Maschere

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LUNEDÌ 28 AGOSTO 2023

SANT’AGOSTINO, VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA – MEMORIA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: 1Ts 1,1-5.8b-10

Salmo: Dal Sal 149

Vangelo: Mt 23,13-22

“Guai a voi”. Anche se Gesù in questo momento si sta rivolgendo agli scribi e ai farisei, chiamandoli ipocriti, tale ammonizione vale per tutti.

Dio ci conosce, non dobbiamo mettere nessuna maschera, ne davanti a Lui, ne davanti agli altri.

L’ipocrita è un simulatore, finge ciò che non ha o non fa.

Gesù ci mette in guardia dal non cadere in questi atteggiamenti e ci ricorda di essere veri, leali a noi stessi e agli altri, ci invita ad abbandonare “gli idoli” per Dio.

Nella liturgia di oggi facciamo memoria di S. Agostino, e lui come ogni santo o santa, ciascuno per la sua particolarità, ci aiuta a comprendere la nostra umanità e la grandezza di Dio. Leggiamo dalle “Confessioni”: “O eterna verità e vera carità e cara eternità! Tu sei il mio Dio, a te sospiro giorno e notte. Appena ti conobbi mi hai sollevato in alto perché vedessi quanto era da vedere e ciò che da solo non sarei mai stato in grado di vedere. […] Mi hai abbagliato, mi hai folgorato, e hai finalmente guarito la mia cecità. Hai alitato su di me il tuo profumo ed io l’ho respirato, e ora anelo a te. Ti ho gustato e ora ho fame e sete di te. Mi hai toccato e ora ardo dal desiderio di conseguire la tua pace.”

Impariamo dai Santi a vivere di Dio, assetati della vera sapienza; accogliamo la parola di Gesù come una salutare provocazione, che ci impegna a riconoscere con sincerità i nostri punti deboli e quelli forti.

Non temiamo di lasciar cadere quelle maschere, magari messe anche solo per paura, ma che non ci fanno essere noi stessi, e come S. Agostino non ci stanchiamo mai di cercare il Signore, fonte di verità e di carità inesauribile.

“Signore,

aiutami a togliere le maschere

che nel tempo ho portato.

Esse sono segni di dolore e fatica,

ma ora posso lasciarle andare.

Fammi libero da tutto,

affinché possa vivere di quella verità

che metti dentro ogni cuore.

E fa che questa verità diventi concreta

in gesti che portano a Te,

al Tuo amore, al Tuo cuore,

così da essere segno

che lasciare andare le maschere  è possibile,

perché nel Tuo amore possiamo essere noi stessi

e Tu ci abbracci tutti.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)