DESCHAMPS VERSO IL LIONE JUVENTUS A MARCELLO LIPPI
Una voce scuote la vigilia di Juve-Frosinone (domani ore 15:00): il settimanale "France Football" rivela che Jean-Michel Aulas, presidente del Lione, avrebbe preso contatti col tecnico bianconero per affidargli la panchina dei campioni di Francia nella prossima stagione. Trezeguet sarebbe pronto a seguirlo. La Vecchia Signora pronta a tornare ai vecchi fasti con l'amato Lippi. Cobolli blinda anche Buffon: "Mai a Inter e Milan, perderemmo la faccia".
DESCHAMPS VERSO L'ADDIO. - Rainews24 - Dopo le parole di venerdì scorso, nonostante la sopresa dell'interessato, l'interrogativo resta attuale: su quale panchina siederà Didier Deschamps nella prossima stagione? France Football del prossimo 2 maggio non ha dubbi: su quella dei pluricampioni di Francia del Lione. Secondo il giornale francese "Jean-Michel Aulas, presidente del Lione avrebbe preso contatto con Deschamps - si legge sul sito di France Football - l'allenatore della Juventus potrebbe quindi succedere a Gerard Houllier nella prossima stagione. David Trezeguet, già seguito dal Lione in passato, potrebbe seguire il tecnico". Il tecnico si è stupito nel sentir riecheggiare per diversi giorni la battuta ("Per qualcuno non merito di restare", ndr) fatta nel dopo partita di Verona-Juventus: "Sono sorpreso del polverone alzatosi dopo quella frase. L'ho detta senza pensare alle conseguenze. La prossima volta starò più attento a quello che dirò". Il tecnico transalpino, parlando delle critiche che spesso piovono addosso agli allenatori, ha aggiunto:"Accetto anche le valutazioni negative perché fanno parte del mio mestiere. Cerco di vivere bene il mio lavoro anche se la vita più bella è quella del calciatore. Da allenatore si vivono 5% di soddisfazioni e 95% di complicazioni. Provo a comportarmi sempre professionalmente, con rispetto e umiltà. Ho una breve esperienza alle spalle (5 anni, ndr) ma questo non mi toglie tranquillità. Credo di aver acquisito credibilità già con il Monaco (portato in finale di Champions' League, ndr.) e penso che questa stagione sia molto positiva". Poiché era solo una battuta, la frase detta venerdì non ha comportato alcuna spiegazione interna: "Non c'è stato alcun chiarimento perché non c'è nessun problema. E poi per me non ci sono mai problemi, ci sono solo soluzioni". Qualora per Deschamps si materializzasse l'ipotesi Lione, inutile dire che la panchina della Juventus tornerebbe senza ombra di dubbio a Marcello Lippi, con il quale la società bianconera ha vinto tutto quello che c'era da vincere, in Italia, in Europa e nel Mondo.
LIPPI NICCHIA: "IO ALLA JUVE? NON POSSO RISPONDERE". Marcello Lippi non ha voluto rispondere ad una domanda sul suo futuro, rivoltagli dai giornalisti a Valencia, dove l'ex-ct della Nazionale sic è recato per l'America's Cup. "Io alla Juventus? Non posso e non voglio rispondere a questa domanda, perché la Juventus ha un allenatore che sta lavorando bene, come del resto tutti i miei colleghi - ha detto Lippi - Tuttora ho un grande rapporto con i tifosi bianconeri e io a Torino sono sempre stato bene come nelle altre città in cui ho lavorato".
