Creato da artemisia_gent il 31/08/2007

Mamma & Prof.

Il flusso di coscienza di una mamma alle prese con la vita di tutti i giorni. Casa, scuola, famiglia, ideali, viaggi e pensieri: ecco cosa potete trovare.

Messaggi di Giugno 2014

Raccogliere i consigli, McEwan - Cani neri

Post n°1658 pubblicato il 29 Giugno 2014 da artemisia_gent

 

L'ho terminato qualche giorno fa e non riesco proprio a toglòiermelo dalla mente. Mi sono rimasti impressi due momenti in particolare che si affacciano continuamente alla mia mente.

Tema 1. I cani neri. Ma non quello che significano, ma il racconto che ne fa il Maire a bernard e a June. Quei cani probabilmente furono quelli degli agenti della Gestapo, che pochi anni prima avevano spaventato la gente di quel paese. MA quello che mi ha sconvolta ancora di più nel racconto del MAire è la presunta violenza dei cani su quella donna. Non mi sono mai imbattuta su questo. Ovvero su cani addestrati a violentare le donne. Le ebree facevano così tanto schifo ai tedeschi che non osavano nemmeno violentarle e lo lasciavano fare ai cani? E il non riuscire a trovare risposta a questo mio interrogativo mi lascia sconvolta. Pensavo di aver letto tutte le cose immonde che i nazisti facevano, ma a quanto pare non è così. Oppure McEwan è come Eco? Nella sua ricostruzione non sai mai qual è il vero e qual è la finzione. Ogni volta che mi salta in mente spero che questa sia la finzione.
Su internet hop trovato qualche riferimento, ma non voglio proprio crederci, devo vederlo scritto su un libro di storia per crederci davvero.

Tema 2. Lerici. June e Bernard passano parte della loro luna di miele a Lerici. Per quanto ne so in Italia di Lerici ce n'è solo una ed è qui proprio vicino a me. Loro sono ospiti di una signora che di cognome fa Massucco. Un nome assolutamente poco frequente da queste parti, più piemontese che ligure. E anche la descrizione di Lerici di pg 129 e 130 mi sembra poco adatta alla verità. E questo mi riporta dritto al libro che sto leggendo ora di Philp Roth: lo scrittore fantasma, dove il padre di Nathan Zuckerman non vuole che si pubblichi quel racconto. Ha paura che la gente di Newark possa riconoscerli ma si nasconde dietro all'antisemitismo. Scrivere della realtà non è poi così un problema, quante persone davvero riconosceranno la storia? Chi leggerà quel libro nel New Jersey. Come quante persone di Lerici leggeranno il libro di McEwan e non si riconosceranno in quelle pagine? Forse solo io.

Queste sono le mie personali impressioni, non quello che tutti scrivono su questo libro. Io sono June, spero solo di non incontrare i cani neri. Ma forse non ne ho bisogno in quanto non sono mai stata comunista, ma da sempre spiritualista. Eh sì, secondo me Jenny ha il sesto dito per punizione ;)

 
 
 

28.06.1914 vs 28.06.2014

Post n°1657 pubblicato il 28 Giugno 2014 da artemisia_gent

28. 06. 1914, Sarajevo. L'arciduca Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia. 

Un secolo fa l'attentato di Sarajevo.  

Sono giorni che mi chiedo come se la passavano i miei avi quel giorno. I genitori di mio nonno R avevano forse concluso la prima elementare essendo nati 99 anni prima di Vittoria, ma forse anche no. Non ne ho idea se a quel tempo si andava a scuola oppure no. Probabilmente però il mio bisnonno già si occupava delle pecore. Su mia bisnonna ho proprio il vuoto. Non saprei dire niente. Invece i genitori della nonna L erano già più anziani. Il bisnonno Giovanni era nato nel 1898 e quindi probabilmente da giovane uomo si occupava a pieno titolo degli affari di famiglia e probabilmente ha vissuto con trepidazione questo periodo. Ma dato che non ho nessuna notizia sulla vita di allora di un paese di collina abbastanza l9ntano dalle città probabilmente per tutto il 14 è rimasto abbastanza all'oscuro di tutto. Certo poi ad un certo punto deve essere arrivata la cartolina e lui è partito. Non so dove abbia combattuto ma so che è stato fatto prigioniero e rinchiuso in un campo e tornando indietro ha avuto un incidente e ha perso la gamba. Io avevo sempre creduto che l'avesse persa in battaglia, e invece... e invece l'ha persa in un banale incidente. Non mi è dato sapere se fosse già promesso a mia bisnonna al momento della sua partenza, se il ricordo di quella ragazza dagli occhi azzurri e i capelli d'oro gli abbia fatto compagnia durante la prigionia.

Allo stesso modo non miè dato sapere come la famiglia di mio padre abbia vissuto in queo tempi.

Per noi la guerra daraccontare era la seconda e solo quella.

