Tempo verrà...

Ci sono più cose nel cielo e nella terra...Oppure: Ho visto cose che voi umani... Oppure: La ragione a certe cose non può giungere...

 

AREA PERSONALE

 

...THERE WILL BE TIME

………..

And indeed there will be time 

For the yellow smoke that slides along the street, 

Rubbing its back upon the window-panes;         25

There will be time, there will be time 

To prepare a face to meet the faces that you meet; 

There will be time to murder and create, 

And time for all the works and days of hands 

That lift and drop a question on your plate;         30

Time for you and time for me, 

And time yet for a hundred indecisions, 

And for a hundred visions and revisions, 

Before the taking of a toast and tea.

…………

( da The love song of J.Alfred Prufrockdi T.S. Eliot )
La luce dell'est - Battisti
http://it.youtube.com/watch?v=cu8TVViVOpw

 
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STRADE

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"Caminante no hay camino, se hace camino al andar" A.Machado

IN MEMORIA.
Locvizza il 30 settembre 1916.

Si chiamava
Moammed Sceab
Discendente
di emiri di nomadi
suicida
perché non aveva più
Patria
Amò la Francia
e mutò nome
Fu Marcel
ma non era Francese
e non sapeva più
vivere
nella tenda dei suoi
dove si ascolta la cantilena
del Corano
gustando un caffè
E non sapeva
sciogliere
il canto
del suo abbandono
L’ho accompagnato
insieme alla padrona dell’albergo
dove abitavamo
a Parigi
dal numero 5 della rue des Carmes
appassito vicolo in discesa.
Riposa
nel camposanto d’Ivry
sobborgo che pare
sempre
in una giornata
di una
decomposta fiera
E forse io solo
so ancora
che visse
(G.Ungaretti)

***

Nomadas - Franco Battiato

 

ETERNA PRESENZA

Non importa che non ti abbia,
non importa che non ti veda.
Prima ti abbracciavo,
prima ti guardavo,
ti cercavo tutta,
ti desideravo intera.
Oggi non chiedo più
né alle mani, né agli occhi,
le ultime prove.
Di starmi accanto
ti chiedevo prima,
sì, vicino a me, sì,
sì, però lì fuori.
E mi accontentavo
di sentire che le tue mani
mi davano le tue mani,
che ai miei occhi
assicuravano presenza.
Quello che ti chiedo adesso
è di più, molto di più,
che bacio o sguardo:
è che tu stia più vicina
a me, dentro.
Come il vento è invisibile, pur dando
la sua vita alla candela.
[...] Quello che ti chiedo
è solo che tu sia
anima della mia anima,
sangue del mio sangue
dentro le vene.
[...]Quello che ti chiedo
è che la corporea
passeggera assenza,
non sia per noi dimenticanza,
né fuga, né mancanza:
ma che sia per me
possessione totale
dell'anima lontana,
eterna presenza.


Pedro Salinas



Ludovico Einaudi - Inizio

 

ANDRJI PALINDROMO

 

WAS IT A CAT I SAW

***********************************

 immagine

ESTIVA
Distesa estate,
stagione dei densi climi
dei grandi mattini
dell’albe senza rumore-
ci si risveglia come in un acquario-
dei giorni identici, astrali,
stagione la meno dolente
d’oscuramenti e di crisi,
felicità degli spazi,
nessuna promessa terrena
può dare pace al mio cuore
quanto la certezza di sole
che dal tuo cielo trabocca,
stagione estrema, che cadi
prostrata in riposi enormi,
dai oro ai più vasti sogni,
stagione che porti la luce
a distendere il tempo
di là dai confini del giorno,
e sembri mettere a volte
nell’ordine che procede
qualche cadenza dell’indugio eterno.
(V.Cardarelli)

 

 

POI UN GIORNO...

Poi un giorno
Lungo il cammino consueto
Dai bordi regolari
Piccole asperità
Superabili
Facile l’andare
Profondamente
Ordinato
E triste
- Un giorno
Avverrà
Il non più aspettato,
Si compirà
Imprevedibile
Il desiderio
D’eterno.
Allora
Si confonderà
La vista dell’arrivo;
Sembrerà
Una partenza.
Lo sarà.

