Nell'Infinito

CONSAPEVOLEZZA

Siamo dentro il mondo.
La libertà è generalmente intesa come il diritto di comportarsi in senso contrario al benessere generale e di pensare solo ed unicamente al proprio tornaconto. Ogni società ha bisogno di leggi per imporre moralità e giustizia. Viviamo senza rendercene conto in un'immensa mafia d'imbrogli, socialmente accettati e cosi diventati legali. Dappertutto regna la legge della giungla. Individui si arricchiscono rubando, imbrogliando e calpestando per poter soddisfare le proprie bramosie.
Questa è la società in cui viviamo, dove il peccato collettivo diventa virtù. Non è possibile cambiare il mondo, ma abbiamo l'obbligo e la responsabilità di provare a migliorarlo.
La domanda che mi sono sempre posta è: è un dovere morale seguire i fatti della politica per comprenderli oppure la politica è un fatto complicato e oscuro ed è meglio non interessarsi?
Il votare è un dovere morale civico oppure una seccatura da poter evitare? Mi chiedo: è meglio rimanere inerti davanti alla politica o fare del mio meglio per migliorarla anche solo parzialmente? Può servire il mio piccolo contributo?
Alcune persone dicono: i politici sono tutti uguali. Tanto non cambia niente. Non c'è limite al peggio posso sempre scegliere il meno peggio per potere migliorare un tantino la società. Il progresso che abbiamo avuto in due mila anni è costato molte sofferenze e sacrifici alla parte buona della società; e noi con chi siamo? Con la parte dei potenti che dominano o con chi lotta per il benessere generale della società? Deve rimanere in ognuno di noi la speranza fattiva di migliorare la propria posizione, ma non più a scapito del prossimo, bensì per il bene di tutti con Amore. (Marigold).