22 Ottobre 2024
MARTEDÌ DELLA XXIX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
Nella vita abbiamo e viviamo tante attese, tutta la vita stessa è un’attesa, una tensione verso il futuro, il desiderio di un mondo migliore. Un’attesa che si compie tra speranze e paure, ma Dio vuole rassicurare i nostri cuori, ci invita ad essere desti, a non perdere nessun attimo del tempo, perché la sua venuta cambierà le nostre attese e scopriremo che i primi ad essere attesi eravamo noi.
Il Signore colmerà tutte le nostre attese, è Lui quel “padrone” che passerà a servirci, e scopriremo di non essere mai stati dei servi che dovevano obbedire ai suoi comandi, bensi suoi figli, resi partecipi della sua beatitudine. Egli si stringerà le vesti ai fianchi, ci farà mettere a tavola e passerà a servirci, così nutrirà la nostra vita per un tempo eterno.
Dove riporre la nostra fiducia, se non in un Dio che si fa mio servitore?
Con questa fiducia possiamo vegliare: se intorno a noi c’è la notte, nemmeno le tenebre per Lui sono oscure,
e la notte è chiara come il giorno (crf Sl 138,11). Beati noi se teniamo il cuore desto, avremo la pienezza della vita.
“Signore,
risveglia in me la sete di te,
così che non smetta di cercarti
e sappia fermarmi lì con te.
Tu, ti metti a servire,
il grembiule è la veste dell’amore,
è segno che la mia vita,
è fatta per imparare da te
quello che mi fai sperimentare:
servire è amare,
servire è tutto.”
(Shekinaheart eremo del cuore)
Dal Vangelo di oggi, commento al Vangelo del giorno, servire, amare, attesa, futuro