Messaggi del 26/11/2015
L’11 ottobre del 1971, a due anni e nove mesi esatti dalla prima, come programmato, in luogo del maschio atteso nacque la nostra seconda figlia, Sabrina. Le attenzioni da noi rivolte alla nuova venuta scatenarono la gelosia di Lucilla; specialmente quando, subito dopo, fu quasi costretta da noi sprovveduti a frequentare la scuola materna, dietro la spinta unanime di mentori più sprovveduti di noi. Non capivamo che lei avrebbe potuto interpretare la cosa come un’espulsione da casa in favore della nuova arrivata.
I Fabrizi, privi di prole, si proposero come padrino e madrina di battesimo per Sabrina: avevo concesso alla tiepida ma persistente religiosità di Antonietta il battesimo delle nostre figlie; evitammo poi la cresima.
“Sabrina”, recitava il padre parroco della nostra parrocchia di San Francesco a Ripa, “credi tu in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, e in Gesucristo suo unico figliuolo?” E Sabrina gli faceva le boccacce, mentre Enrico e Maria rispondevano per lei “credo”; negli sguardi che ci scambiavamo, specialmente in quelli che Maria intelligentemente mi lanciava di sotto la sua chioma biondo scura, il riconoscimento della piccola truffa che stavamo ponendo in atto ai danni della creatura inconsapevole. Una iniziale enorme menzogna.
Ma fu il modo di portare nella nostra vecchia amicizia il sapore delle nuove esperienze. Ripescammo poi Aristodemo Paris di Anguillara, l’altro “pessimista”di Pescia, ora ingegnere e imprenditore edile, per qualche lieta rimpatriata.
Caldo e sicuro l’amore di Antonietta, come da tutti preferita era la sua cucina, discepola di una sana e sapida tradizione casareccia, ma non restia a soluzioni ed esperienze nuove.
“Non ti sta un po’ stretto il ruolo di angelo del focolare?”
“Mi ci trovo benissimo”.
“Non sei una donna moderna e rivoluzionaria?”
“Moderna non tanto. Ma è un ruolo che può piacere anche a una donna moderna, come è piaciuto a tante donne di una volta: a tutte quelle che non hanno avuto un marito padrone”.
Diverse nel carattere, meno nell’aspetto, le due bambine che a me, vissuto sempre tra maschi, addolcivano decisamente l’esistenza. Sabrina cresceva robusta e paciosa. Per tutta l’infanzia sarebbe stata affettuosa, sensibile e serena, felice di un bacio e di una caramella; quanto Lucilla era vivace, estrosa, non riluttante all’avventura; e sempre gelosa della sorella, fino a rubarle il box o il biberon.
|
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- lo sguardo altrove
- DEBRIS FLOW
- MILIONI DI EURO
- ANGEL & DEVIL
- SENTIMENTI..........
- AVVELENATA...
- ANARCHIA AVVELENATA
- ANCHIOCISONO
- OSTERIA..
- Whats happen?
- il Rimino
- The Lion in Winter
- inequilibrio
- UOMO QUALUNQUE
- Le cose della vita
- MARCO PICCOLO
- profumo di...donna
- CORAGGIO...
- Anima e Mito
- Kremuzio
- un lungo sogno
- *
- rearwindow
- sous le ciel de ...
- DelittiSenzaCastighi
- AMORE E ANARCHIA
- NON E UN BLOG
- miele rose e zenzero
- ANGELO DELLA NOTTE
- Amor Cortese
- LAVOROeSALUTE news
- IM A CRAZY LADY
- Dalle Sbarre
- PASSATO E PRESENTE
- signora_sclerotica
- ...réveil en Italie
- Prof M Di Ubaldo
- miele rose e zenzero
- UNA BLOG PER AMICO
- AL DI LA DEL CIELO
- parole imprigionate
- La vita
- pagliaccio
- Suggestioni effimere
- surfista danime
- Fuori Tema
- Pensieri
- Incursioni
- I due Messia
- Poesie Per Resistere
- Le note dellAnima !
- O.L.I.M.P.O®
- SOULGAME
Inviato da: cassetta2
il 12/07/2020 alle 18:01
Inviato da: anonimo.sabino
il 03/10/2018 alle 18:33
Inviato da: Coralie.fr
il 27/09/2018 alle 16:04
Inviato da: anonimo.sabino
il 20/09/2018 alle 10:58
Inviato da: marimela2009
il 16/09/2018 alle 19:03