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TIFO BIANCONERO CONTRO RANIERI

Post n°1527 pubblicato il 29 Settembre 2008 da corsivo79

"METTI GIOVINCO O VATTENE VIA" IN COPPA OUT BUFFON E POULSEN

Dopo il deludente pareggio con la Sampdoria monta la protesta del popolo bianconero contro mister Ranieri, criticato per il brutto avvio di stagione e per la sistematica esclusione di Giovinco. Seba è l'idolo della curva, ma non dell'allenatore, che fino ad ora lo ha spedito spesso in panchina e in tribuna. Anche a Marassi neppure un minuto per lui. Sui siti, sui blog e sui giornali esplode la contestazione: "Cambi sbagliati", "Squadra troppo rinunciataria", "Assurdo lasciar fuori Giovinco". Un sondaggio rivela che il 74% dei navigatori vorrebbe addirittura l'esonero del tecnico. Intanto oggi la Juve parte per Minsk, dove domani affronterà in Coppa i campioni di Bielorussia del Bate Borisov. Restano a casa Buffon e Poulsen, non ancora al meglio. Così Ranieri potrebbe finalmente proporre la linea verde: dentro Marchisio e De Ceglie al posto del danese e dello spento Molinaro. Solito ballottaggio Giovinco-Nedved. Chiellini carica il gruppo: "Ora si vince. La Champions ci darà la scossa. Siamo carichi, in forma e vogliosi di rivalsa. I tifosi devono stare tranquilli, ci riprenderemo i punti persi nelle trasferte più difficili. E così sarà ancora più bello. Se gli attaccanti non segnano la colpa è della squadra. Amauri come Ibrahimovic. Giovinco? E' un fuoriclasse vero".

RANIERI, CLICCA LA CRITICA: QUALCUNO CHIEDE PERFINO L'ESONERO! - Tuttosport - Calma piatta in campo, fuochi d’artificio dopo: lo 0-0 di Marassi contro la Sampdoria accende la preoccupazione dei tifosi juventini molto più di quanto non avesse fatto l’1­1 col Catania all’Olimpico... Un senso di impotenza che ha scatenato le reazioni dei tifosi bianconeri, molto critici con l’allenatore, accusato di non aver fatto niente per cambiare l’andamento della partita, salvo inserire Iaquinta ad appena un quarto d’ora dalla fine. «Ranieri frena la Juve», ha sentenziato l’86,2 per cento degli juventini su Tuttosport. com, spiegando sul forum i motivi dell’attacco al tecnico (criticato anche su j1897.com e su juworld.net, dove in un sondaggio il 71,38 per cento lo licenzierebbe). Il principale capo d’accusa è proprio il mancato intervento in corsa sulla formazione iniziale: «Se penso alla partita di sabato mi viene da piangere! 90 minuti e una sostituzione!», si lamenta Napoleonejuventino... Le critiche per i mancati cambi contro la Samp si accentrano soprattuto su un nome: Sebastian Giovinco. E’ lui che i tifosi avrebbero voluto vedere in campo a Marassi per dare una svolta alla partita. EzioMaletto sul nostro forum non si spiega il suo mancato ingresso in campo: «Giovinco non è il salvatore della Patria e nessuno vuole addossargli responsabilità che non gli competono, ma se non viene riproposto nemmeno dopo essere stato il migliore in campo nell’unica occasione che gli è stata concessa, nonostante sia palesemente difficile produrre lo straccio di una palla gol, almeno una domanda è lecito porsela: perché?».