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INCONTRO DI DUE MANI

Incontro di due mani
in cerca di stelle,
nella notte!
Con che pressione immensa
si sentono le purezze immortali!
Dolci, quelle due dimenticano
la loro ricerca senza sosta,
e incontrano, un istante,
nel loro circolo chiuso,
quel che cercavano da sole.
Rassegnazione d'amore,
tanto infinita come l'impossibile!

Juan Ramon Jiménez

Agostini - Vorrei assaporare ogni attimo, vorrei nutrirmi di vera gioia

Sì, stai davanti a me,
che mai dimentico di te,
pensando a te.


Juan Ramon Jiménez



The Beatles - Hey Jude

 

RIMMEL

 Brindiamo al lieto evento, A.........!
Il tuo brillante “centodieci e lode”
Degna corona alla lunga catena
Di consensi parziali, per cui gode
Tanto il mio cuore, oltre alla pergamena,
m’induce a dedicare a te quest’ode
che mi sgorga dal cuore e dalla mente
senza travaglio, ma spontaneamente.
[...]
Coltiva sempre la letteratura,
la grande madre di tutte le scienze,
che senza far ricorso all’avventura
affina i sentimenti e le coscienze
in tanti luoghi e in ogni congiuntura
senza mai registrare deficienze,
e che pel tuo futuro, a mio conforto
ti ha condotta a sì “glorioso porto”.

L. M.

 

 

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DIANA DI LEOCHARES

http://it.youtube.com/watch?v=wD7ltzGY8Sc

Amici mai - A. Venditti

***

Amo tutto ciò che è stato

Amo tutto ciò che è stato,
tutto quello che non è più,
il dolore che ormai non mi duole,
l’antica e erronea fede,
l’ieri che ha lasciato dolore,
quello che ha lasciato allegria
solo perché è stato, è volato
e oggi è già un altro giorno

Fernando Pessoa

 

 

 

I LIMONI (E.MONTALE)

[...]

Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,

qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
ed è l'odore dei limoni.
Vedi, in questi silenzi in cui le cose
s'abbandonano e sembrano vicine
a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta
di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l'anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente ci metta
nel mezzo di una verità.
Lo sguardo fruga d'intorno,
la mente indaga accorda disunisce
nel profumo che dilaga
quando il giorno piú languisce.
Sono i silenzi in cui si vede
in ogni ombra umana che si allontana
qualche disturbata Divinità.
[...]

 

NO COMMENT

totanoriflessivo.splinder.com
Le Miroir d'un moment  - P. Eluard 1929

Il dissipe le jour,
Il montre aux hommes les images déliées de l'apparence,
Il enlève aux hommes la possibilité de se distraire.
Il est dur comme la pierre,
La pierre informe,
La pierre du mouvement et de la vue,
Et son éclat est tel que toutes les armures, tous les masques en sont faussés.
Ce que la main a pris dédaigne même de prendre la forme de la main,
Ce qui a été compris n'existe plus,
L'oiseau s'est confondu avec le vent,
Le ciel avec sa vérité,
L'homme avec sa réalité.
Lo specchio del momento dilegua il giorno, mostra agli uomini le immagini sciolte dall'apparenza, sottrae agli uomini la possibilità di guardare altrove. E' duro come la pietra, la pietra informe, la pietra del movimento e della vista, ed il suo splendore è tale che tutte le armature, tutte le maschere ne sono trasfigurate. Ciò che viene preso in mano disdegna persino di prendere la forma di mano, ciò che è stato capito non esiste più, l'uccello s'è confuso col vento, il cielo con la sua verità, l'uomo con la sua realtà.
 



Amore che vieni amore che vai
 

 

It's him

Post n°3026 pubblicato il 15 Maggio 2011 da nomore.norless
 
Foto di nomore.norless

«Se tu conoscessi il Tempo bene quanto me, non parleresti di sprecarlo come fosse una cosa. Perchè non lo è. Direi proprio che tu, con il tempo, non ci hai mai parlato!»

