Creato da Topkapy1973 il 24/11/2006
A difesa di una squadra innocente
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RIFLESSIONE AD ALTA VOCE

La Juventus ha vinto il mondiale di calcio in Germania.
La stagione successiva come è andata?

Buffon
Zambrotta
Cannavaro
Thuram
Chiellini
Camoranesi
Emerson
Vieira
Nedved
Trezeguet
Ibrahimovic (Del Piero)

Capello


Questa era la formazione che vinceva lo scorso anno.
Dicono grazie ai furti di Moggi.
Un anno dopo TUTTI questi giocatori e l'allenatore sono arrivati primi nei rispettivi campionati.

Questi, signori, sono i FATTI.
 

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Vergogna al giornale e ai giornalisti che lo hanno ucciso

 

 

Tribunale di Napoli - Udienza del 9 febbraio 2010

Post n°568 pubblicato il 10 Febbraio 2010 da Topkapy1973

 

 

 

 
     GLI ARTICOLI DI GLMDJ

 

 

 

 

 

 

Udienze Processi di P. CICCONOFRI del 10/02/2010 15.13.41

 

Dichiarazione spontanea di Moggi

 

 

 

 
Tribunale di Napoli - Udienza del 9 febbraio 2010

Mi scuso perché certe volte, Lei mi capirà, sono quattro anni che sto in questa situazione quindi se posso dire qualcosa, ma non vorrei passare per arrogante perché arrogante non sono mai stato.
Il teste ha detto che praticamente Rodomonti era un arbitro vicino a me. Questo mi fa supporre una cosa Presidente, mi fa supporre che: o non hanno letto tutte le intercettazioni; o hanno letto solo quello che gli faceva comodo, oppure l’informativa che inizia col dire "avevamo due obiettivi ", allora avevano due obiettivi ben precisi: la Gea e la Juventus.

Quando mi viene a dire che Rodomonti é un arbitro vicino alla Juventus, viene a dire il falso. Era un arbitro vicino a tutti, ma semmai ci fosse bisogno di sapere vicino a chi é, basta leggere un ‘intercettazione in cui -dopo aver arbitrato una partita del Milan vinta per 1-0 dal Milan su rigore- il signor Rodomonti telefona a Meani (dirigente del Milan addetto agli arbitri) e Meani gli dice: “Il rigore é giusto, il Presidente ti farà fare i capelli da 30.000 € in Svizzera.. .“. Tenga presente che il teste ha anche detto che c’era un duello tra Milan e Juventus. E se questo qua è uno vicino alla Juventus, allora gli altri cosa sono? Questo fa per il Milan, evidentemente perché un dirigente del Milan gli dice testualmente "ti faccio fare i capelli da 30.000€ in Svizzera". Voglio sapere cosa risponde il teste.

Quando mi vengono a dire dei capi d’imputazione degli assistenti, è una cosa che verrebbe da ridere per chi è dentro a questo ambiente, mi viene da ridere sa perché? Io alle 11.53 dico alla segretaria mia quali sono gli assistenti, mi viene a dire il teste che alle 11.00 si sa quale è l’arbitro (alle 11.00 la fa il giornalista l’estrazione dell’arbitro) e dopo un secondo lo sa tutto il mondo, figuriamoci se non lo sapevo io! Però ha detto giusto che gli assistenti vengono regolati in maniera diversa, non viene fatta estrazione ma vengono designati alle 11.40... Mi sono trovato ad essere interrogato dal colonnello e dal pm, e mi hanno detto che io ne ero al corrente perché ero d’accordo con i designatori. La realtà è un’altra: c’è un telefono –caso strano queste telefonate però non sono intercettate e questo mi dà dei dubbi - con il quale si chiama Manfredi Martino segretario della commissione arbitri, il quale dice tutto. Stranamente bisognerebbe domandare al teste, la prossima volta quando viene, perché? Questo teste potrebbe anche sapere perché licenziato dalla commissione arbitri, Manfredi Martino -anziché sedere sulla panchina degli imputati- è andato dal vice commissario Nicoletti della federazione, perché qualcuno ha telefonato a Grossi e gli ha detto di sistemare questo ragazzo. Questa era la spia! E quindi non si può prevedere un capo d’imputazione perché lui me lo ha detto, come lo ha detto a tutti quanti. Addirittura c’è un messaggio (sms - ndr) di questo Manfredi Martino che dice al signor Meani: "Arbitro Trefoloni. Siamo tutti con voi non mollate”. Questo era il segretario dell’AIA e questo si trova a fare a il testimone!

