La penna, il viaggio, parte ventottesima

IO-“Sali, per favore, sali in auto, partiamo.” tengo gli occhi bassi nell’aprire lo sportello. ho quasi paura che tu possa leggere nei miei occhi le emozioni che sto vivendo.

Sottecchi vedo il tuo sguardo curioso, quasi preoccupato, ma con un sorriso sali in auto, chiudo la portiera e prima di salire, respiro forte, osservo il posto guida prima di sedermi. 

IO- No…tesoro. forse ho chiesto troppo alla sorte Ed é giusto vivere anche questi momenti…di stallo Ieri, parlavo con una persona e diceva, chiudi qui, chiudi li chiudi la…e ricomincia Da fuori é facilissimo Vorrei dirti…fatto, poterti dire, mi avvicino e cosa sarebbe? Crescere nei problemi e crearne altri …ho oggi, la consapevolezza di chiudere gli occhi e non pensarci…. Tenendo sotto traccia i desideri..

Lei- Chiudi lì, chiudi là, chiudi qua…e ricomincia Sai quante volte me lo sono ripetuta? Me lo ripeto tutti i giorni , e intanto vado avanti… Un automa? Più o meno…senza neppure riuscire a trattenermi a parlare la sera con quell’amico carissimo che mi ha insegnato tanto. Poi andare a dormire…un po’ per annullare i miei desideri… Ecco…questo ho provato ieri sera… Mi sono sentita in gabbia…e stamattina alzarmi pensando a cosa fare…e andare avanti. Pensare che oggi dovevo accompagnare la prole per una visita… E sperare…oggi sarà un giorno diverso…sapendo già che sarà uguale agli altri. Ecco…questo il motivo di qualche mia assenza..

Le mani si cercano, si toccano, stringono, gli occhi penetrano uni negli altri, il silenzio si fa calore, il colore del tramonto e dell’alba percorre il cielo in un secondo, l’attimo dopo, ancora occhi negli occhi. Silenzio, vedere le labbra muoversi senza emettere suoni, sentirle schiudersi incapaci a parlare, tutto ciò che si deve dire, è tra le dita. Chiudere gli occhi, sperando nella grazia di Morfeo, forse sognare…, sentire ancora i lazzi arguti e le sentenze del buffone di turno, avendo solo voglia di tenerezza, d’affetto. Magicamente, il sogno è in uno sguardo silenzioso, la ricchezza dell’affetto sta nel contatto tra le mani, la brezza marina muove la natura intorno lasciandoci respirare noi stessi. 

Io- per me oggi, è stato riprendere a sognare

Lei-Te lo stavo per dire…Perché oggi?

Io- perché te lo dovevo, perché è qualcosa che mi conforta, per te…per un momento di serenità da condividere Io- per conservare il ricordo, ho scattato delle foto del mare e del gatto sulla sedia, ho goduto il sole e carezzando l’animale, sentivo crescere la voglia di tenerezza, il silenzio rotto solo dal vento, ho lasciato gli astanti da soli, e mi son trovato sulla spiaggia, ho chiuso gli occhi…tendendo la mano, il freddo intenso, è scomparso per lasciar posto ad un sentimento, che mi è stato consolatorio..dopo un momento in cui, stavo per piangere su …su una vita che non riconosco.

Lei- Perché non la riconosci più? Cosa ti fa pensare questo

Io-perché?, combattere per…per cosa?, per chi?, resistere per esistere?, sono  ferite che sanguinano…e, hanno creato intorno, una sorta di “infezione”, trovare con chi passare una notte…è relativamente facile, trovare con chi passare il giorno, molto più complicato, la notte, il letto, letto..luogo di baci, carezze, chiacchiere…luogo incantato in cui scambiare un abbraccio, e poggiare la testa sull’altro, come se ci si trovasse su una nuvola luogo in cui, sognare è presente e il respiro della persona vicina, rende il sogno più vivo fare l’amore..fa parte di quel rito, può farne parte…

Un sorriso…e siamo pronti a partire, ripartire, dirti semplicemente “vorrei”

 

La penna, il viaggio, parte ventottesimaultima modifica: 2018-02-26T19:01:41+01:00da Totodess