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Il vademecum del buon intercettato

Post n°214 pubblicato il 16 Luglio 2010 da eccelso86

"Pensionati non sapremmo, ma sfigati questi della P3 lo erano di certo". Così si conclude l'ironico, irriverente e pungente "Vademecum del buon intercettato" proposto da Fare Futuro Web Magazine. Il webzine finiana, proprio come un esperto Dj che deve mixare i migliori successi dell'estate in una compilation alla Festivalbar, sceglie il tormentone estivo (il ddl intercettazioni, appunto) e procede con l'opera di tam-tam.

Del resto la corrente del Presidente della Camera aveva fin da subito dichiarato guerra a quella legge sconsiderata e bocciata praticamente da tutti (si attende il parere negativo solo da Ahmadinejad, ormai). E, così, tramite la penna intelligente di Sergio Talamo, Fare Futuro regala 10 regolette semplici-semplici da seguire per evitare "di fare la figura del pirla" quando si viene intercettati. Tra i moniti più divertenti e sottili non possiamo non citare proprio il primo della lista:"1) È bene di tanto in tanto mandare un saluto, tipo «buongiorno, maresciallo» o «omaggi alla signora, gentile finanziere». La cortesia ben dispone l’ascoltatore e un domani può servire come esimente: «Ma scusate, come potete pensare che tramassi contro Caldoro visto che sapevo di essere intercettato?»"; oppure la numero 3 che recita:"È sconsigliabile usare parole criptate tipo «ti ho mandato la mail che sai», «ricordati di quella cosa lì» o, peggio ancora, «guarda, non voglio parlarne al telefono» (che tradotto in napoletano fa più o meno «pe’ telefono non se ponno dice molte cose… è 'nu cazze e guaio»)". 

E chissà che qualche massone "sfigato" e qualche politico rampante non abbiano sul serio preso appunti. Personalmente, comunque, integrerei le 10 regole con una number eleven. Una cosa del tipo: 11) Se proprio avete toppato, ricordatevi di  inserire,subito dopo, una frase di apprezzamento per Stalin, Lenin, Fidel, il Che o magari Marx; sperando che l'intercettazione finisca tra le mani di uno dei numerosissimi giudici "rossi"che compongono il Csm. Inneggiare alla "rivoluzione proletaria", infatti, potrebbe  salvarvi in extremis qualora foste giudicati da un magistrato comunista. Evitate comunque di scadere nell'anarchia-stragista con considerazioni del tipo "qui ci vogliono le bombe". In tal caso sareste infatti considerati malati di mente; oltre che sfigati e pensionati"

 

NB. Secondo gli ultimi dati forniti da Berluscopedia,  in Italia, ci sono circa 8 giudici comunisti su 10 (e i restanti due sono pure cattolici). A voi intercettati le conclusioni...

 
 
 

Berlusconi non c'ha capito un cazzo

Post n°213 pubblicato il 10 Luglio 2010 da eccelso86

Oggi ho avuto la conferma definitiva: Berlusconi non c'ha capito un cazzo del funzionamento perverso della politica italiana. Altro che "genio del male", altro che abile e bieco calcolatore capace di sfruttare l'elettorato boccalone per proporre e promulgare leggi ad personam evitando i processi.

Il nano arcoriano, in realtà, è un incompente in materie socio-politiche. Doveva infatti candidarsi a sinistra (magari tra i DS o quelli del primo PD) per poter agire in maniera molto più "liscia" e vedersi ostacolato molto meno nelle sue discutibilissime manovre governative. Perchè? Dal dopoguerra ad oggi, per colpa del maledetto Mussolini, la sinistra italica ha goduto di una vera e propria immunità da ogni sorta d'accusa. Se qualche politico "rosso" sbagliava, il 90% dei suoi elettori caprini taceva e tollerava mentre, il restante 10%, si indignava ma poi precisava:"Eh ma quello non è mica sul serio di sinistra".

