in campagna elettorale: fermare l’invio di armi in Ucraina. Byoblu ha intervistato Jan Čarnogurský, ex primo ministro ed ex ministro degli esteri della Repubblica Socialista Slovacca, di passaggio a Roma l’inizitiva organizzata dal Fronte del Dissenso.

Signor Čarnogurský un commento sulla nascita del nuovo governo, che ha già promesso di voler fermare l’invio di armi in Ucraina, e dei futuri rapporti con l’Ungheria.

Prima di tutto Robert Fico è un politico molto dotato, questo è il suo quarto incarico come primo ministro della Slovacchia. Credo che come capo del nuovo governo comincerà a concretizzare le promesse fatte durante la campagna elettorale. Verosimilmente fermerà l’invio di armi dalla Slovacchia in Ucraina, forse bloccherà anche il transito di armi di altri paesi attraverso la Slovacchia, ma questo lo vedremo. Potrebbe cercare delle strade alternative per arrivare alla pace. Ciò potrebbe significare favorire dei negoziati tra Ucraina e Russia o anche tra Russia e altri paesi occidentali. Per quanto riguarda l’Ungheria, quantomeno per la politica estera, le promesse di Robert Fico e la politica di Viktor Orban sono molto vicine. I due si conoscono molto bene, anche personalmente, e io credo che, molto probabilmente, sotto questo governo Slovacchia e Ungheria si avvicineranno sempre di più.

La Slovacchia, guidata da un governo progressista, e l’Ungheria, guidata da un governo conservatore, saranno alleate nel promuovere una soluzione diplomatica per l’Ucraina, ciò potrebbe cambiare gli equilibri all’interno dell’Unione Europea?

Prima di tutto, la tradizionale distinzione tra destra e sinistra non è più efficace per interpretare l’attuale situazione politica. E questo lo vediamo molto chiaramente nel caso di Slovacchia e Ungheria: da una parte abbiamo un governo di destra, dall’altra uno di sinistra, ma sulla guerra tra Russia e Ucraina dicono quasi la stessa cosa. Quanto all’eventuale allargamento di questo gruppo di paesi ad altri che potrebbero condurre delle politiche simili riguardo alla guerra in Ucraina… penso che sì, potrebbe accadere, ma non in un anno.

Quale sarà l’atteggiamento del nuovo governo nei confronti della guerra in Medio Oriente?

Posso rispondere solo in termini generali perché non ricordo che il signor Fico o altri membri della coalizione abbiano espresso posizioni verso questa guerra. Credo che non saranno particolarmente attivi riguardo alla questione e cercheranno di sostenere qualsiasi iniziativa che conduca alla pace.

In Europa orientale sperpeggia un forte sentimento di ostilità verso la Russia, lo vediamo ad esempio in Polonia e negli Stati Baltici. Questo atteggiamento è diffuso anche in Slovacchia?

La società slovacca considera amica la Russia per lo meno da 200 anni. E anche nei sondaggi d’opinione che vengono condotti in questo periodo i risultati rivelano un atteggiamento favorevole verso la Russia. Per questo la Slovacchia, sicuramente non seguirà la Polonia nella sua linea contro la Russia, mentre forse potrebbe seguirla nella linea contro Bruxelles. Se la Polonia vorrà prolungare la propria politica anti-russa la Slovacchia non interferirà, ma nemmeno la seguirà.

Quando e come crede che finirà la guerra in Ucraina?

Torno proprio adesso da una conferenza a Mosca e ho fatto la stessa domanda alle persone che incontrato lì. Mi hanno risposto che maggioranza dei russi auspica una vittoria della Russia al più presto possibile. Credo che alla fine dell’anno o alla fine dell’inverno l’esercito russo avvierà una offensiva sul fronte ucraino. Vedremo. Nel frattempo credo sia piuttosto interessante notare che che tutti i paesi della Nato, compresi gli Stati Uniti, stanno aiutando l’Ucraina in tutti i modi, militare, finanziario, politico… ma la Russia sta ancora vincendo. E la cosiddetta controffensiva ucraina è stata un insuccesso.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             RISOLUZIONE ONU SU GAZA: L’ITALIA NON FIRMA MA SUI MOTIVI RACCONTA BALLE COLOSSALI

 

 

L’Italia non ha firmato una risoluzione ONU che chiedeva il rispetto delle leggi internazionali nei teatri di guerra a Gaza, l’invio di medicinali, acqua, cibo, generi di sopravvivenza, il rispetto dei diritti umani dei prigionieri, corridoi umanitari e così via.

