Se le Ghiandole Paratiroidi funzionano poco….

Tetania - Wikipedia

 Di seguito, parlerò della condizione clinica causata da carenza di paratormone, ovverosia, IPOPARATIROIDISMO.  Mentre nel caso di iperparatiroidismo si apprezza un aumento di calcemia in questo caso specifico, si apprezza, sul piano biochimico una condizione di ipocalcemia e aumento di fosfatemia; ovvero iperfosfatemia, nonchè, sul piano clinico una sintomatologia caratterizzata da fenomeni muscolari e depositi  di sali di calcio a livello dei tessuti.

Le condizioni patologiche capaci di interessare le paratiroidi provocando una distruzione del tessuto della ghiandola paratiroide di entità tale da causare una ridotta produzione di paratormone(PTH) sono poche e rare, ad esempio, cause da farmaci(iatrogeno) che includono asportazione della tiroide, asportazione delle paratiroidi a motivo di iperparatiroidismo, nonchè neoplasie, oppure, per processi infiltrativi,  emocromatosi, amiloidosi, oppure ancora, per carenza di magnesio di natura funzionale. Molto più frequente invece, è l’ipoparatiroidismo post-chirurgico causato da interventi al collo, in particolare sulla Tiroide. La Tiroidectomia totale è gravata da ipoparatiroidismo per accidentale asportazione delle paratiroidi o per lesioni di origine vascolare. Di sovente l’ipoparatiroidismo post-chirurgico tende a correggersi spontaneamente nel giro di qualche settimana o più. Ebbene, questi soggetti possono sviluppare ipocalcemia e Tetania a distanza di tempo, quando si è in una condizione di maggiore richiesta di calcio, come ad esempio, durante la gravidanza e l’allattamento.

Si conosce inoltre l’ipoparatiroidismo idiopatico; ovvero a cause sconosciute, ma è una condizione rara, talora a carattere familiare, e la causa viene vista in un difetto genetico della sorveglianza immunitaria. Frequente è l’associazione  con la Candidiasi e il morbo di Addison.

Una condizione di ipoparatiroidismo funzionale può realizzarsi in situazioni caratterizzate da cronica carenza di Magnesio(Ipomagnesiema). Come già detto una normale concentrazione di Magnesio è necessaria perchè il Paratormone sia prodotto in quantità fisiologiche; infatti nei pazienti con carenza di Magnesio  si rilevano livelli estremamente bassi di Paratormone e di Calcio. Alchè, un trattamento con sali di Magnesio determina  un rapido aumento di Paratormone nel sangue e successiva conseguente normalizzazione di Calcio.

Infine, c’è l’ipoparatiroidismo di origine disembriogenetica; ovvero, mancato sviluppo dell’apparato branchiale che comporta l’assenza; per mancato sviluppo embrionale delle paratiroidi e della ghiandola Timo. Il chè, provoca alterazioni immunologiche e anomalie cardiovascolari.

Cosa comporta una carenza di paratormone ?

Intanto una riduzione dei processi di rimodellamento delle ossa con ridotta cessione di calcio nel sangue e conseguente aumento della densità ossea. Inoltre una ridotta eliminazione con le urine dei fosfati con conseguente iperfosforemia; inoltre, ancora, la diminuita formazione di Vitamina “D”.

Le manifestazioni cliniche dell’Ipoparatiroidismo sono in gran parte correlate all’entità e alla rapida insorgenza di  abbassamento di calcio(ipocalcemia), condizione in cui predomina la Tetania(vedi figura), quando si manifesta in forma acuta, mentre nelle forme croniche o parziali, in cui la ipocalcemia è meno grave si può instaurare in un lasso di tempo più lungo.

Nella forma acuta, la contrattura spatica dei muscoli si caratterizza, come detto, con la Tetania che rappresenta la manifestazione più evidente dell’ipoparatiroidismo. Le manifestazioni motorie della tetania sono in genere precedute da disturbi  consistenti in formicolii e parestesie agli arti, e alla lingua. La contrazione spastica interessa inizialmente i muscolo carpo-podale con spasmi. Le mani, sotto l’effetto spastico assumono la caratteristica posizione “da mano di ostetrico” Possono essere interessati i muscoli della laringe con spasmo del glottide e dispnea durante la inpsirazione.

Percuotendo leggermente il nervo facciale subito sotto l’arcata zigomatica, o tra questo arco e l’angolo della bocca, si osserva una contrazione spastica dei muscoli da esso innervati che costringe il paziente ad esprimere una smorfia. Questa manovra si chiama” segno di Chvostek. Un’altra manovra è quella di trousseau. Consiste nel posizionare lo sfigmomanometro al braccio, che va tenuto per 3 minuti ad una pressione di 20mmhg rispetto alla pressione max. Ebbene, questa manovra provoca il tipico spasmo carpale, con mano da Osterico.

Le indagini di laboratorio sono caratterizzati da Ipocalcemia( bassi livelli di calcio ) ed iperfosforemia ( alti livelli di Fosforo ). 

L’aumentata mineralizzazione del tessuto osseo che l’ipoparatiroidsimo ha provocato può essere evidenziata solo nei casi gravi tramite esame Radiologico dello scheletro, dove si apprezza, appunto un aumento della densità ossea. All’elettrocardiogramma si apprezza un prolungamento dell’asse Q-T.

