Creato da JonathanLivingston.G il 22/01/2006

Frammenti di...

...libertà

 

 

Piccoli spazi di libertà

Post n°832 pubblicato il 18 Dicembre 2009 da JonathanLivingston.G

Frammenti di...libertà ha quasi quattro anni. Ho parlato di politica, società, poco di me, poco della quotidianeità, della vita normale.
Da qualche tempo non scrivo più. Da un aspra critica della società, della partitica e delle politiche perpetrate in Italia e fuori, sono passato, nel mio piccolo, all'azione.

E' facile sedersi dietro alla scrivania, digitare tasti, criticare tutto e tutti, e non fare un cazzo affinchè le parole possano prendere forma e sostanza.

Ognuno di noi non può agire e intervenire nei massimi sistemi, ma partire dal basso si può. E allora parto dal basso. Da ottobre collaboro con un associazione trentina che aiuta e tenta di sostenere i rifugiati politici, lavoro per trasformare la mia indignazione verso uno dei temi che più mi fa incazzare (l'uso strumentale delle persone migranti) in azione concreta che possa migliorare qualcosa. Una goccia? Si ma una delle tante che si oppongono al pensiero che sembra domeniante, quello di esclusione e respingimento.

E nello specifico mi occupo di organizzare degli incontri nelle scuole superiori per far conoscere i problemi dei rifugiati ai giovani, al futuro.
Giovedi scorso c'è stato il primo incontro, voluto dai rappresentanti degli studenti di un liceo linguistico (il Rosmini di Trento) che dopo aver fatto un'assemblea sui diritti umani hanno pensato di mettere in contatto i loro compagni di scuola con un rifugiato.

E la soddisfazione più grande è sentirsi augurare, da un ragazzo di 18 anni, a margine dell'incontro, "buon futuro".

Insomma Frammenti di... non ha per me molto più senso di esistere. O comunque non ora. Ora porto avanti le mie idee fattivamente. I blog sono importanti, il web è fondamentale oggi per muovere le coscenze, il no-b day, per esempio, è nato dal web e ha riscosso un successo inaspettato per alcuni. Ci sono stato, con un mio amico come "giornalisti indipendenti" abbiamo intervistato molte persone. E sono tanti i giovani che, oltre la partitica, vogliono un Italia migliore.

Tanti che alzano il culo e si muovono.

Le piazze non servono più? Tutto si muove sul web. No, come al solito ci vuole il giusto mix. Ma oggi io mi voglio dedicare al contatto umano, quello virtuale può rivelare un lato umano a volte sorprendentemente bello, ma non mi basta più.

E allora Il gabbianoJL comincia il suo volo reale, lasciando in stand by la sua creatura virtuale, andando a costruire piccoli spazi di libertà.

Grazie a tutti e buona vita.

GIORDANO*

 

 

 
 
 

Da Berlino a Bamako

Post n°831 pubblicato il 08 Novembre 2009 da JonathanLivingston.G
 
Foto di JonathanLivingston.G

20 anni. Domani ricorre il ventennale della caduta del muro di Berlino. Eppure il mondo ha imparato poco e niente. Ancora ci sono muri fisici fra Usa e Messico, in Marocco, in Spagna, eclatante quello di 720 km in Israele che rinchiude i palestinesi in moderni bantustan.

E immensi sono i muri mentali eretti contro i diversi ma anche nella quotidianeità fra persone che per proteggersi da paure più o meno motivate, preferiscono ergere muri piuttosto che confrontarsi e aprire porte.

E dalle celebrazione per i 20 anni della caduta del muro di Berlino si è aperto un ponte ideale con Bamako, capitale del Mali, dove ieri si è aperta l'ottava edizione dei Rencontres de la photographie africaine, che ha come tema le frontiere viste in tutte le accezioni possibili. Con lo scopo di considerarle punto di contatto e non di cesura.

Un bel messaggio quello lanciato da Bamako, sperando che sia raccolto non solo dai potenti del mondo (utopia) ma da ogni singola persona, ogni singolo abitante della terra, ogni signola goccia nel mare.

I muri si possono abbattere, basta avere coraggio.

 
 
 

Ciao Alda

Post n°830 pubblicato il 02 Novembre 2009 da JonathanLivingston.G
 
Foto di JonathanLivingston.G

Bambino
 
Bambino, se trovi l'aquilone della tua fantasia
legalo con l'intelligenza del cuore.
Vedrai sorgere giardini incantati
e tua madre diventerà una pianta
che ti coprirà con le sue foglie.
Fa delle tue mani due bianche colombe
che portino la pace ovunque
e l'ordine delle cose.
Ma prima di imparare a scrivere
guardati nell'acqua del sentimento.

 
 
 

Bersani, Rutelli e i sei milioni

Post n°829 pubblicato il 26 Ottobre 2009 da JonathanLivingston.G
 

Bersani è il nuovo segretario del PD. L'esito era ampiamente previsto, nessuna sorpresa.
Il PD dichiara quasi tre milioni di elettori. Ogni elettore per votare doveva pagare 2 euri. Che moltiplicati per tre milioni fanno 6. SEI MILIONI DI INCASSO. Beh in effetti in tempi di crisi della cultura, con tagli ai fondi, il teatrino delle primarie ha incassato un bel pò, diciamo come un film di grande successo.

