Sentimentalmente

A proposito di famiglia...

  Mentre si parla di legge elettorale , del nuovo canguro, della prossima elezione del Presidente della Repubblica, delle elezioni in Grecia che rivestono importanza per l'Europa intera,al Senato c'è chi ,e precisamente la sen. Valeria Fedeli(PD), ha presentato un ddl che vuol finanziare con 200 milioni di euro un programma di rieducazione all'ideologia gender.   Questo significa che la scuola dovrebbe adottare misure per eliminare pratiche socioculturali che si basano sulla "identità costretta" in ruoli che sono ora definiti dalle persone   in base al sesso  di appartenenza, definiti  stereotipi, usi e costumi, pregiudizi.

L'impropria "identità costretta"  altro non è se non la famiglia coi ruoli "già definiti" di padre, madre, figlio, figlia. Si chiedono in pratica milioni non per riconoscere pari dignità ai transessuali,ma per eliminare dalla testa dei ragazzi l'idea della famiglia come la conosciamo noi , per sostituirla coi gender. Insomma una legge che va  a braccetto con quella sull'omofobia, presentata dall'on. Scalfarotto. Se togliamo i soliti movimenti per la Vita e l'on. Giovanardi, pensate ci sia qualcuno che si preoccupa di opporsi a questa legge ,in qualche modo? No, nessun altro perchè si rischia la censura e altro come è capitato all'avvocato Simone Pillon che aveva denunciato osceno materiale didattico in un liceo di Perugia con l'alibi di fare prevenzione .

Poi si parla di trasparenza, di diritto all'informazione. Una simile bazzecola per me è sufficiente ad accrescere il partito dei non votanti in Italia.

L'acqua che è vita...

L‘acqua imprigionata nel grembo della terra,

 la terra non la trova.

 Quando fugge da lei nel lontano cielo,

 e le tenebrose nubi tracciano lassù misteriosi

 disegni,

 la terra non la trova.

 Allora il tuono la percuote col fuoco del dolore,

 e la tempesta gemendo la spinge in tutte le direzioni.

 Il tesoro che un tempo era così vicino

 torna nuovamente al cuore.

 In lacrime essa giunge diluviando,

 e la terra infine la trova.

di Kahlil Gibran