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« L'eredità è un furto - ...Salvarsi dallo stress »

24 febbraio 1990 Sandro ci manchiiiiiiiiiiiii

Post n°172 pubblicato il 24 Febbraio 2014 da LunaRossa550
 

Il nonno che tutti avrebbero voluto, un uomo con una storia che ha attraversato tutto il '900... credo di dare la giusta interpretazione dicendo che è stato il Presidente  della Repubblica più amato dagli italiani. 

 

Nel suo settennato non ha rinunciato mai a riaffermare tutti i principi della sua vita.
Non abitò al Quirinale ma in un piccolo appartamento di 35mq in Piazza Fontana di Trevi diviso con la sua compagna di vita, con la quale ha condiviso difficoltà, felicitàe conquiste.
Usciva di casa  come una qualsiasi persona della sua età, parlava con le persone che lo fermavano, con i bambini e le loro famiglie commuovendosi per le loro storie. Era sempre presente sui luoghi delle tragedie
(alla stazione di Bologna, a Vermicino...
Forse fu l'unico che riuscì ad avvicinare istituzioni e cittadini con un impeto umano e una carica di onestà intellettuale mai più avvertita nei palazzi del potere.
Sandrooooo........ ci manchiiiiiii

 

La sua Biografia:

Alessandro Pertini è nato a Stella (Savona) il 25 settembre 1896.

Laureato in giurisprudenza e in scienze politiche e sociali.

Coniugato con Carla Voltolina.

Ha partecipato alla prima guerra mondiale; ha intrapreso la professione forense e, dopo la prima condanna a otto mesi di carcere per la sua attività politica, nel 1926 è condannato a cinque anni di confino.

Sottrattosi alla cattura, si è rifugiato a Milano e successivamente in Francia, dove ha chiesto e ottenuto asilo politico, lavorando a Parigi.

Anche in Francia ha subito due processi per la sua attività politica.

Tornato in Italia nel 1929, è stato arrestato e nuovamente processato dal tribunale speciale per la difesa dello Stato e condannato a 11 anni di reclusione.

Scontati i primi sette, è stato assegnato per otto anni al confino: ha rifiutato di impetrare la grazia anche quando la domanda è stata firmata da sua madre.

Tornato libero nell'agosto 1943, è entrato a far parte del primo esecutivo del Partito socialista. Catturato dalla SS, è stato condannato a morte.

La sentenza non ha luogo. Nel 1944 è evaso dal carcere assieme a Giuseppe Saragat, ed ha raggiunto Milano per assumere la carica di segretario del Partito Socialista nei territori occupati dal Tedeschi e poi dirigere la lotta partigiana: è stato insignito della Medaglia d'Oro.

Conclusa la lotta armata, si è dedicato alla vita politica e al giornalismo.

È stato eletto Segretario del Partito Socialista Italiano di unità proletaria nel 1945. È stato eletto Deputato all'Assemblea Costituente.

È stato eletto Senatore della Repubblica nel 1948 e presidente del relativo gruppo parlamentare.

Direttore dell'"Avanti" dal 1946 al 1947 e dal 1949 al 1951, nel 1947 ha assunto la direzione del quotidiano genovese "Il Lavoro".

È stato eletto Deputato al Parlamento nel 1953, 1958, 1963, 1968, 1972, 1976.

È stato eletto Vice-Presidente della Camera dei Deputati nel 1963.

È stato eletto Presidente della Camera dei Deputati nel 1968 e nel 1972.

Dopo il fallimento della riunificazione tra P.S.I. e P.S.D.I,. aveva rassegnato le dimissioni, respinte da tutti i gruppi parlamentari.

È stato eletto Presidente della Repubblica l'8 luglio 1978 (al sedicesimo scrutinio con 832 voti su 995). Ha prestato giuramento il giorno successivo.

Ha rassegnato le dimissioni il 29 giugno 1985: è divenuto Senatore a vita quale ex Presidente della Repubblica.

È deceduto il 24 febbraio 1990.

