Creato da: 72rosalux72 il 04/06/2004
"Confermo i miei atti e rido dei miei castighi. E adesso condannatemi".

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Post n°551 pubblicato il 30 Luglio 2010 da 72rosalux72

 


Quando turigliatto e un altro paio di pirla mandarono all'aria l'ultimo governo prodi, ero assolutamente convinta che dovessero essere sbattuti fuori dai loro partiti. Insomma, il partito ti aiuta, e molto, per ottenere i voti necessari ad essere eletto e si presume che se uno si candida non lo faccia dietro costrizione, anche perchè il mestiere che andrà a fae è un privilegio sotto ogni punto di vista; il partito ti chiede in cambio di sottoscrivere il suo programma e possibilmente di crederci.
Se tu cominci a votare no su diverse questioni, il partito ha il diritto di chiederti: embè? Guarda che, per esempio, nel programma della coalizione non si parla di ritiro dei soldati italiani dalle zone di guerra, lo hai letto prima di candidarti? Poi va beh, nel caso sappiamo com'è andata a finire, e ricordo pure il sarcasmo della destra sui metodi bulgari di certi partiti.

E sul metodo usato dal berlusca quale espressione è giusto usare?
Nessun “finiano” ha mai votato per i fatti suoi, sempre compatti quando si tratta di votare la fiducia, e ne hanno votate quasi quaranta nonostante una maggioranza spropositata. E se uno da presidente della camera dice, madonna quante richieste di fiducia, sarebbe bene che anche in parlamento venissero discusse le leggi, non solo in consiglio dei ministri... ecco che viene accusato di ostacolare la marcia del pdl.
Ma alla fine chi se ne frega, a fini e agli altri sta proprio bene, gente che ci ha messo quasi vent'anni per capire che il berlusca vuole fare il padrone e non accetta il dissenso.

Questa “comica finale”- chissà se fini ci ha pensato o ha immaginato, le sue famose comiche finali sono arrivate e con lui come antagonista- non dovrebbe durare a lungo. I numeri sono ancora dalla parte del berlusca, ma la faccenda si inguaia. Adesso è necessario che tutti i fedeli al padrone siano presenti nei momenti importanti, non può rischiare niente.

Il presidente del consiglio chiede al presidente della camera di dimettersi, roba da urlo. Il presidente della camera risponde che manco per sogno, e ci mette il carico.
Queste son cose da riferire in parlamento, il luogo dove noi cittadini siamo rappresentati. Tra l'altro è cambiata la conformazione della maggioranza di governo, e il berlusca deve informare il parlamento.
Capisco che per lui basta che lo dica la tv e stiamo tutti a posto, ma qui vige un sistema democratico parlamentare, e lui ha il dovere di andare in parlamento e spiegare perbene.

Buone vacanze, finalmente!

 
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Post n°550 pubblicato il 23 Giugno 2010 da 72rosalux72

 

Abbiamo faticato a trovare un lavoratore contrario alla proposta fiat” dice tutta contenta un'inviata di minzolini qualche giorno fa. Eppure uno su tre non è d'accordo, ma scommetto che la giornalista non arriva a capire perchè nessuno si sia precipitato al suo microfono per dirlo.
Quindi non capisco cosa voglia dire bonanni quando parla di vittoria nonostante lo sciacallaggio mediatico. Evidentemente si aspettava di più da questi cafoni che manco sotto ricatto rinunciano ai loro diritti.
“Uomini fiat” che suonano al citofono dei lavoratori, consegnano lettere e cd da ascoltare, la voce del padrone ti chiama alla responsabilità, cazzo hai una famiglia, figli, ci pensi a cosa gli darai da mangiare se vince la linea della fiom? Questa roba sacconi e bonanni la chiamano “collaborazione delle parti”, e chissà allora che intendono loro per ricatto.