COBOLLI: "BUFFON MAI A INTER E MILAN, PERDEREMMO LA FACCIA". In casa Juve continua a tenere banco il tormentone Buffon. A parlare del futuro del portiere è il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli il quale esclude un trasferimento del giocatore all'Inter o al Milan: "Ai tifosi che sono preoccupati di un passaggio di Buffon all'Inter dico che non è un'ipotesi assurda solo perché non è nemmeno un'ipotesi. E poi, sinceramente, in questo caso perderemmo davvero la faccia - ha dichiarato Cobolli Gigli in un'intervista concessa al settimanale "Controcampo" - Lo stesso, più o meno, vale per il Milan: nell'ultima Assemblea di Lega ho detto chiaramente a Moratti e Galliani che Buffon non si tocca e quando mi hanno detto di avvertirli se la Juve cambiasse idea, ho replicato che non ci sono "se"". Il capitolo calciomercato è, intanto, più che mai aperto. La Serie A si avvicina a grandi passi e la dirigenza bianconera continua a guardarsi intorno a caccia di possibili rinforzi. Due trattative potrebbero andare a buon fine e riguardano Mesto e Bianchi della Reggina. Per il primo, eclettico laterale sia di difesa che di centrocampo, ci sarà da vincere la concorrenza di Inter e Lazio. Per l'attaccante, inseguito anche da Roma, Lazio e Fiorentina, l'interesse è ormai datato. L'operazione, per il trasferimento dei due a Torino, coinvolge oltre ad un'offerta in denaro di circa 20 milioni di euro anche alcune interessanti contropartite tecniche: Zalayeta, De Ceglie e Marchisio da cedere in prestito con diritto di riscatto a favore dei calabresi per l'attaccante e prestito gratuito per uno dei due centrocampisti.
DIDIER PENSA AL PRESENTE: "A FROSINONE PER VINCERE". Deschamps tiene alta la guardia in vista della sfida di Frosinone. "Ci aspetta uno stadio piccolo, stracolmo e tutti contro di noi - ha spiegato. - La squadra è un po' stanca, abbiamo 35 partite nelle gambe e l'agonismo di B è maggiore di quello di A. Dobbiamo pedalare ancora perché Genoa e Napoli non mollano". Il francese spiega anche la frase "qualcuno in società non crede in me": "era solo una battuta, starò più attento". La serie A è ormai ad un passo, ma Didier Deschamps continua a mantenere alta la concentrazione. "Il Frosinone non sentirà la fatica - afferma il tecnico - contro la Juve nessuno sente la fatica. Questa squadra ha già messo in difficoltà il Napoli perdendo solo all'ultimo istante. Sulla formazione non ho ancora deciso voglio vedere come stanno quelli che hanno giocato a Verona, poi deciderò". A centrocampo l'unico dubbio è sull'utilizzo di Venitucci o di Marchisio, da affiancare a Camoranesi e Nedved. In avanti probabile invece il tridente con Marchionni, Del Piero e Trezeguet, con una piccola possibilità che possa essere Palladino a giocare al posto del francese. L'allenatore transalpino teme sempre le due più dirette inseguitrici. "Dobbiamo pedalare ancora perché Genoa e Napoli non mollano. Magari continuando così riusciamo ad andare in serie A tutte e tre direttamente - si auspica. - Non sarà facile, ma c'è anche questa ipotesi. Sulla carta vedo favorito il Genoa perché ha un calendario migliore del Napoli che ha le due trasferte di Mantova e Brescia che non sono facili. Comunque noi dobbiamo pensare a noi e cercare di fare più punti possibile per raggiungere l'obiettivo". A chi lo invita ad iniziare a pensare alla prossima stagione, Deschamps non si espone. "Quest'anno è stato sicuramente complicato e il prossimo non sarà da meno. Noi partiamo comunque dalla serie B - ha proseguito. - Non saremo una neo promossa sul piano pratico, però, arriviamo da lì. Le differenze non sono solo con l'Inter, ma anche con Milan, Fiorentina e Roma. Sono convinto anche che queste squadre si rinforzeranno, poi sul campo si può superare tutto". Il tecnico torna anche poi sul polverone scatenato da una sua battuta a Verona ("Forse qualcuno non crede a me nemmeno in società"). "La mia era solo una battuta - ha affermato. - Per me non è un problema se qualcuno dice che non sono un allenatore da serie A. Ho rischiato quando ho deciso di fare l'allenatore, anche perché da allenatore le soddisfazioni sono al cinque per cento le pressioni al novantacinque, soprattutto in Italia". Ma in questo anno bianconero Didier ha dimostrato di avere il carattere per riuscire a tenerne testa.