GIOVINCO IDOLO DELLA CURVA, MA NON DI RANIERI - La Stampa - Avvistato sul prato per 104 minuti in otto uscite possibili, cinque di campionato e tre di Champions, una vistosa fetta di tifosi bianconeri sul web, dopo i cori già sentiti allo stadio, ha pigiato i tasti telematici per sostenere l’impiego di Sebastian Giovinco: se ne chiede, almeno, l’aumento dell’orario di lavoro con la maglia della Juve addosso, e non vederlo imbullonato alla panchina, quando va bene, o ai seggiolini della tribuna. L’avrebbero innestato pure sabato contro la Samp, quando la partita s’era ormai fatta palude. Non essendo un giocatore secondario, almeno in prospettiva («è il futuro della Juve, copyright Cobolli Gigli), il dibattito è inevitabile. La sceneggiatura preparata per lui, Claudio Ranieri l’ha spiegata qualche giorno fa: «Piano piano arriverà il suo momento, ma non dobbiamo aspettarlo come il Messia. Dobbiamo considerarlo come un ragazzo che ha fatto vedere qualcosa e che si deve inserire, piano piano». Un pensierino a buttarlo dentro nella ripresa di Marassi, racconta chi se l’è vista in panchina, il tecnico l’aveva pure fatto: per Camoranesi, Nedved o Del Piero. Poi ci ha rinunciato: «Prima di levare un campione ci pensi dieci volte - disse Ranieri su un mancato cambio di Alex qualche tempo fa - perché può sempre risolverti la partita». Una spiegazione abbastanza credibile anche per sabato scorso. Detto che le valutazioni sulle sostituzioni mancate a risultato stampato aprono sempre eventualità inesplorabili, e sono pure piuttosto comode, il guaio è che Giovinco possa vivere in bilico l’intera annata. Presentato da Ranieri a inizio stagione come vice-Nedved, con il crack di Trezeguet, Sebastian è stato candidato pure per la rotazione degli attaccanti. Movenze e piedi da seconda punta non gli mancano di certo, un po’ di fisico sì, quando la forza del nemico ti costringe a giocare spalle alla porta. Idem come esterno sinistro: colpi e talento sono innegabili, meno l’energia nelle coperture. Per dire, nel finale contro la Samp, il vecchio Pavel s’è divorato cinquanta metri di campo per intercettare Stankevicius, ribattergli il tiro, e salvare la baracca. Tutti particolari che Ranieri ha ovviamente in testa. Così come, all’inizio, confidò ai collaboratori, una prima missione per Giovinco: «È un giocatore che negli ultimi venti minuti ti può aiutare a vincere la partita». In questo, allora, dovrebbe essere utilizzato, compatibilmente con la brutale concorrenza che impera alla Juve. Quella che lo frega, fin qui, e che incide sulle scelte del tecnico. Mettendo dentro lui, uno fra Amauri, Del Piero, Iaquinta, Nedved o Camoranesi deve restare a sedere, e non è cosa semplice. Può diventare complicata, la gestione del caso, anche perché la discussione oltre che tecnica è ormai nazional-popolare, fra il popolo juventino: sarà perché fatto in casa, sarà il fascino del ruolo, ma Giovinco è già stato issato a icona bianconero (la Formica Atomica), a dispetto di un buon campionato con l’Empoli (e nulla più). «È un ragazzo che si sta mettendo solo ora le scarpe da calcio», disse Ranieri, tanto per far tenere a tutti i piedi per terra e non schiacciarlo di responsabilità. Con uno così, però, la Juve sta discutendo un contratto quinquennale attorno ai 750.000 euro a stagione: anche questo, bel dilemma.
GIOVINCO, BASTA PANCHINA - Il Giorno - Aveva detto Buffon prima dell’inizio del campionato: «Nessuno ha un attacco come il nostro». Non poteva immaginare, il portierone, che dopo cinque giornate il suo attacco super fosse fermo a soli quattro gol, tre di Amauri e uno di Nedved. Va da sé che la rinuncia a Trezeguet è una di quelle batoste che neanche Buffon poteva prevedere, ma sarebbe troppo semplicistico, e riduttivo, scaricare sugli attaccanti le responsabilità del caso, con un centrocampo Sissoko-Poulsen coppia di molti muscoli e idee al minimo. Se la sostanza del gioco è scarsa, se la squadra è senza luce, non è che Amauri o Del Piero possono trovarsele sempre da soli, le soluzioni. Da una frenata all’altra, viene fuori per ora il ritratto di una Juventus che pensa in grande ma gioca in piccolo, come è successo sabato a Genova. Con Ranieri