Non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E' lì che salta tutto, non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non puoi nemmeno immaginare.
Post n°196 pubblicato il 01 Dicembre 2006 da MabelRock
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Post n°195 pubblicato il 30 Novembre 2006 da MabelRock
All these accidents, |
Post n°194 pubblicato il 28 Novembre 2006 da MabelRock
Isabella, mia cara... "Ex tenebris ad Lucem...". |
Post n°193 pubblicato il 09 Novembre 2006 da MabelRock
La letteratura non esiste. |
Post n°192 pubblicato il 31 Ottobre 2006 da MabelRock
L’ha guardata senza occhi. Sabbath Bloody Sabbath |
Post n°191 pubblicato il 13 Ottobre 2006 da MabelRock
Ingannevole è il cuore più di ogni cosa. Letteralmente. So che J.T. Leroy esiste. |
Post n°189 pubblicato il 21 Settembre 2006 da MabelRock
[...] |
Post n°188 pubblicato il 07 Settembre 2006 da MabelRock
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Post n°187 pubblicato il 03 Agosto 2006 da MabelRock
Passerà del tempo e non avrà occhi. Se mai dovessi parlare |
Post n°186 pubblicato il 03 Luglio 2006 da MabelRock
La dico ad alta voce questa cosa. Talk to me, show some pity |
Post n°184 pubblicato il 13 Giugno 2006 da MabelRock
Esposizione inquietante. Quando un uomo non può scegliere |
Post n°183 pubblicato il 31 Maggio 2006 da MabelRock
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Post n°182 pubblicato il 19 Maggio 2006 da MabelRock
Ci sono abbastanza parole per tutti. Tranne quella. Quella che aspetti. Discrepante esortazione : Tu hai bisogno di lui e lui ha bisogno di te. E’ uno scambio. La gente poi ha bisogno di storie. |
Post n°181 pubblicato il 09 Maggio 2006 da MabelRock
This is the end [the doors] |
Post n°180 pubblicato il 03 Maggio 2006 da MabelRock
Santa Rabbia. Se ti hanno insegnato che non è giusta. Se sei cresciuto dentro ad una stanza insonorizzata. Se sei stato un ragazzo da parete. Se una volta fuori la prima cosa che hai fatto è stata URLARE. “... Sa, è molto bella l'immagine di un proiettile in corsa : è la metafora esatta del destino. Il proiettile corre e non sa se ammazzerà qualcuno o finirà nel nulla, ma intanto corre e nella sua corsa è già scritto se finirà a spappolare il cuore di un uomo o a scheggiare un muro qualunque. Lo vede il destino ? Tutto è già scritto eppure niente si può leggere ...” [ab] |
Post n°179 pubblicato il 24 Aprile 2006 da MabelRock
Se vuoi ascoltare una canzone puoi anche avere il frastuono intorno, bisogna che tu abbia il silenzio dentro. I'm sorry for the times that I made you scream Anouk - [nobody's wife] |
Post n°178 pubblicato il 13 Aprile 2006 da MabelRock
Quattro storie. Tra musica e parole. O il contrario, che non è uguale come sembra. La mia età è un fuoco freddo |
Post n°177 pubblicato il 25 Marzo 2006 da MabelRock
Un giorno lui aveva questa specie di disperazione dentro. Così ha bevuto tutto quello che ha trovato in casa, poi è andato alla macchina da scrivere e ha riempito un foglio di caratteri imprecisi: le mie poesie sono solo scarabocchi sul pavimento di una gabbia...
