OGGI PUBBLICHIAMO CON DUE POST E QUATTRO ARTICOLI UNA RASSEGNA STAMPA EDITA SU BYOBLU ANCHE CON UN VIDEO SUL SECONDO ARGOMENTO

BUONGIORNO! Oggi proponiamo con due articoli, uno ha come argomento le guerre che ormai i scatenano per caso…ma in realtà programmate dai buoni: Ucraina (oscurata da Israele) ed Israele stessa. Nel primo la notizia che la Slovacchia dice “cucù” ad armi che poi finiscono al 80% in altri posti dove si combattono guerre di ogni genere; nella seconda, supportata dal video di ByoBlu, come Messora smonta le gravi bugie del governo italico, per non aver sottoscritto la risoluzione ONU che prova a cercare di fermare il caos, ed a togliere la “licenza di uccidere” che il mondo “civile” occidentale ha rilasciato ad Israele! Per la seconda volta, la prima la fecero gli USA e schiavetti al seguito, in cui l’Italia non poteva assentarsi, quando per punire un atto terroristico (ma in realtà messo in atto da Washinton stesso) si decide di attaccare un intero paese; Oggi per punire un atto che a loro dire è terroristico, ci si sente autorizzati a sterminare un intero popolo! Ha seguire, nel secondo post pubblicato oggi, scriviamo come ancora si prova a far fuori la gente attraverso la doppia siringata magica, nonchè il sospetto che il bus di Mestre possa essere andato giù in seguito a “malore conseguenziale ai sieri magici”.

“LA SLOVACCHIA È AMICA DELLA RUSSIA E NON INVIERÀ PIÙ ARMI IN UCRAINA” – JAN CARNOGURSKY (EX PRIMO MINISTRO)

In Slovacchia si è appena insediato il nuovo governo guidato da Robert Fico, che ha già annunciato di voler mantenere la promessa fatta in campagna elettorale: fermare l’invio di armi in Ucraina. Byoblu ha intervistato Jan Čarnogurský, ex primo ministro ed ex ministro degli esteri della Repubblica Socialista Slovacca, di passaggio a Roma l’inizitiva organizzata dal Fronte del Dissenso.

Signor Čarnogurský un commento sulla nascita del nuovo governo, che ha già promesso di voler fermare l’invio di armi in Ucraina, e dei futuri rapporti con l’Ungheria.

Prima di tutto Robert Fico è un politico molto dotato, questo è il suo quarto incarico come primo ministro della Slovacchia. Credo che come capo del nuovo governo comincerà a concretizzare le promesse fatte durante la campagna elettorale. Verosimilmente fermerà l’invio di armi dalla Slovacchia in Ucraina, forse bloccherà anche il transito di armi di altri paesi attraverso la Slovacchia, ma questo lo vedremo. Potrebbe cercare delle strade alternative per arrivare alla pace. Ciò potrebbe significare favorire dei negoziati tra Ucraina e Russia o anche tra Russia e altri paesi occidentali. Per quanto riguarda l’Ungheria, quantomeno per la politica estera, le promesse di Robert Fico e la politica di Viktor Orban sono molto vicine. I due si conoscono molto bene, anche personalmente, e io credo che, molto probabilmente, sotto questo governo Slovacchia e Ungheria si avvicineranno sempre di più.

La Slovacchia, guidata da un governo progressista, e l’Ungheria, guidata da un governo conservatore, saranno alleate nel promuovere una soluzione diplomatica per l’Ucraina, ciò potrebbe cambiare gli equilibri all’interno dell’Unione Europea?

Prima di tutto, la tradizionale distinzione tra destra e sinistra non è più efficace per interpretare l’attuale situazione politica. E questo lo vediamo molto chiaramente nel caso di Slovacchia e Ungheria: da una parte abbiamo un governo di destra, dall’altra uno di sinistra, ma sulla guerra tra Russia e Ucraina dicono quasi la stessa cosa. Quanto all’eventuale allargamento di questo gruppo di paesi ad altri che potrebbero condurre delle politiche simili riguardo alla guerra in Ucraina… penso che sì, potrebbe accadere, ma non in un anno.

Quale sarà l’atteggiamento del nuovo governo nei confronti della guerra in Medio Oriente?

Posso rispondere solo in termini generali perché non ricordo che il signor Fico o altri membri della coalizione abbiano espresso posizioni verso questa guerra. Credo che non saranno particolarmente attivi riguardo alla questione e cercheranno di sostenere qualsiasi iniziativa che conduca alla pace.

In Europa orientale sperpeggia un forte sentimento di ostilità verso la Russia, lo vediamo ad esempio in Polonia e negli Stati Baltici. Questo atteggiamento è diffuso anche in Slovacchia?

