JUVE NEWS

 
A DIFESA DI UNA FEDE
www.ju29ro.com 


ANTI-INTER
Tutte le nefandezze dei nerazzurri su:

immagine 
immagine

FORUM
immagine 
 

immagine

IL PRESIDENTE NEL PALLONE

LE MENZOGNE, LE GAFFES, GLI STRAFALCIONI, LE CONTRADDIZIONI E LE  PROMESSE DA MARINAIO DEL PRESIDENTE DELLA JUVENTUS, UN ALIENO FINITO PER SBAGLIO NEL PIANETA CALCIO.
 

NERO SU
BIANCO

Clicca e leggi la testata bianconera diretta da Marcello Chirico

 

Contatta l'autore

Nickname: corsivo79
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 44
Prov: NU
 

Ultime visite al Blog

avv.marinonicolasapnamathurcodelgiamrajushamaizassiya2fshdgl5smithlewsharmaparucarvachippoetimologypriyabhargavhotnehajhacompanycontact01
 

FACEBOOK

 
 

Area personale

 

WEBCAM LIVE
STADIO OLIMPICO
immagine
MOLE ANTONELLIANA
immagine 
P.CASTELLO - V.ROMA
immagine 
PALAZZO REALE
immagine 
PALAZZO MADAMA
immagine
ALFIERE ESERCITO SARDO
immagine
 

 

immagine


immagine

CHI ESONERIAMO OGGI?

            immagine   
 
      immagine

immagine


immagine

immagine

immagine

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 103
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

BANNER AMICI 

immagine
immagine
immagine  
immagine
immagine
immagine
 immagine
 tifamare
Juventus Fans 
 

 

GLI ANGELI BIANCONERI

immagine



immagine

Technorati Profile

NOTE LEGALI

L’autore dichiara di non essere responsabile per i commenti inseriti dai lettori. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi all’autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio: qualora il loro utilizzo violasse diritti d’autore, lo si comunichi all’autore del blog (corsivo79@libero.it) che provvederà alla loro pronta rimozione.

 
Add to Google Subscribe in NewsGator _nline  
Add to My Yahoo!  Add to Technorati Favorites 
immagineSubscribe with Bloglines 
Add to Technorati Favorites
 
Creato da: corsivo79 il 25/10/2004
NOSTRA SIGNORA DEL CUORE

 

 
« IL SERGENTE RANIERI COMANDARANIERI AVRA' IL SUO PUPILLO »

MA QUALE SCUDETTO!

Post n°1296 pubblicato il 20 Gennaio 2008 da corsivo79

LA JUVENTUS NON VINCE PIU': ORA RANIERI E' SOTTO ACCUSA

I bianconeri bloccati in casa dalla Samp (0 a 0) sono fuori dalla lotta al titolo e devono guardarsi dalla rimonta di Milan e Fiorentina per la Champions League. La Juve attacca a testa bassa per buona parte della gara, ma mancano idee e precisione. Polemica sull'arbitro, che non fischia due presunti rigori alla Signora - di cui uno clamoroso - e non assegna un discusso gol-fantasma a Trezeguet. Forti critiche al  tecnico che lascia in panchina i 2 giocatori che lui stesso aveva fortemente voluto l'estate scorsa (Tiago e Almiron) e propone Salihamidzic nell'improponibile posizione di centrale . Poi sbaglia i cambi, levando dal campo Del Piero e Marchionni (tra i migliori), senza mai proporre il tridente. Ancora scandalo a San Siro: l'arbitro regala rigore e vittoria all'Inter.