ora criticato non solo da Mourinho, anche dai tifosi bianconeri, via Internet. Nel debutto in Champions, aveva provveduto Del Piero a portare la Juve al di là dei suoi limiti (e con lui, Buffon), ma a fare la partita era stato soprattutto lo Zenit. Per quanto riguarda il Ranieri degli ultimi due pareggi, si era fatto preferire il primo, nonostante la mancata vittoria con il Catania. Contro la squadra di Zenga, Ranieri era stato più coraggioso, affidandosi ai giovani, e trovando in Giovinco il giocatore in grado di inventarsi qualcosa e di movimentare il gioco, in alternativa a Camoranesi. Il Ranieri di Genova, invece, si è limitato a una staffetta di routine, Iaquinta per Del Piero, anche tardiva, senza trovare lo spunto per provarci in un altro modo, con lo stesso Giovinco, un mancato cambio sottolineato da molti, non solo con il senno del poi. L’allenatore bianconero ha detto più volte di voler utilizzare il baby-tascabile solo come alternativa a Nedved, ma questo rischia, per la Juventus, di essere un modo per inquadrare Giovinco in uno schema troppo rigido, limitativo, quando almeno nel corso della partita Ranieri potrebbe trovare altre soluzioni, ad esempio con Giovinco in una linea di fantasisti a tre alla spalle di Amauri, e se l’allenatore bianconero lo avesse fatto a Genova nella ripresa, per la Samp sarebbe stato molto più complicato finire la partita all’attacco, con il suo portiere impegnato nel secondo tempo solo da un mezzo tiro di Nedved. E’ il momento dei dubbi, e molti tifosi bianconeri, almeno a giudicare dai blog e dai loro siti, hanno già messo sotto processo Ranieri, accusandolo di non saper leggere le partite, di sbagliare i cambi, di aver troppa paura di perdere. Non è un gran periodo, per il tecnico, Mourinho a parte. A proposito: da quando si becchetta con il portoghese, Ranieri ha smesso di vincere, ma sarà solo una coincidenza. Subito la coppa, ancora senza Buffon e con Poulsen tenuto a riposo, per una Juventus che va in Bielorussia alla ricerca anche di una parte di se stessa.
RANIERI, LA JUVE NON PUO' AVERE PAURA DI VINCERE - di Xavier Jacobelli (Il Giorno) - Il vento nuovo che soffia sul campionato spinge ai piani alti Lazio, Napoli, Udinese e Catania mentre Fiorentina e Roma sono in convalescenza e la Juve continua a pareggiare. Prima con il Catania in casa, poi con la Samp a Marassi. Qualcuno ha paragonato Ranieri a Trapattoni: l’accostamento è ingeneroso. Per il Trap, s’intende, considerato ciò che ha vinto l’attuale ct dell’Irlanda quando allenava i bianconeri (6 scudetti, 2 Coppe Italia, 1 Coppa dei Campioni, 1 Coppa delle Coppe, 1 Coppa Uefa, 1 Supercoppa Europea, 1 Coppa Intercontinentale e 1 Mundialito Club). Il fatto è che partite come quella di Genova, il Trap le vinceva; Ranieri, al massimo, le pareggia. Sabato sera ha avuto paura di vincere, altrimenti non avrebbe tenuto in panchina Giovinco che peraltro scoppia di salute e comincia a pensare se non sia il caso di andare all’Arsenal per vedere l’effetto che fa. Anche perchè, Wenger i giovani li fa giocare, non ammuffire. Spiegando la mossa con la Samp, Ranieri ha testualmente affermato: «Non ho inserito Giovinco perchè Camoranesi è Camoranesi e dal suo piede può uscire la magia. Non volevo esagerare nei cambi, anche per non restare con un nulla di fatto in mano». Un punto non è un nulla di fatto, ma la Juve che segna 4 gol in 5 gare di campionato preoccupa i suoi tifosi, già costretti a fare i conti con i cinque mesi di assenza di Trezeguet. Siamo soltanto all’inizio di una stagione lunga e faticosa ed è presto per trinciare giudizi definitivi. Però il gioco dei bianconeri è prevedibile, la fantasia è un optional, il centrocampo è muscolare e non si capisce perchè, se a disposizione c’è un ragazzo che ha classe e talento in quantità industriale, egli debba comunque rimanere in panchina. E ancora: per quanto tempo, uno del calibro di Giovinco, deve aspettare che gli venga concessa fiducia? E’ mai possibile che la Juve abbia la fortuna di avere in casa un ragazzo tanto quotato e lo releghi a riserva? Ranieri è stato bravissimo nell’ultimo campionato. Ma una squadra come la Juve non può avere paura di vincere. Mai.
