Creato da Pars1fal il 14/12/2005

Cinerama

Live free or die

 

 

Paura?

Post n°97 pubblicato il 24 Gennaio 2006 da Pars1fal
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"...La Cosa nella bara si è inarcata; e un urlo raccapricciante, da far gelare il sangue nelle vene, è esploso dalle labbra rosse e aperte. Il corpo si è scosso, tremando e sussultando in selvaggi contorcimenti; gli acuminati denti candidi hanno cozzato assieme tanto da tagliare le labbra, e la bocca si è insozzata di una schiuma rossastra..."

"Dracula" di Bram Stoker

La paura per i vampiri, e per tutto ciò che abbia come bersaglio la nostra gola, mi perseguita dall'infanzia.

Quale opera cinematografica vi ha più terrorizzato?

 
 
 

Orrore nel Texas.

Post n°96 pubblicato il 24 Gennaio 2006 da Pars1fal
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"Non aprite quella porta", "The Texas Chain Saw Massacre", Usa 1974, di Tobe Hooper, con Marilyn Burns, Allen Danziger, Paul Partain, William Vail.

Sally e i suoi amici si recano in un cimitero appena profanato per controllare che la tomba del nonno non sia stata danneggiata. Ne approfitteranno per tornare nella loro vecchia casa.

Il film è basato su tremendi avvenimenti che hanno segnato l'immaginario dei registi e degli spettatori americani: cannibalismo e omicidi compiuti da una famiglia texana nel 1973 e dal serial killer Ed Gein. Di fatto è lui il vero centro della storia, come da lui è tratto il personaggio di Norman Bates in "Psycho" (1960) e successivamente l'assassino de "Il silenzio degli innocenti" (1991). Con "leatherface", Hooper crea un personaggio entrato nella storia del cinema d'orrore.

Vista a 30 anni di distanza, la pellicola, considerando i mezzi di allora, non perde di spessore. L'atmosfera malata, infetta, entra nella nostra mente, si annida nei nostri occhi e in quelli dei protagonisti, catapultati in uno spettacolo irreale fatto di ossa e carne in decomposizione. Un senso di irrefrenabile delirio travolge l'apparente calma iniziale, fino al suo apice finale dove, tra le urla disperate di Sally, il "ballo" allucinato del macellaio accompagna con la sua sega elettrica l'alba di un nuovo giorno.

N.B. tra le analogie con "Psycho", "faccia di cuoio" durante la "cena" è "vestito" da donna (feticismo di Gein per la madre morta); la casa, in particolare le scale, in questo caso di un'inquietante colore viola.

la storia di Ed Gein su wikipedia!

 
 
 

Yeardley Smith.

Post n°95 pubblicato il 23 Gennaio 2006 da Pars1fal
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nata a Parigi (Francia) il 3 giugno 1964.

Yeardley Smith non è un viso facilmente riconoscibile, ma la sua voce è molto famosa negli Stati Uniti. Pur non vantando una carriera cinematografica di primo piano, deve la sua celebrità ai "Simpson", più precisamente a Lisa (e alla piccola Maggie) di cui è doppiatrice, o meglio, voce originale americana. Tra le sue partecipazioni sul grande schermo, "La leggenda di Billy Jean" (1985) con Christian Slater; "Maximun overdrive" (1986) diretto da Stephen King, "Toys" (1992), con Robin Williams; "Qualcosa è cambiato", (1997) con Jack Nicholson. In tv è apparsa nella sit-com "Dharma e Gregg" nel ruolo di Marlene.

vai al sito del suo fan-club!

 
 
 

Tra leggenda e realtà.

Post n°94 pubblicato il 20 Gennaio 2006 da Pars1fal
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"The new world", Usa 2005, di Terrence Malick, con Colin Farrell, Q'Orianka Kilcher, Christian Bale.

1607. I coloni inglesi iniziano la costruzione di Jamestown. Il capitano Smith viene catturato dagli indigeni, la loro principessa lo salverà da morte certa.