JUVE BLOCCATA: LA VETTA SI ALLONTANA - La Stampa - Nessun gol e un punto che fa bene soprattutto alla Sampdoria. Anche la Juve muove la classifica, ma perde punti nei confronti della Roma e vede avvicinarsi la Fiorentina, adesso a -3 dal terzo posto. Finisce 0-0 la sfida tra bianconeri e blucecrhiati, un pareggio che sta stretto ai padroni di casa, ma che premia la perfetta organizzazione di gioco della Samp. Paga le tante assenze la Juve e anche le scelte di Ranieri questa volta non convincono del tutto, cambi compresi. Non mancheranno anche le polemiche, la Juve protesta per due rigori (in particolare quello su Marchionni) e per un gol-fantasma, super-lavoro per i moviolisti, ma niente cambierà lo 0-0 del campo.
Assenze pesanti in difesa e a centrocampo per la Vecchia Signora. Nel reparto arretrato mancano Zebina e Chiellini (oltre ad Andrade), Ranieri schiera Birindelli a destra e Grygera centrale al fianco di Legrottaglie. A centrocampo ennesima e definitva bocciatura per Tiago e Almiron che non trovano posto neanche quando manca Nocerino. Ranieri preferisce ai due maggiori investimenti estivi della Juve l’esterno Salihamidzic. Manca anche Camoranesi, spazio a Marchionni. In avanti Del Piero e Trezeguet. Un’assenza pesante anche nella Sampdoria che, oltre a Montella, deve rinunciare a Cassano. L’ex Real, reduce dalla grande prestazione offerta contro il Palermo, è out per un guaio muscolare. Per il resto Mazzarri ha tutti a disposizione, ma esclude Volpi e schiera Sammarco che, al 22’, è costretto ad abbandonare il campo. Entra Delvecchio e non Volpi che sembra non rientrare più nei piani del suo allenatore. A centrocampo la superiorità numerica della Samp si nota, anche perchè la linea mediana bianconera manca di un regista ed è imbottita di esterni. Mazzarri punta sulla compattezza dei reparti, sulle sponde di Bonazzoli e sulla velocità di Bellucci, ma la Juve è attenta ed anche pericolosa quando va in avanti. Azioni più di sfondamento che altro, manca un pò di qualità anche perchè Del Piero non sembra in grande giornata. Al 12’, però, la Juve potrebbe passare, clamoroso l’errore sotto-porta di Marchionni su assist di Nedved. Possesso palla di marca bianconera, Trezeguet si muove molto e crea spazi senza perdere il suo fiuto del gol: al 30’ è splendida la sua deviazione di tacco che accarezza il palo perdendosi sul fondo. Incredibile quello che succede tra il 35’ e il 36’, prima un «flipper» di rimpalli e deviazioni, Castellazzi salva su Marchionni, Delvecchio e Accardi sui due tentativi di Trezeguet e sul secondo c’è il sospetto che la palla abbia varcato la linea. Classico «gol-fantasma» difficile da decifrare. Un minuto dopo ancora Trezeguet, splendida deviazione in spaccata, palla sulla traversa. Porta doriana stregata, ma anche la Juve rischia tantissimo al 42’ quando Palombo di testa colpisce il palo esterno. Finisce qui un buon primo tempo e nella ripresa Ranieri cambia: dentro Iaquinta e fuori Del Piero, protagonista di un primo tempo deludente, ma comunque l’unico ad avere qualità e fantasia, quello che manca alla Juve di oggi. La Samp è molto ben organizzata ed è attentissima a non sbilanciarsi, sempre in 8 dietro la linea della palla. La Juve non trova spazi nè idee, ma attacca a testa bassa e sul piano della volontà e dell’impegno Ranieri non ha nulla da rimproverare ai suoi. Nella ripresa, però, Castellazzi non viene mai chiamato in causa. Nedved e compagni collezionano corner e mischie in area, ma è tutto qui. Troppo poco per una squadra che sogna (sognava?) lo scudetto. Le azioni più pericolose sono quelle incriminate: i presunti rigori su Marchionni e Trezeguet, per Saccani non c’è fallo. Finisce 0-0, festeggia la Samp, recrimina la Juve che chiude il girone d’andata a 37 punti e al terzo posto.
IL TABELLINO DELLA PARTITA - Il tabellino di Juventus-Sampdoria, incontro valido per la diciannovesima giornata del campionato di Serie A disputato all'Olimpico di Torino:
JUVENTUS (4-4-2) - Buffon; Birindelli, Legrottaglie, Grygera, Molinaro; Marchionni (dal 74' Palladino), Salihamidzic, Zanetti, Nedved; Trezeguet, Del Piero (dal 46' Iaquinta).  Allenatore: Claudio Ranieri.
SAMPDORIA (3-4-2-1) - Castellazzi; Campagnaro, Gastaldello, Accardi; Maggio, Palombo, Franceschini, Pieri; Sammarco (dal 22' Delvecchio), Bellucci; Bonazzoli (dall'80' Volpi). Allenatore: Walter Mazzarri.