I BIANCONERI PARTONO PER MINSK, RESTANO A CASA BUFFON E POULSEN - Repubblica Torino - Alla Juve non c´è tempo per i rimpianti, dopo il pari senza gol ed emozioni in casa della Samp. E´ subito Champions. Questa mattina, alle 11, la squadra lascerà Caselle con destinazione Minsk, capitale della Bielorussia. Domani sera (ore 20.30), l´undici bianconero giocherà contro il Bate Borisov. Nella comitiva non ci sono Buffon e Poulsen, oltre agli infortunati Zanetti e Trezeguet, mentre Zebina è aggregato al gruppo anche se non ancora a disposizione. Le condizioni del portiere sembrano in miglioramento: il dolore all´adduttore è scomparso, ma per evitare il rischio di una ricaduta le chiavi della porta saranno nuovamente affidate a Manninger. La buona notizia la porta Legrottaglie, reduce da un affaticamento muscolare che gli ha precluso la partita contro i blucerchiati. Domani il pugliese tornerà al centro della difesa, in coppia con Chiellini. L´esclusione di Poulsen è dovuta a motivi di turnover, dopo gli straordinari degli ultimi dieci giorni. Al posto del danese, a centrocampo al fianco di Sissoko, ci sarà Marchisio.  «Il turnover è un´ottima scusa per allenatori senza personalità», ha recentemente dichiarato il vulcanico Mourinho. Tra lui e Ranieri la battaglia verbale prosegue, senza esclusione di colpi. Ma il tecnico del Testaccio, in questi giorni, è finito anche nel mirino dei tifosi bianconeri che non hanno gradito l´atteggiamento rinunciatario della squadra a Marassi. Ranieri sarebbe colpevole di non saper leggere le partite e di sbagliare i cambi. O addirittura di non farli, come è successo a Marassi, quando l´unica correzione in corsa attuata dal tecnico romano è stata la sostituzione di Del Piero con Iaquinta. Molti criticano la rinuncia al talento di Giovinco, relegato per tutti i novanta minuti in panchina, nonostante la squadra fosse in evidente apnea di idee. E qualcuno inizia a sostenere che l´esclusione del talento tascabile sia dovuta a precise indicazioni dirigenziali, in attesa che la Juve risolva la querelle legata all´adeguamento del suo contratto. Ma le critiche a Ranieri hanno origini più lontane. Il cattivo andazzo del tecnico, secondo i tifosi, era già cominciato con lo Zenit ed è proseguito contro Cagliari, Catania e Sampdoria. In Champions e in Sardegna la realtà era stata offuscata dalle prodezze di Del Piero e Amauri. Due lampi nel buio che hanno provvisoriamente sedato il mal di gol (4 reti in campionato, contro le 14 della scorsa stagione). I tanti infortuni, su tutti quello di Trezeguet, e i pali colpiti in serie (già 3 in altrettante giornate) rappresentano solo una mezza giustificazione. E su Juworld. net, il giudizio dei fan è ancora più spietato: il 74% dei tifosi-navigatori vorrebbe addirittura cacciare Ranieri.
CHAMPIONS, NIENTE BUFFON - Tuttosport - Allenamento concluso per la Juventus. La notizia è che Buffon non sarà convocato per la partita di Champions. Il match di martedì contro il Bate Borisov, che si giocherà a Minsk, non vedrà quindi il ritorno del portierone bianconero. Nessun allarme, però, Gigi oggi si è allenato regolarmente. Non partirà neanche Poulsen, a cui Ranieri ha deciso di concedere un turno di riposo.
LEGROTTAGLIE OK - Si è allenato con il gruppo Nicola Legrottaglie che, dopo aver saltato la partita con la Samp, ha anche preso parte alla partitella finale. E anche se le condizioni di Buffon migliorano, in via precauzionale il portiere non prenderà parte alla trasferta. Con lui, a Torino resterà anche Poulsen a cui Ranieri concede un turno di riposo dopo la non bella prova di Genova. Ancora fuori Cristiano Zanetti mentre Zebina sarà invece al seguito della squadra, anche se non sarà disponibile per il match.
