Pensieri vaganti

Tra le stelle - sessantunesima puntata

Nella sala campeggia un enorme tavolo tutto di metallo. E' un tavolo particolare: il piano non è intero, ma è composto da tante tessere quadrate di circa trenta centimetri di lato. Sotto ogni tassello c'è un pistone  con la funzione di alzare o abbassare la rispettiva tessera.

Un sofisticato sistema di gru a ponte troneggia  sul tavolo. La parete destra della sala è tutta occupata da armadi di ferro di colore grigio.

Come sala appare davvero tetra. Il grigio è il colore dominante di questa astronave. Tranne i nostri alloggi e la meravigliosa sala delle piscine, qui è tutto grigio.

E questo grigio imperante colora anche i miei pensieri.

Guardo il corpo di Bibì inanimato, vedo Malinka che si prodiga su di lui senza successo. Oggi è proprio una giornata NO.

Mentre sono intento a queste meditazioni vedo arrivare Bibò. Spinge con la sinistra uno strano trabiccolo alto un paio di metri e ha nella destra una valigetta di metallo.

Si porta in prossimità di Bibì e preme alcuni pulsanti sul trabiccolo. Con un leggero ronzio vedo uscire dalla parte superiore del macchinario sei cilindri appesi a delle funi. Ogni cilindro è alto pochi centimetri e ha il diametro di una mano aperta. Sembrano tanti bottoni di dimensioni gigantesche. Quando tutti cilindri risultano allineati sul corpo di Bibì, preme un altro pulsante. Il corpo di Bibì viene risucchiato dai cilindri. Solo ora mi rendo conto che quella è solo una macchina che serve come barella.

Il corpo di Bibì viene sistemato sul tavolo e Bibò, col comando di alcune leve, lo porta ad un'altezza tale da poter intervenire facilmente su di esso.

Ecco che Bibò estrae alcuni ferri dalla valigetta. Apre la pancia del compagno e sostituisce un cubo nero al suo interno.

Il corpo di Bibì ha un fremito, le gambe e le braccia riacquistano tonicità e muove anche la testa.

Evviva! Bibì è risorto!