Insomma: i cialtroni-ladri-mafiosi stanno tutti a destra mentre, i giusti-altruisti-competenti sono tutti di sinistra. Un doppiopesismo scellearo, stupido e soprattutto autolesionista che ha contribuito a creare un comparto "rosso" viscido, ipocrita, truffaldino, fiacco, connivente, viziato ed incredibilmente sopravvalutato ed una destra che, al contempo e di conseguenza, si è caricata negli anni di rancore e spirito reazionario-autoritario. I "liberatori" della sinistra, in questo umorale e pavido paese, dalla memoria sempre troppo corta, hanno campato per decenni di rendita proprio come fa un bimbo che svolge benissimo il suo primo compito in classe e poi non combina più nulla di buono per il resto della carriera scolastica.

E' per questo che in tantissimi hanno votato, votano e continueranno a votare per Berlusconi; e per questo che tanti iscritti al PCI ora votano per la Lega Nord; è per questo che non ne possiamo più di una classe politica che, tranne alcuneeccellenti eccezioni, si presenta come patologicamente paracula ed infingarda. Sempre in tema de "quello che fa la sinistra è comunque meno brutto e cattivo di ciò che fa la destra", ricordo benissimo una puntata di "Porta a Porta" all'interno della quale, due o tre rappresentati del PD che sbraitavano contro il Lodo Alfano, rimasero ammutoliti quando il Guardasigilli e Bonaiuti tirarono fuori una proposta di legge IDENTICA alla loro firmata però dalla Finocchiaro. E quindi, pensando e ripensando al tanto odiato Silvio, mi rendo conto che questo "mostro" lo abbiamo creato noi e nessun'altro.

ll punto infatti è sempre lo stesso: gli Italiani non vogliono giornali che dicano la verità ma solo rivistucole di partito che possano rassicurarli sul fatto che hanno votato bene. Per l'elettore italico medio, la x su un simbolo partitico, è una sorta di atto di fede eterno che non deve essere messo in dubbio da nessuna autorità. Dovremmo finalmente specchiarci nell'attuale maggioranza e nell'attuale opposizione e prendere coscienza del fatto che, entrambe, rappresentano la zattera che abbiamo costruito e a causa della quale siamo finiti alla deriva. Tenteranno di convincerci che chi parla e ragiona in questo modo è un povero qualunquista che di politica non capisce un tubo mentre loro, che non capiscono di politica ma di poltrone, sapranno sempre come riaccomodarsi al posto giusto e, naturalmente, nel partito giusto.

 

Germano Milite

 
 
 

Il WWF contro il ddl sulle intercettazioni

Post n°212 pubblicato il 09 Luglio 2010 da eccelso86

Il WWF si scaglia contro il Ddl intercettazioni varato dagli uomini della maggioranza. Per la prima volta nella sua storia, quindi, l'organizzazione non sostiene un gruppo di animali!

 


 
 
 

Il senso dello sciopero della Stampa

Post n°211 pubblicato il 09 Luglio 2010 da eccelso86

Un po' come se gli ebrei, durante il periodo nazista, si ammazzassero da soli per "protestare" contro l'olocausto; è questo il senso dello sciopero dell'informazione di oggi...

 

 
 
 

It's a Kind of Magic (Italy)

Post n°210 pubblicato il 09 Luglio 2010 da eccelso86

E' diventato fin da subito un vero e proprio tormentone lo spot per la promozione del turismo in Italia al quale ha prestato suadente voce il Presidente del Consiglio. Sul web, poco dopo l'uscita del breve video promozionale, sono fioccate numerose rivisitazioni parodistiche all'interno delle quali, invece di monumenti e splendidi paesaggi naturali,  ad affiancare la voce del Premier c'erano le foto delle stragi di mafia, della spazzatura per le vie di Napoli e Palermo, delle case diroccate dai terremoti e di condannati come Marcello dell'Utri.