I CONVOCATI - Ecco la lista completa dei convocati per la traferta di Minsk contro Il Bate Borisov: Portieri: 13 Manninger, 12 Chimenti, 31 Nocchi; Difensori: 3 Chiellini, 4 Mellberg, 15 Knezevic, 21 Grygera, 28 Molinaro, 29 De Ceglie, 33 Legrottaglie; Centrocampisti: 7 Salihamidzic, 11 Nedved, 16 Camoranesi, 19 Marchisio, 22 Sissoko, 30 Tiago, 32 Marchionni; Attaccanti: 8 Amauri, 9 Iaquinta, 10 Del Piero, 20 Giovinco
JUVE, LINEA VERDE COL BATE - Tuttosport - Linea verde per la Champions. Claudio Ranieri sta studiando una baby Juve per rilanciare la sfida in Coppa contro il Bate Borisov. Con l'esclusione dalla lista dei convocati di Poulsen (nessun problema, scelta di turnover), a centrocampo ci sarà spazio per Claudio Marchisio, mentre sulla fascia sinistra Paolo De Ceglie darà il cambio a Cristian Molinaro.
GIOVINCO - Il più atteso dai tifosi, però, è sempre Sebastian Giovinco che potrebbe completare il terzetto di baby. La Formica Atomica è in ballottaggio con Nedved (che sabato ha giocato novanta minuti contro la Samp e quindi potrebbe riposare), ma potrebbe anche prendere uno dei due posti liberi in attacco, magari facendo coppia con Vincenzo Iaquinta. Quasi sicura, infatti, la panchina di Amauri, che finora non ne ha saltata una e ha bisogno di rifiatare.
VOCI INGLESI - Il tutto mentre dai tabloid inglesi rimbalza la notizia che Gianfranco Zola, nuovo e brillante coach del West Ham, avrebbe intenzione di bussare alla porta della Juve proprio per chiedere informazioni su Marchisio e De Ceglie, per i quali sarebbe pronta un'offerta già a gennaio. Difficile che la Juventus prenda in considerazione la richiesta, ma il ct conta molto sul rapporto che instaurato con i due campioncini durante il periodo da ct dell'Under 21 con Gigi Casiraghi. Chissà che la vetrina europea per i due non faccia aumentare i corteggiatori?
CHIELLINI: "ORA SI VINCE. LA CHAMPIONS CI DARA' LA SCOSSA" - Tuttosport - Giorgio, siete più arrabbiati o più delusi per il pareggio di sabato contro la Samp?
"Delusi, perchè abbiamo dato tutto e non siamo riusciti a fare quello che volevamo, creando effettivamente poche occasioni. L'obbiettivo iniziale era quello di vincere".
Due pareggi in quattro giorni, cosa vi sta succedendo?
Beh, non metterei assieme la partita contro il Catania e quella di Genova. Mercoledì abbiamo creato almeno dieci limpide occasioni da gol e siamo stati sfortunati. Sabato abbiamo avuto qualche problema nella fase offensiva"
C'è forse un problema fisico?
"Abbiamo giocato molte partite, ma contro la Samp nel finale siamo venuti fuori bene, quindi non direi. Il nostro problema è solo che non riusciamo a segnare. Inutile girarci intorno. I pochi gol non sono certi imputabili a Del Piero, Amauri e Iaquinta. Loro segnano se noi li mettiamo in condizione di segnare, quindi serve il lavoro della squadra. Rifornirli meglio, questa è la chiave".
E' una questione tattica, quindi?
"Sì e no. Più di atteggiamento, di mentalità".
Manca tanto Cristiano Zanetti....
"Sì, ci manca perchè ha caratteristiche diverse dagli altri centrocampisti e ha qualcosa in più nelle verticalizzazioni. Ma gli altri stanno andando bene e non è che se manca un giocatore la Juve non vince più".
Amauri è davvero come Ibra?
"A Cagliari non a caso è venuto spontaneo a tutti il paragone. Ama ha dimostrato subito di essere uno da Juventus".
E Giovinco? Lui è un talento da Juve?
"Certo che sì, quando ha giocato ha dimostrato di fare la differenza. Ha solo il problema di trovarsi davanti dei grandissimi campioni, quindi per lui sarà difficile trovare spazio. Ma è un fuoriclasse vero. Sono sicuro che percorrerà la mia strada e piano piano conquisterà sempre più spazio".
Che impressione le ha fatto Iago, l'altro baby fenomeno?