Perché non ha firmato? L’ambasciatore italiano all’ONU, Maurizio Massari, dice che in quella risoluzione mancavano tre cose a suo dire fondamentali. Invece c’erano. Nel video qui sopra ve le faccio vedere!

Dice che mancava il diritto di Israele all’autodifesa, ma quello è implicito all’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, puntualmente richiamata come valore e principio fondativo all’inizio della Risoluzione.

Dice che mancava la condanna dell’atto terroristico di Hamas, ma nella Risoluzione la condanna di tutti gli atti terroristici ai danni dei civili, sia israeliani che palestinesi, è una delle prime, fondamentali premesse.

Dice che mancava la richiesta del rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, ma è esattamente al punto 7 della Risoluzione, esattamente con quelle parole.

E allora, perché non abbiamo firmato? Forse qualcuno dovrebbe dare una risposta seria, e non questa, che fa troppo affidamento sul fatto che nessuno si sarebbe andato a cercare questa Risoluzione e magari l’avrebbe davvero anche letta.

Sarebbe buona norma, per chi riveste ruoli istituzionali, non essere superficiali o in cattiva fede quando si spiega al Paese perché non si chiede un cessate il fuoco che risparmierebbe la vita a migliaia di bambini innocenti, mentre migliaia ne sono già morti nei giorni precedenti.

Di seguito alcuni collegamenti per verificare personalmente.

Risoluzione ONU su Gaza: ecco il testo approvato

Come promesso nel video, ecco il link al testo ufficiale della risoluzione approvata, che è la A-ES10-L25https://www.un.org/unispal/document/general-assembly-10ess-draft-resolutioni-l25/

Qui l’Art. 51 della Carta della Nazioni Unite:
https://legal.un.org/repertory/art51.shtml

Il video integrale dell’assemblea generale in cui si è approvata la risoluzione:
Assemblea generale ONU

L’articolo su Repubblica nel quale l’ambasciatore italiano all’ONU, Maurizio Massari, spiega perché l’Italia si è astenuta dal voto: https://www.repubblica.it/esteri/2023/10/28/news/medio_oriente_risoluzione_onu_italia-418972605/?ref=RHLF-BG-I418904018-P3-S2-T1

SI RIPARTE CON LA SIRINGA SERIALE KILLER NE SCRIVIAMO MUTUANDO DUE PEZZI DA BYOBLU

images                                                                                                                                                                                                                                                                                                      BUONGIORNO! OGGI TORNIAMO PER L’ENNESIMA VOLTA, SU COME NONOSTANTE TUTTO,  SI CONTINUA AD INOCULARE LA GENTE, FREGANDOSENE DI TUTTE LE PROVE, I DANNI E LE VITTIME CAUSATE, CHE CAUSA E CHE, PURTROPPO CAUSERA’ ANCORA 

VACCINI COVID E ANTI INFLUENZALE: COCKTAIL PERICOLOSO

 

Attenti ai cocktail vaccinali. L’anti – influenzale, combinato con il siero anti Covid, potrebbe portare a guai molto seri per la salute.

Ictus ed ischemia

A dirlo è uno studio dell’agenzia pubblica americana Food and Drug Administration, che ha analizzato le richieste di Medicare, il programma di assicurazione sanitaria a pagamento.

Secondo il report negli anziani di età superiore agli 85 anni che si sono sottoposti ad entrambe le inoculazioni nella stessa seduta si è registrato un aumento del rischio di ictus e di attacchi ischemici transitori dal 20 al 35%.

