Grande SOUL!!

Si preannuncia stupendo, il nuovo album di Bruce Springsteen, che uscirà prossimamente, dunque ben prima di Natale, ma sono convinto che potrà essere anche un ottimo, fantastico regalo di Natale, da ricevere e da fare!
Il boss è in forma, è sempre magnifico, questo sarà un disco di cover, ma che cover!
Ha infatti rifatto, reinterpretato, 15 classici della gloriosa musica SOUL!
E ascoltando i primi due singoli possiamo star certi che questo discone sarà strapieno di Musica non solo meravigliosa, ma anche calorosa!
È proprio soul, musica dell’anima ma che anche fa bene al cuore, allo spirito, all’anima!
Sono brani favolosi, più o meno travolgenti e gioiosi, e pieni di pathos e calore spirituale, che soddisfano e riempiono il cuore!

Tutto chiede salvezza!

E Daniele (Mencarelli)? Da quale male è tormentato Daniele? Che cosa lo ha spinto a rifiutare la realtà, a stordirsi con i medicinali, a rifugiarsi con fatica sempre maggiore nel rassicurante recinto della poesia? La risposta la fornisce lui: il suo «desiderio patologico» è la salvezza. «Dalla morte. Dal dolore. Salvezza per tutti i miei amori. Salvezza per il mondo». Difficile guarire, da una sindrome come questa. Impossibile, anzi, se si vuole continuare a vivere da esseri umani. «Da quando sono nato – ammette Mencarelli – non ho fatto altro che portare disordine, un’esagerazione dietro l’altra, tutto un impulso da seguire, nel bene come nel male. Non so vivere in un altro modo, non riesco a sfuggire a questa ferocia: se c’è una vetta la devo raggiungere, se c’è un abisso lo devo toccare». «Un uomo che contempla i limiti della propria esistenza non è malato, è semplicemente vivo», gli fa eco Mario, che forse è saggio davvero….

Si parla molto del fatto che nei prossimi giorni ci potrebbero essere grandi manifestazioni di persone, tante, tantissime persone, tutte insieme, unite, in tutto il mondo, per la pace…

Le manifestazioni servono perché «la mobilitazione di massa delle persone comuni in diversi Paesi del mondo e la loro voce congiunta possono cambiare la storia più velocemente dell’intervento dell’Onu», come ha scritto Olexandra Matviychuk, direttrice del Centro per le libertà civili di Kiev, pochi minuti dopo aver ricevuto il Premio Nobel per la pace, insieme all’organizzazione russa Memorial e all’attivista e prigioniero politico bielorusso Ales Bialiatski.