Cappellaio Matto - Alice nel paese delle Meraviglie

 

 
 
 

Bruce Springsteen - Human Touch

Post n°3025 pubblicato il 15 Maggio 2011 da nomore.norless
 

 
 
 

Atmosphere

Post n°3024 pubblicato il 07 Maggio 2011 da nomore.norless
 

Joy Division

 
 
 

You don't have a clue

Post n°3023 pubblicato il 30 Aprile 2011 da nomore.norless
 

Royksopp

 
 
 

Casetta

Post n°3022 pubblicato il 22 Aprile 2011 da nomore.norless
 

  Siracusa, Teatro

 
 
 

Sistema solare

Post n°3021 pubblicato il 15 Aprile 2011 da nomore.norless
 

http://www.solarsystemscope.com/

 
 
 

Impronte

Post n°3020 pubblicato il 12 Aprile 2011 da nomore.norless
 
Foto di nomore.norless

“Ognuno deve lasciarsi qualche cosa dietro quando muore, diceva sempre mio nonno: un bimbo o un libro o un quadro o una casa o un muro eretto con le proprie mani o un paio di scarpe cucite da noi. O un giardino piantato col nostro sudore. Qualche cosa insomma che la nostra mano abbia toccato in modo che la nostra anima abbia dove andare quando moriamo, e quando la gente guarderà l'albero o il fiore che abbiamo piantato, noi saremo là. Non ha importanza quello che si fa, diceva mio nonno, purché si cambi qualche cosa da ciò che era prima in qualcos'altro che porti poi la nostra impronta. La differenza tra l'uomo che si limita a tosare un prato e un vero giardiniere sta nel tocco, diceva. Quello che sega il fieno poteva anche non esserci stato, su quel prato; ma il vero giardiniere vi resterà per tutta una vita.”

 

Ray Bradbury, Fahrenheit 451

 
 
 

Opinioni

Post n°3019 pubblicato il 29 Marzo 2011 da nomore.norless
 
Foto di nomore.norless

[…] A un’indagine approfondita si nota che il castello è una struttura ricca di simbolismi, di peculiarità matematiche, geometriche, geografiche, astronomiche. Lo studioso Aldo Tavolato ritiene che sia stato concepito come “emblema materiale di una conoscenza raffinata e vastissima”. Il castello rappresenterebbe uno ‘gnomone solare’, le cui misure sarebbero state concepite in modo che il moto solare e le ombre da esso proiettate ne definissero tutte le proporzioni. Anche la posizione geografica scelta per la costruzione non sarebbe casuale. Il castello si trova infatti a una latitudine di 41° 5’, dove durante gli equinozi, nelle due ore a cavallo del mezzogiorno, il Sole percorre un arco di 45°, corrispondente a un lato di ottagono. I quattro punti in cui il Sole sorge e tramonta, durante i solstizi d’estate e d’inverno, tracciano sul terreno un rettangolo i cui lati sono in rapporto aureo tra di loro.
[…] L’esasperata, quasi ossessiva geometria di Castel del Monte ha affascinato molti studiosi, che trovavano difficile credere alla casualità di una simile serie di rapporti matematici collegati. Così, di volta in volta, si sono visti nell’edificio la ricostruzione di una villa romana, un edificio templare, un osservatorio astronomico. Soprattutto, lo si è interpretato come un’architettura esoterica collegata al moto del Sole e degli astri.
[…] Nell’architettura di Castel del Monte, secondo molti studiosi, è costante la presenza del ‘numero aureo’, cioè di quel coefficiente di 1,618 su cui si basano non solo le proporzioni del corpo umano, ma anche molte costruzioni dell’XI – XIII secolo, con scopi esoterici o mistici. La pianta della costruzione, considerata nella sua interezza (compresi cioè lo spessore dei muri e le dimensione delle torri), può essere schematicamente rapportata a due coppie di rettangoli aurei ortogonali uguali, incrociate tra loro con un angolo di 45°.
[…] A Castel del Monte il numero aureo è presente anche nel portale d’ingresso, come afferma la studiosa Stefania Mola. Realizzato con lo stesso rapporto che “struttura” il corpo umano, il portale rappresenterebbe simbolicamente, proprio sull’accesso del castello, “l’uomo che inizia il suo viaggio iniziatici verso la grande avventura dello spirito”.