Effetti collaterali e dibattito pubblico

Negli Stati Uniti se ne parla ormai apertamente. Di questi effetti collaterali, dati dalla combinazione dei vaccini, hanno dato notizia le maggiori testate: dal New York Times alla Abc passando per la Cnn.

E mentre dalle nostre parti si assiste ad una nuova campagna vaccinale Covid + influenza stagionale, pensata per la popolazione più anziana, ci si chiede se non si stia correndo troppo e se la proposta del mix sierologico sia pericolosa oltre che illogica. I dati disponibili ad oggi sembrano dirci proprio questo.

La circolare del Ministero della Salute

Lo scorso 27 settembre il Ministero della Salute ha diffuso una circolare in cui si dichiara che per tutti i sieri anti Covid autorizzati in Italia è possibile la somministrazione in contemporanea con altri vaccini, in particolare quello anti-influenza (ampiamente utilizzato dalla popolazione anziana e non solo). Unica raccomandazione da Roma: per la doppia inoculazione si suggeriscono due sedi anatomiche differenti o nella stessa sede, ma distanza di almeno 2 centimetri e mezzo. Per il resto via libera. Non si tiene in alcuna considerazione quanto emerso dallo studio analizzato dalla Fda americana, che pure utilizza dati di fine 2022.

Il principio di precauzione

Sono numeri che circolano da tempo. Gli stessi autori dello studio dicono che il rischio è inferiore a quello di morire di Covid. Parole già sentite in passato e che quindi ci dovrebbero indurre almeno ad una certa cautela. E la cautela, nella gestione della salute umana, si chiama “principio di precauzione”.

Da notare che ad essere sottoposti alla doppia puntura sono soprattutto gli anziani ospiti di case di riposo e strutture ospedaliere.

 

Fazzini-583x328INCIDENTI E VACCINO, IN PIAZZA A MESTRE PER LA VERITÀ

Chiedono chiarezza e chiedono giustizia. I cittadini, guidati da Andrea Fazzini dell’associazione ITALi, sono scesi in piazza a Mestre perché vogliono sapere cosa è successo ai due autisti di pullman, che nel giro di pochi giorni, sono stati protagonisti di due incidenti.

Un mezzo pubblico pochi giorni fa si è schiantato contro un pilastro, ma l’incidente più grave è del 3 ottobre: nell’impatto del pulmann, caduto dal un cavalcavia, sono morte 21 persone e 15 sono rimaste ferite.

Il sospetto degli effetti da vaccino
All’origine di tutto ci sarebbero dei malori. Ma dovuti a cosa? Il sospetto è che ci siano dei collegamenti con i vaccini anti Covid. La storia recente ci insegna che i sieri possono produrre effetti collaterali. Possono “spingere” malattie che non sarebbero arrivate senza l’inoculazione.

Ovviamente siamo nel campo delle ipotesi e a rivelare cosa è successo è l’autorità giudiziaria. A far destare i sospetti è però il silenzio mediatico che è sceso su questi due episodi: incidenti che – se si trattasse in un problema connesso alle avvenute inoculazioni – farebbe aprire un lungo capitolo sulle tante patologie improvvise, emerse negli ultimi anni, anche in soggetti giovani e spesso in atleti.

Insomma i cittadini di Mestre, testimoni di questo doppio incidente apparentemente inspiegabile, vorrebbero avere certezze. Sono in molti a parlare ormai apertamente di possibili danni da vaccino.

L’indagine della Procura di Venezia
La Procura di Venezia ha aperto un’inchiesta sull’incidente del 3 ottobre. Ci sono tre persone indagate: due funzionari del Comune e l’amministratore della società di trasporti. I reati contestati sono omicidio stradale, omicidio colposo plurimo, lesioni personali stradali gravi o gravissime e lesioni personali colpose.

A Mestre c’è chi teme che possa finire tutto in una bolla di sapone e che non si riesca a far veramente indagare sulle morti sospette. E Cristiano Fazzini, voce dell’associazione ITALi e punto di riferimento per chi si è opposto al Greenpass e all’obbligo vaccinale de facto (niente lavoro e niente diritti se non ti vaccini) annuncia che, nel rispetto dei compiti della magistratura, le manifestazioni continueranno. Lo scopo: fare pressione e arrivare alla verità.