Arbitro: Massimiliano Saccani di Mantova. Ammonizioni: 43' Pieri/S, 45'+1' Zanetti/J, 78' Campagnaro/S, 88' Iaquinta/J, 92' Palombo/S.
RANIERI: "JUVE, HAI DATO TUTTO" - Corriere dello Sport - Claudio Ranieri non ha nulla da rimproverare ai suoi giocatori, alla fine del pareggio 0-0 con la Samp: «loro sono stati bravi in difesa fino alla fine, ci abbiamo provato in tutti i modi ma non abbiamo avuto il colpo in più per fare nostra la partita».
BENE L’ARBITRAGGIO - Il tecnico accetta sportivamente lo 0-0 con la Sampdoria e la decisione dell'arbitro che non ha giudicato gol il tiro di Trezeguet respinto sulla linea di porta: «Non credo che la palla sia entrata tutta dentro - afferma - arbitro e guardalinee hanno giudicato così, lo accettiamo».
TRIDENTE? SI RISCHIAVA TROPPO - Non era il caso di schierare il tridente, invece di sostituire Del Piero dopo 45’? «Ci avevo pensato – afferma Ranieri a Sky – ma loro erano molto bravi sulle fasce che rischiavo di lasciare scoperte: queste sono partite dove attacchi tutta la partita e alla fine puoi addirittura perdere, come ci è capitato con l’Udinese all’andata. Abbiamo avuto una grandissima occasione al 5’, avessimo messo dentro quella staremmo a parlare di un’altra partita».
JUVE RIDIMENSIONATA? NON CREDO – Pensa che questa Juventus stia, dopo una grande partenza, pagando dazio alle squadre più attrezzate? «Ci si dimentica che alla Juve è passato uno Tsunami e stiamo ricostruendo tutto, nonostante questo siamo li e ci esaltiamo nel sentirci già paragonare alle grandi come Milan, Inter o Roma. Ad inizio campionato ci posizionavo un gradino al di sotto delle squadre in Europa, Uefa compresa: vederci ora lì ci gratifica e ci esalta: noi stiamo tirando su il palazzo, gli altri stanno cambiando i fiori al balcone.»
MERCATO? QUALCUNO ARRIVA – Sul mercato niente nomi ma un’assicurazione: «Sono un uomo di campo, non chiedetemi cose che spettano alla dirigenza, ma qualcosa sicuramente faremo».
BUFFON, GRANDE DIFESA E NON SIAMO APPAGATI – Il portiere della Nazionale ha passato una giornata inoperoso: l’unica emozione, dopo il palo di Maggio nel primo tempo, è stata la notizia del «Friuli» con la rete di Gilardino al 92’: «mi è venuto il gelone quando ho visto Gila che ha fatto gol ma era preventivabile che il Milan tornasse alla carica e facesse paura a tutti», dice a Sky il numero uno della Juve.
LA DIFESA NON È IN DISCUSSIONE - «Abbiamo risposto alla grande alle critiche – aggiunge il numero 1 della Juve - Tutti quei problemi che erano stati segnalati in maniera un po’ frettolosa oggi non si sono visti e questo fa ben sperare perché un gollettino prima o poi lo facciamo. L'importante è non prenderne».
ARRIVA QUALCUNO? IO SONO CONTENTO COSI – Sa che il prossimo acquisto della Juve sarà un difensore? «I ragazzi che hanno giocato oggi si sono comportati alla grande, poi se ci saranno nuovi acquisti questo riguarda l'allenatore e la società. Io comunque sono molto contento di quelli che ci sono».
DEL PIERO SA CHE NON SIAMO APPAGATI - In settimana il vostro capitano ha detto che bisogna dare tutti qualcosa di più... «Quello di Alex era un modo giusto per non farci sentire appagati. Sicuramente appagati non lo siamo, perché sappiamo benissimo che appena dovessimo mollare la presa o sentirci forti verrebbero a galla dei limiti anche grandi che magari con questo spirito riusciamo a oscurare».
BUFFON: "LORO MOLTO CHIUSI E FURBI" - juventus.com - Un pomeriggio quasi del tutto inoperoso. Purtroppo neppure con la possibilità di esultare ad un gol dei propri compagni. Juventus-Sampdoria per Gigi Buffon è volata via così, con il pallone quasi sempre nell’altra metà campo: «In partite come queste è fondamentale non prendere gol, farne uno e approfittarne quando gli avversari si aprono. Invece oggi loro sono stati sempre chiusi e anche furbi, viste tutte le interruzioni create. Hanno fatto bene e se ti viene concesso è giusto provarci. C’è una regola che dice che è l’arbitro a dover interrompere il gioco quando c’è un uomo a terra, invece noi continuiamo a buttare il pallone fuori». Prima di chiudere l’intervista a Juventus Channel, il portierone esamina la situazione di classifica: «Dobbiamo riprendere a vincere perché dietro si stanno facendo sotto, soprattutto il Milan. Fine dei sogni Scudetto? Ma a volte sognare serve perché dà entusiasmo a tutto l’ambiente».
