Mamma & Prof.

e anche quest'anno siamo alla fine

Mancano solo tre giorni e la scuola sarà finita.

Quest'anno non sono schiacciata da incombenze finali, mi sono gustata il lato bello dell'insegnamento, non ho dovuto valutare nessuno, solo insegnare.

L'esperienza dell'insegnamento slegato dalla valutazione è gratificante. Infatti non sono sicura di voler tornare indietro, di voler stare dietro una cattedra, spiegare, fare valutazioni e infine giudicare.

Ho visto i miei ragazzi che imparavano l'italiano. Ho visto i loro occhi acquisire sicurezza, non perdersi più nel nulla come a Novembre. Non dimenticherò mai il cambiamento dei grandi occhi nocciola di B, da spersi, incompresi a occhi sicuri e infine sornioni. 
Non dimenticherò mai E, anzi spero che riesca a costruirsi una vita dopo tutto quello che ha dovuto sopportare, e io lo so che lui ha già studiato... si vede, peccato che le cose che ha studiato qui non servano a niente, esattamente come se io andassi in Africa. A chi frega dell'arte Italiana?
E come dimenticherò le mani sapienti dei miei sarti del Mali capaci di confezionare un vestito su misura a mia figlia da una fotografia?

Dopo che ho visto tutte queste cose non voglio neanche tornare indietro. I miei ragazzi perfetti e fortunati dell'ITC hanno già tutto. Possono anche fare a meno di me.

Io invece ho voglia di essere quello che sono stata quest'anno almeno un po'. Voglio fare questo, voglio insegnare ma allo stesso tempo imparara da loro. Ho imparato il rispetto e la tolleranza. Ho imparato tantissimo dai ragazzi Marocchini. Ho imparato anche dai ragazzi Albanesi. Io non so cosa gli ho insegnato nello specifico, però il loro affetto è tangibile, il loro miglioramento si vede. Alcuni ragazzi sono cambiati. Non me ne prendo il merito sia chiaro, però ne traggo soddisfazione personale.