 

 

 
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Commenti al Post:
balimbalo
balimbalo il 24/02/14 alle 20:02 via WEB
Sì è stato il capo dello Stato più amato; o forse quello ricordato con maggior nostalgia; erano anche altri tempi... e erano soprattutto 30 anni fa...; oggi non sarebbe più possibile eleggere un presidente passato per la resistenza ed il carcere; oggi abbiamo bisogno di un "grande fratello" che vigili su tutta 'sta banda di bamboccioni con le mani lunghe e il cervello corto... Quanto al tuo precedente post, il tema non è da poco; io ho sempre pensato che, nelle grandi aziende, sia profondamente sbagliato che gli eredi subentrino come titolari, senza aver rischiato nulla per ritrovarsi in mano tutto quel bendiddio e senza essersi fatti un mazzo così per crearlo dal nulla; spesso (ed è la mia diretta esperienza a parlare...) sono degli emeriti imbecilli, cresciuti nella bambagia, con nessuna capacità effettiva. Ciao, buona serata, b.
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LunaRossa550
LunaRossa550 il 25/02/14 alle 00:31 via WEB
Impossinile solo perchè ormai diventa sempre più difficile, per questioni anagrafiche, trovare un altri presidente che abbia fatto la resistenza :-))) (scherzo ovviamente, perchè il punto non è quello)
E' l'onestà morale e intellettuale che vorrei vedere nel prossimo presidente.

Per il post precedente... la vedo esattamente come te. Pare che le aziende prese in mano dai figli di chi le ha fondate, hanno breve durata (parlano mediamente di un agonia di 3 anni) .. L'azienda stessa dove lavoro appartiene a quella categoria...
Buona serata anche a te Bruno.
(Rispondi)
ninograg1
ninograg1 il 24/02/14 alle 23:48 via WEB
anche il peggiore di questo uomini era un gigante rispetto all'oggi... sono stati un paio di generazioni irripetibili!
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LunaRossa550
LunaRossa550 il 25/02/14 alle 00:34 via WEB
vero, avevano tutti uno spessore diverso... non tutti ovviamente, ma molti sì. Sandro comunque non è stato un grande solo per un confronto con gli attuali politici, lo è stato a prescindere. Notte Nino
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Zampamaldestra
Zampamaldestra il 25/02/14 alle 11:32 via WEB
Su Pertini pesa nella memoria di molti, la responsabilità nell'attentato di via Rasella, quando faceva parte dei Gruppi di Azione Patriottica (Gap) che dipendevano dalla Giunta militare, emanazione del Comitato di Liberazione Nazionale (Cln), di cui erano responsabili Giorgio Amendola (comunista), Riccardo Bauer (azionista) e Sandro Pertini (socialista). Sandro Pertini a proposito della strage di via Rasella. "Le azioni contro i tedeschi erano coperte dal segreto cospirativo. Naturalmente io non ne ero al corrente. L'ho pero` totalmente approvata quando ne venni a conoscenza". La rappresaglia che ne seguì, portò alla strage delle Fosse Ardeatine. Per qualcuno, quell'azione si sarebbe potuta evitare conoscendo le immonde regole militari di ritorsione. I nazisti giustiziarono 10 italiani per ogni tedesco ucciso, ma era comunque consuetudine di tutti i belligeranti, utilizzare questo tipo di rappresaglia, lo facevamo noi nelle colonie, lo facevano gli americani in Germania (100 per ogni americano), lo facevano i russi. Insomma la guerra è una porcheria in ogni caso.
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D0TT0R_PESTE
D0TT0R_PESTE il 25/02/14 alle 13:28 via WEB
hanno scritto che se si fossero presentati, avrebbero risparmiato gli ostaggi in ogni caso...è assurdo pensare che un attentatore si presenti al nemico, mettendo a repentaglio tutta un'organizzazione. Se io ho una responsabilità in un qualsiasi reparto militare, e mi consegno ai tedeschi, do ai tedeschi la possibilità di torturarmi e di conseguenza farmi parlare. Da un punto di vista militare, le pretese che i Gap si presentassero mi sembra assurda. Senza contare che era poi molto improbabile che i tedeschi non avrebbero ucciso i 335 ostaggi, anche se avessero avuto in mano gli attentatori... Ciao Luna!
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LunaRossa550
LunaRossa550 il 25/02/14 alle 13:42 via WEB
Risposta unica per zampamaldestra e Dr. Peste.
D'accordo con Dr. Peste... convinta che avrebbero compiuto comunque il massacro... Oltre tutto, se fossero stati a guardare le possibili ritorsioni, si sarebbero ritrovati con le mani legate sempre. Purtroppo certe decisioni sono state inevitabili e ... son convinta... sofferte. Ciaoooo
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ipazia.0
ipazia.0 il 27/02/14 alle 13:13 via WEB
Era una delle discussioni tra me e mio padre,due modi diversi di vedere un fatto storico,lui da destra,io da sinistra! :-) Laura
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ipazia.0
ipazia.0 il 27/02/14 alle 13:15 via WEB
E' la mia risposta a "zampamaldestra" che non è finita sotto il suo commento :-( Laura
(Rispondi)
 