Dal web (Blog di Blogger)

***

 

[…] "Quel castello sorge lì e non altrove - spiega Licinio [Raffaele Licinio, Castel del Monte, Edizione Dal Sud, 2001, n.d.r.] - perché deve completare le maglie di un sistema che serve a controllare il territorio". Un maniero che va dunque considerato nell'ambito dei rapporti comunicazionali con i principali castelli della zona: Barletta, Canosa, Trani, ma anche Andria, Ruvo, Corato, Terlizzi, Bari, Gravina, il Garagnone. "Un grande personaggio politico come Federico II conosce perfettamente l'importanza del controllo, anche militare, del territorio. Non si tratta infatti soltanto di un processo di costruzione di castelli, ma di modifica dello sviluppo di un territorio: delle colture, dei trasporti, dei commerci, della politica, della demografia". E poi c'è la valenza spettacolare di un monumento che è ostentazione di potenza: "Il castrum di Santa Maria del Monte serve a Federico - aggiunge lo storico - come rafforzamento della simbologia del potere: che con Castel del Monte diventa talmente esplicita da rappresentare in pietra la corona ottagonale degli svevi, ossia il simbolo della casa imperiale". Ottagonale come la corona di Ottone il grande, che fu cinta da Federico II; o come la pianta della Cappella Palatina di Aquisgrana (capitale dell'impero di Carlo Magno), nota a Federico II in quanto vi fu incoronato re dei Romani il 25 luglio del 1215; o come il grande lampadario di rame dorato - con otto sportellini ed altrettante torri - fatto costruire da Federico I Barbarossa e che pende dal soffitto della cappella. Una figura, quella dell'ottagono, evidentemente assai familiare e vicina agli svevi: e a Federico in modo particolare.

L'asso nella manica dei cultori delle teorie esoteriche resta la condizione di "solitudine" territoriale dell'ottagono in pietra di Castel del Monte, insieme con la tesi che vuole il maniero del tutto privo di elementi di difesa. Due stereotipi che Licinio rifiuta: "L'isolamento - osserva - si rivela un grande bluff. Il castello è sulla via che collega Andria a Gravina, in un paesaggio vivo, frequentato, dinamico. Non bisogna farsi ingannare dalla distorsione prospettica, un fenomeno ben noto agli storici: registrando un dato attuale, si cede alla tentazione di proiettarlo meccanicamente all'indietro, nel passato. Neppure risponde al vero il ritornello che Castel del Monte non avesse difese: non mancano certo, ad esempio, chiare testimonianze dell'esistenza di una cinta muraria". […]

di Edoardo Altomare , dal web 

 

 

 
 
 

La Canzone di La Palisse

Post n°3018 pubblicato il 28 Marzo 2011 da nomore.norless
 
Foto di nomore.norless

Signori, vi piaccia udire
l'aria del famoso La Palisse,
Potrebbe farvi gioire
se essa vi divertisse.

La Palisse ebbe pochi beni
per sostener la sua nascenza,
Ma non gli mancò nulla
finché visse nell'abbondanza.

Viaggiava volentieri,
scorrazzando per tutto il reame,
Quando stava a Poitiers,
non stava certo a Vendôme!

Si divertiva in battello
e, sia in pace che in guerra,
Andava sempre per acqua
se non viaggiava via terra.

Beveva ogni mattina
vino spillato dalla botte,
Per mangiare dai vicini
vi si recava di persona.

Voleva per mangiar bene
vivande squisite e assai tenere,
E faceva il martedì grasso
sempre la vigilia delle Ceneri

Brillava come un sole,
coi suoi capelli biondi.
Non avrebbe avuto pari
se fosse stato solo al mondo.

Ebbe molti talenti,
ma si è certi di una cosa:
Quando scriveva in versi,
non scriveva mai in prosa.

Fu, per la verità,
un ballerino scadente,
Ma non avrebbe cantato male,
se fosse stato silente.

