Sentimentalmente

L'abitudine...

L'abitudine! Ordinatrice abile ma assai lenta, che comincia col lasciar soffrire il nostro spirito per settimane in un'installazione provvisoria; ma che, nonostante tutto, esso è ben fortunato d'incontrare, giacché ,senza l'abitudine e limitato ai suoi soli mezzi ,sarebbe impotente a renderci abitabile una stanza.

Marcel Proust

L'abitudine fa la vita  noiosa, programmata, eppure il minimo diversivo mi manda in tilt.  Se mi capita di fare qualcosa che non è solito, mi accorgo  di essere osservata in modo diverso, tutti in silenzio,come se aspettassero una spiegazione. Si vive quasi inconsapevoli del vero significato della vita, del bello della sorpresa, dello stupore, ripetendo giorno dopo giorno azioni e forse anche pensieri.   Si vive con abitudine l'amicizia, che, incontrando un amico dopo tanto tempo, riesci a riprendere con lui un discorso, come se il tempo si fosse fermato; si vive l'amore rischiando di perdersi in gesti, pensieri, parole  sempre uguali, mentre la meraviglia dell'amore sta nello stupirsi reciprocamente, nel non dare mai nulla per certo e scontato, e questo l'ho imparato amando un uomo  così, tutto da indovinare,  una scommessa quotidiana da vincere ogni giorno,un amore  che era sempre stupore. E quello stupore mi manca al punto da essere ripiombata nella monotonia dell'abitudine,in quel rituale antico che lega ogni momento della giornata al successivo, giorno dopo giorno, la primavera all'estate come all'autunno e l'inverno non mi gela, anzi mi rinvigorisce , forse l'unico periodo dell'anno che riesce ad estraniarmi dal quotidiano nei ricordi più belli, nella neve delle nostre vacanze preferite, nelle notti a passeggiare  tra i fiocchi luminosi come tante stelle... L'abitudine è il miglior maestro di vita, diceva Plinio il Vecchio ed  io

M’abituerò a non trovarti
 m’abituerò a voltarmi e non ci sarai
 m’abituerò a non pensarti
 quasi mai, quasi mai, quasi mai.

Luciano Ligabue

Gli acari che vivono sulla nostra faccia...

Gli acari che vivono sulla nostra faccia.

Sono tanti: microscopici (e innocui) parenti dei ragni popolano la pelle del viso, e trovano rifugio tra peli, ciglia e pori del naso.  Si chiamano Demodex e potrebbero rivelare molto sull'evoluzione dell'uomo.

 Il loro aspetto fa impressione,  ma ci sono e c'erano prima che lo sapessimo , da quando siamo nati. Quello che vedete è un demodecio dei follicoli (Demodex folliculorum), una delle due specie di acari del viso che vivono  sul viso degli esseri umani. Sono artropodi, come ragni e granchi, hanno un corpo allungato di 0,1-0,4 mm e 8 piccole zampe sistemate attorno alla testa. Al microscopio, pare che nuotino nel  grasso  della pelle. Quello che ci lega a questi ospiti è una relazione pacifica.
 La pelle del viso ha più pori e più ghiandole sebacee di tutte le altre parti del corpo umano.  Si spiega così la preferenza del Demodex folliculorum e la loro
 distribuzione sulla pelle del viso varia da persona a persona. Uno studio della North Carolina State University di Raleigh del 2014 ha chiarito che il 14% delle persone presenta Demodex visibili (al microscopio) sulla superficie cutanea; ma tutti i soggetti testati hanno mostrato tracce di DNA degli acari sul volto. Tra le  ciglia  potrebbero nascondersi un paio di Demodex per pelo.
Pare ci sia relazione con la rosacea, una malattia infiammatoria della pelle che li favorirebbe. Ci scambiamo rimasugli di questi acari  col contatto con altre persone , ed anche toccando cuscini, lenzuola, asciugamani. Non si sa bene perchè questi ragnetti convivano con  noi, si pensa  semplicemente perchè trovano cibo sulla nostra pelle. Può essere che il beneficio sia reciproco, ossia che questi ci liberino da batteri e cellule morte ;si possono combattere, ma non eradicare, tornano sempre.
 Pare che viva con l'uomo da 20000 anni e poichè somiglia ad acari , conviventi cogli animali,  forse  è stato il contatto e la convivenza cogli animali a  sviuppare una specie per l'uomo.
Anche la provenienza geografica sembra influire sulla tipologia di acaro del volto. Una ricerca sul DNA dei Demodex ci dice che quelli che popolano i volti delle popolazioni cinesi sono  molto diversi da quelli che vivono sulla pelle di centro e sud americani. Il loro studio potrebbe quindi svelarci molto sui passati rapporti e movimenti delle popolazioni terrestri. La loro presenza potrebbe anche aiutarci a capire se il sistema immunitario umano sia  rimasto immutato oppure modificato  per ospitarli .