 

 
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Baldini-Mazzini, l’intercettazione shock: “Farò il ribaltone”

Post n°567 pubblicato il 26 Gennaio 2010 da Topkapy1973

Baldini-Mazzini, l’intercettazione shock: “Farò il ribaltone”
La conversazione telefonica tra i due ex dirigenti non ancora agli atti del processo Moggi qui in versione integrale. L’ex direttore sportivo della Roma raccomanda un amico e poi promette: “Butterò tutti giù dalla poltrona”. Poco prima dello scandalo di Calciopoli.


“Al processo di Napoli tirerò fuori un’intercettazione tra Baldini e Mazzini, in cui l’ex dirigente della Roma dice a Mazzini che riuscirà a far cacciare dal calcio Moggi, Giraudo e Galliani ma a lui lo salverà in cambio di una sistemazione per il suo amico Renzo Castagnini (oggi alla Juve…)”. Così Luciano Moggi dagli studi di Studio Stadio annunciava al mondo domenica scorsa l’esistenza di una telefonata tra Franco Baldini, il suo grande e storico accusatore nel mondo nel calcio, ed uno dei protagonisti poi di Calciopoli, Innocenzo Mazzini, vicepresidente della FIGC. Un’intercettazione di cui si è parlato tantissimo, sia perché sembrerebbe la punta di un iceberg delle notizie che stanno per uscire al processo di Napoli, sia perché riguarda personaggi molto discussi negli ultimi tempi. Sette giorni dopo, eccovela.

UN PO’ DI STORIA – La telefonata risale al 2005. Franco Baldini all’epoca dei fatti fresco ex dirigente della Roma chiede ad Innocenzo Mazzini di spendersi con Luciano Moggi in favore di Renzo Castagnini, suo amico, affinché venisse assunto dall’Arezzo Calcio. Il “giro Veltroni” non basta più, ci vuole il “giro Moggi”. Baldini suggerisce a Mazzini di mentire a Moggi riguardo una sua presunta inimicizia con il Castagnini stesso: pensa che Moggi, sapendo che Castagnini è nemico di Baldini, suo nemico, possa raccomandarlo al presidente degli aretini.

LA CONVERSAZIONE - Al minuto 1 della conversazione si può agevolmente sentire Baldini annunciare a Mazzini quale sarà la ricompensa per i suoi eventuali servigi. Franco Baldini dice: “Forse se ti comporti bene, quando farò il ribaltone e tanto lo farò perché io vivo per quello, fare il ribaltone e buttare tutti di sotto dalla poltrona, io ti salverò. Forse”. Al minuto 8 della conversazione, Mazzini solidarizza con Baldini fresco disoccupato e aggiunge che “tra un anno e mezzo però quando cambieranno un po’ di cose” chissà. Col ribaltone Baldini magari tornerebbe a lavorare. Baldini a proposito di quel ribaltone per il quale “ormai vive” lo rassicura a sua volta. “Io mi sono sempre guardato bene dal fare il tuo nome. Ho parlato di Carraro, Galliani, Giraudo. Non t’ho mai nominato”. Anzi. “Ho avuto persino il timore che tu ne fossi geloso”. Al processo Gea, è stata acclarata l’amicizia dapprima negata tra Baldini ed il maggiore dei Carabinieri Attilio Auricchio. All’epoca della telefonata in cui Baldini annuncia a Mazzini di star preparando il ribaltone del calcio italiano facendo nomi a qualcuno, il colonnello Auricchio era il responsabile delle segretissime indagini in corso su Calciopoli.

GLI ATTI SUCCESSIVI - La telefonata è del 2005. Il ribaltone che avrebbe “buttato di sotto dalle poltrone” e promesso un anno e mezzo dopo si concretizza nel maggio 2006 con quella che a tutt’oggi è una misteriosa fuga di notizie sull’indagine che invaderà i giornali. Baldini ci aveva quasi preso. Moggi, Giraudo e Carraro saranno “ribaltati” (Galliani quasi). Castagnini tornerà a lavorare. Alla Juve. Ma Mazzini non si salverà.

http://www.giornalettismo.com/archives/485...ntercettazione/

 
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I complessi d'inferiorità degli indossatori....

Post n°566 pubblicato il 26 Gennaio 2010 da Topkapy1973

Christian Rocca: "I complessi d'inferiorità degli indossatori...."

