Gesù ci invita a guardarci dentro, a lavorare sulla nostra vita, perché ciò che vedono gli altri al di fuori di noi, corrisponda a quanto abbiamo e coltiviamo in cuore.
É dall’interno della nostra persona che si costruisce l’opera del vero io. Questo è il luogo da cui partono i sentimenti e le azioni, dove si coniuga la verità di se stessi, la relazione con Dio e con il prossimo. É lì che il seme della mia fede va coltivato giorno per giorno.
Non esiste un’intimità vera con Dio, che non apra ad uno sguardo di bellezza verso l’esterno. Dio ha gia posto in noi semi di bontà, di bellezza, di giustizia, per questo dobbiamo fiorire, farli trasparire e non essere dei sepolcri imbiancati.
E quando guardandoci dentro ci lasciamo prendere dallo sconforto, perché anche in noi scopriamo forme di ipocrisia e iniquità, non dobbiamo scoraggiarci. Scoprirci deboli, poveri, dovrebbe aiutarci invece ad affidarci alla grande misericordia di Dio, e a riprendere continuamente in mano le motivazioni delle nostre scelte, del nostro agire, perché in tutta la nostra vita appaia solo lo splendore di Cristo.
“Signore,
Tu che sei la parte migliore di me,
risplendi, fiorisci,
cosi che tutto il mio essere viva della Tua luce.
Aiutami a non perdermi dietro all’apparenza,
dove lo sguardo divide ed uccide.
Fa che mi interessi solo il Tuo sguardo pieno di amore,
ricolmo di pace, benevolenza e forza,
che non fugga mai dal Tuo sguardo, ma incroci il mio,