I film però sono finzione, trasposizione mediata di una realtà spesso immaginaria. Il PD non è un film, e vorrebbe essere un partito di governo, cioè il nostro futuro.

Peccato che a due anni dalla nascita il PD non solo non potrebbe governare ma non potrebbe nemmeno ambire a vincere le elezioni. Non ha alleati fedeli, con Di Pietro è in lotta, con la sinistra neanche a parlarne, a meno che...

A meno che Rutelli e i teodem del menga si schiodino e vadano finalmente affXXXX, ehm no, scusate, al centro. Con Casini! Rutelli parlerà ufficalmente domani ma già da molto si sa del suo abbandono.

Insomma un partito che ancora non c'è. Vedremo cosa saprà fare Bersani.
Future is now? MAH

 
 
 

Migrantinvisibili

Post n°828 pubblicato il 25 Ottobre 2009 da JonathanLivingston.G
 
Foto di JonathanLivingston.G

Proseguono le vergognose vicende che vedono i migranti scacciati dalle acque territoriali di Italia, Malta e Libia.

Quest'anno abbiamo assistito ai tanto acclamati e pubblicizzati respingimenti. Barconi carichi di persone in cerca di lavoro, casa, speranze, dopo viaggi interminabili, dopo aver rischiato la vita per raggiungere le nostre coste si sono visti prima ignorare poi rispedire in Libia. La tragedia della Pinar, non ha insegnato nulla.

E così siamo da capo con 200 disperati in balia delle onde rifiutati da Malta e Italia col terrore di tornare in Libia. Disumanità allo stato puro, indifferenza, mali di questi anni 2000 in cui l'individualismo e il menefreghismo porta tutti a pensare al prorpio giardino.

Peccato che il nostro giardino si stia riempendo di fetore, fatto di paure dell'altro, visto come colui che viene a fare il "padrone a casa nostra".

Nessuno dice che questi migranti a volte fuggono da guerra, persecuzioni, violenze, avrebbero diritto di asilo politico. Ma nell'Italia del 2009 il populismo governa, nessuno si cura di centinaia di persone che muoiono nel canale di Sicilia. Sono migranti invisibili, scomodi.

Quanto alla memoria storica, non ne abbiamo. Un popolo come il nostro, che ha sparso i propri figli in tutto il mondo alla ricerca di lavoro, oggi non è capace di accogliere chi ha bisogno.Ma siamo davvero un popolo civile?

 

 
 
 

Le primarie del PD

Post n°827 pubblicato il 24 Ottobre 2009 da JonathanLivingston.G
 

Si avvicinano le primarie del PD per eleggere il segretario.
Di certo si sa che sarà uomo, perchè nessuna donna è a contendere lo strapotere maschile in quello che fu un tempo il Partito.
Di certo non sarà Marino, che sebbene sia il più amato da intellettuali, laici e gente comune, non gode dell'appoggio della nomenclatura ed è peraltro pocop conosciuto ai più.

Bersani e Franceschini dopo una lotta all'ultimo comizio si contendono la potrona. La potrona di un partito che ancora non c'è, non sa cosa essere: carne? pesce? mari e monti?

E poi già c'è chi, come Rutelli, Binetti, Fioroni e teodem tutti, si prepara ad uscire dal partito per andare a formare quel grande centro di democristiama memoria tanto caro all'ex verde, ex radicale, ex margheritino e neo clericale Rutelli, appunto.

Tutti, dalla sinistra radicale all'udc, aspettano l'esito del voto per decidere alleanze anche alle Regionali di aprile.

Il favorito è Bersani, ma c'è Franceschini in risalita. Staremo a vedere se il PD rinascerà o morirà definitivamente.

 

 
 
 

Internet non ucciderà i libri

Post n°826 pubblicato il 23 Ottobre 2009 da JonathanLivingston.G
 
Foto di JonathanLivingston.G

Molti nemici di internet, dei blog, del contatto mediato virtuale che si genera fra gli utenti del web, lanciano accuse alla rete che a loro avviso ucciderebbe anche i libri (oltre a giornali e relazioni interpersonali dirette).

Ieri sera Barbara Summa, nota al mondo dei bloggher come mammasterdam, ha presentato il suo libro, statale 17, a Trento, presso rileggo, una piccola libreria nata dall'idea di voler dare uno spazio serale part time ai lettori che vogliano aquistare libri pagandoli la metà. Un posto piccolo, intimo pieno di qualità.

E la presentazione è stata organizzata da tre ragazze, bloggher anch'esse, che con estrema passione hanno creato dal nulla un evento davvero ammirevole.

Barbara è abruzzese, vive ad Amsterdam da molti anni, stava scrivendo que sto libro in olandese come guida turistico culinaria diretta ai suoi nuovi concittadini. Poi il terremoto, il viaggio nella sua terra d'origine, hanno fatto scattare in lei la voglia di riconvertire il libro in un racconto in italiano.

