.. a volte si,
sono fastidiose, ma di più, taglienti, orticanti.
Quelle voci di approdi mai attraccati, di burrasche mai sciolte, di nodi mai liberati.
Quelle voci di nuovi comandanti occasionali sempre stati mozzi, incapaci e non competenti in luoghi e ruoli diversi.
La forza del potere, la stanchezza della fatica di anni di lavoro.
Sulle navi si sa, viaggi lunghi, spesso lontani da casa,
tra la certezza di una famiglia che aspetta e l’evasione in un tradimento che soddisfa.
Nella voglia di gridar rivalsa e nella continua e costante riproposizione di ferite mai chiuse, mai curate, mai perdonate.
Il desiderio di provare e la certezza di un inganno.
L’incapacità di ripartire, anche nuovi, anche diversi.
Urlare.
Infliggere e infliggersi dolore.