Fedele al proprio titolo, "The new world" ci accompagna nelle rivelazioni, che colgono, nel loro profondo, i protagonisti. Il capitano John Smith (Colin Farrell), per le sue prospettive di rivalsa sociale, di prosperità, sconvolte e rivoluzionate dall'impatto con la realtà dei nativi . La principessa (Q'Orianka Kilcher), il suo essere con e tra la natura, spezzato e delimitato dai dogmi della "civiltà" di sua maestà e di San Giorgio.

In uno spettacolo onirico ed evocativo, Malick richiama alla natura come espressione irrefrenabile e significativa delle emozioni. Nel vortice si perdono le parole ma la comunicazione è pura. Centra al cuore, quando, come stregoni, i due amanti si dedicano all'energia del loro sentimento, donandosi l'uno all'altro. Il "vecchio mondo" ha però le sue leggi, reclama la sua "verità", si impone e sovrasta, urlando per la sua sopravvivenza.

Con classe, si richiama ad un cinema dimenticato, dove le immagini finalmente tornano a narrare. Basato sui diari del capitano Smith, l'olocausto indiano  viene trattato però secondo una visione "buonista", dando altresì rilevanza al romantico, alla possibile costruzione di una reciproca e pacifica convivenza. Nel graduale procedere, il finale rimane frettoloso, ponendosi volutamente a contrasto tra i due continenti. Colin Farrell è inespressivo, non trasuda emozioni, al contrario della Kilcher, guida preziosa e naturale della storia.

Alcune curiosità: 4° film in 30 anni per Terrence Malick, sua la sceneggiatura di cui soggetto risale agli anni '70. Pocahontas ("la mia figlia preferita") in realtà si sarebbe chiamata Matoaka (da "metaw", giocare, divertirsi). Per ottenere maggior "pathos", i due protagonisti si sarebbero conosciuti soltanto all'inizio delle riprese. La quindicenne Kilcher ha madre svizzera e padre d'origine indiana.



 
 
 

Giovanni Ribisi.

Post n°93 pubblicato il 19 Gennaio 2006 da Pars1fal
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nato a Los Angeles (Usa) il 17 dicembre 1974.

Antonio Giovanni "Vonni" Ribisi
, voce narrante nella versione originale de "Il giardino delle vergini suicide", ha finora interpretato ruoli che in Italia verrebbero definiti da "caratterista", magari di secondo piano, ma sempre curati con molta attenzione. Tra i suoi film, "Salvate il soldato Ryan" (1998), è il dottor Irwin Wade; "Fuori in 60 secondi" (2000); "The Gift" (2000), thriller del maestro Sam Raimi; "Lost in traslation" (2003), ancora per Sofia Coppola; "Ritorno a Cold Montain" (2003); "Sky captain & the world of tomorrow" (2004); "The big white" (2005), con Robin Williams.

Alcune curiosità: tra le sue esperienze tv, Giovanni Ribisi è stato Frank Buffay Jr nella serie "Friends" dal 1996 al 1998.

 
 
 

Mondi paralleli.

Post n°92 pubblicato il 19 Gennaio 2006 da Pars1fal
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"Il giardino delle vergini suicide", "The Virgin suicides", Usa 1999, di Sofia Coppola, con James Wood, Kathlenn Turner, Kirsten Dust, Josh Harnett.

Nel Michigan degli anni '70, "il male di vivere" delle 5 sorelle Lisbon, tra i sogni e le infinite sfumature dell'adolescenza.

Dopo il cortometraggio "Lick the star" (1998), l'esordiente Sofia Coppola dirige abilmente firmando anche la sceneggiatura. Elementi principali della trama sono essenzialmente due: il punto di vista del narratore e la centralità di Lux (prova molto intensa per Kirsten Dust). Il "susseguirsi di fatti frivoli" della vita delle 5 sorelle è affidato ad un narratore esterno (i ragazzi), ai suoi pensieri ed alla sua suggestione. Questi convergono su Lux, (spostandosi brevemente su Cecile, la sorella minore) figura che racchiude i turbamenti erotici, i primi desideri dei ragazzi. Le altre sorelle ci appaiono così sfumate, considerate si ma non capaci di sconvolgere il loro immaginario.