 
ninograg1
ninograg1 il 25/02/14 alle 23:23 via WEB
esatto .... c'erano anche i fuoriclasse
(Rispondi)
 
 
 
LunaRossa550
LunaRossa550 il 26/02/14 alle 12:51 via WEB
qualcuno anche fuori di testa ahahaha
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ninograg1
ninograg1 il 26/02/14 alle 22:41 via WEB
faceva parte del gioco ... era comunque sincrono al resto
(Rispondi)
 
 
 
LunaRossa550
LunaRossa550 il 28/02/14 alle 00:16 via WEB
un gioco dove troppo spesso i cittadini sono stati però considerati dei birilli.
(Rispondi)
sinistrorso68
sinistrorso68 il 25/02/14 alle 02:06 via WEB
Dalla memoria degli italiani sono stati rimossi gli Einaudi, i De Gasperi, i Saragat, i La Malfa, i Vanoni, che nella politica del nostro Paese hanno contato molto più di Pertini. Il quale fu certamente un uomo onesto, coraggioso e coerente con le proprie idee (anche perché ne aveva pochissime). Ma le stesse qualità si possono attribuire anche a coloro che ho nominato e che vi aggiungevano quella di una sagacia politica, di cui Pertini fu sempre sprovvisto. Nel suo stesso partito non esercitava alcun peso, era considerato un "compagno" di tutto affidamento, ma bizzarro, imprevedibile e sempre pronto a qualche colpo di teatro. Nenni, che gli voleva bene, disse una volta: "Io non sono certamente un uomo di cultura e alla cultura non attribuisco, per un politico, una decisiva importanza. Ma qualcosa so, qualche libro l'ho letto, anche grazie a Mussolini quando mi mandò al confino a Ponza. C'era anche Sandro. Lui, l'unica cosa che leggeva era «L'Intrepido». Il resto del tempo lo passava a giocare a briscola o a scopa coi nostri guardiani. Alle nostre discussioni sul futuro dell'Italia e del partito non partecipava quasi mai, e quando lo faceva, era solo per invocare il popolo sulle barricate, per lui la politica era solo quella". Lei mi chiederà come fece un uomo cosiì sprovveduto a diventare Presidente della Repubblica. Lo diventò appunto perché era sprovveduto, e come tale forniva buone garanzie di non interferenza agli uomini del potere vero, totalmente in mano ai partiti. Quello che forse nessuno aveva previsto, ma che si rivelò un particolare del tutto innocuo, era il suo demagogismo. Pertini aveva il fiuto del pubblico, e ne assecondava alla perfezione tutti i vizi e vezzi. Dal video ogni tanto pronunziava terribili requisitorie contro la classe politica, come se lui non vi avesse mai appartenuto, come fece al momento del terremoto dell'Irpinia, quando accusò il parlamento di avere bocciato i disegni di legge per le misure di difesa in caso di emergenza, dimenticandosi che il Presidente della Camera che li aveva respinti era stato lui. Non perdeva occasione di dare spettacolo seguendo in lacrime tutti i funerali, baciando torme di bambini, e insomma toccando sempre quel tasto del patetico a cui noi italiani siamo particolarmente sensibili. I suoi alluvionali discorsi di Capodanno erano autentiche sceneggiate. Ma in sette anni di Presidenza, di sostanziale e sostanzioso fece poco o nulla. Della corruzione che dilagava o non si accorse, o preferì non accorgersi. Comunque, un segno del suo passaggio al Quirinale non mi sembra che lo abbia lasciato. Ce lo ricordiamo come un brav'uomo pittoresco e un po' folcloristico, che seppe far credere alla gente di essere un "diverso" dagli uomini politici, mentre invece era sempre stato uno di loro e non aveva mai vissuto d'altro che di politica. Non c'e' da vergognarsi di avere avuto un Presidente come Pertini. Nemmeno esaltarne la figura secondo me è politicamente corretto. Emozionalmente lo possiamo rimpiangere se paragonato a queste mezze calzette...
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LunaRossa550
LunaRossa550 il 25/02/14 alle 13:35 via WEB
La stessa persona vista con occhi diversi! Quello che per me è il mostrare umanità (le lacrime secondo me sincere) per altri può essere visto come un "dare spettacolo". Personalmente (ma non è solo il mio pensiero, visto che anche TU lo dici) lo reputo uomo onesto, quindi per me incapace a mentire sulle emozioni.