Ma va così, ormai la confusione è totale. Fossi stata una maturanda avrei svolto il tema sui giovani e la politica- bellissimo argomento- contestando prima di tutto la scelta delle citazioni fatta da chi ha compilato le tracce, per poi ficcarle tutte nella categoria “leader”.
Speriamo che qualcuno l'abbia fatto, argomentando che mussolini non è stato un leader ma un dittatore che ha distrutto l'italia, e che si potevano trovare esempi migliori di un pavido dittatore e di un papa per invogliare i maturandi a scrivere sul loro rapporto con la politica.
Ma sopra ogni cosa, avrei scritto che riportare nella traccia del tema le frasi del dittatore con le quali si assume davanti alla camera la responsabilità dell'omicidio di matteotti è una cosa disgustosa.
Non abbiamo proprio nessun altro esempio?
Oh sì. A cominciare da matteotti, che per la politica si è fatto uccidere. E spieghiamo ai giovani d'oggi che per matteotti la politica era la vita, e che lui doveva stare sulla traccia del tema, non il suo assassino.

La prima, essenziale, semplice verità che va ricordata a tutti i giovani è che se la politica non la faranno loro, essa rimarrà appanaggio degli altri, mentre sono loro, i giovani, che hanno l’interesse fondamentale a costruire il proprio futuro e innanzitutto a garantire che un futuro vi sia.
Enrico Berlinguer




 
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Post n°549 pubblicato il 26 Maggio 2010 da 72rosalux72

 

Capisco che le maestre sentano la responsabilità della classe avuta per cinque anni ma credo sia inutile cambiare marcia dal secondo quadrimestre e fare come se si fosse già in prima media.
Intanto una marea di compiti da febbraio a questa parte giustificata appunto col...”in prima media sarà peggio, si devono abituare”.
Siccome a pasqua abbiamo passato le vacanze a fare i compiti ho chiesto alla maestra d'italiano se lei avesse lavorato.
“ti lamenti anche tu? ( ah ecco, non sono l'unica)Guarda che non potevano stare dieci giorni senza fare niente”.
Ho detto niente? No, ho detto che era troppo.
Sai quanto ci vuole a fare l'analisi grammaticale di cinque testi di un sussidiario di quinta? Minimo un'ora e mezza ciascuno, il mio ce ne mette due, che per cinque fanno dieci ore solo di questo. Aggiungici le due regioni da studiare, disegnare e da riassumere sul quaderno, assegnate sempre da te; quattro pagine di storia e una ricerca su un qualsiasi argomento sugli etruschi, sempre assegnato da te; e il testo sulle vacanze, mica poteva mancare! Nel quale ettore ha scritto che ha fatto un sacco di compiti.
Poi matematica, che mette meno pensiero ma ci vuole comunque tempo, e per inglese un libricino da leggere e tradurre, molto carino per carità, ma non era meglio consigliarlo per le vacanze estive?

Poi assisto a continui sforamenti nei programmi. A matematica questa settimana hanno fatto il peso specifico con schede date dalla maestra perchè nel libro non c'è. Ettore mi ha informata che domani proverà a spiegargli la radice quadrata e che entro la fine dell'anno vuole introdurre il teorema di pitagora.
Sempre perchè così si troveranno meglio alle medie.
Invece la maestra farebbe bene a fare un bel ripasso in classe e non solo attraverso i compiti, visto che oggi mio figlio per trovare il volume di un parallelepipedo è andato a cercare la formula sul libro perchè non si ricordava.

Infine i promessi sposi. Ok, li leggi in classe da un'edizione ridotta. Ok, è pur sempre una storia da cui ricavare, per ogni capitolo, un riassunto, e sono d'accordo che esercitare la sintesi sia una roba formidabile.
Ma perchè i promessi sposi? E mi vieni a dire, giusto ieri, che non hanno più voglia di fare niente, il riassunto sul capitolo dei promessi sposi letto in classe è stato tirato via, uno scempio, ettore per esempio ha scritto quattro righe, non va bene.
Qual era l'argomento?
L'addio ai monti di lucia. E che caspita ti aspettavi scrivessero dei ragazzini di dieci anni su quella lagna di lucia?
Forse era meglio dedicare qualche ora in più alla consecutio, quelle cose che... sarei andato a giocare fuori se il tempo era bello; oppure all'ortografia, perchè io gliel'ho detto mille volte che qual è si scrive senza apostrofo e che da vuole l'accento solo se è verbo, ma se la maestra preferisce approfondire i patemi di lucia...