Si è parlato inevitabilmente anche di terremoto, delle tante incongruenze che ci sono in quella che chiamano ricostruzione. Si è fatta quindi anche politica, ma in un clima sereno, in una serata da ripetere.

Internet ha mosso Barbara a scrivere un libro cartaceo. Internet ha permesso questo evento. Con la complicità, fondamentale, di organizzatrici e dell'autrice.

Se il web viene usato così, i libri non moriranno mai.

 
 
 

CNR - Se questo è un Paese

Post n°825 pubblicato il 21 Ottobre 2009 da JonathanLivingston.G
 
Foto di JonathanLivingston.G

La storia del posto fisso scaturita da una genialata di Tremonti, seguito a ruota da Berlusconi, entrambi desiderosi di riacquistare credibilità dopo crisi economiche e mignottocratiche, porta alla luce storie di precari a vita, che una vita non se la possono costruire.

Mi ha colpito e mi da un'ulteriore spinta verso lidi migliori, la storia di Maria Grazia Di Certo, pubblicata oggi dal Corriere.

41 anni ricercatrice del CNR figlia del precariato, senza una famiglia, senza una casa.

Dopo 15 anni di co.co.co, co.co pro e menate varie, guadagna 1700 euro, ha un contratto a tempo determinato che non le consente quindi di avere un mutuo per comprarsi una casa.

Famiglia? "Mediamente non ci si fa la fa­miglia con questo lavoro... statistica­mente è difficile farsela. Praticamen­te mi dedico al lavoro e continua a piacermi moltissimo".

Io mi chiedo quale sia il senso. Un Paese che non riesce a garantire futuro alle proprie menti migliori, come fa a sopravvivere?

Quale futuro per noi? (Non dico nemmeno per i figli, come si fa a farli senza poter garantire loro nulla?)

 
 
 

Linciaggio

Post n°824 pubblicato il 18 Ottobre 2009 da JonathanLivingston.G
 
Foto di JonathanLivingston.G

La propaganda politica di destra e di sinistra si è scatenata. Vendola ha fatto troppo bene, ha fatto dimettere tutti i suoi assessori dopo lo scandalo sanità, ha fatto dimettere persino Tedesco indagato per lo scandalo sanità, quello in cui, per inciso, entra anche Berlusconi (perchè le tv non mettono in relazione le due cose?) con le escort (leggasi mignotte).

Ho criticato Vendola al momento della sua scissione con PRC. Un errore politico, una non accettazione della sconfitta al congresso, una mossa bieca.

Ma Vendola in Puglia ha fatto bene e dato che la presunzione di innnocenza la invocano tanto i Berluscones, perchè Vendola non ne ha diritto?

Da un lato gli ex Compagni di rifondazione gli fanno una lotta fratricida, dall'altro la macchina da guerra di Fitto&Co ordisce trame che hanno già compromesso l'immagine e la credibilità di Vendola.
Io non so come andrà a finire ma di certo Vendola difficilmente sarà rieletto.

E' uno dei pochi politici a rimettere in discussione la sua giunta, i suoi assessori, a costringerli alle dimissioni, al momento non delle condanne ma delle indagini. E mai avrebbero fatto così i berluscones. O Bassolino...

E la casta politica, con mezzi leciti e illeciti, si è scagliata contro il moralizzatore, contro colui che, se iniziasse anche ad utilizzare un linguaggio meno aulico, potrebbe toccare menti cuori e coscienze politiche di milioni di italiani.

Italiani però, che si fermano alle notizie sensazionalistiche dei giornali, non vanno in profondità. Primi fra tutti molti pugliesi.
Scrivo questo perchè su Facebook ho appena scorto un gruppo anti Vendola. e tanti, anche di sinistra cadono nella trappola, e si iscrivono inveendo contro il loro governatore.

Non so se Vendola sia innocente o colpevole, so che di certo questo teatrino è stato appositamente creato all'indomani, guarda caso, delle elezioni regionali della prossima primavera.

 
 
 

Generazione fragile

Post n°823 pubblicato il 10 Ottobre 2009 da JonathanLivingston.G

Siamo una generazione fragile. Non sappiamo affrontare problemi, schiviamo gli ostacoli, parliamo poco e male, abbiamo risorse inespresse, abbiamo paura di esprimerle, di crescere.

Siamo una generazione fragile perchè non abbiamo la tenacia, la persistenza, la rabbia o l'amore per scagliarci "contro", o per camminare sulle nostre gambe, scagliandoci "per".

Qualche giorno fa ad un corso di formazione la formatrice ha citato Ghandi, e riporto la citazione qui sopra. Ebbenne è ora di essere il cambiamento che vorrei.

E la nostra generazione dovrebbe smetterla di praticare lo sport nazionale del lamento, e agire. Non più propositi ma azioni. Non solo blog e critiche ma vita activa.

Riparto da qui conscio della salita che è di fronte a me, ricordando una frase che lessi in Internazionale qualche mese fa,  "Smettere per un pò di essere me e diventare noi è un sentimento fantastico".

 

 

 
 
 
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