ANCHE LA LIBIA PRENDE A SBERLE L’OCCIDENTE ARROGANTE, PRESUNTUOSO MA…DECREPITO!

photo_2023-10-25_15-42-48   LIBIA: CAMERA CHIEDE ESPULSIONE AMBASCIATORI OCCIDENTALI (INCLUSO QUELLO ITALIANO)
La Camera dei Rappresentanti della Libia chiede, in una dichiarazione, agli ambasciatori di USA, Regno Unito, Francia, Germania e Italia, che sostengono Israele, di lasciare immediatamente il paese con l’accusa di incentivare l’aggressione contro Gaza. La Camera chiede inoltre che la Libia cessi di esportare petrolio e gas verso questi Paesi.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  L’occidente colonialista, vecchio e marcio, che continua ad arrogarsi il potere mai attribuitogli di decidere chi sono i buoni e chi sono i cattivi, usando come metro di misura gli interessi di Washinton e Londra, si becca un ceffone anche dalla Libia! Il vento che soffia in medio oriente è impetuoso e rischia di spazzar via l’occidente. Governi marionetta (leggi Italia),  e potenze costrette a ritirarsi (giustamente) dalla occupazione coloniale del Niger, come la Francia. Se poi ci aggiungi anche la Germania che ha autodistrutta la sua economia su dictat USA, ecco che questo mondo, che non sa rinnovarsi; che si arrocca su posizioni guerrafondaie schierandosi sempre sulle posizioni di chi sotto gli occhi di tutti ha torto marcio…sostenendo che hanno ragione, aiutati dai telesguatteri e pennivendoli di regime, assoldati per tenere al guinzaglio i popoli che sempre più mal sopportano queste ex democrazie, diventate dittature, è destinato a sparire come etnie e popoli. L’Italia dopo il Giappone è già il paese più vecchio al mondo, con una media di circa 47 anni fra meno di 50 anni avrà un popolo di pensionati o pensionandi è il classico esempio di chi non sa organizzare la forza lavoro di cui avrà bisogno, se vuol mantenere standard minimi di sopravvivenza economica. Magari questi signori si illudono che con l’avvento dell’intelligenza artificiale, riusciranno a sostituire le masse lavoro; in realtà il vero grande rischio è che l’intelligenza artificiale sostituisca loro, rendendoli schiavi di algoritmi! Rammento sempre le parole di un mio amico polacco, docente di storia presso un università di Cracovia, ormai deceduto da qualche anno, che era solito ripetere:<la terra è un gran bel pianeta! Peccato che ha avuto l’uomo come specie dominante…con l’aggravante che è poi diventato bianco ed occidentale!> Adesso spendiamo qualche parola sul famoso missile che ha colpito l’ospedale a Gaza, con il “New York Time” che smonta la narrazione filo Israeliana che sia stato un missile di Hamas che ha fatto autogol! In Italia il primo trombone che esegue gli ordini della Cia è “Repubblica”: dall’inizio della pandemia, passando attraverso l’Ucraina, e facendo tappa in Israele continua a informare…disinformando!                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 photo_2023-10-26_04-53-11                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 IL NYT SMONTA LA TESI DEL MISSILE DI HAMAS SULL’OSPEDALE del video di cui riportiamo la foto,
⭕️ Un’analisi visiva del New York Times ha concluso che il video clip citato come prova da funzionari israeliani e americani per sostenere che un razzo palestinese vagante ha causato l’esplosione mortale all’ospedale arabo di Al-Ahli a Gaza City mostra qualcosa di completamente diverso.
Molto probabilmente il missile visto nel video non è quello che ha causato l’esplosione in ospedale. In realtà è esploso nel cielo a circa due miglia di distanza, ha scoperto il Times, ed è un aspetto non correlato agli scontri che si sono svolti quella notte lungo il confine tra Israele e Gaza. “Abbiamo geolocalizzato cinque video che mostravano il lancio di questo proiettile da nord, sud, est e ovest. Tracciando linee prospettiche, tre delle quali possono essere viste qui, abbiamo valutato che questo progetto è stato lanciato vicino alla città israeliana di Nahal Oz”.                                                                                                                          ORMAI LA NARRAZIONE SU GLI EVENTI DI GUERRA, SIA IN UCRAINA CHE IN ISRAELE  é simile a quella Omerica sulle vicende degli eroi greci nella guerra contro Troia: è piena di eventi mirabolanti dei mitici eroi che difendono l’occidente! Di mitico vi è solo il ritorno al nazismo  dominate in questi due paesi che ha contaminato pesantemente l’intero occidente.   Vorrei riportare uno stralcio edito su “L’Avanti” on line del 25 c.m. scorso  molto indicativo a firma di Ugo Fosco e leggibile interamente al seguente link   “Hamas ha ucciso”. Il grottesco filosionismo de La Repubblica | Avanti