Si racconta che mai
sia riuscito a risolversi
A caricar le pistole
se non aveva le polveri.

Morto è il signor de la Palisse,
morto davanti a Pavia,
Un quarto d'ora prima di morire,
era in vita tuttavia.

Fu per una triste sorte
ferito da mano crudele,
Si crede, poiché ne è morto,
che la ferita fosse mortale.

Rimpianto dai suoi soldati,
morì degno d'invidia,
E il giorno del suo trapasso
fu l'ultimo della sua vita.

Morì di venerdì,
l'ultimo giorno della sua età,
Se fosse morto il sabato,
avrebbe vissuto più in là.

Bernard de la Monnoye

Parlare come La Palisse significa dire qualcosa di ovvio, noto già a tutti senza bisogno di spiegazioni, presentandola invece come una grande scoperta. Il modo di dire deriva da un episodio storico passato alla leggenda. Jacques II de Chabannes, signore de La Palice,  Pacy, Chauverothe, Bort-le-Comte e Héron e Maresciallo di Francia (oggi Lapalisse, 1479-1525), morì combattendo valorosamente nella battaglia di Pavia del 1525, tra l’esercito di Francesco I e quello di Carlo V d’Asburgo. Per rendergli omaggio, i suoi uomini incisero sulla cassa che ne raccoglieva le spoglie una frase che l'avrebbe destinato alla Storia: «Qui giace il Signor de La Palisse che un quarto d’ora prima di morire era ancora vivo». Un'epigrafe ingenua per sottolineare il coraggio del condottiero che, ancora pochi istanti prima di morire, si batteva come un leone. L'epigrafe, invece, è passata alla Storia, come una verità ovvia, evidente, scontata, palese, lampante. una verità lapalissiana, appunto (dal termine francese lapalissade).Da questa storia prese spunto il poeta francese Noei Borguignon de Gui Barôzai, pseudonimo di Bernard de la Monnoye (1641-1728), per comporre questa strofa piena di banalità e affermazioni scontate che consacrò definitivamente la fama al personaggio. De la Monnoye, critico e filologo, studiò da avvocato ma preferì dedicarsi alla letteratura. Di lui si ricordano le Noëls bourguignons, successo librario del XVII secolo. Fu anche nominato membro dell’Académie française. 

Dal web

 

 
 
 

'mehercules, male cessit'

Post n°3017 pubblicato il 27 Marzo 2011 da nomore.norless
 
Foto di nomore.norless

Asinus ad lyram

Quam ingenia saepe calamitate intercidant

Asinus iacentem vidit in prato lyram;
accessit et temptavit chordas ungula.
sonuere tactae. «Bella res mehercules;
male cessit ea», ait «artis quia sum nescius.
si repperisset aliquis hanc prudentior,
divinis aures oblectasset cantibus».
Sic saepe ingenia calamitate intercidunt.

L’asino e la lira

Come miseramente può andare persa un'occasione

Un asino vide una lira a terra su un prato; si avvicinò e con l'unghia pizzicò le corde. Quelle, toccate, emisero dei suoni. "Piacevole cosa ma, perbacco, non ha avuto fortuna" disse" perchè non conosco nulla di quest'arte. Se fosse stata trovata da qualcuno più capace di me avrebbe, con dolcissimi suoni, deliziato le orecchie . Così spesso le capacità innate vengono rese inutili dalla sfortuna.

Fedro (I sec. d.C.)

 
 
 

Un soffio caldo

Post n°3016 pubblicato il 26 Marzo 2011 da nomore.norless
 

Zucchero

 
 
 

Dream Operator

Post n°3015 pubblicato il 25 Marzo 2011 da nomore.norless
 

                                   

                                                  Talking Heads

 
 
 

La Cura

Post n°3014 pubblicato il 23 Marzo 2011 da nomore.norless
 

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    Oggi, 23 marzo, compleanno di Franco Battiato. Auguri ^_^

 
 
 

Music

Post n°3013 pubblicato il 23 Marzo 2011 da nomore.norless
 
Foto di nomore.norless

“Music is well said to be the speech of angels; in fact, nothing among the utterances allowed to man is felt to be so divine. It brings us near to the infinite.”