LA GIORNATA NO DI ALEX, FUORI DAVANTI A DONADONILa Stampa -  Non dev’essere il massimo, e non lo è stato per Alex Del Piero, se ti lasciano sul prato solo mezzo spettacolo, levandoti alla pausa come si fa quando le cose non filano via lisce, proprio davanti agli occhi di Roberto Donadoni, quello che, a fine maggio, dovrà scegliere il cast per gli Europei. Dove, come hai ripetuto più volte, l’ultima venerdì scorso, vorresti andare. Soprattutto se, così malaccio, non stavi giocando.  Poteva essere una giornata più fortunata pure per il commissario tecnico azzurro che s’era seduto in tribuna al fianco di John Elkann sperando di tornare a casa con le idee un po’ più chiare. Macché. Ha regnato la noia, tanto che il tecnico è filato via a venti minuti dalla fine. Già un infortunio muscolare gli aveva tolto dal menù Antonio Cassano, rimasto a Genova, poi ci ha pensato Claudio Ranieri a levare pure l’altro osservato designato, Del Piero, dopo appena 45 minuti. L’allenatore della Juve l’ha spiegata così, alla fine: «Alex l’avevo visto un po’ provato, non al cento per cento, come le altre volte. Veniva da due partite e mercoledì ne avremo un’altra». L’andata dei quarti di Coppa Italia con l’Inter. Non tutta colpa del capitano, in ogni caso: «Per cercarlo ci sarebbe voluta più calma e più raziocinio. Non era facile». Ai bordi dell’impossibile con quel centrocampo rattoppato. E poi, c’era Vincenzone Iaquinta, in grande spolvero, e pure lui sull’ipotetica lista del ct: «Lui stava bene, ed era molto carico per i due gol segnati all’Empoli». Volendo giocarsela ad autoscontri, il numero nove era decisamente più adatto. Una staffetta già vista, comunque. Perché i due, finora, si sono dati il cambio otto volte, in tre delle quali il capitano ha lasciato il campo all’ex udinese. Nei due precedenti, la sterzata era stata vincente: alla prima di campionato, contro il Livorno, Vincenzo era entrato al 60’, buttando dentro due gol; e a Parma, con la squadra sotto due a zero, era spuntato alla pausa e aveva dato una mano a raddrizzare il pomeriggio, stampando il pareggio. Per questo Ranieri non pare imputabile di grave reato, anche se, come detto, Del Piero aveva levigato qualche buon pallone. Una manciata di minuti in più, potevano essergli concessi, anche se con il senno di poi ci si trova sempre in discesa. D’altronde, alla Juve Ranieri deve pensare, come già dimostrò a Firenze, il 7 ottobre, giorno di chiamate azzurre: fuori Del Piero, a sorpresa, dentro Iaquinta (che segnò). Al diavolo le polemiche: «Se dovessi parlare con tutti - disse il tecnico bianconero - farei il parlatore, non l’allenatore. Come l’ha presa? L’avrà presa come Olivera, come Tiago. Per me i ragazzi sono tutti uguali».  Stavolta, con il cambio pianificato all’intervallo, non si poteva neppure indagare l’espressione del capitano, che poi è uscito dagli spogliatoi senza passare dalla zona mista, al confine con giornalisti e telecamere. Occasione persa, forse. Anche se Donadoni, Alex, continuerà a seguirlo. Ne aveva parlato solo una settimana fa: «Mi piace il suo atteggiamento», aveva detto il ct, compreso il carattere. «Si è lamentato con me per alcune decisioni tecniche? Apprezzo la sincerità: meglio del silenzio». Per incavolarsi, aveva ampia materia anche ieri.
LE PAGELLE BIANCONERE - Repubblica - JUVENTUS
Buffon 6 Maggio gli fa venire i brividi, chiede aiuto al palo. E basta.
Birindelli 5.5 Troppo timido. Fa mancare la spinta in avanti.
Dal 38' st Almiron sv.
Legrottaglie 6.5 Impeccabile. Sovrasta Bonazzoli, mette anche la museruola a Bellucci, quando capita dalle sue parti.
Grygera 6 La retroguardia bianconera non è sottoposta ad un super lavoro, lui sbriga bene l'ordinaria amministrazione.
Molinaro 5.5 Quasi assente in fase offensiva. E pure in copertura patisce le iniziative di Maggio.
Marchionni 5 Butta al vento una facile occasione. Accusa il campo per il falso rimbalzo, ma l'errore resta grave. Punta dell'iceberg di una prova con poca sostanza.
Dal 29' st Palladino sv.
Salihamidzic 5 Evanescente. A centrocampo spesso si trova in inferiorità numerica e finisce per annaspare.
Zanetti 5.5 Non riesce mai a trovare l'inserimento giusto, non imprime fantasia e imprevedibilità alla manovra. Troppo lineare e quindi inutile.
Nedved 6 La solita furia sul piano dinamico. Non accompagnata però dalla giocata che può lasciare il segno.