Il rivoltante spettacolo offerto dagli indossatori di scudetti altrui dopo la strameritata vittoria contro il Milan di ieri sera dimostra l’assoluta inadeguatezza della seconda squadra di Milano a guidare il nostro calcio. Sono ridicoli. Non ci sono altri aggettivi a disposizione. Invece che essere orgogliosi di quello che hanno fatto sul campo, e avrebbero dovuto esserlo, hanno cominciato a lagnarsi come sempre, a parlare di complotti e di altre stupidaggini a conferma del loro complesso di inferiorità. A loro il campo non interessa. Non sono sportivi. Non sanno di calcio. Vogliono vincere a tavolino anche quando non hanno avversari. Ieri sera, non hanno subito alcuna ingiustizia sportiva (semmai gli sono stati abbuonati due rigori e Snejeder andava espulso qualche minuto prima) e hanno giocato meglio degli avversari anche in dieci contro undici. La stessa cosa accade ogni domenica da circa quattro anni: vincono perché sono i migliori, vincono perché non hanno avversari e dagli arbitri sono trattati benissimo come succede sempre ai primi in classifica e ai potenti. Eppure allenatore, presidente, amministratore delegato si lamentano, interpretano il ruolo dei derelitti e blaterano di manovre occulte. La spiegazione di questo ridicolo comportamento è semplice: gli indossatori di scudetti altrui soffrono di un complesso di inferiorità e sanno che i loro incontestabili successi di questi anni nascono dalla falsificazione dei campionati nell’estate del 2006 e dai giganteschi favori ricevuti dalla federazione di Guido Rossi. Vinceranno ancora a lungo, razzieranno ancora i mercati, ma sono consapevoli che alla base c’è un vizio originale. Non lo vogliono ammettere, non possono farlo, meglio gridare al complotto.

Christian Rocca

 
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Il passato ha memoria

Post n°565 pubblicato il 26 Gennaio 2010 da Topkapy1973

 

 
     GLI ARTICOLI DI GLMDJ

 

 

 

 

 

 

Eventi di N. REDAZIONE del 22/01/2010 22.25.04

 

Il passato ha memoria

 

 www.giulemanidallajuve.com

 

 
La flebile fiamma di una candela illuminerà il ricordo dell’Avvocato nella sua Torino, prima che la Juventus scenda in campo, sabato 23 gennaio.

Mentre la fiamma brucerà, ci ricorderà che siamo uniti da un’unica passione, quella per la Juventus, «perché la Juventus, dopo già un secolo di storia, è diventata una leggenda. Una leggenda che esorta il cielo di Torino e che ha finito per conquistare nove, dieci milioni di tifosi in Italia e, certo, altrettanti all'estero con un nome, una maglia di colori conosciuti in tutto il mondo».

Ricordando chi ci ha unito sotto un’unica bandiera, abbiamo deciso di promuove simbolicamente un’iniziativa forte e riconoscibile, per non dimenticare il passato, per proteggere la nostra storia, per dimostrare che noi ricordiamo chi ci ha sempre protetti e coccolati. E anche per rivivere quelle emozioni che in questi ultimi tre anni e mezzo ci sono state strappate da una proprietà indegna e da una dirigenza incapace.

L’invito è rivolto a tutti gli utenti dei vari forum, blog, facebook, twitter: indossiamo, come avatar, foto o mettiamo in firma, l’immagine di Gianni Agnelli, per dare un supporto in più alla manifestazione del popolo juventino. Sarà anche un messaggio rivolto ai media e all’opinione pubblica, che ci renderà tutti simbolicamente presenti ed uniti nel ricordo.

«Mi emoziona anche solo leggere una parola che inizia con la J di Juventus», diceva l’Avvocato: noi vogliamo rivivere quella stessa emozione insieme a chi è riuscito a trasmettercela.

 

 
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Blanc riscopre il TAS

Post n°564 pubblicato il 26 Gennaio 2010 da Topkapy1973

 

 
     GLI ARTICOLI DI GLMDJ

 

 

 

 

 

 

Comunicato stampa di N. REDAZIONE del 22/01/2010 16.33.38

 

Blanc riscopre il TAS

 

 

 

 
Dopo aver ingannato per anni milioni di tifosi, con la compiacenza di chi ancora oggi li copre nella speranza di poter intrattenere chissà quali dialoghi, la società ieri ha riscoperto l'esistenza di un ulteriore grado della giustizia sportiva che nel 2006 hanno volutamente ignorato: il TAS.

Da ieri è possibile leggere sul sito ufficiale questo comunicato:
«I medici sociali della Juventus, i dottori Bartolomeo Goitre e Luca Stefanini, sono stati squalificati per due mesi dal tribunale Nazionale Antidoping, in seguito al “caso Cannavaro”.
La Juventus prende atto della sentenza, ma rimane ferma nella propria convinzione che i dottori Goitre e Stefanini abbiano offerto la massima collaborazione alle istituzioni sportive competenti. La società, pertanto, presenterà ricorso presso il TAS.»

Inutile sottolineare come ci sarebbe piaciuto leggere queste stesse parole, con soggetti diversi, in ben altre e più gravi vicende. Perché non ci fu un ricorso al TAS nel 2006? Un ricorso che avrebbero potuto respingere, certo, ma che al 100% non avrebbe portato alcuna “minaccia”, poiché sempre di giustizia sportiva si tratta. Quali vantaggi ha portato rinunciare alla difesa della Juventus? E, soprattutto, a chi?

