Perdono

Screenshot_20240326_001411

 

 

26 MARZO 2024

MARTEDÌ DELLA SETTIMANA SANTA

Tradimento e rinnegamento, sono due terribili atteggiamenti che facciamo fatica ad accettare dalle persone in generale, figurarci dagli amici, da quelle persone che ci sono più intime e condividono la nostra vita, gli ideali, la casa, il cibo.

Gli eventi stanno precipitando e Gesù è sempre più vicino alla sua passione. Egli sa che sta per soffrire molto, non solo nel corpo, ma anche nelle relazioni, negli affetti, tuttavia questo non lo fa smettere di amare.

Il tradimento di Giuda e la negazione di Pietro, sono due fatti che contribuiscono ancora di più ad acuire il dolore di Gesù.

Giuda rifiuta l’amore che il suo Maestro gli dona, non lo comprende, non riesce ad accogliere quella salvezza che il Signore porta, eppure si ciba dello stesso pane che il Signore spezza e dona, ma lui quel pane non lo riconosce.

Pietro, con enfasi, si dice disposto a dare la vita per Gesù, ma la paura lo fa tremare, teme per se stesso, per la propria vita, cosi rinnega di conoscere il suo Signore.

Giuda e Pietro, non sono poi sempre cosi distanti da noi, quando rifiutiamo l’amore donato o ci vergognamo di amare come Gesù; è la nostra umanità che inciampa davanti al donarsi di Dio, che non va conquistato, ma solo ricevuto gratuitamente.

Mettiamoci come Giovanni con il capo all’altezza del cuore di Gesù, ascoltiamo quel battito colmo della sua tristezza, ma traboccante di amore, disposto ad andare fino alla fine, a morire sulla Croce, per rivelare l’amore estremo che è la gloria di Dio.

“Signore,

quanti motivi per chiederti perdono!

Pietro e Giuda sono le mie fragili azioni,

sono errori che ho commesso

nel tempo,

di cui ora chiedo perdono,

un perdono di cui ho bisogno.

Tienimi con Te,

nonostante il mio peccato,

sul tuo cuore;

desidero sentire il tuo battito

vibrare il mio nome,

Tu mi fai capire che il perdono

è sentire che il mio cuore

ha trovato un posto nel tuo,

e non solo,

ora è tempo

che Tu ne abbia uno nel mio;

perdonami!”

(Shekinaheart eremo del cuore)