Soltanto un rapporto autentico con Dio dà senso pieno alla vita

“Anche oggi, chi segnala e indaga il mistero,
cioè tiene viva la domanda su Dio, sul destino, sul senso della vita,
viene spesso preso per ingenuo, ubriaco o pazzo.”

Secondo me invece è proprio il contrario….

Stolti, immaturi e folli sono i tanti che “censurano”, rimuovono o eliminano le questioni su Dio, sul senso, eccetera!

Però, le domande ultime possiamo e dobbiamo approfondirle Ma il Mistero non può essere ridotto, banalizzato, affrontato semplicisticamente e conosciuto totalmente e definitivamente come se fosse una cosetta!

Ci sono domande
molto importanti, profonde, alte e serie,
a cui è forse impossibile rispondere,
Tuttavia è male censurarle, evitarle, eluderle….

 
Il mistero è un orizzonte di verità,
non possiamo risolverlo una volta per tutte, ma approfondirlo dà senso alla vita
perché fa crescere l’anima che vogliamo avere,
come di fronte al mistero del dolore o della morte.

 

Non potevo non postare questa meraviglia!

Riceviamo tanta vita quanta ne possiamo e vogliamo ricevere di volta in volta:
la vita ci viene incontro nella misura in cui le andiamo incontro.

Questa capacità espansiva si chiama desiderio, «a ciascuno la vita è data secondo il suo desiderio»: talentuoso non significa quindi «capace» ma «vivace».

Agostino lo spiega così: «Non potendo ora vedere il paradiso, vostro impegno sia desiderarlo. La vita è tutta desiderio. Ma se una cosa è oggetto di desiderio, ancora non la si vede, e tuttavia tu, attraverso il desiderio, ti dilati.
Se devi riempire un sacco e sai che ciò che ti sarà dato è molto grande, ti preoccupi di allargare il sacco più che puoi.
Dio con l’attesa allarga il nostro desiderio, col desiderio allarga l’animo e lo rende più capace. Viviamo dunque di desiderio, poiché dobbiamo essere riempiti. La vita è esercitarsi nel desiderio».

Esercitarsi nel desiderio, cioè ampliare la capacità di ricevere vita, è la definizione migliore di felicità.