La campagna "Magic Italy", dunque, è stata ridicolizzata e sbeffeggiata fin dai suoi primi vagiti. Ma perchè? Sul serio agli italiani piace così tanto essere collegati in via esclusiva a mafia, "monnezza", corruzione e cialtroneria spocchiosa? Noi abitanti del cosiddetto "Bel Paese" siamo sul serio così desiderosi di presentare al mondo il nostro marciume? Ancora una volta, infatti, è esplosa la battaglia dialettica tra chi nello stivale vuol vedere solo mare, cielo e sole e chi, invece, tacciato di sentimento anti-intaliano, intende presentare della propria nazione esclusivamente ciò che di vergognoso insanguina e sporca coste e paesaggi altrimenti bellissimi. Probabilmente, anzi sicuramente, lo spot non avrebbe generato tutto questo clamore "anti-patriottico" se, l'egocentrismo e la megalomania di Silvio Berlusconi, non avessero preso il sopravvento ancora una volta; procurando comprensibile sdegno in chi detesta il Cavaliere e vede come poco credibile ed intollerabile la sviolinata un po' paracula della voce arcoriana.

Sarebbe infatti bastato far leggere il testo a qualsiasi altro doppiatore "anonimo" o comunque non collocabile politicamente, per non fare detonare in maniera così potente quella lotta autodistruttiva tra ottimisti in malafede e disfattisti per partito preso (in tutti i sensi). Perchè il consulente d'immagine di Silvio non gli ricorda quanto è importante sapersi far desiderare? Evidando di comparire a mo di prezzemolo in ogni spazio televisivo e mediatico disponibile? Da un effetto propaganda voluto, infatti, si rischia così di passare ad un autolesionistico  e non calcolato effetto assuefazione. Datemi Berlusconi per un paio di mesi e tento di farvelo risultare simpatico; magari fancendolo sparire per un po' da tutte le tv italiane e facendolo riapparire, tavestito da Freddy Mercury, nella trasmissione di Barbara D'Urso con una nuova canzone promozionale:"It's a Kind of Magic (Italy)".

Ps che poi, mal che vada non riappare più, risulta ancora più simpatico; o no?

 
 
 

Il dirupo narcisista del web 2.0

Post n°209 pubblicato il 08 Luglio 2010 da eccelso86

Sono circa 10 anni che bazzico su internet; nel 2000, quando la connesione a 128kb era un lusso per pochi, avevo già un sito web tutto mio. All'epoca avevo 13 anni e sentivo già esplodermi dentro la necessità insopprimibile di comunicare con il mondo. Per questo motivo, è semplice intuirlo, il web per me è diventano ben presto un compagno di vita fondamentale; "padre" ed insieme magister, oltre che palestra dialettica e luogo di crescita intellettuale. La rete, inoltre, può diventare per chi la frequenta assiduamente anche un ottimo banco di prova per testare la propria autostima e...il proprio egocentrismo.

A proposito di questo non posso non guardare con un po' di fastidio all'incremento esponenziale di quelle che potrebbero definirsi"suffragette dei new media"; con stuoli di sedicenti "reporter-giornalisti" dell'informazione libera che spammano in maniera ossessivo-compulsiva i propri blog, i prori siti, i propri gruppi e le proprie pagine sul sempre più saturo Facebook.

La sacra iperdemocrazia internettiana, così, degenera nella dittatura della mediocrità e della vanagloria frustrata e frustrante di chi vuol giocare a fare il rivoluzionario; magari rimanendo anonimo e violando, in aggiunta, qualche regola deontologica del giornalismo (al pari dei cosiddetti "cronisti di regime"). E così, giorno dopo giorno, sbucano siti di pseudo-confroinformazione (con il loro bel bannerino per le "donazioni") che intendono proporre un tipo di stampa libera limitandosi, però, ad un posticcio copia-incolla di articoli presenti sulle edizioni on-line di riviste come "Il Corriere della Sera", "La Stampa", "Il Messaggero", "La Repubblica", "L'Unità", "Il Fatto Quotidiano" ecc... questa pratica è utilizzata in maniera lampante dal sito www.nuoveresistenza.org che, sulle ali degli umori antigovernativi che in rete trovano sempre larga (e spesso isterica) accoglienza, si autoconferisce il fregio di "testata libera" ed ovviamente alternativa.