"Dovrei vederlo in partita, ma di sicuro ha un gran sinistro e ottima qualità"
E il Bate Borisov lo conosce?
"Abbiamo visto qualche video proprio ieri. Sono la classica squadra dell'Est: tosti, non hanno qualità eccelse, ma qualche buon giocatore c'è. Servirà la giusta concentrazione, ma non credo proprio che mancherà.."
Tanta voglia di riscatto dopo questi due pareggi?
"La Champions arriva al momento giusto. Ora qualsiasi partita sarebbe andata bene per sfogare la nostra voglia di vincere, ma la Coppa dà una scossa in più".
E poi ci sarà la "scossa Real", quanto ci pensi?
"All'inizio tanto, ma ora che giochiamo ogni tre giorni l'unico pensiero che ho è sempre per la prossima. Ma tolte le partite con la nazionale, quella col Real sarà la partita più affascinante della mia carriera".
Com'è il morale della squadra?
"Dispiaciuti per non aver vinto contro la Samp, ma consapevoli che quel pari ci può stare. Ma il morale è buono".
Fin dal'inizio della stagione sembra respirare fra di voi una forte consapevolezza della vostra forza: questi due pareggi l'hanno intaccata?
"No, assolutamente".
Siete quindi sempre convinti di poter vincere qualcosa?
"Veniamo da un anno di ottimo lavoro, il mercato ha colmato parte divario che c'era con le altre. Insomma, non posso garantire una vittoria, ma abbiamo le carte in regola per centrarla. Ora siamo più padroni del nostro destino".
Ma è più da Champions o da campionato questa Juve?
"Secondo me possiamo fare bene in tutte e due le competizioni. La nostra compattezza può essere efficace in entrambe"
Cosa si sente di dire ai tifosi, preoccupati per le ultime due partite?
"Tranquilli, è presto per preoccuparsi. Siamo forti e sappiamo dove migliorare. E per i punti che mancano, magari li andremo a prendere più avanti in qualche trasferta più difficile. Così sarà anche più bello".
IL BATE VINCE MA PERDE I PEZZI - Tuttosport - I prossimi avversari della Juventus in Champions volano in campionato: il Bate Borisov ha infatti battuto anche il Gomel nel torneo bielorusso (doppietta di Rodionov) e vola verso il terzo titolo consecutivo. Ma perde Ermakovich, il faro del centrocampo: il 33 enne mediano andrà sotto i ferri per un problema al ginocchio che si trascinava da tempo e che si è aggravato.
JUVE, CONTRO IL BATE ARBITRERA' ATKINSON - Tuttosport -  Saranno due direttori di gara inglesi a dirigere Juventus e Fiorentina nella seconda giornata di Champions League. Martin Atkinson dirigerà Bate Borisov-Juve nel gruppo H. Mentre Michael Riley arbitrerà i viola nella gara interna contro la Steaua Bucarest (gruppo F).
JUVENTUS, CHE SORPRESA IL NUOVO CASSANO! - Tuttosport - Antonio ora è veramente pronto per la Juve. Ieri ha fatto vedere ancora una volta di essere un giocatore su cui puntare. Sia a livello tecnico che, novità, anche a livello caratteriale. I suoi colpi non si discutono. E' quel tipo di giocatore per cui il tifoso di solito stravede. E' la fantasia allo stato puro. Quella dei campetti di periferia e delle strade. Quella tutto istinto e creatività. Ma Samp-Juve ha mostrato anche un Cassano maturato dal punto di vista dei comportamenti.
TECNICA E TESTA - Colpi di tacco, giravolte palla al piede, una protezione della palla da fare invidia. Ma anche testa sulle spalle. Questo è stato Antonio ieri. Sarà stata la presenza dei suoi possibili futuri compagni di squadra, ma Cassano più volte ha mostrato di aver acquisito un certo autocontrollo. Addirittura in una circostanza è andato a tranquillizzare il suo allenatore Mazzarri, che si agitava in panchina. Non solo, ha anche fatto da paciere tra Chiellini e Delvecchio, che sembravano piuttosto nervosi. Il talento di Bari vecchia si è avvicinato allo juventino, gli ha parlato e, subito dopo, il difensore è andato a dare la mano al sampdoriano. Sì, adesso sembra proprio pronto...

 
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