 

Thomas Carlyle, 1795-1881

 

 
 
 

Ágætis Byrjun

Post n°3012 pubblicato il 23 Marzo 2011 da nomore.norless

Sigur Rós

 
 
 

Bache Bene Venies

Post n°3011 pubblicato il 19 Marzo 2011 da nomore.norless
 

                                           

Dai Carmina Burana

 

I Carmina Burana sono testi poetici contenuti in un importante manoscritto del XIII secolo, il Codex Latinus Monacensis o Codex Buranus, proveniente dal convento di Benediktbeuern (l'antica Bura Sancti Benedicti fondata attorno al 740 da San Bonifacio nei pressi di Bad Tölz in Baviera) e attualmente custodito nella Biblioteca Nazionale di Monaco di Baviera.

Il termine Carmina Burana è stato introdotto dallo studioso Johann Andreas Schmeller nel 1847 in occasione della prima pubblicazione del manoscritto. Tale codice comprende 315 componimenti poetici su 112 fogli di pergamena decorati con 8 miniature. Sembra che tutte le liriche dovessero essere destinate al canto, ma gli amanuensi autori di questo manoscritto non riportarono la musica di tutti i carmi, cosicché possiamo ricostruire l'andamento melodico solo di 47 di essi. Il codice è suddiviso in sezioni:

Carmina moralia (CB:1-55), argomento satirico e morale;

Carmina veris et amoris (CB:56-186), argomento amoroso;

Carmina lusorum et potatorum (CB:187-228), canti bacchici e conviviali;

Carmina divina, argomento moralistico sacrale (CB: 227 e 228) (questa parte fu probabilmente aggiunta all'inizio del secolo XIV).

I testi (tutti in latino eccetto 47, scritti in alto tedesco) hanno argomento evidentemente molto diverso tra loro, e dimostrano la poliedricità della produzione goliardica. Se da un lato troviamo i ben noti inni bacchici, le canzoni d'amore ad alto contenuto erotico e le parodie blasfeme della liturgia, dall'altro emergono un moralistico rifiuto della ricchezza e la sferzante condanna della curia romana, nella quale molti membri erano sempre e solo dediti alla ricerca del potere. […]

 

Da wikipedia

 
 
 

The Killing Moon

Post n°3010 pubblicato il 19 Marzo 2011 da nomore.norless
 

Echo & The Bunnymen

grazie a b. della canzone e per avermi ricordato che oggi è il giorno della Superluna

 
 
 

Cuncti simus concanentes

Post n°3009 pubblicato il 18 Marzo 2011 da nomore.norless
 

Dal Libro Vermell di Montserrat

Il Llibre Vermell de Montserrat è un manoscritto conservato presso il monastero di Montserrat, vicino a Barcellona. Contiene una collezione di canti medievali e altro contenuto liturgico, risalente alla fine del Medioevo.

Il manoscritto fu copiato verso la fine del XIV secolo. Inizialmente conteneva 172 fogli scritti sulle due facciate. Se ne sono perduti 35: dei 137 restanti, solo sette (fra il 21 e il 27) contengono musica. Perciò, a conti fatti, non si supera la dozzina di pagine di musica. Il nome (il libro rosso di Montserrat) deriva dal colore delle copertine con cui fu rilegato nel XIX secolo.

Il proposito della collezione era di intrattenere con canti e danze i pellegrini che si dirigevano al Monastero di Montserrat - che era una delle più frequentate mete di pellegrinaggi allorché il manoscritto fu compilato - e che si rifugiavano in chiesa durante la notte e nelle piazze circostanti durante il giorno, come è spiegato nel foglio 22.