Non paghi, i due copia-incollatori professionisti che gestiscono il sito, millantano anche il titolo di "editori"; salvo poi firmarsi con nick e pseudonimi onde evitare qualsiasi riconoscimento immediato. Il portale in questione, graficamente orripilante, non è altro che un calderone nel quale si raccolgono gli articoli dei quotidiani precedentemente citati e si richiede, sotto ogni post, un'offerta in denaro per aiutare gli editori nel loro difficile, coraggioso ed impegnativo lavoro di replica acritica.

Di esempi come "nuova resistenza" se ne possono trovare tantissimi in giro per il world wide web e, i gestori di tali siti, sono nel 90%  dei casi dei boriosi cialtroni che ricordano molto da vicino il tanto criticato Berlusconi ed elargiscono "ban" a chiunque osi sottolinerare la loro insulsa pateticità. Altri, invece, fondano gruppi su facebook nel tentativo di "creare un nuovo movimento (rigorosamente "dal basso") per cambiare le cose in questo paese" (e possibilmente ottenere la pace nel mondo)....Un tipo di attività che, fin quando non viene spammata in ogni dove, può anche essere tollerata. Il punto è che, a queste persone (spesso ragazzetti sotto i 20 o ultratrentenni fallitti con il pugno chiuso sempre in alto), non frega un tubo di "cambiare le cose".

Il loro unico scopo è quello di sciacquar via qualche frustrazione schiacciante facendo a gara a chi ha più "iscritti" e lettori. La situazione, su facebook, sta diventando ingestibile e rischia di oscurare o comunque limitare causa caos gruppi e pagine fan che fanno informazione alternativa ed indipendente in maniera seria e credibile. L'appello, dunque, è quello di non riversare sul web le proprie manie di protagonismo attaccandosi alle cause antigovernative e proponendo, pur di risultare "clamorosi" nei contenuti, anche fotomontaggi ed autentiche bufale. Soprattutto, a questi rivoluzionari da tastiera, andrebbe fatto comprendere che esiste una professionalità nella gestione e nella diffusione delle notizie e che, l'informazione seria e slegata da logiche di partito, non può essere affidata ad un gruppo di dilettanti allo sbaraglio cresciuti a pane e Marx e pronti ad imporre il loro distorto concetto di "collettività" criticando chiunque proponga un progetto serio e giornalisticamente plausibile.

 
 
 

Pillole Nane

Post n°208 pubblicato il 04 Luglio 2010 da eccelso86

Da un pagina di diario

"Secono quanto mi era stato raccomandato, dovevo salire direttamente alla camera 219 dell'Excelsior. Ma alla camera 219 non c'era nessuno, e così dovetti chiedere al portiere del signor Gelli. Poi Gelli arrivò, mi condusse furtivamente nel suo appartamento e mi fece un lungo discorso pieno di allusioni, dal quale dovevo comprendere che lui è un pezzo grosso - forse il più grosso - della massoneria (Palazzo Giustiniani), che come tale era stato il vero padrino delle operazioni Rizzoli, e che in questa operazione potevamo rientrare anche noi. Mi ha detto che quattro ministri dell'attuale governo, otto sottosegretari e centoquaranta parlamentari dipendono da lui. Questi massoni sono tutti uguali: credono che la loro potenza sia direttamente proporzionale al mistero di cui si circondano e prendono per cose fatte quelle per queli complottano"


Indro Montanelli
da Roma, 4 ottobre 1977

 
 
 

Giornalisti italiani ritrovate la dignità e fatelo adesso

Post n°206 pubblicato il 01 Luglio 2010 da eccelso86

E' arrivato il grande giorno, con la super-mega manifestazione nazionale organizzata per dire no alla tanto detestata (e detestabile) "Legge bavaglio". L'evento ha goduto di una partecipazione trasversale e, come quasi mai accade, editori e giornalisti di testate "nemiche" si sono incontrati per combattere insieme contro il devastante e temuto specchio della censura. In piazza ci sono anche tantissimi magistrati e politici, con il "Popolo Viola" (caricato a molla dall'Idv) e qualche bandiera rossa con falce e martello a ricordare bei tempi che mai furono.

