Ieri, 5 Giugno, giornata mondiale dell’ambiente…

Lunedì 5 giugno si celebra la Giornata Mondiale dell'Ambiente – Consiglio  Nazionale dei Geologi

Argomento trito e ritrito, ma ieri è stata la giornata mondiale dell’ambiente.

La pandemia, ormai ci siamo dentro ed è compito nostro uscirne…ma la vogliamo rispettare la nostra benedetta natura  tanto per cominciare ?

La Pandemia, un terribile dramma, ma anche una grande opportunità che ci svela l’aspetto più importante di come noi uomini siamo riusciti a sconvolgere il sacro equilibrio di un ecosistema. Forse non abbiamo compreso che il pianeta terra non è di nostra proprietà esclusiva, ma che l’intera creazione è un dono del Creatore a noi, ma anche al mondo animale e vegetale. Iddio ha preparato questa immensa casa come ambiente di vita, quindi ognuno di noi, nessuno escluso ne siamo responsabili perchè la nostra salute ne tragga benefici. Ebbene, la Pandemia ci ha messo davanti a questa realtà che con i nostri comportamenti l’abbiamo sfruttata, inquinata al punto, che esse stessa si sta rivoltando contro di noi per ucciderci.
Il pianeta Terra, quindi, è malato e la sua malattia ha un nome ben chiaro:”L’Uomo!”
Abbiamo assistito a certuni che esprimevano questo pericolo e preoccuparsi. Ma questi venivano puntualmente considerati profeti di sventura o sognatori incalliti.
Il mondo politico, serra le fila e della difesa della natura ne fa il suo cavallo di battaglia. Nel Giugno del 1992 117 capi di stato e di governo si sono seduti per discutere per la prima volta di avvicinarsi al capezzale del pianeta che vedevano in serio pericolo, quindi cercare di mettersi daccordo su quale “terapia” adottare per salvarlo e come di sovente avviene in questi casi, il “malato ” ne pagò le conseguenze.
Gli scienziati, a mio parere hanno un solo compito che consiste nell’inginocchiarsi su questo dono di Dio per studiarlo, quindi cercare di capire e fare capire a tutti noi su “come è iniziato” e analizzare lo stupendo meccanismo del suo sviluppo. Il Creatore, quale Padre, non può che essere contento nel vedere i suoi figli prendere via via possesso, nella riflessione, e nell’azione, dell’ambiente, che EGLI da tutta l’eternità ha voluto per noi.
E tuttavia, noi uomini, non abbiamo mai corrisposto a questo “Dono” che richiedeva “umiltà” similmente al bambino che anno dopo anno passa da una classe all’altra della scuola.
L’uomo non ha ancora capito che che per quanto sviluppata possa essere la scienza, mai e poi mai potrà mai consentirgli di conoscere il “perchè” di questo dono, ovvero, di tutta le creazione.
Forse non abbiamo ancora capito che l’universo, non è solamente un “Ambiente di vita”, ma è soprattutto la materia prima del nostro corpo e del suo sviluppo.
In conclusione, comprendere queste ovvie cose, si eviterebbe il dramma dell’inquinamento per tutti gli squilibri che abbiamo introdotto nel ventre della natura, e in cambio, essa ci minaccia. La Pandemia parla chiaro.