IL BOLLETTINO MEDICO - Al termine della seduta di rifinitura e alla vigilia della partenza per Frosinone, lo staff medico bianconero diretto dal dottor Riccardo Agricola ha stilato il bollettino medico. In terra laziale non ci saranno i tre centrali di centrocampo infortunati: Giuliano Giannichedda, Matteo Paro e Cristiano Zanetti. Ecco la loro situazione. Il controllo di rito a cui è stato sottoposto dopo la gara di Verona, non hanno riscontrato lesioni per Giannichedda, ma una un’elungazione muscolare del flessore sinistro. Dovrà rinunciare alla trasferta nella “sua” Frosinone, sarà valutata la sua eventuale disponibilità per la successiva trasferta a Cesena. Tempi più lunghi per i compagni di reparto. Paro è ancora alle prese con lo strappo muscolare al retto anteriore della coscia destra rimediato nel pre-partita di Lecce. Tra una quindicina di giorni verrà sottoposto a nuovi controlli. Zanetti soffre ancora della tallonite post trauma al tallone sinistro rimediata in allenamento un paio di settimane fa.
A FROSINONE ARBITRA SACCANI. Per Frosinone-Juventus, gara valida per il recupero della 9ª giornata di ritorno di Serie B, è stato designato Massimiliano Saccani di Mantova. I bianconeri ritrovano così l’arbitro che ha diretto il loro esordio in Serie B, a Rimini, lo scorso 9 settembre.
LA RIVINCITA DI BOUMSONG, IL LAUREATO DI DESCHAMPS. - Espresso - Nell´immaginario collettivo, il prof di matematica ha sembianze completamente diverse. Invece Jean Alain Boumsong, per gli amici BumBum, è un ragazzone dalla pelle d´ebano di 190 centimetri per 88 chili, gli occhi chiari e la testa rasata; ed è laureato in matematica. «E´ meglio sui banchi di scuola che in campo» dicevano nel lungo inverno bianconero i suoi detrattori, che non digerivano l´avvicendamento di Thuram e Cannavaro con questo 28enne francesone dalle origini camerunensi. Ma quando scende in campo con la concentrazione giusta BumBum sa trasformarsi in un pericolo per gli avversari, soprattutto sulle palle alte che spiovono nell´area avversaria. Proprio com´è stato l´altra sera a Verona, com´era stato a inizio stagione nella lieta serata di Crotone. Al Bentegodi Boumsong ha approfittato di un calcio d´angolo e al 43´ del primo tempo è salito in cielo per girare il pallone in fondo alla rete. «E´ stata una bella soddisfazione - dice BumBum - un gol che vale tre punti importanti per la Juve in chiave promozione». Un gol che però ha scatenato la vena imbecille di un gruppetto di tifosi veronesi che hanno iniziato con i cori razzisti. «Li ho sentiti anche io, ma non mi hanno fatto arrabbiare». Come mai? «Mi spiace assistere a queste situazioni, anche perché lo stadio dovrebbe essere un luogo festoso, dove divertirsi e portare i bambini. Situazioni del genere fanno male al calcio, quindi bisogna lottare contro questi atteggiamenti». Fuori di ufficialità, i cori razzisti dell´altra sera gli hanno fatto male, l´hanno ferito, ma Boumsong si consola con il gol da tre punti e guarda avanti: da qui alla fine della stagione mancano ancora sette partite, sette opportunità per conquistarsi sul campo la conferma in vista del prossimo campionato. Quando si farà sul serio, in serie A. Perché è vero che la scorsa estate quando lasciò il Newcastle per approdare in Italia disse che contava la Juve, «in serie A o B non ha importanza quando ti cerca una società così importante». Ma il debutto in A lo sogna. Sarebbe il coronamento di un desiderio, per il ragazzone nato e cresciuto in Camerun prima del trasferimento in Francia, dove ha assaggiato per la prima volta il calcio professionistico indossando la maglia del Le Havre. Quindi il passaggio all´Auxerre, una breve esperienza ai Glasgow Rangers, in Scozia, prima di finire al Newcastle. Poi l´arrivo alla Juve, grazie alle pressioni di Deschamps. Mesi caratterizzati da luci ma anche da qualche ombra, non tali però da impedirgli di rimanere nel giro della nazionale francese. E, soprattutto, di perdere la stima di Didier: «Lo hanno massacrato: a volte avevano ragione perché ha sbagliato, ma altre no. Però lui è uno umile, sta migliorando. E ogni volta che ha giocato abbiamo perso pochissimi punti».
Inviato da: Azeria Gill
il 15/05/2024 alle 09:20
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