 
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Post n°548 pubblicato il 09 Maggio 2010 da 72rosalux72

 


Qui da noi va così.
Il ministro delle attività culturali annuncia che non andrà al festival di cannes per ripicca, perchè non gli piace draquila la terra che trema. Qualsiasi paese sarebbe orgoglioso di avere un film fuori concorso a cannes, l'italia no- veramente noi ne abbiamo pure uno in concorso, ma è di luchetti, un altro di sinistra e come se non bastasse il suo film parla di proletariato.
Quindi bondi non va, annunciando la sua assenza con la grancassa.
E figuriamoci quanto frega a quelli di cannes se bondi c'è o non c'è. Uno che come capo del ministero ha fatto dare soldi pubblici a “natale a beverly hills”, a cannes è meglio non ci vada.


Né bondi né la brambilla hanno visto draquila e probabilmente mai lo vedranno. Gli basta però sapere il nome della regista, autrice, intervistatrice per decidere che il film non gli piace, che è pura propaganda e che addirittura offende il popolo italiano.
Strano, a guardare il film a me non è per niente parso che il popolo si senta offeso. Anzi! Davanti alla possibilità di parlare, finalmente, gli aquilani ne hanno dette tante che non si contano. Io ho pure pensato che sono orgogliosa di essere italiana come quelle persone che sfidano i capi della protezione civile, gli addetti alla sicurezza delle tendopoli, la polizia – “ooohhh, lei mi può strappare di mano lo striscione e io non lo posso fare a lei? Invece sì!!” e glielo strappa (applausi in sala).

Draquila da fastidio perchè denuncia la trasformazione di un ente pensato per gestire le emergenze in una società economica che organizza grandi eventi, e che quindi non ha più niente a che fare con la protezione civile.
Da fastidio perchè parlano uomini e donne che hanno scelto di metterci il nome e la faccia, e uno pensa che se lo fanno sanno quel che dicono.
La brambilla potrebbe cominciare con le denunce ai funzionari ed ex funzionari della protezione civile che raccontano la loro verità nel film, invece di blaterare querele contro la guzzanti.
Da fastidio perchè è un documentario serio, che riporta l'entusiasmo per il berlusca di alcuni e il dissenso di altri.
Oh sì, è di parte. Come sarebbe stato di parte un filmato agiografico del lavoro fatto in abruzzo. Capisco che bondi e la brambilla avrebbero preferito così', per loro sarebbe stato obiettivo.
Gli giro la domanda che una giovane donna aquilana urla in faccia ai signori addetti all'ordine che non la lasciano entrare, insieme a un bel gruppo, nel tendone dove sta parlando il berlusca.

“perchè chi applaude può entrare e chi vuole fischiare no? Ditemi perchè? PERCHE'?
Già, perchè?

 
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Post n°547 pubblicato il 23 Aprile 2010 da 72rosalux72

 


Non so come si possa stare in un partito col quale non si è d'accordo su niente. Di solito una persona normale sceglie di non rinnovare più la tessera, poi di non partecipare più alle iniziative, infine di non votarlo più. Io quando il pds si trasformò in ds feci così.
Altri, tipo fini o rutelli, se escono da un partito devono fondarne un altro, oppure fare il capetto di una minoranza in nome della libertà di dissenso.
Purtroppo per fini in un partito del quale fai parte e si presume senza costrizione, le decisioni vengono approvate a maggioranza – a larghissima maggioranza, a quanto si è visto- per cui non ha senso fare il capopopolo con quattro amici al seguito.
Fini potrebbe obiettare che il pdl è un partito un po' strano, si convocano gli organismi quando decide il berlusca, si fa un congresso quando decide il berlusca. Eh sì, lui decide come fosse casa sua, e il problema è che è casa sua. Ci ha messo i soldi, le persone, le televisioni, i giornali, insomma ci ha investito tutto. Strano che fini non se ne sia accorto.
Ovvio che non tolleri un fini che osa esprimere dissenso. Quel fini che senza di lui farebbe ancora opposizione al 5/6percento, lo ringrazi piuttosto.

Poi uno che ci ha messo 16 anni per capire che il berlusca non vuole essere contraddetto, e ci ha pure ammazzato il suo partito, secondo me deve fare un lavoro diverso dal politico di professione.

 

 
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