Francesco Manu, in arte Karlheinz, inizia a sfiorare i tasti del pianoforte già da giovanissimo, per passare successivamente allo studio della chitarra classica.
Interrompe poi gli studi musicali ma la passione non finisce, esprimendosi soprattutto nell’aspetto tecnico delle riproduzioni audio. Lavora infatti nel settore dell’HI-FI Hi-End, riproduzioni audio di altissima fedeltà, che lo portano a viaggiare molto, soprattutto in Germania e Svizzera, alla costante ricerca del suono perfetto.
La lontananza dal suonare e creare è però troppo forte e così, da qualche tempo, si è riavvicinato alla produzione musicale.
L’artista ama definire la sua musica ‘Techno Fusion’, ovvero un mix di sonorità acide e scure, con influenze house, minimal e progressive, amalgamate da metriche, ritmicità e dinamiche coinvolgenti.
Il nome Karlheinz è stato scelto come omaggio a Karlheinz Stockhausen, uno dei più grandi visionari della musica del XX secolo, con cui è accomunato sicuramente dalla passione per la ricerca e dall’alea compositiva caratterizzata da arpeggiatori e sintetizzatori.
DJ e produttore in costante evoluzione, è sempre pronto a sperimentare percorsi non comuni che lo portano ad inventare linguaggi innovativi.
Dal primo EP, uscito con TrackPark (etichetta della divisione Proceed Records), si evincono una miscela di sonorità ed una ricercatezza produttiva che sono la cifra stilistica stessa di Karlheinz. Il lavoro raggiunge da subito piazzamenti significativi nelle classifiche di riferimento, potendo vantare oltre dieci tracce nella TOP10.
L’artista fonda HaKa Project con Aldo Carpanzano aka Haldo. Un duo innovativo e visionario le cui produzioni sono state inserite in diverse raccolte tra cui Deep Formentera e Cotê d’Azur.
‘Shams’ è l’ultimo lavoro firmato HaKa Project, presentato al grande pubblico con Cafe de Anatolia, una delle label più prestigiose del panorama desert elettronico.
Una raccolta di sette produzioni molto significative ognuna delle quali rappresenta una parte del viaggio immaginario che Karlheinz e Haldo hanno ideato.
Il titolo dell’album prende nome dal mistico persiano vissuto a cavallo del 1200, Shams-i Tabrīzī, voluto ricordare con la sua celebre frase “L’intelletto ti porta sulla porta ma non ti conduce in casa”. L’EP ed i suoi autori intendono infatti far scaturire emozioni, suggestioni e visioni ipnotiche che accompagnano fino alla soglia, lasciando però all’ascoltatore la libertà di compiere l’ultimo passo, che consiste nello scegliere se bussare o no, per l’ingresso definitivo.
La copertina dell’EP mostra, in un bassorilievo dal colore viola, il busto sfalsato di una sensuale donna che porta le mani al petto, avvolta da lunghi capelli mossi dal vento. L’immagine ben rappresenta quell’insieme di sensazioni che gli autori vogliono trasmettere.
Su tutte, ‘Yokil’ rappresenta un vero e proprio inno alla libertà.
La traccia è percepita come la più rappresentativa della raccolta, sia per le scelte compositive, che da subito catturano e fanno viaggiare oltre ogni confine, sia per aver suggestionato questa libertà con delle parole uniche, che dal 28 agosto del 1963 hanno cambiato completamente la storia del Mondo.
Il testo del brano è il discorso stesso di Martin Luther King. Una marcia di protesta per i diritti civili, per una libertà agognata. Quel giorno, al Lincoln Memorial di Washington, il reverendo regalò al pianeta il suo sogno di libertà con queste parole: “Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro Paese”.
“I have a dream” è diventato un simbolo eterno, patrimonio per il progresso dell’umanità tutta ed HaKa Project ha voluto ripensare e ricreare un set di quel momento.
Il sound fresco accompagna l’ascoltatore in un viaggio onirico infinito, aprendo con un ritmo battente che abbraccia poi note più rilassanti ed evocative.
Suoni speziati, metriche ipnotiche, finezze suggestive ed una chiave espressiva unica, danno a ‘Shams’ l’aspetto di un EP molto pensato e studiato. Caratterizzato da influenze sonore orientali, antiche e rievocative, il lavoro lascia presagire molto chiaramente quale sarà la direzione delle future produzioni del duo.
Un insieme di sapori sapientemente miscelati, da gustare lasciandosi abbandonare all’istinto!
Stefania Castino
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