“Lo scafato Nethanyau, ridotto ad uno zombie politico dalle sue stesse prese di posizione, ha intravisto una via di fuga che gli avrebbe concesso da un lato di conservare e rafforzare i rapporti con l’oltranzismo sionista suo ultimo sostenitore e dall’altro di porre le basi per un governo di unità nazionale, utile a prender tempo nella speranza di riqualificarsi dinanzi ad una opinione pubblica israeliana che esigeva ogni giorno di più le sue dimissioni.

Accade quindi che un confine di circa 5 Km, che è anche il luogo più sorvegliato del pianeta, rimanga coincidenzialmente sguarnito al punto da consentire quanto non fosse mai accaduto prima.
I miliaziani di Hamas riescono ad entrare nel paese del dattero essiccato compiendo attentati e rapimenti.
Hamas, la stessa organizzazione cui Nethanyau aveva permesso che recentemente pervenissero centinaia di milioni di euro dal Qatar.
Il governo sionista lo definisce subito l’11 Settembre israeliano e, personalmente, credo di conoscerne il motivo.
La probabilità che Hamas sia riuscita ad attraversare il luogo più controllato del pianeta ed a penetrare in Israele è in effetti paragonabile alla probabilità che un terrorista islamico con 50 ore di volo cumulate presso una scuola di pilotaggio in Florida si sia messo alla cloche di un pesante ed ingovernabile Boing 757 e, dopo una pericolosa discesa ad anello, senza essersi schiantato prima e senza che alcun sistema di allarme o di contraerea accennasse alcuna risposta, volando ad un’altezza di 3 metri da terra senza turbine (poiché non sono mai state trovate), sia riuscito ad impattare e disintegrarsi contro l’edificio militare più protetto del pianeta, il Pentagono.

Nethanyau, dunque, ha ottenuto quanto gli occorresse in questa fase.
Si è affrancato dalle ingerenze statunitensi, ha fatto saltare gli odiati accordi diplomatici con il mondo arabo, ha rilanciato le politiche d’annessione, rinsaldato il rapporto con l’elettorato più estremista ed ha conseguito il governo di unità nazionale.

Effetto collaterale di quanto sin qui riportato, lo schifoso massacro di civili e bambini che, in nessuna maniera, neppure nel caso in cui la sceneggiata dei Kibbutz fosse stata reale, avrebbe potuto mai giustificare uno sterminio criminale come quello cui la politica internazionale sta assistendo senza muovere, di fatto, un sol dito”…

POVERA ITALIA E POVERI ITALIANI!

la-verita_7bd26de82411ff017959384e1cefc098-bigEcco come si comporta la giustizia italiana sui danni tragici e riconosciuti da vaccino, da una sentenza: NESSUN COLPEVOLE!                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           presidente-mattarellaQuesto uomo è stato ed è il politico più deleterio di questa nazione! Da ministro della difesa non ha mai voluto riconoscere i danni derivanti dall’uso, nelle guerre “democratiche” nei Balcani, di munizioni a base di uranio impoverito, usati dai “buoni nato”; come potrete leggere nell’articolo EDITO SU euronews e che proponiamo. Da presidente della repubblica, ha messo sotto i piedi la costituzione, riducendola a carta straccia, sia durante la fantapandemia, e sia per la discesa in guerra dell’Italia contro la Russia! Non ci vogliono scienziati per capire che chi invia munizioni, è direttamente coinvolto in una guerra.; il tutto  per continuare ad essere lo “schiavo – garante” di Washington e di Bruxelles! La famiglia di un generale deceduto per un cancro riconosciuto dalla magistratura, per essere stato esposto alle radiazioni  derivanti da queste munizioni, ha pignorato beni del ministero della difesa per 2 milioni di euro; qui l’articolo edito su  ByoBlu:

Un generale dell’Aeronautica morto dopo avere svolto missioni in aree bombardate con l’uranio impoverito e la sua famiglia che decide di pignorare 2 milioni di euro al Ministero della Difesa.

Militare morto in Bosnia

Catello Gargiulo morì nel 2000 a soli 47 anni. Era stato in Bosnia-Erzegovina, uno dei luoghi più martoriati nella sanguinosa guerra degli anni ’90 in Jugoslavia, tristemente nota proprio per avere esposto i militari alle radiazioni e alle nanoparticelle dei proiettili all’uranio impoverito.

In Bosnia il militare operava senza protezioni. Lo ha certificato una sentenza emessa dal tribunale di Roma nel 2021 e confermata in Corte d’Appello, condannando l’amministrazione a pagare i danni alla famiglia.

Pignoramento al Ministero della Difesa

Spesso, però, non vengono riconosciuti la causa di servizio e il nesso causale, ossia quando i danni subiti sono collegati al lavoro svolto.

Oltre ad avere perso il proprio parente, la famiglia Gargiulo non ha ancora ottenuto alcun risarcimento e ha deciso il pignoramento, scrive il Fatto Quotidiano.

Non è di certo una novità che lo Stato non faccia passi indietro e, anzi, ostacoli i risarcimenti ai soldati danneggiati o alle loro famiglie.

Lo racconta l’autore Pietro Ratto nel libro Il milite ignaro, edito da Byoblu, in cui viene approfondita la relazione tra i gravi problemi di salute dei soldati e le vaccinazioni.

“I superiori mi minacciarono”

Ci sono comunque altre vicende simili a quella di Catello Gargiulo. Alla famiglia del caporal maggiore Antonio Attianese spettano 1,3 milioni di euro. Il militare morì nel 2017 a 38 anni a causa di un carcinoma vescicale.

Attianese era stato in missione in Afghanistan e rivelò di avere subito minacce dai suoi superiori per spingerlo a non rivolgersi agli avvocati. La moglie si oppose alle ipocrisie dello Stato, rifiutando la corona di fiori inviata dal Ministero della Difesa.

Uranio impoverito: migliaia di malati, centinaia di morti

Lo scorso 18 ottobre, invece, il TAR del Friuli Venezia Giulia ha riconosciuto il legame tra uranio impoverito e un tumore contratto da un sottufficiale dell’esercito che aveva prestato servizio in Kosovo.

Ma i casi di soldati che si sono ammalati gravemente sarebbero circa 8.000, così come sarebbero circa 400 quelli morti.

Commissioni d’inchiesta e nulla di fatto

La Camera dei deputati ha istituito nel 2015 una commissione di inchiesta sul tema uranio impoverito e non solo, in particolare per quanto riguarda le missioni all’estero, i poligoni di tiro e i siti di deposito di munizioni.

L’indagine, da cui sono emerse diverse criticità, si è concentrata sull’esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici e sulla somministrazione di vaccini.

Queste vicende sono riemerse a seguito della notorietà raggiunta dal generale Roberto Vannacci, che aveva denunciato la questione uranio impoverito, tanto che il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha annunciato l’istituzione di una nuova commissione d’inchiesta ministeriale.

Cosa sarebbe cambiato finora?