I canti - tutti anonimi - sono in catalano, occitano e latino. Come detto, la collezione fu redatta sul finire del XIV secolo, ma ci sono ottime ragioni per ritenere che la musica sia anteriore a quella data. Per esempio, il mottetto Imperayritz de la ciutat joyosa prevede un testo diverso per ciascuna delle voci: detto stile compositivo era anteriore al XIV secolo.  […]

Da wikipedia

 
 
 

Amicizia

Post n°3008 pubblicato il 18 Marzo 2011 da nomore.norless
 

 
 
 

Sehnsucht

Post n°3007 pubblicato il 14 Marzo 2011 da nomore.norless
 
Foto di nomore.norless

«La più caratteristica parola del romanticismo tedesco, Sehnsucht, non è lo Heimweh, la nostalgia ("male", cioè desiderio, "del ritorno" ad una felicità già posseduta o almeno nota e determinabile); è invece un desiderio che non può mai raggiungere la propria meta, perché non la conosce e non vuole o non può conoscerla: è il "male" (Sucht) "del desiderio" (Sehnen). Ma Sehnen stesso significa assai spesso un desiderio irrealizzabile perché indefinibile, un desiderare tutto e nulla ad un tempo; non per nulla Sucht fu reinterpretato [...] come un Suchen, un cercare; e la Sehnsucht è veramente una ricerca del desiderio, un desiderare il desiderare, un desiderio che è sentito come inestinguibile e che proprio per ciò trova in sé il proprio pieno appagamento».

 

Ladislao Mittner

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: nomore.norless
Data di creazione: 02/01/2007
 
 

LA COSCIENZA DEGLI ANIMALI

 

Il rispetto per la Vita è una delle grandi conquiste dell’uomo, è un segno di civiltà.
E la Vita non è solo la “nostra” Vita, ma anche quella di tutto ciò che ci circonda.
Chi rispetta la Vita deve rispettarne ogni forma.
Chi è crudele con gli animali lo è anche con gli esseri umani.
Gli animali hanno un elevato livello di consapevolezza, coscienza, sensibilità e molti di loro hanno la capacità di sviluppare sentimenti.
Il primo diritto degli animali è il diritto alla vita.
Infliggere loro sofferenze per crudeltà, o peggio per divertimento, è un atto di violenza e un segno di arretratezza morale che non fa parte del mondo civile.
Per questo è necessario porre un freno al massacro degli animali nella stagione venatoria, fino alla totale abolizione della caccia. Non è degno di un Paese civile uccidere per sport, spesso con metodi crudeli, esseri viventi ignari e indifesi.
Per questo va eliminata la inumana detenzione di animali nei circhi e negli zoo.
Per questo va drasticamente vietata l’importazione di animali esotici da altri Paesi e continenti.
Per questo va regolamentato il barbaro trasporto di animali da macello in condizioni vergognose, senza cibo e acqua per giorni, ammassati in spazi invivibili. Anche agli animali presenti negli allevamenti occorre garantire un ambiente sano e che consenta libertà di movimento.
Per questo deve essere sempre vietato il feroce sgozzamento degli animali da macello senza stordimento e la conseguente agonia per dissanguamento.
Per questo va vietata e penalizzata la vivisezione, che è priva di reale validità scientifica.
Va inoltre punito l’abbandono degli animali domestici e la loro detenzione in condizioni degradanti e va promossa un’azione di sensibilizzazione contro l’uccisione di animali per ricavarne capi di abbigliamento, come le pellicce.
Gli animali nascono uguali davanti alla Vita e per questo hanno il diritto di essere rispettati.
Rispettando gli animali, rispettiamo noi stessi, la natura di cui facciamo parte e, soprattutto, rispettiamo il valore della Vita.

 

UN PORTO (UNO DEI TANTI)

Vari segni annunciano 
il nuovo corso

Ulisse
Nella mia giovanezza ho navigato
lungo le coste dalmate. Isolotti
a fior d’acqua emergevano, ove raro
un uccello sostava intento a prede,
coperti d’alghe, scivolosi, al sole
belli come smeraldi. Quando l’alta
marea e la notte li annullava, vele
sottovento sbandavano più al largo,
per fuggirne l’insidia. Oggi il mio regno
è quella terra di nessuno. Il porto
accende ad altri i suoi lumi; me al largo
sospinge ancora il non domato spirito,
e della vita il doloroso amore.
(U.Saba)

 

A.Vivaldi- La primavera

 

 

 

 