Che non sia l'unico "vecchio politico" degno d'essere menzionato è indubbio, ma ieri era l'anniversario della SUA morte, quindi è LUI che ho voluto rammentare. Comunque, senza entrare nel merito dei nomi menzionati, è facile oggi vedere tutta la vecchia guardia migliore dell'accozzaglia che dobbiamo sorbirci... ma non è sempre così... ogni tanto ci si dimentica che tra loro ci sono stati coloro che hanno contribuito a che l'Italia arrivasse ad essere quella che è oggi... non dimentico il clientelarismo democristiano.. seme forse del berlusconismo attuale.
Nenni gli voleva bene e secondo me, tu che scrivi, forse hai estrapolato una sua frase da un discorso più in generale. Se avesse voluto dire che non era un "intellettuale teorico" ma uno che preferiva l'azione alle parole? In tal caso tanto di cappello!!!
Un ultima cosa... i disegni di legge che arrivano in parlamento, vengono votati dalla camera... non credo che il presidente della stessa abbia il potere di decidere diversamente (forse in fase di commissioni sì)
Ciao sinistroso (Mha!)
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ilribelle2012
ilribelle2012 il 25/02/14 alle 12:26 via WEB
Lui è stato il mio presidente...l'unico...ciao buona giornata :)
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LunaRossa550
LunaRossa550 il 25/02/14 alle 13:36 via WEB
Yes.... condivido... anche per me :-)
Ciao Mauro
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amoon_rha_gaio
amoon_rha_gaio il 25/02/14 alle 16:03 via WEB
lui è la dimostrazione che non tutti i socialisti erano ladri e che si può far bene la politica essendo politici. Qualcuno oggi lo cita nel voto di fiducia, speriamo che gli somigli almeno per un po'. Ciao
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LunaRossa550
LunaRossa550 il 25/02/14 alle 17:41 via WEB
certo, per uno disonesto ce ne sono molti altri onesti. Ciao Amoon :)
(Rispondi)
woodenship
woodenship il 25/02/14 alle 18:04 via WEB
Perdona,ma faccio fatica a capire tutti coloro che si dannano nel rileggere la storia a seconda delle convenienze del momento,magari basandosi su documenti di dubbia provenienza,oppure tendenziosi, fatti trapelare ad arte già a quei tempi.Quello che conta è che gli stessi tedeschi si mossero nel caso della strage delle fosse,come dei veri e propri delinquenti:in gran segreto,certi che stavano perpetrando una ignominia che la gente avrebbe maltollerato.Quindi che non si venga a raccontare fandonie su volantini o su volontà di grazie fantasiose da parte dei carnefici nazisti.Non per nulla fucilarono pure tre innocenti,solo perchè non rimanessero testimoni dell'eccidio:degno di mafiosi,non di forze occupanti,convinte della giustezza del loro agire.E dunque dell'esemplarità del gesto.Quindi bisogna dire la verità,quella legata alla contestualizzazione dei fatti:in quei tempi,in quelle condizioni,i nazisti avevano scelto di massacrare un po' di gente.E nulla li avrebbe fermati.In più,consci dell'orrore che avrebbero ingenerato nella popolazione,cancellarono,da perfetti delinquenti,tracce e testimoni.Infatti le vittime furono scoperte solo casualmente. Di conseguenza,mi piacerebbe che la si smettesse di infangare memorie e vite di chi visse sulla propria pelle momenti storici molto difficili e grondanti sangue. A maggior ragione che si usano argomenti capziosi e privi di necessaria contestualizzazione...........Grazie per il ricordo di uno dei pochi italiani degni di questo nome........Ed un caro saluto...........W...........
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LunaRossa550
LunaRossa550 il 25/02/14 alle 22:10 via WEB
Perdonarti? scherzi? parlavo giusto oggi con un amico che mi diceva che alcuni nazisti confessarono che avevano già deciso di sopprimere tutti, a prescindere dal costituirsi o meno dei partigiai. Grazie a te Woodenship, serena notte :-)
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ilribelle2012
ilribelle2012 il 01/03/14 alle 14:00 via WEB
Credo che tutti quelli che accusano o condannano i partigiani d via Rasella di non essersi consegnati ai boia nazisti vogliano cercare una scusa una giustificazione al massacro perpetrato, contro cittadini inermi, dai boia nazisti...detto questo dico anche, che questa gente, o è di destra o finta democratica che vuole gettare solo del fango sui partigiani...W Sandro Pertini W i Gap !!! ciao Laura
(Rispondi)
 