Alla nuova, ipocrita carnevalata italica volevano invitare anche Sbirulino, Cristina D'Avena e Uan di Bim Bum Bam ma, purtroppo, Sandra Mondaini non è al top, la D'Avena sta patorendo il decimo figlio e Uan è morto di overdose lo scorso capodanno. Poco importa, però: perchè per una volta una legge proposta dal governo ha messo d'accordo proprio tutti; dai figoni sempreallegri della presunta destra fino agli sfigati sempreincazzati della presunta sinistra. L'Italia, con buona pace di Bossi e dei neoborbonici duosiciliani, è tutta unita e, la cosa più miracolosa, è che l'unione momentanea non è dovuta ad una partita di calcio ma ad un sentire comune. 

A questo punto, però, io mi chiedo cosa resterà quando,questo fervente baraccone eteroeretto sarà abbandonato a seguito della bocciatura o della significativa modifica del ddl sulle intercettazioni. Mi chiedo, ad esempio,  se qualcuno tra i grandi nomi del gruppo Espresso, del "Fatto", del "Giornale", di "Libero", del "Corriere della Sera" e via discorrendo oserà organizzare una grande manifestazione per difendere una categoria, quella dei giornalisti italiani, che è  inconfutabilmente  tra le più umiliate, schiavizzate, soggiogate, schiacciate e svendute non d'Italia ma del mondo. Mi chiedo se, la FNSI, si desterà dal suo sonnambulismo ricordandosi di quegli editori (il 90%) che costringono i loro redattori a turni di lavoro che a confronto gli operai cinesi sono dei privilegiati (12-13 ore al giorno 7 giorni su 7 per 400 euro al mese).

Mi chiedo quando, la categoria professionale della quale mi onoro di far parte, si deciderà ad inserire nel suo vocabolario in primis la parola "dignità" e poi, successivamente, altri concetti fondamentali come "deontologia", "indipendenza", "intransigenza", "coraggio" ecc...sento in giro colleghi che si lamentano, che si dicono esasperati ma che, alla fine, accettano a testa china condizioni di lavoro vergognose e disumane. E come posso non farmi venire i conati di vomito nello scoprire che si manifesta per la libertà di stampa ad intervalli regolari ma che, MAI, si organizzano proteste per la libertà e la dignità dei giornalisti. Come fa ed esistere una stampa libera, "fresca" ed indipendente se molti editori sono dei biechi ed avidi schiavisti (anche decisamente cialtroni) che vedono i loro cronisti come pezze per pulire il luridume dei loro affari.

Da qualche giorno, a Quarto (Na), 76 dipendenti della Multiservizi hanno scioperato ed indetto assemblee sindacali per un ritardo di pagamento della quattordicesima di soli 4 giorni. A causa della spazzatura che non viene raccolta per una protesta francamente evitabilissima, dunquem un'intera città di 40.000 abitanti è stata lasciata a marcire. E noi? Noi che per vedere il nostro nome su un giornaletto di provincia o il nostro volto su un'emittente locale accettiamo ogni sopruso ed ogni umiliazione quando diavolo ci sveglieremo? Quando inizieremo a pretendere un trattamento dignitoso? Con la scusa della "passione" e della gavetta ci accontentiamo delle briciole dateci da chi ha intere riserve di pane a disposizione e s'ingozza grazie al nostro lavoro, facendoci poi anche credere di essere il nostro benefattore. a quale dobbiamo tutto. E sapete qual è la cosa ancora più bella? Che chi scrive non fa parte della categoria "precari-sfruttati-sottopagati" ma dei pochi, pochissimi "eletti" che hanno un contratto ed uno stipendio regolari e hanno la fortuna di lavorare per un editore che rappresenta una virtuosa eccezione in un sistema marcio fino al midollo che dovrebbe averne le scatole piene sia della retorica feltriana che di quella di certa sinistra arruffapopolo e nullaconcludente.

Il punto è che, però, se vogliamo dare senso alle nostre proteste ed alla nostre rivendicazioni e renderle forti e credibili, dobbiamo imparare a non considerare problemi globali solo i nostri problemi ma capire che, ciò che oggi per nostra fortuna e capacità personali non ci tange, potrebbe spezzarci le gambe in ogni momento. Manifestare contro la legge bavaglio dimenticandosi che un bavaglio c'è sempre stato e sempre ci sarà non ha alcun senso...molti lo sanno; quasi nessuno ha le palle di dirlo!