 

 
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Moggi:"Nel 2011 rientrerò nel calcio e con Agnelli tornerei alla Juve subito!"

Post n°563 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da Topkapy1973

"Nel 2011 rientrerò nel calcio e con Agnelli tornerei alla Juve subito!"
Luciano Moggi ha annunciato in diretta televisiva il suo rientro nel calcio nel 2011 a fine squalifica.



Nella trasmissione televisiva romana "Studio Stadio" condotta da Paola Delli Colli, che vede tra i protagonisti anche il nostro editorialista Stefano Discreti, Luciano Moggi ha annunciato ai microfoni di Gold Sport il suo rientro nel calcio a fine squalifica nel 2011 e non solo.

JUVENTUS - BLANC E' DA CACCIARE ALL'ISTANTE, MA PAGHERA' FERRARA
"Ormai Ferrara è da esonerare perché è evidente che lo spogliatoio non lo segue più e poi se la Juventus dovesse perdere anche sabato prossimo contro la Roma la crisi diventerebbe irreversibile.
Squadra in emergenza infortuni? Vero, ma i soli Diego e Melo in campo costavano quanto tutto il Chievo. Ferrara pagherà per tutti

anche perché Secco non conta ne decide nulla. Quindi cosa lo cacci a fare?


Non so comunque chi potrà rimpiazzare Ciro in panchina. Di certo non Maifredi che si era candidato tempo fa nel corso della trasmissione radiofonica "Tutti pazzi per la Juve".
Comunque il vero responsabile di questo fallimento è Blanc che rappresenta in pieno l'incompetenza di questa nuova società.

Ma vi rendete conto che per sbloccare l'affare Paolucci ha dovuto telefonare in prima persona Franzo Grande Stevens al Presidente del Siena? Paolucci, avessi detto Ibrahimovic….


Blanc sarebbe da cacciare all'istante!! In 3 anni hanno buttato 250 milioni di euro. Noi in 12 anni non abbiamo fatto cacciare un soldo alla Proprietà….
La vittoria contro il Napoli di Coppa Italia forse aveva illuso qualcuno che la crisi fosse finita e che con Lanzafame e Paolucci si potesse risalire la china…."

RITORNO NEL CALCIO - NEL 2011 RIENTRO E CON ANDREA AGNELLI TORNEREI SUBITO ALLA JUVE

"Nell'estate 2011 finirà la mia squalifica e tornerò nel calcio. Questo a molti da fastidio e spaventa.
Un ritorno alla Juve?

Non farò mai come Bettega. Con questa dirigenza che ci ha umiliati e che ha cercato in tutti i modi di farci condannare io non voglio avere niente a che fare.

Con Andrea Agnelli al comando invece tornerei subito, anche per sdebitarmi con i tifosi juventini che in questi anni mai mi hanno fatto mancare il loro affetto"

CALCIOPOLI - DENUNCERO' FRANCO BALDINI PENALMENTE

"Al processo di Napoli tirererò fuori un'intercettazione tra Baldini e Mazzini, in cui l'ex dirigente della Roma dice a Mazzini che riuscirà a far cacciare dal calcio Moggi, Giraudo e Galliani ma a lui lo salverà in cambio di una sistemazione per il suo amico Renzo Castagnini (oggi alla Juve...). Franco Baldini è un incapace e si pentirà amaramente di aver detto il falso perché a fine processo lo denuncerò penalmente!
Come ho fatto a lavorare con Fabio Capello che ne è amico? Chiedetelo al tecnico dell'Inghilterra. Io non ho mai chiesto niente di Baldini a nessuno…"



INTER – DEVE RINGRAZIARE CALCIOPOLI SE ADESSO È LA PIU' FORTE
"Con la distruzione della Juventus del 2006, ormai il potere è tutto a Milano. Le squadre milanesi continueranno a dominare in Italia per tanti altri anni, soprattutto l'Inter che più di tutte ha tratto beneficio da Calciopoli. Quest'anno l'Inter senza Ibrahimovic ha più difficoltà ad andare in rete, ma resta comunque la più forte di un campionato mediocre"

MILAN – IN QUESTO MOMENTO GIOCA IL MIGLIOR CALCIO D'ITALIA
"Il Milan invece in questo momento gioca il miglior calcio del campionato, con Ronaldinho che sta incantando. Il talento brasiliano può ancora dare tanto ed anche se gioca praticamente da fermo come il Maradona degli ultimi anni, se la squadra corre anche per lui può ancora fare il fenomeno"

NAPOLI – IN SETTIMANA STRUMENTALIZZATE LE MIE PAROLE
"In settimana sono state strumentalizzate le mie risposte. Mi hanno chiesto se a Napoli tornerei ed ho solamente risposto che a Napoli ho casa e che la gente mi vuole bene, interpretando a loro piacere le mie parole. Di certo anche io voglio bene a Napoli"