sono solo scarabocchi sul pavimento di una gabbia Niente canzoni d'amore per favore. E' stata una nottataccia. Come potrà dirvi chiunque io non sono un tipo qualunque. Non so nemmeno cosa voglia dire...qualunque. Non mi piacciono gli uomi perfettamente rasati, con la cravatta e un buon lavoro. Mi piacciono gli uomini disperati, con i denti rotti, un lucchetto al collo, il cervello a pezzi e una vita da schifo. Sono loro che mi interessano. Per le sorprese che hanno dentro. Trucide sorprese sotto sale. Come certe storie di ordinaria follia. Come il punk. Che non esiste più, anche se festeggia 30 anni. Oggi al suo posto c'è il trucidismo rock, una specie di tranquilla formalità mondana, senza falsi bersagli, né falsi movimenti, ricca di pass e affollata di pierre. Sullo sfondo, i mini-zombi intenti ad applaudire al comando dei Green Day, cantare tutti insieme, agitare gli accendini per quando cavolo finisce settembre. Viene voglia di gridare. |
Post n°176 pubblicato il 17 Marzo 2006 da MabelRock
La leggenda dice che fosse un viaggiatore e che fosse scozzese. Che avesse scacciato i serpenti dall’Irlanda. Peccato. Io amo i serpenti. Irish journey blessing |
Post n°175 pubblicato il 14 Marzo 2006 da MabelRock
Mab è in ritardo. No matter what we get out of this Deep Purple |
Puntualizzazione ultima:
IO NON SONO UNA MAB.
IO SONO MAB.
Se stai per metterti a leggere, evita. Tra un paio di pagine vorrai essere da un'altra parte. Perciò lascia perdere. Vattene. Sparisci, finchè sei ancora intero. salvati. Ci sarà pure qualcosa di meglio alla tv. Oppure, se proprio hai del tempo da buttare, che so, potresti iscriverti ad un corso serale. Diventare un dottore. Così magari riesci a tirar su due soldi. Ti regali una cena fuori, ti tingi i capelli. Tanto, ringiovanire non ringiovanisci. Quello che succede qui, all'inizio ti farà incazzare. E poi sarà sempre peggio.
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Nickname: MabelRock
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Sesso: F Età: 44 Prov: CH |
A volte penso sia stata la luna a partorirmi tra spasmi di cosce pallide sapientemente allargate tra le stelle proprio in alto.
Così appesa sopra un concerto di David Bowie lei si apriva lasciandomi cadere.
Io sono Demon e la luna è mia madre
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REVOLVER - Isabella Santacroce
"L'abbandono che sento. Ora. Dopo quanto è successo.
Il senso d'esserne vittima. D'essere orribile.
L'amplificazione a dilatarmi la solitudine.
Diventa una macchia indelebile.
La vesti quasi fosse il tuo abito della domenica.
Quello coi nastri nel collo. T'appende. T'impicca lontano da tutti.
Nel regno dei crocifissi. Hai il marchio.
Quasi fossi una vacca da carne in attesa del boia che ti costringe in ginocchio. Ti spara alla testa.
Senti ciò che per te è stato scelto.
Nascere e sentire in maniera costante la morte".
OCEANO MARE - A. BARICCO
Io ti ho amato, André, e non saprei immaginare come si possa amare di più. Avevo una vita, che mi rendeva felice, e ho lasciato che andasse in pezzi pur di stare con te. Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità. E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce ad immaginarsi il desiderio. Ma non ho cercato di fermarmi, né di fermarti. Sapevo che lo avrebbe fatto lei. E lo ha fatto. E' scoppiata tutto d'un colpo. C'erano cocci ovunque, e tagliavano come lame.
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... forse, sempre, e per tutti, altro non è mai, lèggere, che fissare un punto per non essere sedotti, e rovinati, dall'incontrollabile strisciare via del mondo. Non si leggerebbe, nulla, se non fosse per paura. O per rimandare la tentazione di un rovinoso desiderio a cui, si sa, non si saprà resistere. Si legge per non alzare lo sguardo verso il finestrino, questa è la verità. Un libro aperto è sempre la
certificazione della presenza di un vile - gli occhi inchiodati su quelle righe per non farsi rubare lo sguardo dal bruciore del mondo - le parole che a una ad una stringono il fragore del mondo in un imbuto opaco fino a farlo colare in formine di vetro che chiamano libri - la più raffinata delle ritirate, questa è la verità. Una sporcheria. Però: dolcissima ... lèggere è una sporcheria dolcissima. Chi può capire qualcosa della dolcezza se non ha mai chinato la propria vita, tutta quanta, sulla prima riga della prima pagina di un libro ? No, quella è la sola e più dolce custodia di ogni paura - un libro che inizia ... [A.B.]
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