USTICA IN DUE BEI VIDEO CHE FANNO CAPIRE MOLTO! CON IN PIU’ UN TESTIMONE DEL TEMPO CHE RACCONTA IN ALTRI VIDEO A SEGUIRE. intervistato da Andrea Purgatori.

Di Ustica e da Ustica sono passati 44 anni; il 27 di questo mese ricorrono appunto 44 anni da quella strage che, nonostante tutti i poteri forti: politici, forze armate, servizi segreti, abbiano tentato e riuscito ad affossare, spedendo ancora molte volte la verità, in quella fossa del Mediterraneo, profonda tremila metri, essa ritorna ogni volta più forte che mai! Ustica è una trqgedia Nato! Questa verità si cerca in tutti i modi di nasconderla ma in troppi sono i morti innocenti, sacrificati agli interessi di potenze dominanti ed a cui l’Italia doveva e deve obbedienza cieca! Oltre alle vitime ignare della strage, una scia di 20 morti sospette nel corso degli anni,  fanno pensare e sospettare ad una sorta di eliminazione fisica, di chi sapeva, di chi doveva tacere, di chi poteva cedere al rimorso della propria coscenza. Quella notte, Francia ed Usa erano gli architetti e gli esecutori del piano che prevedeva l’eliminazione di Muammar Muhammad Abu Minyar al-Gaddafi , che si sarebbe dovuto recare,segretamente prima a Belgrado e poi a Varsavia per una riunione dei paesi non allineati. Ma i Libici, che avevano ottimi rapporti con politici e servizi italiani, in virtù di un accordo di cui tirava le fila Andreotti, furono segretamente avvertiti, e quella notte, nei cieli viaggiò un solo mig Libico con il solo pilota a bordo;  quando aerei franco americani, levatisi in volo da almeno una portaaerei che stazionava e pattugliava il Mediterraneo, nel tentativo di abbattere il mig che secondo informazioni trasportava il dittatore libico, il quale si era nascosto dietro l’aereo civile abbattuto, per errore colpirono il volo passeggeri diretto a Palermo, causandone la tragedia. L’aereo libico, fu inseguito ed in seguito colpito ed abbattuto nei cieli della Calabria, andando a cadere sui monti della Sila. Molti furono i testimoni che assistettero ad un inseguimento, ed alla caduta poi di quell’aereo. Subito le autorità italiane intervennero pr impedire ai curiosi di verificare l’accaduto…e fecero poi uscire la seguente verità: un aereo libico , in volo e disarmato, in seguito ad una avaria, e fuori rotta, cadde da solo. L’evento si fece risalire ad un paio di settimane dopo Ustica, ma il corpo del pilota libico, ed i fori di proiettili sulla carlinga del mig raccontavano un altra storia…una storia compatibile con la tragedia Ustica. Un altro elemento da tener presente è che i Libici, in virtù dell’accordo con le autorità italiane, avevano una spece di lascia passare per un determinato corridoio nei cieli italiani, per recarsi spesso per manutenzioni a Belgrado, dove appresi ed ebbi delle conferme di quanto si diceva all’epoca: “l’Italia aveva gli Usa come moglie e la Libia come amante” …Amici Serbi ad un certo livello, mi confidarono che era routine che mig libici arrivavano a Belgrado per sottoporsi a revisioni e manutenzioni; e che il dittatore libico, precedentemente avvertito, aveva fatto scalo a Belgrado, proseguendo poi per Varsavia almeno tre giorni prima come dire: le ciambelle americane finiscono sembre in disastro!. Nei brevissimi video di  Andrea Purgatori, un marinaio della portaerei Saratoga, di base a Napoli, racconta che la portaerei aveva il radar spento, perchè il loro potente segnale radar, disturbava il segnale tv italiano!… Voi credete che una portaerei di quell’importanza, taneva il suo radar spento, esponendosi ad attacchi ostili, solo per non disturbare ll segnale RAI?…Vi lascio raccomandandovi la visione di quanto riproposto a distanza di circa un anno. A proposito di RAI…Massimo Giletti, domani sera, celebra il suo ritorno in RAI con Ustica, annunciando la divulgazione di un documento segretissimo sull’argomento.

BUON INIZIO DI SETTIMANA! Ritorniamo a scrivere di Ustica; questi video proposti valgono più di tante parole! Dovete solo trovare la voglia di guardarli…A seguire ulteriori  video brevi  che racchiudono  l’intervista di Andrea Purgatori, a qualcuno che sa, e che era molto vicino agli eventi di quella notte: l’ex marinaio della portaerei Saratoga Brian Sandlin.