 

Germano Milite

 
 
 

Catena di Sant'Antonio fai da te

Post n°205 pubblicato il 30 Giugno 2010 da eccelso86

ATTENZIONE: SE AVETE LETTO ANCHE SOLO LA PAROLA "ATTENZIONE" DI QUESTO POST SIETE OBBLIGATI A TERMINARE LA LETTURA DI TUTTO IL TESTO RIMANENTE...PENA: INCUBI NOTTURNI IN CUI MARISA LAURITO VI RINCORRE NUDA E COSPARSA DI MARMELLATA ALLE AMARENE TENTANDO DI POSSEDERVI.

Un antico saggio arcoriano sostiene che "E' meglio lavorare poco e guadagnare molto che lavorare molto e guadagnare poco". Questo messaggio di lungimiranza settentrionale porta fortuna a chi lo diffonde e causa ogni genere di sfiga atroce a chi colpevolmente lo ignora.
Fidati che è così. Un giorno una signora che si tava accoppiando con il suo pastore maremmano per disperazione ha ricevuto questa lettera e, dopo averla inviata a 10 amiche, ha scoperto che un allevamento di alani avrebbe aperto a pochi passi dalla sua sempre desertica dimora. Un signore di Bora Bora che soffriva di diarrea galoppante perenne ha letto questo messaggio nell'unico momento della giornata in cui non era piegato sul water e, dopo averlo inviato a 12 persone (cagandosi addosso) ha visto (e soprattutto sentito) sbucar fuori dal proprio atrio anale preziose monetine da due euro (ora non siede più su uno scomodo cesso ma su una serie di ceste di vimini dai contorni imbottiti). Cogli al volo questa meravigliosa opportunità che il destino ha voluto regalarti ed inonda le caselle mail dei tuoi amici con questa mail d'amore e buona sorte. Se non lo farai potrai finire come quel revisionista neoborbonico che, dopo aver spezzato questa catena della fortuna, ha visto tornare a casa la figlia 16enne con un terribile messaggio:"Papà aspetto un bambino da Renzo Bossi". Come non citare, di converso, il caso di quell'artigiano leghista di Pontida che, dopo aver cestinato queste stille di saggezza nordica, si è visto il figlio 24enne rincasare in tarda notte con una notizia da infarto:"Babbo, è ora che tu sappia che sono innamorato di Ahmed, giovane clandestino musulmano nato in Marocco da madre senegalese e padre palermitano e pronto a farsi esplodere in una Chiesa se non lo sposo domani".

Molti personaggi noti sono stati colpiti dalla sventura dopo aver incautamente ignorato questo messaggio di pace e serenità. Il segretario generale della Fiom ha non dato il giusto peso alla catena e l'ha interrotta smargiassamente: ora gli iscritti al suo sindacato rischiano il posto di lavoro e lo spostamento della produzione della  Fiata Panda da Pomigliano alla Polonia.
Antonio Bassolino ha selezionato la voce "segnala come spam" appena ha ricevuto il tocco del saggio arcoriano e, dopo 2000 anni di governo incontrastato della regione Campania, si è visto sconfitto dal rivale di centrodestra.
E allora, cosa aspetti? Bastano 36 ore del tuo tempo per inviare questa lettera ad almeno 36.000 contatti ed avere così la possibilità di vederti aumentato lo stipendio dello 0,0001% nei prossimi 10 anni. Non perdere altri istanti preziosi ed abbi fiducia: se ci credi tutto può avverarsi.

 
 
 

Immigra-AZIONE

Post n°204 pubblicato il 17 Giugno 2010 da eccelso86

Un tempo, il grande Ennio Flaiano, osservava che nella penisola esistono due tipi di fascisti: i fascisti e gli antifascisti. Una frase incredibilmente effiacace che, con poche parole, riusciva a descrivere alla perfezione l'approccio violento ed antidemocratico (quindi similare) di due categorie che avrebbero dovuto trovarsi agli antipodi.