ROMA - LA COPPIA TOTTI/TONI E' DA NAZIONALE
"Con questo Toni ed il recupero di Totti la Roma è diventata la maggiore candidata per centrare l'obiettivo terzo posto. Ne dovrà tenere conto anche Lippi di questa coppia d'attacco. Potrebbe benissimo esser il duo d'attacco della Nazionale al mondiale Sudafricano"

LAZIO - PER COLPA DI LOTITO RISCHIA LA SERIE B

"Lotito doveva prendere Zamparini e non Ballardini. E' lui che faceva la formazione l'anno scorso a Palermo...

La crisi della Lazio è tutta colpa di Lotito. Lui fa tutto da solo: il medico, l'attaccante, il Presidente. Si sta facendo scappare tutti i giocatori buoni. Io sono amico di Lotito e lo dico per il suo bene, con questa politica si sta solo facendo male e sta rovinando la Lazio che rischia davvero la serie B"

http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=14760

 
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L'Inter paga solo dopo il pignoramento

Post n°562 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da Topkapy1973

L'Inter paga solo dopo il pignoramento
il Tirreno — 19 gennaio 2010 pagina 17 sezione: SPORT

PISA. C’è voluto l’atto di pignoramento dell’incasso di San Siro per ottenere dall’Inter il pagamento delle spese processuali un anno dopo la vittoria di una causa. È accaduto all’avvocato pisano Alberto Foggia, difensore della casa editrice Bradipolibri e dell’ex giocatore Ferruccio Mazzola. Alla Bradipolibri e a Ferruccio Mazzola, l’Inter aveva chieso un milione e mezzo di risarcimento per diffamazione. I fatti risalgono al 2004 quando la casa editrice torinese, di cui appunto Foggia è legale, pubblica un libro a cura di Fabrizio Calzia dal titolo “Il terzo incomodo. Le pesanti verità di Ferruccio Mazzola”. Un libro in cui il fratello del più noto numero dieci interista Sandro, accusava senza mezzi termini la società e l’allora tecnico Herrera di «uso disinvolto del doping per potenziare al massimo le prestazioni della squadra e per conseguire i gloriosi risultati poi effettivamente raggiunti». L’Inter non ci sta e nel 2005 cita per diffamazione la casa editrice, Ferruccio Mazzola e Fabrizio Calzia: la richiesta totale di danni è di un milione e mezzo di euro. «A quel punto - ci spiega l’avvocato Foggia - è iniziata la mia opera di raccolta di documenti e testimonianza a difesa dei miei assistiti. Nel novembre del 2008 il caso è arrivato davanti al giudice del tribunale di Roma che ha respinto la richiesta di danni avanzata dall’Inter». Nella sentenza il giudice unico dottoressa Rosaria Ricciardi spiega che il libro in questione «è costituito prevalentemente da una serie di racconti che hanno visto come protagonista il Mazzola nel corso della sua carriera, nonché da una serie di testimonianze di molti ex calciatori. Attraverso un racconto chiaro e completo - si legge ancora nella sentenza -, scevro da espressioni malevole o offensive, gli autori delineano un quadro generale e storico del calcio dell’epoca». Quindi sentenza favorevole all’avvocato Foggia e condanna dell’Inter al pagamento delle spese processuali, 5mila euro. «Spese che per quasi un anno non sono state liquidate né a me né al mio collega romano - dice ancora il legale -. A quel punto, nell’ottobre scorso, ho fatto scattare l’istanza di pignoramento dell’incasso di San Siro per ottenere la cifra dovuta. Una volta notificato l’atto all’Inter, la società milanese si è immediatamente messa in contatto con me per pagare prima che scattasse il termine del pignoramento (con blocco totale del primo incasso utile, ndr)». - Daniele Benvenuti

 
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Intervista a Beltrandi

Post n°561 pubblicato il 05 Gennaio 2010 da Topkapy1973

Immagine IPB

Marco Beltrandi, deputato, dal 6 giugno 2006 al 28 aprile 2008 è stato vice presidente della IX commissione trasporti, poste e telecomunicazioni. Dal 20 settembre 2006 ad oggi è tra i componenti della commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Vista la sua appartenenza alla commissione e data la scarsa, quanto viziata, qualità delle informazioni che i media hanno fornito e forniscono sulle vicende di “calciopoli”, abbiamo voluto raccogliere il suo pensiero su quanto accaduto.

Lei dovrebbe aver assistito all’audizione alla Camera di Guido Rossi, allora presidente straordinario della FIGC . Può spiegarci in che clima avvenne e come si presentò il professore?