Trezeguet 6 È l'unico realmente pericoloso. Si può discutere se sui due salvataggi sulla linea dei difensori blucerchiati, possa avere qualche colpa, nel senso che avrebbe potuto essere più preciso, ma intanto lui si era fatto trovare pronto nel colpire. Per la traversa deve solo maledire la sfortuna.
Del Piero 5.5 Un paio di dribbling e nulla più. Ranieri sostiene di averlo sostituito perché pensava alla sfida di Coppa Italia contro l'Inter. Ma forse anche per la sua giornata da dimenticare.
Dal 1' st Iaquinta 5.5: pure lui quasi impalpabile. 
JUVE MATRICOLA SUPER A FINE ANDATA - Raisport - E' stato un girone d'andata super per la Juve: con 37 punti, 1,94 di media a gara, i bianconeri hanno sfiorato il record per una matricola. Nell'era dei tre punti a vittoria (dal 1994/95) solo il Chievo aveva fatto meglio, con 35 punti in 17 giornate nel 2001/02 (2,05), con i veneti che girarono al 2/o posto, alla pari dell'Inter, appena un punto sotto la Roma campione d'inverno a quota 36. I veronesi chiusero poi al quinto posto, centrando la prima loro storica qualificazione alla coppa Uefa.
SCANDALO A SAN SIRO, ANCORA UN FURTARELLO NERAZZURRO - Marco Grassi per "Il Tempo" - Il Furtarello non è bello ma decisivo. Se c'era una squadra che meritava di vincere a San Siro era uno splendido Parma: ma un finale discutibile regala all'Inter ribaltone e vittoria, e lascia al resto d'Italia tanta frustrazione. Mancini fa esordire Maniche, il Parma gioca meglio. I nerazzurri comunque segnano: 30', su palla spiovente dal corner irrompe Cambiasso che, anticipando Cigarini, controlla e di sinistro firma il vantaggio. Ma lo stesso Cigarini riequilibra le cose al 40', quando su buon assist di Reginaldo, arriva in corsa sulla sinistra e piazza sul palo lontano un diagonale imprendibile.  Nella ripresa è sempre Parma sugli scudi: al 13' Reginaldo parte per un contropiede di 60 metri, ma non passa mai la palla (in 4 gialloblù contro 2!), l'azione sfuma e Di Carlo in panca ha un travaso di bile.  Al 20' JC salva in corner su Pisanu; sull'angolo, Couto di testa centra il palo, la palla rimbalza sulla linea, Cesar salva. La capitolazione è vicina: 24', punizione da sinistra da posizione decentrata, Gasbarroni (subentrato a Reginaldo) la piazza sul primo palo, JC si fa beffare. Il 2-1 per il Parma è meritato, la partita è splendida: Bucci al 30' salva su incornata a colpo sicuro di Cambiasso; 1' dopo Esteban segna, ma è in fuorigioco.  L'arbitro Gervasoni è decisivo: al 41' su tiro di Ibra, Couto salva di testa, la terna vede un braccio che probabilmente non c'è, ne viene un rigore (che Ibra segna al 43'), e il difensore portoghese è espulso.  Si fa male Dessena, Parma in 9, e al 48' arriva una palla in area, Ibra controlla e da pochi metri fissa il 3-2. Vittoria nerazzurra, polemiche infinite.
INTER: TROPPI RIGORI DISCUSSI - Mario Sconcerti per il Corriere della Sera - C’è qualcosa di eccessivo nell'Inter che chiude il girone di andata battendo malissimo il Parma (3-2 al 93’) ma dominando il campionato. Troppi i rigori discussi, troppi i punti di vantaggio su un avversario che meriterebbe più equilibrio. Certamente anche troppi infortuni e cambiamenti conseguenti, troppe insistite prime volte. Lentamente l'Inter sta finendo per perdere naturalezza, le è rimasta quasi soltanto la forza dei singoli e una difficoltà inattesa di essere squadra.
Sono talmente tanti in compenso i meriti acquisiti in questi due anni che non è giusto nemmeno discutere troppo. L’Inter è certamente la migliore squadra del campionato. Ha diritto a passi falsi. I tempi vorrebbero solo che la sua differenza fosse sempre evidente e mai coperta da errori arbitrali che stanno invece accumulandosi. Nessun dubbio che siano errori, cioè qualcosa a cui gli arbitri hanno diritto. Ma non si può nemmeno dare torto a chi pensa che nella giovane psicologia della nuova classe arbitrale l’Inter abbia preso il posto della vecchia Juventus. Non per gli inganni, ma per il bisogno che c’è di un punto fermo, di un nuovo inizio. La famosa sudditanza psicologica non è mai stata un’invenzione. La conosce e la incontra chiunque di noi ogni giorno. Insomma la buona fede è finita, nel cammino che resta sarà necessaria molta più attenzione. Nell’interesse stesso dell’Inter. Il problema non è il singolo episodio. Anche ieri il rigore probabilmente c’era. Conosco Couto da molto tempo, non avesse