Che valore hanno gli altri per me ?

Vittoria Assicurazioni

L’uomo,  per  sua  natura  è  relazione.  Non  potrebbe  vivere   senza  relazionarsi  con  gli  altri.  Ci  sono  molte  persone  che  “investono”  in  relazioni.  E  che  poi  naturalmente   vorrebbero  avere  indietro  qualcosa;  possibilmente   un  profitto,  un  guadagno.  Quì  non  si  tratta  solamente  di  aiuti  materiali,  ma  anche  di  sentimenti.  Assumendo  questo  atteggiamento   di  attesa   il  più  delle  volte  la  delusione  è  dietro  la  porta;  non  solo,  ma  non  si  lascia  neanche  attendere  a  lungo.  Vi  sono  persone  che   misurano  il  valore  di un  altro   soprattutto  in  base  al  modo  in  cui   fa  salire  il  loro  benessere  interiore  e  può  essere   utile  alla  loro  carriera  professionale.  Ci  sono  poi,  le  relazioni  cordate,  legami  network  che  funzionano  in  questo  modo.  E  ci  sono  manager  che  parlano  di  “capitale  umano ”  quando  si  riferiscono   al  valore  dei  collaboratori  per  la  propria  azienda  o  impresa.  Ebbene,  questa   dinamica  modernizzata   dove  l’uomo  è  e  deve  essere  uomo,  giammai  un  capitale  da  valorizzare  la  trovo  uno  svilimento  dell’essere  umano   il  cui  valore  è  basato   sulla  sua  utilità:  “mi  sei  utile,  ti  valorizzo. Appena  non  mi  servirai  più  sarai  come  un  piatto  di  plastica;  ti  ho  usato,  e  adesso  ti  getto  nella  spazzatura “.  Molte  persone  valutano  in questo  modo   le  relazioni  con  gli  altri:  quello  che  faccio  per  l’altro,  me  lo  aspetto  in  cambio  anche  da  lui.  Ma  santo Iddio,  questo  sistema  rende  impossibile  qualsiasi  relazione  vera.  Gli   altri  non  sono  preziosi  per  me  solo  quando  mi  aiutano  sul  mio  cammino,  quando  mi  aiutano  a  stabilire  nuove  relazioni,  quando  favoriscono  la  mia  carriera  professionale.  In  questo  modo  l’uomo  diventa  uno  strumento,  un  violino  che  prima  o  poi  sarà  destinato  in  soffitta.  Quì   va  valutata   la  relazione  in  ordine  alla  dignità  umana.   Se  io  rispetto  l’altro,  rendo  di  conseguenza   me  stesso  degno  di  rispetto.  Se  li  umilio,  svaluto  sempre  qualcosa  anche  dentro  di  me.  Per  questo  è  necessaria  la  sensibilità  per  il  valore  degli  altri  per  vivere  come  persona  di  valore.

Si,  ma  la  domanda  resta  ancora  inevasa.  “Quanto  valgono  per  me  gli  altri?”