In realtà non ricordo di aver partecipato ad una audizione di Guido Rossi come Presidente della FIGC, ma ricordo di aver partecipato ad un’ audizione di Guido Rossi quale Presidente di Telecom Italia alla Camera in Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, di cui ero VicePresidente, , e posso assicurare che fu piuttosto movimentata, in quanto tanti componenti della Commissione, in fase di interrogazione, reagirono con un certo fastidio al tono con cui il Prof. Rossi presentò la sua relazione introduttiva.


Il conflitto di Interessi. Nominare commissario straordinario della Figc un ex dirigente dell’Inter, squadra che ha poi goduto dei maggiori benefici di calciopoli, e che subito dopo la sua uscita dal mondo sportivo viene catapultato in Telecom, secondo lei, ha dato le giuste garanzie di imparzialità?

No, credo che, indipendentemente dalle qualità del Prof. Rossi, fosse opportuno evitare ogni sospetto e conflitto di interessi. Il fatto è che l’Italia è tutta un conflitto di interessi, e spesso per giunta assai poco conosciuti dalla pubblica opinione. È una vera piaga nazionale, diffusa ad ogni livello, che la politica dovrebbe risolvere. Ma questa triste consapevolezza non può comunque giustificare quanto accaduto.


All’interno della stessa audizione, il Professore pone attenzione sull’aspetto mediatico, precisando che “un’informazione non sempre corretta ha contribuito a far confondere nelle valutazioni della pubblica opinione”. Non le sembra un controsenso accusare la stampa di un percorso non corretto e giustificare le condanne di calciopoli con il “sentimento popolare”?

La contraddizione c’è, tuttavia non c’è il minimo dubbio che l’informazione sia stata assai scorretta in tutta questa vicenda. Si è fatto un processo mediatico, con conseguenti condanne, su fatti su cui solo l’autorità giudiziaria, con tutte le garanzie e i tempi del caso, può fare piena luce.
Invece, con la scusa dei tempi troppo lunghi della giustizia ordinaria, quella sportiva ha proceduto senza indugio e, forse, senza troppa cura, sotto la spinta della campagna mediatica.


Molte delle prerogative oggetto dell’audizione oggi sono state smentite dai fatti. Sia il processo Gea, sia quello delle plusvalenze, sia l’andamento del processo che si sta svolgendo a Napoli, sembrano sconfessare le basi che hanno portato alla condanna della Juventus. Possono esserci i presupposti per intervenire nuovamente con una nuova audizione per verificare lo stato attuale delle cose?

Ci sono state anche cause per diffamazione che si sono risolte favorevolmente per gli imputati di Calciopoli.
Su tutta questa vicenda pesa, come sempre, il sistema giudiziario costantemente al collasso in Italia. Una giustizia che arriva così in ritardo è sempre una denegata giustizia, per la quale il nostro Paese è costantemente condannato in sede internazionale, con crescenti danni anche economici. Anche perché i processi sono solo mediatici, in assenza di ogni contraddittorio. E quando e se arrivano le assoluzioni, esse sono quasi ignorate dai mass–media. Senza dimenticare che in questo caso vi sono stati anche i gravi provvedimenti presi dalla giustizia sportiva, e io mi chiedo come potrebbero essere sanate le conseguenze per le persone e le Società coinvolte nel caso di assoluzione definitiva in sede penale.

Guido Rossi, parla di funzioni di controllo e di garanzia delle struttura e sportive, venute meno e perdendo in tal modo indipendenza e terzietà. Partendo dal presupposto che la quasi totalità dei vertici pre calciopoli occupa ancora posizioni di rilievo all’interno della stessa organizzazione sportiva, non le sembra che sia una nuova situazione non chiara?

Certamente vi è anche iniquità in questa situazione, ma d’altro canto già troppe carriere sono state stroncate da una giustizia sportiva senza attendere i tempi – peraltro biblici - della giustizia penale. Anche io ho spesso considerato che, nel caso i fatti imputati fossero confermati in sede penale, ne verrebbe irrimediabilmente compromessa la credibilità del calcio anche post calciopoli.

Guido Rossi afferma che il calcio italiano “non è stato assolutamente rovinato nelle sue componenti atletiche”, tirando in ballo la conquista della Coppa Del Mondo. Invece, da calciopoli in poi, l’involuzione è evidente. Anche qui altro parametro da rivedere?

Non mi intendo sufficientemente di calcio per farmi una precisa opinione in merito a questa correlazione che, come si sa, può sussistere senza un rapporto di causa/effetto. Certo è bene che si rifletta anche su questo, e che lo faccia anche la competente Commissione Cultura della Camera dei Deputati, magari con una indagine conoscitiva, per mettere il legislatore nelle condizioni di conoscere per delibere, qualora se ne ravvisasse l’opportunità, in una materia su cui la sensibilità e l’attenzione nazionale è così spiccata.