La società slovacca considera amica la Russia per lo meno da 200 anni. E anche nei sondaggi d’opinione che vengono condotti in questo periodo i risultati rivelano un atteggiamento favorevole verso la Russia. Per questo la Slovacchia, sicuramente non seguirà la Polonia nella sua linea contro la Russia, mentre forse potrebbe seguirla nella linea contro Bruxelles. Se la Polonia vorrà prolungare la propria politica anti-russa la Slovacchia non interferirà, ma nemmeno la seguirà.

Quando e come crede che finirà la guerra in Ucraina?

Torno proprio adesso da una conferenza a Mosca e ho fatto la stessa domanda alle persone che incontrato lì. Mi hanno risposto che maggioranza dei russi auspica una vittoria della Russia al più presto possibile. Credo che alla fine dell’anno o alla fine dell’inverno l’esercito russo avvierà una offensiva sul fronte ucraino. Vedremo. Nel frattempo credo sia piuttosto interessante notare che che tutti i paesi della Nato, compresi gli Stati Uniti, stanno aiutando l’Ucraina in tutti i modi, militare, finanziario, politico… ma la Russia sta ancora vincendo. E la cosiddetta controffensiva ucraina è stata un insuccesso.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             RISOLUZIONE ONU SU GAZA: L’ITALIA NON FIRMA MA SUI MOTIVI RACCONTA BALLE COLOSSALI

 

 

L’Italia non ha firmato una risoluzione ONU che chiedeva il rispetto delle leggi internazionali nei teatri di guerra a Gaza, l’invio di medicinali, acqua, cibo, generi di sopravvivenza, il rispetto dei diritti umani dei prigionieri, corridoi umanitari e così via.

Perché non ha firmato? L’ambasciatore italiano all’ONU, Maurizio Massari, dice che in quella risoluzione mancavano tre cose a suo dire fondamentali. Invece c’erano. Nel video qui sopra ve le faccio vedere!

Dice che mancava il diritto di Israele all’autodifesa, ma quello è implicito all’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, puntualmente richiamata come valore e principio fondativo all’inizio della Risoluzione.

Dice che mancava la condanna dell’atto terroristico di Hamas, ma nella Risoluzione la condanna di tutti gli atti terroristici ai danni dei civili, sia israeliani che palestinesi, è una delle prime, fondamentali premesse.

Dice che mancava la richiesta del rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, ma è esattamente al punto 7 della Risoluzione, esattamente con quelle parole.

E allora, perché non abbiamo firmato? Forse qualcuno dovrebbe dare una risposta seria, e non questa, che fa troppo affidamento sul fatto che nessuno si sarebbe andato a cercare questa Risoluzione e magari l’avrebbe davvero anche letta.

Sarebbe buona norma, per chi riveste ruoli istituzionali, non essere superficiali o in cattiva fede quando si spiega al Paese perché non si chiede un cessate il fuoco che risparmierebbe la vita a migliaia di bambini innocenti, mentre migliaia ne sono già morti nei giorni precedenti.

Di seguito alcuni collegamenti per verificare personalmente.

Risoluzione ONU su Gaza: ecco il testo approvato

Come promesso nel video, ecco il link al testo ufficiale della risoluzione approvata, che è la A-ES10-L25https://www.un.org/unispal/document/general-assembly-10ess-draft-resolutioni-l25/

Qui l’Art. 51 della Carta della Nazioni Unite:
https://legal.un.org/repertory/art51.shtml

Il video integrale dell’assemblea generale in cui si è approvata la risoluzione:
Assemblea generale ONU

L’articolo su Repubblica nel quale l’ambasciatore italiano all’ONU, Maurizio Massari, spiega perché l’Italia si è astenuta dal voto: https://www.repubblica.it/esteri/2023/10/28/news/medio_oriente_risoluzione_onu_italia-418972605/?ref=RHLF-BG-I418904018-P3-S2-T1

SI RIPARTE CON LA SIRINGA SERIALE KILLER NE SCRIVIAMO MUTUANDO DUE PEZZI DA BYOBLU

images                                                                                                                                                                                                                                                                                                      BUONGIORNO! OGGI TORNIAMO PER L’ENNESIMA VOLTA, SU COME NONOSTANTE TUTTO,  SI CONTINUA AD INOCULARE LA GENTE, FREGANDOSENE DI TUTTE LE PROVE, I DANNI E LE VITTIME CAUSATE, CHE CAUSA E CHE, PURTROPPO CAUSERA’ ANCORA 

VACCINI COVID E ANTI INFLUENZALE: COCKTAIL PERICOLOSO

 

Attenti ai cocktail vaccinali. L’anti – influenzale, combinato con il siero anti Covid, potrebbe portare a guai molto seri per la salute.

