Novembre
Un giorno qualunque di novembre
e queste nuvole non si alzano:
non sapresti dire cosa c’è nel cuore,
non sapresti ascoltarlo nel silenzio
del coro prolungato delle stelle,
un mugolio che sa di rimpianto.
I nostri giorni sono sempre questi,
questi i vizi che ritornano dai tempi,
che non cambiano,
e non fortificano i toni bassi dell’uomo
che è della pietra.
Attento: è rischiosa una via d’uscita
e non sapresti dire cosa c’è nel cuore.
Le colombe ripetono il giro
e non puoi afferrarle:
solo un’impercettibile preghiera
ti aiuta a gustare il tramonto
che sa di odori.
La cenere densa dei giorni aumenta il volume
e i compleanni si susseguono a spruzzi
nell’aria pulita dei nostri mattini.
Assorto e provato
mi adagio lentamente
ai suoi sorrisi
e alle sue ombre.