SPILLIFERA |Fiber Art3

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Caos ospita  “Spillifera”.

La biennale Fiber Art nata a Spoleto ideata da OAT Officina d’Arte e Tessuti si intreccia e diffonde a Terni negli spazi di CAOS – Centro Arti Opificio Siri dove la manifestazione si protrarrà sino al 28 gennaio 2024. Spilliamo l’appunto, perché nel vasto repertorio della biennale la presenza di opere è estesa a più campi di studio e ad artisti/e che vi confluiscono con poetiche evocative non ascrivibili esclusivamente alla fiber ma vi convergono nella ricerca concettuale e dell’arte contemporanea che non opera separazioni schematiche di tecniche.

 “Spillifera” la personale di Laura Patacchia, curata da Pasquale Fameli direttore artistico e scientifico dell’Alma Mater Studiorum di Bologna è visitabile presso il Museo archeologico di Terni Claudia Giontella all’interno dell’area Caos,  fusa con gli straordinari reperti in dotazione alle sale. Spillifera appare come  il rituale di una segnatura soggettiva realizzata con innumerevoli spilli da cucito su tessuti ordinari ma più spesso antichi; come per due tessuti, lo spillo che va a segnare il rincontro, a far combaciare gli appunti. Testimonianze d’artista, sul complesso storico collettivo che nel suggestivo percorso delle sale dell’archeologico paiono proseguire le età del bronzo, e del ferro (e della Cultura di Terni) all’acciaio radiante, in una esposizione del contemporaneo che al fianco dell’antico invita alla conoscenza e alla relazione, con il macro dell’infinito e l’infinitesimale più piccolo punto.

“Cartografie della soggettività – scrive  il curatore – utili ad avere una visione d’insieme sul proprio percorso esistenziale, mezzi per appuntare un pensiero ma anche armi che trafiggono e penetrano sottopelle […]una riflessione indiretta sulla costruzione del sé, rituali che nella ripetizione traggono l’effetto effetto positivo e rigenerante.”

Significativa l’installazione dell’evocativa “Pupa” nella Sala Tre: bambole legate, strette in contorsionismo da filo elastico, poggiate al di sopra della teca contenente la “deposizione” di due piccoli scheletri rinvenuti nelle necropoli arcaiche e mai identificati nel genere, come di due giovani , vogliamo immaginare, fratello e sorella precocemente scomparsi.L’allestimento Pupa pare narrarne il gioco mancato e restituito.

Fiber art dunque come frutto di una manualità ripetuta apparentemente ordinaria, con la sperimentazione del segno, del colore o la luce cangiante degli spilli e  diversi materiali una sorta di pratica meditativa dell’arte, gesto e  disciplina dell’immaginario, certamente non solo femminile, o della tessitura ma zona  pratica di applicazione del tempo artistico.

Nel suggestivo percorso espositivo di Spillifera che si dipana nelle 17 sale del Museo, le opere :  il Rosaio, Pelle, Tonsure, Guanti, AspettaAmi-tessiture , Il Pensatoio, Ricordati di ricordare Appunti e  i video digitali di Laura Patacchia “Prenderò tutto su di me” e “Altro che farfalle nello stomaco”.

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FIBERART

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SPILLIFERA |Fiber Art3ultima modifica: 2023-12-04T15:05:20+01:00da Artisti_in_Transito
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