Ictus ed ischemia

A dirlo è uno studio dell’agenzia pubblica americana Food and Drug Administration, che ha analizzato le richieste di Medicare, il programma di assicurazione sanitaria a pagamento.

Secondo il report negli anziani di età superiore agli 85 anni che si sono sottoposti ad entrambe le inoculazioni nella stessa seduta si è registrato un aumento del rischio di ictus e di attacchi ischemici transitori dal 20 al 35%.

Effetti collaterali e dibattito pubblico

Negli Stati Uniti se ne parla ormai apertamente. Di questi effetti collaterali, dati dalla combinazione dei vaccini, hanno dato notizia le maggiori testate: dal New York Times alla Abc passando per la Cnn.

E mentre dalle nostre parti si assiste ad una nuova campagna vaccinale Covid + influenza stagionale, pensata per la popolazione più anziana, ci si chiede se non si stia correndo troppo e se la proposta del mix sierologico sia pericolosa oltre che illogica. I dati disponibili ad oggi sembrano dirci proprio questo.

La circolare del Ministero della Salute

Lo scorso 27 settembre il Ministero della Salute ha diffuso una circolare in cui si dichiara che per tutti i sieri anti Covid autorizzati in Italia è possibile la somministrazione in contemporanea con altri vaccini, in particolare quello anti-influenza (ampiamente utilizzato dalla popolazione anziana e non solo). Unica raccomandazione da Roma: per la doppia inoculazione si suggeriscono due sedi anatomiche differenti o nella stessa sede, ma distanza di almeno 2 centimetri e mezzo. Per il resto via libera. Non si tiene in alcuna considerazione quanto emerso dallo studio analizzato dalla Fda americana, che pure utilizza dati di fine 2022.

Il principio di precauzione

Sono numeri che circolano da tempo. Gli stessi autori dello studio dicono che il rischio è inferiore a quello di morire di Covid. Parole già sentite in passato e che quindi ci dovrebbero indurre almeno ad una certa cautela. E la cautela, nella gestione della salute umana, si chiama “principio di precauzione”.

Da notare che ad essere sottoposti alla doppia puntura sono soprattutto gli anziani ospiti di case di riposo e strutture ospedaliere.

 

Fazzini-583x328INCIDENTI E VACCINO, IN PIAZZA A MESTRE PER LA VERITÀ

Chiedono chiarezza e chiedono giustizia. I cittadini, guidati da Andrea Fazzini dell’associazione ITALi, sono scesi in piazza a Mestre perché vogliono sapere cosa è successo ai due autisti di pullman, che nel giro di pochi giorni, sono stati protagonisti di due incidenti.

Un mezzo pubblico pochi giorni fa si è schiantato contro un pilastro, ma l’incidente più grave è del 3 ottobre: nell’impatto del pulmann, caduto dal un cavalcavia, sono morte 21 persone e 15 sono rimaste ferite.

Il sospetto degli effetti da vaccino
All’origine di tutto ci sarebbero dei malori. Ma dovuti a cosa? Il sospetto è che ci siano dei collegamenti con i vaccini anti Covid. La storia recente ci insegna che i sieri possono produrre effetti collaterali. Possono “spingere” malattie che non sarebbero arrivate senza l’inoculazione.

Ovviamente siamo nel campo delle ipotesi e a rivelare cosa è successo è l’autorità giudiziaria. A far destare i sospetti è però il silenzio mediatico che è sceso su questi due episodi: incidenti che – se si trattasse in un problema connesso alle avvenute inoculazioni – farebbe aprire un lungo capitolo sulle tante patologie improvvise, emerse negli ultimi anni, anche in soggetti giovani e spesso in atleti.

Insomma i cittadini di Mestre, testimoni di questo doppio incidente apparentemente inspiegabile, vorrebbero avere certezze. Sono in molti a parlare ormai apertamente di possibili danni da vaccino.

L’indagine della Procura di Venezia
La Procura di Venezia ha aperto un’inchiesta sull’incidente del 3 ottobre. Ci sono tre persone indagate: due funzionari del Comune e l’amministratore della società di trasporti. I reati contestati sono omicidio stradale, omicidio colposo plurimo, lesioni personali stradali gravi o gravissime e lesioni personali colpose.

A Mestre c’è chi teme che possa finire tutto in una bolla di sapone e che non si riesca a far veramente indagare sulle morti sospette. E Cristiano Fazzini, voce dell’associazione ITALi e punto di riferimento per chi si è opposto al Greenpass e all’obbligo vaccinale de facto (niente lavoro e niente diritti se non ti vaccini) annuncia che, nel rispetto dei compiti della magistratura, le manifestazioni continueranno. Lo scopo: fare pressione e arrivare alla verità.