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"Ci sono terribili catastrofi naturali inevitabili a questo mondo, come i terremoti o gli uragani. A Gaza è in corso una catastrofe umanitaria innaturale perpetrata da Israele ai danni di un popolo che vorrebbe ridotto alla più completa miseria e sottomissione. Una popolazione disperata che non trova il pane e il latte per nutrire i suoi figli. Che non piange neanche più  i suoi lutti perché anche agli occhi è stata imposta una dieta ferrea. Il mondo intero non può ignorare questa tragedia e, se lo fa, NON INCLUDETECI IN QUESTO MONDO."

Vittorio Arrigoni da "Restiamo umani"

 

 

« TROPPO TARDI!!!!!!!!!!! ...ERANO... UNA VOLTA! »

Un tempo ragionevole.

Post n°261 pubblicato il 21 Ottobre 2010 da OutOfTarget
 

 

 

Sono ormai 3 mesi che Andrea non può più scrivere sul suo blog.  Continua, però, a mandare messaggi al nostro cuore e, rientrando nel suo spazio, ho trovato una dedica che mi ha molto colpito: il tuo era "un ciao lungo un intero messaggio".  Prima che ci lasciasse, anche a me arrivò il suo "solitario" Ciao. Intuii, solo dopo che si trattava di un Addio che, da allora,  risuona in me ricordandomi di attribuire il giusto peso agli accadimenti della vita, sempre. Infatti, era una delle sue principali raccomandazioni: - ricordarsi, in ogni istante, del valore della vita -. Ed io tento di attenermici più che posso cercando di bandire momenti di sconforto e arrabbiature. Un'altro pensiero che mi coglie spesso, da quando non c'è più,  riguarda proprio il tempo che ci è concesso.  Chiedendo a chiunque quanto pensa durerà la sua vita, prima mi guarderebbe basito  per la domanda, poi, mi risponderebbe che si augurerebbe di morire vecchio, vecchissimo e che, nel frattempo, preferirebbe non pensarci.  Eppure tutti sappiamo che potrebbe non essere così e che potremmo andarcene fra un anno, una settimana, domani mattina. E' la più grande illusione che ci autoinfliggiamo nel tentativo di (soprav)vivere quando, forse, proprio grazie all'acquisizione della coscienza della propria morte potremmo attribuire maggior valore, e sapore, alla nostra esistenza. Allo stesso modo lasciamo che il tempo giustichi la morte. Ci rassegnamo pazienti di fronte al lutto per una persona anziana mentre è difficilissimo, a volte impossibile, guadagnare serenità di fronte alla perdita di un bambino o di un giovane. Tralasciando l'influenza di convinzioni religiose presenti o assenti che siano, il sentimento della morte  non fa parte della nostra cultura. Ci insegnano  dottrine di ogni tipo, altrettanti principi etici, innumerevole regole comportamentali per il vivere civile ma nessuno ci insegna a morire. E' una mancanza enorme a cui ognuno di noi dovrà supplire da solo o, se fortunati, con l'aiuto, e l'indicibile ed inevitabile dolore, delle persone care, altrettanto impreparate. Così, la dignità espressa da alcuni nell'affrontare la morte rimane per noi l'insegnamento più grande. Grazie Andrea. Ci hai mostrato come si deve vivere intensamente il proprio tempo, ora sta a noi non sprecare il tuo prezioso insegnamento.

 
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Commenti al Post:
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 22/10/10 alle 13:35 via WEB
Che tema importante Ale!
non conoscevo Andrea, ma credo di riuscire a comprendere i tuoi sentimenti nei suoi confronti.
Foglie, piccole o grandi foglie multicolori, ....foglie dell'albero della vita siamo noi. Foglie che possono cadere, ingiallite, quando arriva l'autunno, oppure spazzate via dalla grandine in primavera o spazzate via da una tormenta di vento anche in estate.
Quando ci è capitato, Ale, a sufficienza di restare immobili ed ammutoliti, fuori una porta che, contestualmente, speri si apra subito o non sia apra mai, in attesa di un referto finale che segna il destino di una persona, allora, certamente, credo, siamo in grado di comprendere la risposta al tuo quesito. Un grande saluto e grazie a te. M@.
(Rispondi)
 
o3radovicka
o3radovicka il 23/10/10 alle 13:11 via WEB
E’ commovente.. Non è facile ne meno commentare.. Di fronte questi avvenimenti siamo naif.. profani e molto limitati.. Di essere settoriale e di pensare che la vita a volte è “minuto”… Ancora non è appropriato dal essere umano, questo traguardo che è anche il paradosso della nostra esistenza ..Umanamente un abbraccio.!
(Rispondi)
 
OutOfTarget
OutOfTarget il 24/10/10 alle 16:04 via WEB
In realtà è, solamente, vita, semplicemente, vita. La morte, strano a dirsi, è vita. E l'argomento è tabù, mi rendo conto. Ad Andrea e a tutti quelli che come lui non sono più fisicamente con noi mi piace guardare, invece, con il sorriso. Non era facile, nemmeno, commentare. Grazie ad entrambi per non esservi "tirati indietro".
(Rispondi)
 
martha76.mt
martha76.mt il 24/10/10 alle 17:13 via WEB
Un grazie ad Andrea...e uno special a te cara Outina! Y besos muy fuerte*****
(Rispondi)
 
contea67
contea67 il 25/10/10 alle 12:30 via WEB
Mi permetto ,questa è una delle cose che mi ha insegnato,(^_^)e anche quando l'ho visto per l'ultima volta,prima del suo ultimo viaggio aveva le labbra che sembravano un leggero sorriso.La morte è un argomento poco trattato,ma spesso perchè nn la si conosce,forse perchè io credo in un Dio,quindi per me esiste una vita speciale dopo questa terrena,Andrea per me è viva nella sua nuova dimensione,piena di luce ,pace senza dolore.Ecco perchè riesco a sorridere se penso alle persone care che ci hanno lasciato,.(^_^)ciao
(Rispondi)
 
OutOfTarget
OutOfTarget il 25/10/10 alle 13:35 via WEB
Io invece non sono riuscita a conoscere Andrea personalmente e di questo mi rammarico un po'. Oggi, però, attraverso lui ci accomuna il sorriso che gli rivolgiamo e, credo, un pensiero affettuoso costante per Titti, che ringrazio per avermi dato il permesso di postare sul blog di Andrea, e Nikki.
(Rispondi)
 
 
contea67
contea67 il 26/10/10 alle 18:21 via WEB
bhe ,ma di certo lo avrai sentito per telefono,l'averlo conosciuto è stata una esperienza indimenticabile,un impulso del momento,se avessi aspettato nn sarei riuscita più a conoscerlo quando era in ospedale...Buona serata.(^_^)
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LA MAFIA SBANDA.

La mafia sbanda,
la mafia scolora,
la mafia scommette,
la mafia giura
che l'esistenza non esiste,
che la cultura non c'è,
che l'uomo non è amico dell'uomo.
La mafia è il cavallo nero dell'Apocalisse
Che porta in sella un relitto mortale,
la mafia accusa i suoi morti.
La mafia li commemora
Con ciclopici funerali,
così è stato per te Giovanni
trasportato a braccia da quelli
che ti avevano ucciso.

                          di  Alda Merini

 

 

 

 

 
 

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