fatto fallo avrebbe avuto una reazione molto meno contenuta. È l’insieme dei comportamenti arbitrali che soffiano da tempo alle spalle dell’Inter. E uno in fila all’altro stanno finendo di costruire un castello di sospetti che non hanno senso ma esistono e pesano. D’altra parte quando si diventa i primi, quando si vince e si rivince, aumentano anche i doveri. L’Inter adesso è una corazzata che costruisce la propria differenza sui debiti e la ricchezza «scomposta» del suo presidente. Non ha più diritto alla simpatia, viene inseguita e combattuta da quegli stessi popoli che fino a poco tempo fa le chiedevano l’indipendenza dal potere della Juve. Tecnicamente la diagnosi è semplice. La squadra è stanca, non è brillante, si nasconde sul campo come i suoi due fantasisti designati (Ibrahimovic e Jimenez). E ha trovato ieri un avversario semplice e veloce, l’ideale ieri per metterne in evidenza le difficoltà. Hanno fatto tutti fatica, perfino Julio Cesar, perfino Cambiasso che è rimasto comunque il migliore. Alla fine non è cambiato nulla, in un minuto è stato come non fosse mai successo niente. Arbitri a parte, probabilmente è così. Ma se la Roma è stanca di avere un avversario imbattibile davanti, forse anche l’Inter comincia a essere stanca di avere alle spalle un avversario che non molla mai. C’è più equilibrio di quel che sembra. Abdica invece la Juventus come previsto ormai da molto tempo. E comincia a cercare patti con se stessa. Ranieri parla di una situazione di classifica straordinaria per la sua squadra comunque sempre in viaggio dalla B. Forse ha ragione, ma ora sappiamo che la differenza con le prime è tanta. Non basterà gennaio a colmarla. E forse nemmeno una grandissima estate.
RANIERI STAMANE A RADIO ANCH'IO: "SI' A SISSOKO" - La Stampa - «Ho sempre detto che non siamo a livello delle 4-5 che lo scorso anno sono arrivate in Champions e in Uefa». Lo ha dichiarato il tecnico della Juve Claudio Ranieri, intervenuto a Radio Anch’io lo sport. Noi stiamo costruendo una casa e mentre gli altri stanno mettendo i fiori noi siamo al grezzo. I ragazzi stanno facendo un campionato stupefacente e continuo a dire che dobbiamo continuare a lottare contro noi stessi per migliorarci. Piano piano cercheremo di gommare il gap che naturalmente ci sta. Devo ringraziare i senatori perchè hanno tracciato la strada maestra e i nuovi si stanno accodando a questa mentalità. Io aspetto sempre Camoranesi che quest’anno ho avuto per 3-4 partite, è l’uomo che può farci fare il salto di qualità. Molti dicono che abbiamo rallentato, ma non si può vincere sempre, la squadra si sta comportando come quando vinceva. La Juve staccata dal treno scudetto? Ci può stare ma noi continueremo a pronunciare quella parola perchè è un obiettivo a cui si punta per crescita normale di questa società. Cercheremo di dare sempre il massimo per mettere una piattaforma e poi cercheremo di miglioraci». Ranieri mette acqua sul fuoco in merito alle polemiche arbitrali: «Collina sta ricostruendo un settore arbitrale e valuterà quelli che hanno dato il meglio per poi fare una squadra più equilibrata. È inutile dire adesso se c’era o non c’era un rigore». Tornando al campionato per la corsa alla Champions ci sarà anche il Milan: «I rossoneri hanno tutte le carte in regola per entrare nella lotta». Qualche tifoso bianconero è rimasto deluso per la mancata vittoria contro la Sampdoria. «Con Cassano magari avremmo anche visto una partita diversa - continua Ranieri - avrebbero dovuto dare palla a Cassano e supportarlo, senza di lui hanno cercato di mettere palloni lunghi per Bonazzoli e Bellucci, ma Buffon è stato inoperoso. Queste sono partite come quella con l’Udinese che abbiamo perso in casa. Per il resto anche con una difesa e un centrocampo rimaneggiato la nostra prestazione è stata positiva. La nostra campagna di rafforzamento? È stata positiva perchè se la squadra sta lassù dove nessuno si aspettava è anche per questo, ma è anche vero che ci si aspettasse di più da qualche giocatore. Però ripeto ci sono allenatori che hanno cominciato il loro progetto da 4-5 anni e io sono qui da 6 mesi. Tiago? È il mio cruccio più grosso, perchè lo seguivo dai tempi dell’Inghilterra: ha classe, ha tutto non me lo spiego. Sissoko? Potrebbe arrivare, è un buon giocatore, un altro pezzo da mettere nel mosaico». Questi, invece, gli obiettivi immediati