Le prime inquadrature ci aiutano; Lux al centro della scena e l'abbattimento degli olmi malati. Cecile, prima del suo suicidio, imprime l'orma della sua mano su di un vecchio olmo. Con questo gesto, lascia il suo marchio. Il veleno è ormai entrato in circolo, la pianta non è stata curata, è morta. Il volerla abbattere è un avvertimento per i genitori, ma non viene compreso. Le ragazze, proteggendo la pianta, proteggono il ricordo ma anche il fungo che è in essa.

Tra il cinismo di una società che spettacolarizza (l'arrivo dei media) ma che non comprende, i genitori (è più giusto dire la madre, un'impietosa ed intramontabile Kathleen Turner) si arroccano maniacalmente in difesa della loro reputazione. Non possiamo sapere tutto ciò che accade in quella casa, nella loro stanza, mondo repressivo da cui arrivano disperati segnali di aiuto. Agli occhi dei ragazzi rimane un gioco, una visione da cui non possiamo trarre risposte. Anche dopo 25 anni, rimangono solo gli interrogativi di una "grande avventura", il rimpianto di non averle amate davvero, paparazzi e fans intenti a catturare cimeli alle loro star prima che persone in grado di comprendere.



 
 
 

Black Sparrow Press.

Post n°91 pubblicato il 18 Gennaio 2006 da Pars1fal
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Charles Bukowsky torna al cinema. O meglio, dopo "Barfly - moscone da bar" (1987) con Mickey Rourke e Faye Fanaway, il regista norvegese Bent Hamer porta sulle scene il suo romanzo "Factotum" (1975). Protagonista assoluto dell'omonima pellicola è l'alter ego dell'autore, Hanry "Hank" Chinaski, interpretato dall'ottimo Matt Dillon. Previsto nelle nostre sale per il 27 gennaio prossimo, il film si immerge nei continui cambiamenti della vita di Hank, tra donne, lavoro e casa, con un unico punto fermo, la passione per la scrittura. Nel cast anche il premio oscar Marisa Tomei, Lili Tylor, Didier Flamand e Fischer Stevens. Una buona occasione per chi ha già letto Bukowsky, un'ottima occasione per chi in seguito vorrà scoprirlo.

 
 
 

Takeshi Kitano.

Post n°90 pubblicato il 18 Gennaio 2006 da Pars1fal
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Tanti auguri a Takeshi Kitano! Nato a Tokyo (Giappone) il 18 gennaio 1947 compie oggi 59 anni. Artista poliedrico, è tra i più creativi: attore e regista, ma anche sceneggiatore, scrittore di romanzi, di critica cinematografica e di oltre 50 libri di poesia. Esordisce come cabarettista col nome "Beat Takeshi" mantenendolo poi passando al mondo del cinema. Vincitore del leone d'oro alla 54a mostra del cinema di Venezia per "Hana-bi" (1997), si ripete vincendo il leone d'argento per "Zatoichi" (2003), imponendosi al pubblico occidentale. Ironia e autoironia, suggestione, silenzio e cruda violenza, portano i film di Kitano ad essere esempio di riflessione e di critica sulla società giapponese.

Alcune curiosità: ricordate "Mai dire Banzai"? programma cult che ha lanciato la Gialappa's band? Il nome originale era in realtà "Takeshi-castle", dove lo stesso Takeshi costringeva i concorrenti ad incredibili prove demenziali.

 
 
 

I SETTE VIZI CAPITALI.

Post n°89 pubblicato il 17 Gennaio 2006 da Pars1fal
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leggi bene il REGOLAMENTO.

Superbia: talvolta lo sono stato ma, come si direbbe in Analisi Transazionale, sono più portato a credere che gli altri siano OK ed io NON OK...

Ira: penso di essermi arrabbiato nel vero senso della parola due o al massimo tre volte, sono un pischello tranquillo :) ma (questa la devo mettere) non c'è peggior cattivo di un buono quando si arrabbia...paura eh?

Accidia: nota dolente. si sono pigro, ozioso e chi più ne ha più ne metta. dormirei 24 ore di seguito senza esserne mai sazio!!!!

Lussuria: amore mio ogni attimo vissuto accanto a te mano nella mano è per me la lussuria più sfrenata!!!

