Che tu sia il benvenuto…caro “Molnupiravir”

Merck: «Il Molnupiravir dimezza il rischio di ospedalizzazione e morte per  il Covid»- Corriere.it

La chiamiamo “Pillola Merck”, o meglio conosciuta “molnupiravir?”. Meglio la seconda denominazione che richiama l’attenzione a un “Antivirale”.

Oso essere un attimino gioioso, e riconoscere, a seguito di studi e sperimentazioni superate in tutte le 3 fasi, come cura anticovid.

Stiamo parlando del “molnupiravir”neo-farmaco antivirale che la casa farmaceutica della “Merckel” ha sviluppato in tempi precedenti per trattare l’influenza di stagione. Questo lo ha affermato la stessa “casa” tramite comunicati stampa”. Va anche chiarito, che questo farmaco non ha il supporto da studi fuori dall’azienda produttrice. “Molnupiravir”  segue un preciso e dettagliato iter, nonchè un protocollo che lo vede entrare in azione quando la persona  manifesta i primi sintomi della malattia da Covid-19, e per 5 giorni  consecutivi  per due volte al giorno. Ebbene, ha dimostrato una straordinaria efficacia nel fare  diminuire in modo significativo i rischi di entrare in ospedale e ancor di più di decessi. Ma la notizia che ancora invita a gioire è, che pare possegga grosse peculiarità contro le due temute varianti DELTA e MU; quest’ultima la nuova arrivata.

Per tornare al Molnupiravir, già in tempi precedenti questo aveva mostrato  risultati assai  promettenti nelle prove in laboratorio. E si sa, che la vera prova del nove è sulla persona. Le statistiche sui nuovi ritrovati, che in laboratorio hanno mostrato ben speranze, in genere falliscono sul paziente. Ebbene, Molnupiravir, ha superato brillantemente questo “esame”. Sono stati “arruolati” circa 760 pazienti, tutti non vaccinati, e addirittura con più di una patologia coesistente, quindi ad alto rischio Covid grave.