ARTISTI Il Nove Oro e Le Stelle dei Trionfi

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I trionfi del Regno di SiciliaARTISTI “Non v’è immagine (o oggetto) che combinandosi dovutamente con le altre, non riveli e riassuma un mistero del mondo” (Il pendolo di Focault).

Per gentile concessione di Paolo Asaro autore de I Trionfi del Regno di Sicilia

IX  Nove d’oro Gli artisti

XVII  LE STELLE

I Asso d’oro

L’opera I Trionfi del Regno di Sicilia di Asaro ha la forma di un tipico mazzo di tarocchi. Tutte le carte hanno uguale dimensione  e anche se concepite come carte da gioco di cm 8 x 15, l’alta risoluzione con cui sono state elaborate le illustrazioni consente delle eccellenti stampe anche di grandi dimensioni. Con questa formula inedita sono state presentate con l’Accademia Selinuntina di Mazara del Vallo nel 2020, poi pubblicate dalla nota Casa di carte di Treviso Dal Negro come mazzo di carte tarocchi e presentate dalla curatice Carla Messina a Mazara del Vallo quest’anno a giugno.  Le tavole illustrate sono 78, suddivise in 22 “trionfi” o “arcani maggiori” e 56 carte numerali o “arcani minori” descritti nell’articolo DAL NEGRO I Trionfi del Regno di Sicilia di Paolo Asaro.

Con “Artisti in Transito” presentiamo una lettura di tre carte, L’ARTE o Artisti il Nove d’Oro e l’Asso, Le Stelle degli Arcani maggiori come simboli nel certosino lavoro di Asaro su quella fusione di culture arabo normanna e bizantina che ha contraddistinto la Sicilia come scrigno di splendore del XII secolo; nonchè come vaticinio dell’Arte che transita appunto nei luoghi e sviluppa meraviglie ineguagliabili.

Scrive Asaro nella didascalia del Nove Oro

 –  Se nel resto dell’Europa del XII secolo, l’arte aveva prevalentemente carattere didattico illustrativo finalizzato alla catechesi, in Sicilia l’arte musiva aveva già il chiaro scopo di manifestare e celebrare il potere. La ricchezza del regno di Sicilia che disponeva di enormi risorse finanziarie e l’incontro tra le diverse culture che avevano raggiunto in Sicilia il massimo del loro splendore, generarono una produzione artistica senza precedenti e, per certi versi, ancora ineguagliata. Il ciclo pittorico dei Muqarnas della Cappella Palatina ad esempio, rimane un’opera unica senza pari. Così come i mosaici di scuola bizantina che ricoprono la maggior parte degli interni delle chiese normanne. In oltre, il simbolismo delle opere pittoriche e musive siciliane pregne di contenuti teologici infondevano potere al regno accostando il potere dei re alla manifestazione del potere divino.

 E nell’Arcano XVII

–  Le Stelle sono raffigurate come un cielo stellato (speranza) che guida gli uomini verso il giusto cammino e il simbolo dell’anima (l’ibis) è rappresentato da una nave che scivola placidamente sul mare, una Drakkar vichinga che ricorda l’antica origine normanna. Generalmente, la carta raffigura una donna nuda, in riva ad un ruscello. Ha nelle mani due brocche con una delle quali versa un liquido nell’acqua e con l’altra sulla terra. In cielo brilla una grande stella ad otto punte, attorniata da altre sette stelle più piccole. Nei mazzi più antichi è raffigurata una donna in piedi con il viso rivolto ad una stella e un uccello appollaiato su un albero, l’ibis, simbolo dell’anima.

 

Quanto a L’Asso di Oro merita nota la particolare iconografia del Grifone presente ininterrottamente nella storia dell’arte da circa seimila anni. Spiega Paolo  Asaro:

La moneta riprodotta nel seme Oro è un Ducale d’oro che raffigura Ruggero II re di Sicilia e il figlio (erede al trono) Ruggero conte di Lecce. L’emblema dell’oro è legato all’elemento terra ma la ricchezza nascosta in questo seme è soprattutto spirituale ed iniziatica. Il suo aspetto formale, per eleganza e vigore, si presta particolarmente a svolgere un ruolo emblematico o allegorico. Il grifone è infatti composto dai due animali più rappresentativi del potere e della nobiltà, l’aquila e il leone. Nelle leggende e nei miti il grifone ha assunto varie funzioni, da quello di guardiano a creatura demoniaca, fino a trasformarsi da simbolo della superbia a simbolo del Cristo nel Medioevo. Riassume le qualità positive del leone e dell’aquila, accomunati da maestosità e fierezza e diviene sovrano del cielo e della terra. È un simbolo di iniziazione molto esplicito, la sua natura doppia lo rende partecipe dei due mondi terrestre e celeste, rappresenta lo sforzo dell’animale terrestre di elevarsi, tutti partiamo da una situazione terrena. Un altro simbolismo legato alla doppia natura del mitico animale è quello di essere un ponte fra cielo e terra, un tramite, uno strumento per avvicinarsi ai cieli. La sua coda formata da un serpente, lo rende partecipe dei tre mondi, dando così al grifone una completezza. Inoltre il serpente è un altro simbolo iniziatico per la sua caratteristica di cambiare pelle, quindi di lasciare la sua vecchia natura e di acquisirne una nuova.

 

I Asso d’oro

ASARO_LE STELLE

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ARTISTI Il Nove Oro e Le Stelle dei Trionfiultima modifica: 2022-07-16T21:00:55+02:00da Artisti_in_Transito
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