Avarizia: no, avaro non sono, anzi. la mia ragazza dice che sono una "mano bucata" mah...compro ciò che mi piace e se non mi piace più la rivendo su eBay :)

Gola: altra nota dolente. nel periodo natalizio sono ingrassato due chili e la mia forma fisica già prima non impeccabile ne ha risentito. in panettone veritas!

Invidia: non penso di essere molto invidioso, certo mi snerva vedere gente che senza far nulla guadagna milioni, io che vorrei solo la mia piccola casetta in canada...

ora passate a "confessare" i peccati di...clicca qui!


 
 
 

Lex Luthor.

Post n°88 pubblicato il 17 Gennaio 2006 da Pars1fal
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Kevin Spacey, ovvero Lex Luthor, il "cattivo" per antonomasia nei fumetti e nei film di Superman. In questi sei anni di assenza dell'uomo d'acciaio dalla terra, Lex è uscito di prigione ma non si è ravveduto. Rispetto a Lois & Clark non ha certo bisogno di presentazioni, data la lunghezza e l'importanza della sua filmografia. Ritorna a recitare per Bryan Singer dopo l'esperienza fortunata e fruttuosa ne "I soliti sospetti" (1995) che gli valse il premio oscar. Tra i suoi migliori film, "Seven" (1995), "L.A. confidential" (1997), "Il negoziatore" (1998), "American Beaty" (1999), "K-pax" (2001), "The life of David Gale" (2003).

vai al sito!



 
 
 

L'uomo della provvidenza.

Post n°87 pubblicato il 17 Gennaio 2006 da Pars1fal
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RETE 4 ore 21:00
"L'uomo della pioggia", "The rainmaker", Usa 1997, di Francis Ford Coppola, con Matt Damon, Danny DeVito, John Voigt, Mickey Rourke.

Rudy è un giovane avvocato idealista appena assunto da una importate società. Laureato a pieni voti , è considerato un vero "rainmaker", colui che porterà piogge di denaro. Il suo destino cambia quando decide di scontrarsi con una grande società di assicurazioni.

Autocritica sul sistema americano, tratto dal omonimo romanzo di John Grisham, "L'uomo della pioggia" è l'ennesimo capolavoro di Coppola. Cinico e pungente, comprensivo e coinvolgente, il film si inoltra a fondo nella società statunitense, rivelandone gli angoli più oscuri ma anche la capacità innata degli americani di risollevarsi e capovolgere la situazione. Descrizione efficace di uomini dediti al profitto ma soprattutto di coloro che si contrappongono, credendo ancora nel "sogno". Solida l'interpretazione di Matt Damon, al suo primo ruolo importante, talento, ultimamente poco sfruttato, portato al suo massimo dal grande cineasta italo-americano.

 
 
 

Jim Carrey.

Post n°86 pubblicato il 17 Gennaio 2006 da Pars1fal
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Buon compleanno a Jim Carrey! L'attore, nato il 17 gennaio del 1962 a Newmarket (Canada), compie oggi 44 anni. Dal 27 gennaio sarà nelle sale italiane con "Dick e Jane: operazione furto" con Tea Leoni ed Alec Baldwin, commedia satirica sul businnes americano. Il film è il remake del film "Non rubare se non è strettamente necessario" (1977) con Jane Fonda e George Segal.

Auguri!

 
 
 

Lois Lane.

Post n°85 pubblicato il 16 Gennaio 2006 da Pars1fal
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Kate Bosworth è Lois Lane, nel film "Superman V" è sposata e madre di un bambino nato dall'unione con Richard White (James Marsden, è "Ciclope" negli "X-men" di Singer). Molto giovane (è nata nel 2 gennaio del 1983 a Los Angeles), può vantare esperienze cinematografiche di certo superiori al patner Clark Kent. Alcune di rilievo, tra queste "L'uomo che sussurrava ai cavalli" (1998) con Robert Redford e "Wonderland" (2003) di James Cox; oltre ad una tormentata storia d'amore, ancora durevole, con Orlando Bloom.

 
 
 

Clark Kent.

