Categoria: Senza categoria
La differenza
La vita ti dà le persone che meriti,
qualche volta anche quelle che non meriti,
ma solo per farti capire la differenza.
AMO MOLTO GLI IRON MAIDEN, SOPRATTUTTO GLI ALBUM DEGLI ANNI OTTANTA. SONO DAVVERO UNA MAGNIFICA BAND, IL SUCCESSO AVUTO È AMPIAMENTE MERITATO, ANZI!
TALENTI
Una delle persone più grandi di tutti i tempi è stata Madre Teresa.
Che talenti aveva questa donna straordinaria?
🙂
La ricerca del nuovo è ciò che vince la noia e rimette in moto il desiderio. – Domanda (con risposta) al bravissimo D’Avenia
Lei oltre che scrittore è uomo di scuola. Qual è secondo lei la cifra più emblematica del “cuore” dei giovani in questi anni? Che cosa desiderano?
«Il cuore dei giovani è lo stesso di sempre, siamo noi adulti ad essere diventati spesso incapaci di mostrare il bene, la verità, la bellezza. Se una facoltà non viene utilizzata si rattrappisce, sparisce. Oggi è lo spirito ad essere nascosto, rattrappito, addormentato. Basta però andare a prendere i ragazzi in questo pozzo profondo di insoddisfazione, perché il desiderio riscopra se stesso e si metta in viaggio. Baudelaire, altro grande profeta della condizione moderna, all’inizio del suo poema dice che il grande vizio della natura umana è la noia, che tutto divora. I suoi Fiori del male sono il resoconto della ricerca dell’antidoto alla noia del piacere soddisfatto, che ha momenti di esaltazione e di prostrazione, con quella bipolarità tipica dell’adolescente. La soluzione è nascosta nell’ultima parola dell’ultima poesia, intitolata Il viaggio.
Questa parola è “nuovo”.
La ricerca del nuovo è ciò che vince la noia e rimette in moto il desiderio.
I ragazzi hanno un disperato bisogno di uscire dalla noia di una libertà che gira a vuoto, perché è ridotta a banale “non invadere” lo spazio altrui. Il nuovo è percepito come ciò è più recente, cioè in realtà ciò che è meno vecchio. Questo però non è il vero nuovo che disseta il cuore e vince il nemico della noia della routine quotidiana.
Il nuovo si trova solo in ciò che sa dare sempre più di sé stesso ad ogni incontro, ciò che ha profondità.
Dante è sempre nuovo, Shakespeare è nuovo, un panorama, un amico, un amore sono nuovi. Dio è il nuovo per eccellenza. Chesterton diceva che Dio è giovane, siamo noi ad essere vecchi. Sarà per questo che il Figlio dell’uomo nell’Apocalisse promette la grande soluzione: “Ecco io faccio nuove tutte le cose”».