Oggi, rielaborando la riflessione provocatoria di Flaiano, si potrebbe dire altrettanto provocatoriamente che, in Italia, esistono due tipologie di razzisti: i razzisti e gli antirazzisti. La prima categoria è quella che comprende coloro che detestano lo straniero. Nella seconda, invece, rientrano solitamente quelli che detestano la loro nazione ed i loro connazionali prediligendo un isterico, ignorante ed ingenuo multiculturalismo impositivo che vede tutto il marcio negli italiani e tutto il buono ed il bello in chi viene da fuori. E' la stessa "malattia concettuale" di cui soffrono certe femministe moderne che, nella difesa sgangherata, assoluta e miope di un'intera categoria, non riescono ad accettare che al mondo possano esistere donne infinitamente  meschine, bugiarde e stronze (e diciamocelo: anche un po' zoccole). Per loro, ogni azione negativa commessa da una rappresentante del gentil sesso, è di sicuro causata dalla "società maschilista e paternalista nella quale viviamo". Discorsi un po' cialtroni e molto ignornati e presuntuosi che riempiono però la bocca di numerosi individui.

Tornando alla questione razzismo, occorre osservare un dato inconfutabile: l'immigrazione nel nostro paese è stata gestita in maniera pessima oscillando tra un buonismo irresponsabile e controproducente ed un rigore xenofobo ed antiumano. Come sempre, la nostra Italia, è vittima delle banderuole estremiste e non riesce a trovare la strada di una moderata lungimiranza che sappia affrontare il problema dell'immigrazione trasformandolo in risorsa (è grazie agli stranieri che l'età media nel bel paese non è di 100 anni ed è grazie alla manodopera sottopagata e non fiscalizzata degli stranieri che certi imprenditori-schiavisti hanno fatto fortuna). Ora, in assenza di un leader politico colto ma non elitario, buono ma non buonista, sensibile ma non emotivo e di uno stuolo di elettori geneticamente portato a farsi sodomizzare e a fornire, tramite il voto, anche la vasellina ai propri incaprettatori., la situazione si presenta in tutta la sua gravità.

L'integrazione, così tanto strumentalizzata a sinistra come a destra, è un processo incredibilmente complesso, delicato e lungo che non può essere propiziato gettando autoctoni e "forestieri" nella stessa pentola, mescolando un po' il tutto e vedendo se ne esce fuori un buon pasticcio (soluzione "sinistra"). Faccio un esempio pratico che si basa su una mia esperienza personale (e quotidiana): abito a Caserta e, al semaforo di Via Dei Caduti sul Lavoro (in pieno centro città), ci sono ogni giorno e fino alle 2-3 di notte almeno 5-6 nordafricani pronti a lavarti il parabrezza e venderti fazzoletti, accenditi, Ambre Magique falsi (e quindi tossici), tendine parasole e via dicendo. Ora il buonista tipo che fa? "Tollera" la pressante e continua richiesta dei simpatici negretti e, quando può, da loro 50 cent o un euro per lavarsi la coscienza. E poi? E poi niente tanto "stanno sempre meglio qui nel loro paese".

Eh si: del resto anche gli Italiani che emigravano in America, Germania e Francia finivano a vendere fazzoletti ai semafori, no? E poi comunque questi so Africani e devono ringraziare Dio se stanno qua e non nel loro paese dove rischiano di morire per fame e guerre ogni giorno. E così, razzismo ed antirazzismo, si dimostrano le due uniche cose che si integrano, fondendosi e confondendosi in un impasto marcio che non sazia nessuno e diventa ogni giorno più rancido e difficile da digerire. E voi ora direte: "Bene, proponici una soluzione". Beh io sono un giornalista (secondo molti un giornalaio) ed il mio compito non è quello di tramutarmi in "risolutore" ma solo quello di raccontare e denunciare ciò che non va; rompendo le palle il più possibile. Del resto non è il sottoscritto che siede in parlamento e, tra stipendio fisso, indennità varie e rimborsi, si becca qualcosa come 18.000 euro al mese. Se volete una soluzione da me, eccelsi lettori, probabilmente avete votato le persone sbagliate (siano esse di presunta sinistra che di presunta destra).

 
 
 

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