Radio radicale sta trasmettendo il processo di calciopoli offrendo la possibilità di ascoltare senza il filtro dei media, i vari testimoni. Ha subito pressioni per questo? Può garantire la sua presenza fino alla conclusione del processo?

Non sono l’editore della Radio, né ho responsabilità in essa. Ritengo di sapere che Radio Radicale considera come compito di servizio pubblico la trasmissione integrale del processo. Proprio per la necessità di far conoscere cosa accade nell’unica sede deputata a fare chiarezza sulla vicenda, appunto quella giudiziaria. La Radio ha sempre trasmesso tutti i grandi processi italiani, e non comprenderei una eccezione su questo. Non sono a conoscenza di pressioni su questa vicenda. Conto anche che se ci fossero problemi me lo fareste prontamente sapere.

La nostra associazione ha di recente scoperto che all’interno della Rai, foto che ritraevano Moggi, Giraudo, Bettega e Capello, venivano salvate come “merde”. Essendo un servizio pubblico, non dovrebbe garantire una maggiore equità e soprattutto è possibile verificare – prendendo gli opportuni provvedimenti – chi ha materialmente “offeso” molti juventini?

Sul singolo episodio non voglio neppure esprimermi, augurandomi che non corrisponda al vero. Certo invece è che la Rai ha avuto le sue responsabilità in quel processo mediatico senza garanzie che ha avuto purtroppo le conseguenze che illustravo prima. Posso invece impegnarmi, nell’ambito delle mie competenze di componente della Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai, a quantomeno far sì che sui processi si faccia quella adeguata informazione che, per la verità, già oggi non vedo.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...glio.asp?id=532

 
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Questione di "influenza"

Post n°560 pubblicato il 05 Gennaio 2010 da Topkapy1973

Questione di "influenza"

Da qualche tempo Topo Gigio, tenero amico della mia infanzia, è tornato prepotentemente in video per informarci sulle strategie per combattere l'influenza suina.
E non passa giorno senza che qualche TG ci dica di stare in guardia: l'influenza ha già ucciso tre o quattro persone! Poi si scopre che costoro erano, magari, residuati bellici senza un rene, con quattro by-pass, e varie patologie sparse qua e là.
Ma l'importante è che la malattia resti in prima pagina, perché fa audience, perché permette alle industrie farmaceutiche di vendere vaccini, e -perché no- devia l'attenzione del pubblico dai fatti che la classe politica non ama pubblicizzare.
Ogni anno, invece, un milione e mezzo di bambini muore per dissenteria, perché non ha accesso all'acqua potabile ed ai farmaci di base.
Ma costoro non guadagnano la prima pagina, perché sono lontani da noi, perché vivono in capanne di fango e perché, forse, non avendo soldi per comprarsi le medicine... ...who cares?

...questo per introdurre l'argomento di oggi, ovviamente.

Da un pò vedo sul forum discussioni riguardo a certe affermazioni di Michel Platini, un tempo genio illuminante del gioco di una Juve mai così bella ed ora funzionario di prima grandezza dell'UEFA.
Molti si sentono delusi, traditi da Le Roi, quasi che, dal suo scranno, dovesse cancellare Farsopoli ed abbattere i nemici della Vecchia Signora, così come da giovane lasciava in lacrime i portieri avversari con i suoi maligni calci di punizione.
Guardiamoci negli occhi, ragazzi.
Michel ha vestito il bianconero per anni e ha dato molto alla Juve, così come la Juve ha dato molto a lui. Ma anche se la Vecchia Signora gli è rimasta nel cuore, oggi è un importante dirigente federale.
E quindi è il Presidente dell'UEFA per la Juve, ma anche per l'inter.
Per il Barca e anche per il Bayern.
Per l'Omonia Nicosia e anche per il Tre Fiori di San Marino.
Pertanto non può -a prescindere- risvoltare come un calzino le normative fiscali o le regole del calcio come più gli aggrada, anche se magari sarebbe giusto.

Allora vi chiederete, perché a “qualcuno” è stato permesso di partecipare e vincere una champions proprio quando calciopoli era fresca fresca?

E' un personaggio politico, e politica vuol dire diplomazia, vuol dire mediazione. Agitare il bastone del "fair play finanziario" ma poi tirare fuori dalla tasca la carota della "specificità" del calcio.
O forse qualcuno si immaginava il Presidente UEFA a torso nudo, intento a mulinare l'ascia bipenne e mozzare crani?