“Nulla. I nostri colleghi, per potere avere giustizia, devono sobbarcarsi ingenti spese economiche. Tutto è rimasto invariato”

Sindacato Unico dei Militari

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    Qui l’articolo edito su “EURONEWS”                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        Di Giorgia Orlandi

Pubblicato il 05/04/2023 – 08:04Ultimo aggiornamento 13:02                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    

L’uso dell’uranio impoverito non è vietato da alcun accordo internazionale e l’Italia non è l’unico Paese europeo dove il dibattito sull’uso di tali armi è ancora in corso. Il reportage della nostra corrispondente Giorgia Orlandi

Solo in Italia 400 militari sono morti e altri 8000 si sono gravemente ammalati in seguito dell’esposizione all’uranio impoverito durante i bombardamenti Nato della guerra in Jugoslavia del 1999.

Dimostrare la correlazione tra il materiale tossico e l’aumento delle malattie come il cancro non è un compito facile. L’uso dell’uranio impoverito non è vietato da alcun accordo internazionale e l’Italia non è l’unico Paese europeo dove il dibattito sull’uso di tali armi è ancora in corso.

Nonostante siano stati condotti numerosi studi sulla questione, resta la polemica sugli effetti dell’esposizione all’uranio impoverito, con il ministero della Difesa italiano che nega ogni responsabilità. Euronews ha parlato con Angelo Tartaglia – un avvocato italiano che ha sconfitto lo Stato in oltre 300 cause legali ottenendo un risarcimento per le vittime e le loro famiglie. Il caso dell’avvocato Tartaglia ha permesso di aumentare la consapevolezza sulla questione e costruire un quadro legale attorno ai rischi nell’uso di tali munizioni.

La decisione della Gran Bretagna di inviare armi all’uranio impoverito in Ucraina ha scatenato diverse critiche. L’utilizzo che ne ha fatto la Nato quando iniziò nel 1999 i bombardamenti sul territorio della Repubblica federale di Jugoslavia sono ancora oggetto di studi per stabilire i rischi alla salute che ne possono derivare.

L’Avvocato Tartaglia ne sa qualcosa. Negli ultimi 20 anni ha rappresentato moltissime vittime vincendo contro il Ministero della Difesa in oltre 300 casi un record non solo italiano grazie al quale è nata una giurisprudenza in grado di provare il nesso tra l’esposizione all’uranio impoverito e l’insorgenza di gravi patologie tumorali.

“Tali livelli di esposizione possono essere particolarmente pericolosi e le malattie che ne sono causate di solito durano a lungo. Stiamo parlando di “una valanga” di casi del genere appena iniziata”.

 Angelo Tartaglia
Avvocato

“Chi dice queste cose, mi riferisco alla decisione di Londra, deve pensare ai rischi e alle conseguenze delle proprie azioni. Chiaramente ci sono cose che si possono fare durante la guerra e altre che non si possono fare come questa. Seguendo l’esempio dell’Italia dove ora è stata applicata una legge militare lo stesso dovrebbe avvenire a livello europeo”, ci ha fatto notare l’avvocato Tartaglia.

La raccolta di prove – in assenza di leggi ad hoc – rappresenta una fase delicata e complessa del procedimento. “Tali livelli di esposizione possono essere particolarmente pericolosi e le malattie che ne sono causate di solito durano a lungo. Stiamo parlando di “una valanga” di casi del genere appena iniziata”, prosegue l’Avvocato Tartaglia.

Iraq, Afghanistan, Libia sono alcuni degli altri teatri di guerra dove si è fatto uso di queste armi. Nonostante in passato il parlamento europeo abbia votato diverse risoluzioni per bandire l’uso di queste armi, alcuni paesi ancora si oppongono. L’avvocato Tartaglia spiega che se queste munizioni saranno utilizzate in Ucraina, gli effetti potrebbero essere irreversibili soprattutto per la popolazione civile.

“Esiste la possibilità che sia i funzionari militari ucraini che quelli russi si ammalino, ma soprattutto l’inquinamento causato dalle attività militari potrebbe causare danni irreversibili all’ambiente, il che significa che anche i civili sarebbero a rischio”, conclude l’Avvocato Tartaglia.

Sulla scia della giurisprudenza che si è creata in Italia, a breve il partito della Sinistra Europea chiederà al parlamento Ue la messa al bando di queste armi.