della Juve: «Dobbiamo ripeterci anche nel girone di ritorno, non sarà facile, adesso ci conosciamo bene, arriveranno i momenti difficili, ma poi tornerà il sole». Ranieri accetta con fascino la prossima sfida di Copa Italia contro i nerazzurri. «Mercoledì sarà una bella occasione per affrontare l’Inter. Siamo chiamati a tentarci; abbiamo fatto una grande partita in campionato, stavamo perdendo e abbiamo recuperato. Vogliamo passare il turno anche se davanti a noi abbiamo l’Inter». Ranieri continua a sposare il terzo tempo, nonostante molti non gradiscano: «Dobbiamo continuare. Molti dicono che non è giusto perchè non è spontaneo, perchè quello dell’inizio lo è? Un gesto di cortesia non ci costa nulla e se si fa poi negli spogliatoi mi sembra giusto anche farlo vedere a tutti, può essere utile».
SISSOKO, LA FANTASIA (DEI DIRIGENTI) AL POTERE - di Corsivo79 -  Ho ascoltato l'intervento in diretta di Ranieri a Radio Anch'io, nel quale il nostro tecnico ha praticamente confermato l'imminente arrivo di Sissoko. Meglio a gennaio che a giugno, dico io. Se si rivelerà l'ennesimo bidone di questa gestione, almeno potrà essere rivenduto tra sei mesi (naturalmente con relativa minusvalenza). Sin troppo facile fare dell'ironia, ma per il bene della Juve mi auguro che sia un buon acquisto. E' giovane ed ha un buon curriculum. Il suo possibile avvento tuttavia dimostra che il mercato bianconero è figlio dell'improvvisazione e non della programmazione. Poche settimane fa si diceva che alla squadra serviva come il pane un giocatore che desse un'iniezione di qualità al centrocampo sin troppo muscolare della Juventus. Ora vanno a prendere il giocatore più "muscolare" della Premier League, ovverosia il campionato più muscolare d'Europa. Tornando alla partita di ieri, bisogna dire che il pari con la Samp (l'ennesimo stagionale) è ancora frutto della discutibile conduzione tecnica di Claudio Ranieri, il quale - come ho già scritto la scorsa settimana - non ha ancora realizzato che la Juventus non è il Parma, che i pareggi qui da noi valgono quanto e come una sconfitta. A inizio stagione, quando la difesa faceva acqua da tutte le parti, i tifosi e gli opinionisti (su tutti Fabio Capello) spingevano per lo spostamento di Chiellini al centro. Soluzione logica, visto anche il grande Europeo Under 21 disputato da Giorgione qualche mese addietro. Il Signor Ranieri, invece, ha voluto insistere sulla coppia (male assortita) Andrade-Criscito, rimediando da luglio in avanti caterve di gol. Solo dopo l'infortunio del portoghese e dopo aver lasciato qualche punto per strada, si è accorto che il posto di Chiellini era al centro dell'area. Ai problemi difensivi aveva ovviato con l'illuminante idea del tridente, che per qualche partita aveva portato molti di noi a paragonare la Juventus di Del Piero, Trezeguet e Iaquinta a quella vincente di Lippi, con Del Piero, Vialli e Ravanelli. Con un'unica differenza: il Marcello lo schierò per tutta la stagione (a Milano e a Roma, come a Parma e Udine), andando a vincere uno scudetto in cui nessuno credeva. Mentre il Claudio ha schierato le 3 punte solo un paio di partite, inanellando una frustrante serie di pareggi che rischia di mettere a repentaglio la nostra partecipazione alla prossima Champions League. Poi è ora di smetterla di accampare ridicole scuse. "Gli altri devono puntellare, noi dobbiamo rifondare", la cantilena preferita di Ranieri, ripetuta a iosa l'estate scorsa e riproposta anche in versione invernale. Dico e ripeto: quanti allenatori possono annoverare in squadra fuoriclasse del calibro di Buffon, Del Piero, Nedved, Camoranesi, Zebina, Trezeguet, Zanetti e Chiellini? Per non parlare del redivivo Legrottaglie, degli ottimi Iaquinta e Nocerino. La verità è quella detta pochi giorni fa da Buffon: "Bastano un paio di veri campioni per vincere lo scudetto". Campioni da 30 milioni l'uno che la società non vuole acquistare. Anche se nessuno mi toglie dalla testa che con l'attuale rosa sia Lippi che Capello avrebbero potuto fare molto di più. Perchè Peruzzi non era più forte di Buffon, Torricelli non era più forte di Molinaro, Carrera non era più forte di Chiellini, Paulo Sousa non era più forte di Zanetti, Conte non era più forte di Nedved, Ravanelli non era più forte di Iaquinta, Vialli non era più forte di Trezeguet e Nocerino non è meno forte di Luca Danilo Fusi.  
     