Ora sto facendo vedere il film su rai 3 a Viki perché deve imprimersi nella mente che oggi sono passati 100 annidall'inizio della grande guerra. Anche se mi è difficile rispondere alle sue domande perché non ho ben chiara la storia dal 1815 in poi. La so a pezzi e bocconi, molta dai romanzi, dalla letteratura e dall'arte.

Quindi cosa fecero loro quel giorno è caduto nell'oblio, anche se credo che nessuno se ne accorse veramente, mentre noi oggi ci pensiamo, ricordiamo loro e io costruisco la coscienza storica di mia figlia.

 
 
 

Blog Florilegio

Post n°1656 pubblicato il 27 Giugno 2014 da artemisia_gent

Questo è il mio ultimo post in merito, perchè con giugno esaurisco anche i consigli sugli altri blog. Quelli che leggo abitualmente ve li ho citati, e gli altri fanno parte della "cerchia" quindi inutile presentarli, no?

L'ultimo blog che vi presento è questo, un blog di didattica dell'arte. L'ho scovato da poco e quindi non ho fatto in tempo ad utilizzarlo per le mie lezioni però sono sicura che mi sarà utile appena rientrerò in classe (se mai rietrerò sarebbe giusto dire). Il Blog è tenuto da un architetto, insegnate di Disegno e storia dell'arte al Liceo che dal 2010 ha iniziato ad occuparsi di didattica digitale, e-learning, CLIL e altre pratiche innovative nel campo dell’insegnamento, un po' come me, ma magari lei essendo di ruolo lo fa con più trasporto e serietà, io invece precaria da ormai 8 anni non riesco a costruire niente che vada oltre l'anno scolastico in corso, è più forte di me.

Ci sono tantissimi post che mi sono piaciuti e serviti, e non saprei nemmeno quale presentarvi, merita un'occhiata anche veloce!

Ma una cosa che mi è piaciuta particolarmente sono le mappe mentali.
Le mappe mentali (note anche come mappe di parole, mappe di idee, mind maps o clusters) sono una tecnica di rappresentazione grafica del pensiero.

qualcosa di diverso dalle mappe concettuali che mi sono così poco simpatiche, e qualcosa più vicino al mio modo di pensare e agire.

 
 
 

Eli Wallach e l'amore non va in vacanza

Post n°1655 pubblicato il 26 Giugno 2014 da artemisia_gent

 

Questo è il tenore dei film che mi piacciono. Storie d'amore leggere che ti fanno passare un po' di tempo in allegria dopo giornate troppo pesanti, se poi magari c'è anche un bel ragazzo di mezzo (Jude Law) tanto meglio!. Però in questo film la figura di Arthur Abbott mi aveva veramente interessato, sia perchè era un simpatico vecchietto, sia perchè mi piacciono tanto queste figure di anziani sapienti che raccontano storie. MA mai mi sono soffermata a vedere chi fosse l'attore che lo interpretava. Anzi ci sono rimasta male ieri quando ho visto che era morto e lì ho scoperto che non era un "vecchietto qualsiasi" ma un grande attore, anzi "il Brutto"; e io che sono cresciuta guardando i western di Sergio Leone con papà sapevo benissimo di chi si stava parlando.

Queste scoperte tardive sono il mio forte. Spesso di accorgo troppo tardi delle cose, anche perchè guardo la tv con moltissima distrazione di solito. Sono una di quelle persone che potrebbero comunque vivere senza e non sentirne mai la mancanza.

 
 
 

Sto decisamente invecchiando

Post n°1654 pubblicato il 23 Giugno 2014 da artemisia_gent

Fino a qualche giorno fa pensavo che non c'era posto più bello al mondo di >Porto Venere. Ho visto l'oceano Indiano, spiagge bianche e barriere coralline, ma mi dispiace Porto Venere le batte tutte, forse perchè è casa mia. Non abitare più lì mi ha devastato dentro, ma ho trovato un nuovo amore: l'Isola Palmaria, oppure chiamatela l'isola del sole, nome più appropriato. Verde, lussureggiante, dalle acque cristalline, dalle mille grotte e dai fondali ricchissimi. A riva mio marito ha fotografato un'anemone... ma nemmeno a Sharm el Sheik tra un po'.

L'acqua è subito alta come piace a me  e ricca di pesci come invece non mi piace, piccoli pesci grigi e neri.

E così mi sono innamorata di nuovo dell'isola.

E mi vedo a fare la vita dell'isolana, anzi più me la figuro e più mi convinco che quello sia il vero paradiso.

Perchè ho sogni così complicati e irrealizzabili?

Da vecchia voglio abiatre sulla scogliera, essere come un gabbiano. Rugosa, bruciata dal sole, contorniata dai mie libri e lontana dal mondo. Io, il mare, i gabbiani e il rumore del vento. I colri del tramonto e dell'alba. Il mare in tempesta, gli schizzi di acqua salata, la salsedine.
Sì, sto veramente invecchiando.
Un giovane non pensa a questo.


 
 
 

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