 
 
LunaRossa550
LunaRossa550 il 01/03/14 alle 17:28 via WEB
Ciao Mauro, forse hai ragione a dire che son di destra o finti democratici, ma lascio la possibilità che possa essere qualcuno che vuole mostrare un lato diverso di una stessa medaglia. Sui fatti nessuna menzogna, cambia l’interpretazione che uno dà alla vicenda. Anche io, dopo una riflessione, sono dell’idea che Sandro abbia fatto bene a non consegnarsi ai nazi, ma immagino il conflitto interiore che sicuramente ha provato… consegnarsi o no? E’ stato corretto non rischiare di mandare a puttane il lavoro dei Gap.
Non mi imbestialisco quindi a leggere commenti come quelli di sopra, ma mi arrabbio molto quando sono i fatti stessi a venir distorti. Buon week Mauro
(Rispondi)
oscar_turati
oscar_turati il 26/02/14 alle 09:50 via WEB
Pertini è stato definito di volta in volta dall'establishment un socialista anomalo, un politico anomalo o un impolitico, un personaggio strano, una persona dal brutto carattere. Tutte queste definizioni, al contrario di quanto si prefiggevano i polemisti di turno, risultano alla i fine i migliori complimenti che gli potessero mai fare. Certo è che come Presidente della Camera sia come Capo dello Stato, Pertini ha introdotto nel Paese, con il suo modo di essere e con il suo carisma, un nuovo elemento di valutazione: l’empatia. Ciao O.
(Rispondi)
 
LunaRossa550
LunaRossa550 il 26/02/14 alle 12:53 via WEB
infatti Oscar, quello che per me o te può essere considerato un pregio, altri lo leggono come difetto. Ma... il mondo è bello proprio per la sua diversità. Ciao :-)
(Rispondi)
ipazia.0
ipazia.0 il 27/02/14 alle 13:10 via WEB
Ho amato Pertini,perché era "ruvido" come mio nonno,ma dietro quel ruvido c'era un cuore grande che amava il suo Paese. C'è una donna che ho ammirato e di cui parlerò in un prossimo post:Nilde Jotti. :-) Laura
(Rispondi)
 
LunaRossa550
LunaRossa550 il 28/02/14 alle 00:16 via WEB
verrò sen'altro a leggerti. Ciao Laura
(Rispondi)
oscar_turati
oscar_turati il 01/03/14 alle 20:10 via WEB
Un saluto e un buon fine settimana! Ciao O.
(Rispondi)
 
LunaRossa550
LunaRossa550 il 01/03/14 alle 20:23 via WEB
a te! Grazie :)
(Rispondi)
italianoinattesa1
italianoinattesa1 il 02/03/14 alle 14:05 via WEB
...gli ho dedicato alcuni post come testimonianza di riconoscenza per la sua umanità "UMANA" e pertanto discutibile, ma non confutabile sul piano dell'onesta e della dirittura morale; emblematico il rifiuto di sottoscrivere la richiesta di grazia presentata dalla Madre. Comunque sul piano umano certamente il PRESIDENTE che ha dato di più; un saluto, M@.
(Rispondi)
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