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

AMORE CEKO
Il tributo finale del popolo bianconero a Pavel Nedved

 

JOHN ELKANN
ALL'ATTACCO

Il nipote dell'Avvocato punzecchia tecnico e giocatori
(video Sky Sport)

 


Inviate il vostro pezzo firmato all'indirizzo
corsivo79@libero.it . I più interessanti saranno pubblicati su "Nostra Signora del Cuore" previa approvazione e compatibilmente con lo spazio a disposizione.

 

LA FOTO 
DELL'ANNO

(clicca sull'immagine per ingrandirla)

 

GOLD USER
Ringrazio lo staff di Libero per il riconoscimento

 
BOICOTTAGGIO
Clicca il logo e leggi quali TV, giornali, aziende ed enti vari deve boicattare ogni buon tifoso Juventino.
 

 

JUVE GRATIS
SU INTERNET

TUTTE LE PARTITE DEI BIANCONERI E I GRANDI MATCH INTERNAZIONALI IN DIRETTA WEB

Cliccate su MYP2P e seguite le istruzioni. Per ogni partita vengono indicati i software e la lingua con le quali vengono trasmesse. Nella colonna di sx del sito trovate la sezione download per i programmi necessari (consigliati TVANTS e SOPCAST). Per vedere la partita non dovete far altro che cliccare sul tasto Play in corrispondenza del rispettivo software. Buona visione.  (grazie a Blade per la segnalazione)

 

LA STORIA
SIAMO NOI
UNA SOLA MAGLIA, UNA SOLA FEDE, UN UNICO GRANDE AMORE
immagine
  

 
NSC
Nostra Signora del Cuore, il blog bianconero letto anche in America, Gran Bretagna, Australia, Africa ed in molte altre parti del mondo 
(clicca la mappa)
Profile Visitor Map - Click to view visits
Create your own visitor map
Create your own visitor map!

Map IP Address
Powered byIP2Location.com

 
TANTI ALTRI VIDEO  NELLE SINGOLE SEZIONI:
SEZIONE VIDEO 1 
SEZIONE VIDEO 2 
SEZIONE VIDEO 3

SEZIONE VIDEO 4
SEZIONE VIDEO 5
SEZIONE VIDEO 6

MUGHINI SHOW
immagine

 

GIU' LE MANI DALLA JUVENTUS



IL 5 MAGGIO BIANCONERO


DEL PIERO MAGIA SCUDETTO


MILAN-JUVE 1-6 !!!
 
 

DEL PIERO LIVE IN SAN SIRO


TREZEGOL INCORNA IL MILAN


SAN GIGI BUFFON: I MIRACOLI


IL MIO CANTO LIBERO


INNI JUVENTUS


L'EUROGOL DI DEL PIERO ALLA GERMANIA


TOKIO, 8 DICEMBRE 1985: JUVENTUS CAMPIONE DEL MONDO
 

JUVENTUS CAMPIONE D'EUROPA

 

DECALOGO DI FARSOPOLI


LA VERA STORIA



PROCESSO FARSA


QUESTO E' MORATTI!
Beppe Grillo svela i loschi affari del presidente dell'Inter e della sua azienda.

 

Powered by FeedBurner
Add to AttensaAdd to Webwag
Add to flurryAdd to Excite MIX
Add to The Free DictionaryAdd to netvibes
Subscribe in FeedLoungeAdd to My AOL
Add JUVENTUS to Newsburst from CNET News.comSubscribe in Rojo
Subscribe in podnova

 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963