Auguri Gio
Venezia 24 marzo 2017
I confetti rossi incoronano il traguardo
del tuo percorso faticoso
verso la meta mai persa di vista.
I confetti rossi hanno comportato lacrime e sorrisi,
delusioni e speranze,
fatiche, battaglie, sconforto, ribellione, rinunce.
Questi confetti sono stati luce sulla tua strada in salita,
segni luminosi sulla corsa ad ostacoli imprevisti.
Sono la storia della tua integrità morale, dai primi passi
alla tua andatura gigante, forza di sentimenti,
quotidianità speciale spartita fra studio
e aeroplani.
Una vita gradevole a tutte le persone che ti sono state,
e ti stanno accanto:
a tutte apri il tuo cuore come una casa al mare.
Affronti i giorni e le sere duellando
con i minuti e la stanchezza,
un occhio ai sogni e uno alla finestra.
Ti addormenti fra quaderni, libri, pennarelli,
ti risvegli al suono dello smartphone,
martellante, amato e odiato.
Bambina, ballerina, alunna, prof, dolce,
arruffata, gentile, elegante, scattante,
due piedi a Venezia e cento pensieri alla Sicilia.
Dolce Giovannella, nel giorno lieto della tua laurea
ti presento questa felicità dei tuoi genitori,
che ti amano al di là dei traguardi
e delle condizioni, al di là dei successi,
delle apparenze, delle parate, delle frasi incorniciate.
I padri ripongono speranze sui figli,
a volte li spingono istintivamente verso obiettivi
che essi stessi non hanno avuto la fortuna
di centrare.
Tu hai realizzato traguardi importanti
senza alcuno che ti abbia forzato.
In silenzio sentivi la paura,
e in silenzio pazientemente la scrollavi di dosso
con la forza e la determinazione,
volgendo il tuo viso al sole,
e i tuoi timori svanivano con le gondole e la nebbia.
Non è discorso di circostanza,
non è poesia, neppure lusinga.
Questa è occasione, e pretesto, per augurarti
un futuro avventuroso, felice, e proclamare
HOW MUCH WE LOVE YOU.