Se il Vangelo di oggi ci spaventa un po’ per le peripezie che il cristiano deve affrontare, consolante invece è la forza dello Spirito che viene dal Padre per sostenerci.
L’invito è a non cadere nella trappola degli affanni. Gesù conosce già tutte le prove che l’uomo deve affrontare perché lui ha sperimentato tutto fino alla morte. Ma in tutto il Padre non abbandona nessuno dei suoi figli. Siamo certi che Egli rimane con noi e ci sostiene per mezzo del suo Spirito.
Talvolta nella vita ci troviamo immersi in situazioni che mettono alla prova le nostre forze, la nostra buona volontà, vicende che non sappiamo come gestire, allora gettiamo il nostro affanno nel Signore, confidiamo in Lui.
Gesù ci fa guardare più lontano, ci insegna a considerare il dono dello Spirito Santo, la forza della grazia.
Chiediamogli l’aiuto per una vita semplice a cui egli stesso ci invita, la semplicità che non è ignoranza, bensì la consapevolezza di essere in CHI abbiamo il cuore.
Gesù il cui amore è forte, farà del nostro cuore un modello a cui ispirarsi, non perché siamo bravi, ma perché il Suo amore ci ha cambiati, fortificandoci ad una speranza, ad una vita la cui pienezza è quella fragilità della croce che sgomenta, ma capace di penetrare all’interno di ciascuna corrazza.