La terapia è finalizzata a normalizzare la concentrazione di calcio nel sangue con costanti somministrazioni di dosi di calcio e vitamina “D”, in forma di Colecalciferolo oppure calcitriolo. Per ciò che riguarda le crisi tetaniche l’intervento deve essere rapido somministrando calcio per via endovena; e questo per evitare un eventuale laringospasmo o scompenso cardiaco.

QUELL’ETA’……SENILE !

L'ETA SENILE su SENZA TITOLO

La  difficoltà  che  si   incontra  nel  descrivere  gli  aspetti  dell’invecchiamento  a  livello  dei  vari  apparati  deriva  da  quella  di  distinguere  gli  effetti  dell’invecchiamento   da   quelle  delle  malattie.  Per  alcune  di  queste  il  rischio  aumenta  durante  l’arco  della  vita  in  modo  lineare,  con  effetto  cumulativo;  per  altre  di  queste   in  modo  accelerato  o  addirittura  con  andamento  esponenziale,  similmente  a  come  avviene  per   i  carcinomi.

Nel  primo  caso   si  tratta  di  malattie  che  si  possono  verificare  indifferentemente  in  qualsiasi  età  della  vita,  e  la  cui  probabilità  complessiva  aumenta  con  la  durata  di  questa  stessa;  nel  secondo  caso,  delle  cosiddette  malattie  senili.  E’  stato  calcolato  che  a  65  anni  siano  presenti  mediamente  3-4  malattie  nosologicamente  definibili;  numero  che  sale  a  6  nei  ricoverati  in  istituti  geriatrici.  E’  ovvio,  quindi,  che  il  quadro  anatomo-clinico  della  vecchiaia  normale,  debba  essere  osservato  in  quei  vecchi  che,  al  limite  della  variabilità,  non  hanno  nessuna  malattia,  o  estrapolato  come  comune  denominatore  della  situazione  anatomo-clinica  di  tutti  i  vecchi,  ognuno  con  le  sue  proprie  malattie.

L’aspetto  più  caratteristico  dell’invecchiamento  del  sistema  nervoso  centrale  è  l’atrofia  cellulare.  Per  le  altre  funzioni  ricordo  come  caratteristica  della  vecchiaia  la  minore  incidenza  del  controllo  extrapiramidale  della  motilità;  ovvero  riferito   alle  vie  nervose  fugali  provenienti   da  porzioni  della  neocorteccia  motoria  non  appartenente   al  tratto  cortico-spinale,  quindi  l’aumento  dei  tempi  di  reazione;  la  diminuzione  della  capacità  di  attenzione  e  di  concentrazione,  e  della  memoria  recente;  o  memoria  a  breve  termine,   e  buonissima  conservazione   di  quella  a  lungo  termine,  e  ancora  la  conseguente  diminuzione  della  capacità  di  apprendimento,  nel  campo  della  affettività  la  tendenza  alla  depressione  del  tono  dell’umore,  e  la  facilità  al  pianto.  Gli  anziani  febbricitano( febbre)  meno  facilmente  e  sono   più  esposte  alle  patologie  di  calore  o  da  perfrigerazione.  Per  quanto  riguarda  gli  organi  di  senso,  frequente  è  l’ipoacusia  e  la  presbiopia;  ovvero  la  diminuita  capacità  di  accomodazione.

Per  conclusione  non  si  può  tacere,  a  proposito  della  presbiopia   che  i  primi  sintomi  della  deficienza  fisiologica  senile  di  accomodazione  inizia   puntualmente  intorno  al  45°  anno  di  età.

Nel  sistema  osteoarticolare,  l’alterazione  più  tipica   della  senescenza  è  l’osteoporosi.  Il  sistema  cardiovascolare  fa  apprezzare  una  diminuzione  di  volume  del  cuore;  detta  atrofia  bruna  già  a  partire  dei  30  anni,  di  circa  lo  0.7%  per  anno.  Più  importante  le  alterazioni  delle  arterie.  L’apparato  urinario   per  certi  aspetti  non  subisce  particolari  scossoni,  in  quanto   nell’età  avanzata   la  funzione  renale  resta  adeguata  alle  necessità  dell’organismo.  Si  eccettua  la  ghiandola  prostata  che  aumenta  di  volume  per  ipertrofia  della  stessa.

Nella  senescenza  si  apprezza  la  fisiologica  atrofia  delle  gonadi.   Si  sa  bene  che  nell’ovaio  il  numero  di  ovociti  va  diminuendo  col  progredire  dell’età,  fino  alla  cessazione  dell’ovulazione  che segna  l’inizio  del  climaterio  femminile.  La  diminuita  produzione  di  estrogeni   induce  atrofia  secondaria  delle  mammelle  e  dell’utero.  Nonostante  che,  di  per  sè,  l’atrofia  dell’ovaio   non  modifichi  l’aspettativa  di  vita.  Molto  discusso  è  il  problema  del  CLIMATERIO  maschile:  l’atrofia  del  testicolo   procede  in  modo  molto  più  lento  di  quello  dell’ovaio  nella  donna  ed  è  più  variabile  nei  diversi  individui,  sia  per  quanto  riguarda  la  spermatogenesi  che  la  produzione  di  testosterone.  Non  è  un  caso  se  uomini  in  età  avanzata  mantengono  la  fertilità.