Post n°84 pubblicato il 16 Gennaio 2006 da Pars1fal
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Brandon Routh è il nuovo Superman, e non deve essere un'emozione di tutti i giorni. Routh, ex modello, nativo dell'Iowa, ha superato la concorrenza dei più celebri Jude Law, Justine Timberlake, James Caviezel, imponendosi anche con i suoi 190 cm di altezza. Per lui finora soltanto piccole produzioni, alcune partecipazioni in sit-com, tra cui la serie "Will & Grace" e "Undressed" di mtv.

Alcune curiosità: anche Reeve era uno sconosciuto prima di interpretare i panni di Superman, mentre il giorno della sua scomparsa (10 ottobre) è il giorno di nascita di Brandon. Al passaggio della fiamma olimpica a Firenze per le olimpiadi di Torino 2006, l'attore ha avuto l'onore di essere uno dei tedofori.

 
 
 

Il ritorno di Superman.

Post n°83 pubblicato il 16 Gennaio 2006 da Pars1fal
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Superman sta per tornare! Dopo 8 mesi impiegati per girare il film in Australia e altrettanti per la post produzione a Los Angeles, rivedremo il più amato tra i supereroi volare ancora nei cieli di Metropolis. Previsto per il 29 giugno 2006 (si spera), il film vede alla regia Bryan Singer, in testa di una troup di 10.000 persone, tra cui i tecnici di "King Kong" e de "Il signore degli anelli". L'ambito mantello è caduto sulle spalle di Brandon Routh, giovane attore emergente, avrà la responsabilità di confrontarsi con il ricordo sempe vivo nei fans di Christopher Reeve. Attraverso la tecnologia digitale e l'uso di alcuni spezzoni inediti del primo episodio, potremo rivedere all'opera il talento Marlon Brando. Kate Bosworth sarà Lois Lane, sposatasi con Richard White (James Marsden) e madre di un bambino. Il criminale Lex Luthor sarà interpretato da Kevin Spacey, per una pellicola che si propone molto più di essere un tributo e che potrebbe rinvigorire un mito già rinfrancato in parte dalla serie "Smallville".

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foto & news!

 
 
 

Guardatevi da JACK!

Post n°82 pubblicato il 16 Gennaio 2006 da Pars1fal
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RETE 4 ore 21:00
"Qualcosa è cambiato", "As good as it gets", Usa 1997, di James L. Brooks, con Jack Nicholson, Helen Hunt, Greg Kinnear, Cuba Gooding Jr.

Può una donna cambiare davvero un uomo? Carol, con l'aiuto dell'amico gay Simon, proverà a smussare gli spigoli del cinico Melvin, maniacale scrittore di successo.

Non so se le donne possano cambiare un uomo, la cosa certa è che ne cambiano la vita, nel bene e nel male, rivelandone il suo vero essere. Nicholson e la Hunt sono una coppia agli antipodi, a prima vista improponibile, ma riescono ad incontrarsi, tanto che le loro interpretazioni valgono per l'Academy due premi oscar (miglior attore/miglior attrice). La mimica di Jack quando pronuncia le sue stilettate all'indirizzo del mondo intero, ci ricorda che ancora esistono attori in grado di suscitare emozioni e non solo di specchiarsi nella loro presunta celebrità. Il film, con una trama piuttosto semplice, riesce ad intrecciare meravigliosamente ironia pura a momenti di passionalità, sorretto da una grande interpretazione corale. Melvin si nasconde dietro alla maschera burbera, non accetta l'innamoramento per non essere facile bersaglio dell'amore. Il destino riserva sempre degli imprevisti, delle sorprese che non si possono prevedere, allora la nostra anima pretende di poter osservare al di là del muro.

 
 
 

Paul Rudd.

Post n°81 pubblicato il 15 Gennaio 2006 da Pars1fal
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Nato a Passaic, New Jersey (Usa), il 6 aprile 1969.

In "Friends" si è contraddistinto per esser riuscito a portare all'altare l'amatissima, bizzarra e stralunata Phoebe (Lisa Kudrow). Nella leggendaria serie (scusate ma non riesco a trattenere gli elogi) è Mike Hannigan. Divorziato, non molto in sintonia con Ross (ricordate quando rimangono insieme una sera ed iniziano a parlare di birra?), convola a nozze con Phobe nella decima serie (ahimè l'ultima...).