Ma avere un ruolo politico deve portarti a proteggere questo o quel presidente o proteggere il calcio europeo?
E’ più bastone un fair play finanziario concordato con tutti, indebitate comprese, o il volere instaurare delle dittature all'interno di ogni paese europeo, dittature in cui ogni federazione è un piccolo feudo suo e di Blatter?
Ricordiamoci che anche lui, ha alzato la voce contro il farlocco ricorso al Tar e che, attaccando il G14 -non solo quindi nel periodo di calciopoli - ha sempre parlato di specificità manifestando una chiara posizione ( «all' amico Michel suggerisco di essere meno demagogico e meno populista» Giraudo, aprile 2006).


Siete indietro di qualche secolo, ragazzi, e mi spiace dirvi che il vostro leader di riferimento, tale Conan il Cimmero, ha appeso lo spadone al chiodo già da un po'.
E qui arriviamo all'esempio che ho fatto all'inizio: la politica è fatta anche -e soprattutto- con la bilancia, ed ognuno ha il suo proprio peso.
Qual è il peso dell'Italia, calcisticamente parlando?
Vedo già la mano del più furbino alzarsi: "Beh, siamo Campioni del Mondo!".
Sì. Pane e Nutella.
Non avete ancora capito che la notte di Berlino è stato l'ultimo fuoco d'artificio del calcio italico?
Quell'Italia che monopolizzava le finali europee è solo un bel ricordo... Ci raccontano la boiata del campionato più bello del mondo, ma intanto le nostre squadre hanno rischiato l'eliminazione contro il Rubin Kazan e l'Anorthosis Famagosta.
Il nostro calcio fatto di scandali, di intercettazioni, di plusvalenze è, per l'UEFA, come il bidone dei rifiuti organici.
Puzza, è brutto, gocciola per terra quando lo svuoti... devi per forza averlo lì tra i piedi, ma te ne libereresti volentieri.
E così lo tieni ben nascosto in un angolo, perché non tolga visibilità agli oggetti di pregio, che oggi si chiamano Chelsea, United, Barcelona.
Il nostro "peso" è pari a quello di campionati minori come quello ungherese o scozzese, con la differenza che loro sono "puliti", poveri ma belli.

Questa è la situazione del calcio italiano, che come una patetica ex-diva del cinema ama illudersi di vivere sempre negli anni d'oro, circondandosi di foto, di premi vinti...
...anche se il suo bel viso oggi è avvizzito e le sue gambe, ora coperte da una ragnatela di vene varicose, non possono più attirare l'attenzione degli uomini, primo fra tutti quel tale che correva elegante con una maglia bianconera col numero 10...

Fatevi due domandine quando vedete "limonare" Blanc e Platini e chiedetevi se senza calciopoli sarebbe stato comunque eletto.


http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...glio.asp?id=533

 
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Non ci posso pensare...

Post n°559 pubblicato il 16 Dicembre 2009 da Topkapy1973

 

 
     L'ANGOLO DEL TIFOSO

 

 

Non ci posso pensare...

Fonte: www.giulemanidallajuve.com

 

E' passato già un giorno, ma ancora non riesco a darmi pace per la sentenza di condanna nei confronti di Giraudo. Certo, è ancora presto per abbattersi (ad anche per festeggiare, come dice il "simpatico" Ruggiero Palombo), perché ci sono ancora altri due gradi di giudizio prima di giungere alla sentenza definitiva; però la scelta di Giraudo di chiedere il rito abbreviato, alla luce di ciò che è successo ieri, mi ha lasciato davvero sconcertato.

E questo non perché non mi aspettassi la condanna (a dire il vero, nemmeno il più ottimista dei tifosi avrebbe potuto sperare in una piena assoluzione già in primo grado, se è vero che Giraudo, con la sua scelta, ha di fatto rinunciato a difendersi, rimettendosi totalmente nelle mani dello stesso giudice che, sulla base delle medesime prove, aveva rinviato a giudizio Moggi).

Ciò per cui non riesco a placarmi, dunque, è il tam tam mediatico scaturito dalla sentenza. All'infuori di Tuttosport, infatti, nessun giornale sportivo ha messo in evidenza il fatto che è ancora presto per poter dare del ladro al nostro vecchio amministratore delegato. E la TV, ovviamente, non è stata da meno.

Mi basti riportare il commento di Mario Sconcerti, secondo il quale la sentenza di ieri non solo conferma che Cal... ehm... Farsopoli è esistita per davvero, ma testimonia anche la propensione della classe arbitrale a farsi corrompere (da chi? Dalla Juventus, che domande!). Ciò che rimprovero a Giraudo, quindi, è il fatto di non aver pensato che la sua scelta, più che sull'esito finale del processo (rispetto al quale resto ottimista), avrebbe pesato sull'immagine della Juventus e sull'umore dei suoi tifosi, stanchi di dover subire offese su offese da chi si professa onesto, ma non è che un povero sfigato.

Perché, dunque, non accettare di andare al dibattimento insieme a Moggi, così da sputtanare definitivamente questa banda di buffoni?
 

 

 
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