La Covid-19 va considerata il riflesso del nostro modo di vivere….

Donne al mercato di Xesuj in Guatemala

Ne sono convinto. La devastazione dell’ambiente, l’impressionante velocità degli spostamenti, il boom demografico( 8 miliardi )…la disuguaglianza.

Lo abbiamo imparato molto bene, ma ciò che io personalmente temo è, che al termine di questo “disastro” veniamo invasi da una totale amnesia circa le cause e i motivi che hanno scatenato i contagi.

Non si deve avere alcuna perplessità o dubbio, che urge l’universalità dell’assistenza sanitaria. La pubblica salute intesa come disciplina scientifica è subordinata alla scienza la quale, a sua volta è subordinata alla verità e al libero scambio informativo nelle comunicazioni.

Mentire al pubblico può rivelarsi devastante per una sana politica di pubblica salute. In tal senso, la scienza medica  è la base portante della nostra tutela contro questa Covid-19.

La Covid-19 va considerata il riflesso del nostro modo di vivere….ultima modifica: 2022-01-02T14:24:37+01:00da un_uomonormale0

9 pensieri riguardo “La Covid-19 va considerata il riflesso del nostro modo di vivere….”

  1. Salve Gina, ben rivista. Non che io sia stato molto presente ?! Si, di noi, della nostra natura viene specchiata anche la parte positiva. E questo lo apprezziamo nella pubblica salute, come pure nei sacrifici del personale sanitario, nel personale medico, e non di meno, in tutti quei lavoratori del comparto dei servizi che ci permettono di sopravvive a questa lotta. C’è tanto e parecchio per cui essere grati. Non dimentichiamo che la pubblica salute ha avuto un netta evoluzione dopo la peste bubbonica. Buon pomeriggio a te Gina.

    1. Ciao Pippo, so che la mia domanda è stupida, ma te la faccio lo stesso. La scienza, che studia sempre, non aveva previsto questo fenomeno così brutto ? Un sorriso. Rosina

      1. Rosì, ciao. No, non è una domanda stupida, piuttosto temo che lo sarà la mia risposta. Ma te la dò lo stesso. da tanti anni vivevamo tranquillamente verso una certa direzione su binari che noi abbiamo scelto. Ma ecco che Sars-cov-2 ci ha costretti a cambiare binario, perchè ci siamo appisolati e così “tac!” Lo scambio dei binari è stato tenuto aperto-errore – e così,quel treno in cui viaggiavamo beati, è stato costretto a passare su un altro binario. Praticamente non lo abbiamo scelto noi questo binario nuovo, ma ce lo siamo trovati sotto le ruote. A noi, il compito di sederci in cabina di guida e lasciarci guidare se non vogliamo lasciarci travolgere. Ciao Rosì

    2. Insomma, non è sicuramente una “guerra” che si può affrontare individualmente. Ma chi rema contro, riesce a comprenderlo che da soli o divisi- grazie a Dio si tratta di minimi numeri; non contiamo un bel niente ? Sempre grazie amico mio. Gina

      1. Buon giorno Gina, come ho detto, siamo tutti animali, ovvero, delle vaste praterie di recettori, che simili a scarpe appena visibili al microscopio, il virus usa per calzarle. Questa situazione credo ci stia insegnando qualcosa. Prima di tutto che la vita di ognuno è incerta, e insolita e che le cose di rado vanno come le avevamo programmate. E questo, ognuno di noi lo sa bene. Buona giornata a te.

  2. Sì, bisogna guidare il convoglio umano su binari diversi e che possano portarci a raggiungere mete più a misura d’uomo, con la necessaria prudenza nella scelta oculata dei percorsi e l’attenzione a non danneggiare il territorio che si attraversa per il raggiungimento delle mete da raggiungere. Eravamo sicuri di
    tenere in pugno , ben strette, le redini di un progresso che guardava solo avanti e non si curava dei disastri che contemporaneamente si verificavano intorno a noi. Credo che questa sia la consapevolezza nuova che , nonostante i suoi danni, la pandemia ha prospettato alla umanità di tutto il mondo. A questa consapevolezza. dovrà , gioco-forza,
    corrispondere la concretezza dell’azione . Ciao, Dott.

    1. Ogni essere inteso individuo non è altro che un esemplare di collettività, organizzata dentro un sistema molto complicato. E come tale può ammalarsi o peggio morire. Nessuno può ritenersi esente da questo rischio. Tutti, e dico tutti siamo animali, e non degli onnipotenti. Ciao cara, serena giornata

  3. Da che mondo è mondo , l’uomo ha sempre avuto la memoria corta quanto a disastri ed errori (propri). Ecco perchè l’espressione ‘imparare dai propri errori’ raramente viene considerata. Sarebbe bello, e un inizio verso un reale cambiamento. Ma non raccontiamoci favole! Non accadrà. Buona giornata

    1. Le malattie epidemiche meritano attenzione perchè la loro evoluzione è tutt’altro che finita. Malattie emergenti come la SARS, EBOLA, e il Virus ZIKA ci hanno fatto ricordare la nostra costante vulnerabilità; viviamo con le persistenti devastazioni dell’AIDS/HIV e alcune malattie del passato una volta considerate minacce. Il cambiamento climatico, spiace doverlo constatare non fa che aumentare la possibilità di futuri disastri. Questo pericolo microbico è reale. Quanto è grave ? Fino a che punto siamo preparati ad affrontarlo ? Ebbene, sarà il modo in cui la comunità globale affronta simili questioni a determinare la sopravvivenza della società e forse perfino della specie. Sono stato crudo ? No, realista. buona giornata

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