25 DICEMBRE 2023
NATALE DEL SIGNORE (MESSA DEL GIORNO) – SOLENNITÀ
“E il verbo era Dio”. Quella parola divenuta carne, quel bambino in braccio a sua Madre, era Dio. Non un dio, ma Dio. Dio inafferabile, apparentemente lontano, cercato studiato, conteso, è un bambino appena nato, per dire con tutta la sua vita: sono Dio e sono qui per te.
Chi è Dio? Tenerezza. Tenerezza per il nostro cuore a volte indurito o spento, tenerezza che commuove. Ora Dio non è più lontano, ora non devo più cercarlo, mi ha già trovato ed il segno è proprio questo bambino. Mi ha trovato la tenerezza, l’amore si è fatto carne.
Possa questo Natale portare nei cuori di ciascuno la tenerezza di un Dio Padre e bambino. Possa questo Natale riscaldare il cuore e darci consolazione. Possa l’amore di Dio colmare il dolore, dare conforto e rassicurare chi in queste feste pensa a chi non c’è più. Possa l’amore portare un sorriso che non toglie la mancanza, ma ci assicura una presenza di tenerezza.
Oggi andiamo a guardare quel bambino nel presepe e diciamo: è proprio Dio. È Dio con te, per te, perché tu possa credere nel dono speciale del Natale: l’amore fattosi carne, anzitutto per te.
“Dolce bambino
risveglia in me la tenerezza.
Ti guardo e mi commuovo,
vorrei prenderti in braccio,
sentirti mio Dio tra le mie braccia
e se io che sono solo un uomo
riesco a provare questo
dinanzi ad un presepio,
chissà Tu, vedendomi.
Io tuo figlio sto nelle Tue braccia,
con tutto il mio cuore
mi stringo al Tuo petto.
Tu Dio bambino della tenerezza,
sciogli il mio cuore, rassicuralo
che starò qui con Te per sempre
cuore nel cuore,
ad ogni mio battito, ad ogni pianto,
perché Tu sei la mia vita per sempre”.
(Shekinaheart eremo del cuore)