Vanta partecipazioni in: "Halloween 6:la maledizione di Michael Myers" (1995), è Tommy Doyle; è Dave Parisi in "Romeo+Giulietta" (1996); "Ragazze a Beverly Hills" (1995); "L'oggetto del mio desiderio" (1998); Wally ne "Le regole della casa del sidro" (1999); "200 cigarettes" (1999) con Courtney Love e Christina Ricci; con Rachel Weisz in "The shape of things" (2003); "Anchorman: la leggenda di Ron Burgundy" (2004) con Will Farrel.

Attualmente nelle sale con "40 anni vergine", è David, collega di Andy. Due anni dopo esser stato mollato non si è ancora ripreso. Intraprende la via della castità (o per essere precisi, dell'auto-erotismo), cercando di portare il suo contributo alla causa.

 
 
 

Elogio del "nerd" adulto. Comicità made in Usa.

Post n°80 pubblicato il 15 Gennaio 2006 da Pars1fal
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"40 anni vergine", "The 40 year old vergin", Usa 2005, regia di Judd Apatow, con Steve Carrell, Catherine Keener.

Per Andy è arrivato il momento della fatidica "prima volta". Tutto normale, se Andy non avesse 40 anni...

Lasciati gli amici di "Porky's" e di "Nerds", è toccato ad "American Pie" (e vari cloni) raccontare le disavventure amorose dei teen-ager americani. "40 vergine" mostra uno di quegli stereotipi in età adulta. La volgarità è esplicita come nei precedenti ma con alcuni elementi che lo arricchiscono in originalità, avvicinandolo alla comicità geniale dei fratelli Farrelly.

Il protagonista. Steve Carrell (Andy), è un'icona dello humor made in usa, i colleghi-amici si alternano nel fargli da "spalla", come in uno spettacolo di cabaret. L'innamoramento. La ricerca dell'amore è il filo invisibile, ma anche ciò che talvolta annoia di più, in una durata atipica per il genere (116'). Ogni amico di Andy ha la sua visione dell'eros da maschio compassato, ma tutto il gruppo è fondamentalmente alla ricerca di un pezzo mancante nella propria vita.

Alcune note: rivedere Paul Rudd (David) sarà un piacere agrodolce per gli amanti di "Friends". Mitiche le t-shirt indossate da Seth Rogen (Cal).

 
 
 

Il mio primo mese.

Post n°79 pubblicato il 14 Gennaio 2006 da Pars1fal
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Molto probabilmente (e giustamente) in pochi avranno festeggiato il primo mese del loro blog (che per me coincide col primo mese da "blogger", si dice così?) ma mi sento di farlo. Prima di tutto perchè tempo fa ho inavvertitamente cancellato il primo post di benvenuto...che disastro che sono... ma soprattutto perchè voglio sentitamente ringraziare tutti coloro che sono venuti a farmi visita, tutti coloro con cui ho avuto modo di scambiare opinioni sul cinema ma non solo e di conoscere almeno un poco. Non vuole essere una ruffianeria ma un onesto  ringraziamento di cuore!

Buon sabato!


 
 
 

Casper (in)seguito da "La mosca"

Post n°78 pubblicato il 14 Gennaio 2006 da Pars1fal
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ITALIA 1 ore 21:00
"Casper", Usa 1995, regia di Brad Silberling, con Bill Pullman, Christina Ricci, Cathy Moriarthy.

La "speciale" famiglia di Casper non vuole assolutamente abbandonare il vecchio castello nel Maine.

Un classico per famiglie ma non solo. Simpatia, divertimento e un pizzico di romanticismo ne fanno un film dai buoni sentimenti ma non eccessivamente banale. Ottima la colonna sonora, soprattutto nei pezzi al pianoforte.

decisamente tutt'altro genere in tarda notte...

ITALIA 1 ore 2:05
"La mosca", "The Fly", Usa 1986, regia di David Cronenberg, con Jeff Goldblum, Geena Davis.

Lo scienziato Seth Brundle inventa una macchina capace di trasportare la materia. Una grandiosa scoperta fin quando non decide di provarla su se stesso.

Splatter horror, tensione e senso di nausea, ma anche film visionario e con risvolti psicologici, con un Jeff Goldblum mai così in alto nell'interpretazione.

 
 
 
 

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