UN TRAMONTO (IN UN LUOGO DEL CUORE)

immagineNaturalmente senza motivo,
naturalmente per caso

Let It Be
When I find myself in times of trouble
Mother Mary comes to me
Speaking words of wisdom, let it be.
And in my hour of darkness
She is standing right in front of me
Speaking words of wisdom, let it be.
Let it be, let it be.
Whisper words of wisdom, let it be.
And when the broken hearted people
Living in the world agree,
There will be an answer, let it be.
For though they may be parted there is
Still a chance that they will see
There will be an answer, let it be.
Let it be, let it be. Yeah
There will be an answer, let it be.
And when the night is cloudy,
There is still a light that shines on me,
Shine on until tomorrow, let it be.
I wake up to the sound of music
Mother Mary comes to me
Speaking words of wisdom, let it be.
Let it be, let it be.
There will be an answer, let it be.
Let it be, let it be,
Whisper words of wisdom, let it be.
 

 

UN CAFFè (FAMOSO)

immagineE oggi sono stata nelle mie diverse realtà,
e in ognuna di esse
mi sono sentita a posto

Baila Morena - Zucchero

Bisogna avere un caos dentro di sè, per generare una stella che danza. (Nietzsche)

 

CINQUE STATUE (E MOLTO ALTRO...)

immagineNon ha poi valore a pensarci
conoscere ciò che è vero
o illudersi di ciò che è falso

Imagine

Imagine there's no heaven
It's easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living fot today...
Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace...
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one
Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world...
You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will live as one.

 

UNA TORRE (DEL FEROCE SALADINO)

immagineLe conclusioni ci sono giunte inavvertite,
niente ha rispettato i nostri sogni

Rotolando verso sud- Negrita

Ogni nome un uomo
ed ogni uomo e' solo quello che
scoprirà inseguendo le distanze dentro se
Quante deviazioni
quali direzioni e quali no?
prima di restare in equilibrio per un po'
Sogno un viaggio morbido,
dentro al mio spirito
e vado via, vado via,
mi vida cosi' sia
Sopra a un'onda stanca che mi tira su
mentre muovo verso Sud
Sopra a un'onda che mi tira su
Rotolando verso Sud
Long way home
Continente vivo, Desaparecido, sono qua
Sotto un cielo avorio
sotto nubi porpora
Mille fuochi accesi
mille sassi sulla via
Mentre un eco piano da lontano
sale su... quaggiù
Un pianto lungo secoli,
che non ti immagini
E polvere di polvere...
di storia immobile
Sopra a un'onda stanca che mi tira su
mentre muovo verso Sud
Sopra a un'onda che mi tira su
Rotolando verso Sud
Long way home
Ogni terra un nome
ed ogni nome un fiore dentro me
La ragione esplode
ed ogni cosa va da se
Mare accarezzami
Luna ubriacami
Rio, Santiago, Lima & Holguin,
Buenos Aires, Napoli
Rio, Bahia, Santiago & Holguin,
Buenos Aires
Sopra a un'onda stanca che mi tira su
mentre muovo verso Sud
Sopra a un'onda che mi tira su
Rotolando verso Sud
Long way home
SOL Y SANGRE, SEXO Y SUR
La dignità degli elementi
la libertà della poesia,
al di là dei tradimenti degli uomini
è magia, è magia, è magia...

 

UN AMORE (CHE RIMARRà PER SEMPRE)

Decidere
come avrebbe dovuto essere
non è mai servito

Talk - Cold Play

Oh brother I can't, I can't get through
I've been trying hard to reach you, cause I don't know what to do
Oh brother I can't believe it's true
I'm so scared about the future and I wanna talk to you
Oh I wanna talk to you
You can take a picture of something you see
In the future where will I be?
You can climb a ladder up to the sun
Or write a song nobody has sung
Or do something that's never been done

Are you lost or incomplete?
Do you feel like a puzzle, you can't find your missing piece?
Tell me how do you feel?
Well I feel like they're talking in a language I don't speak
And they're talking it to me

So you take a picture of something you see
In the future where will I be?
You can climb a ladder up to the sun
Or a write a song nobody has sung
Or do something that's never been done
Do something that's never been done

So you don't know were you're going, and you wanna talk
And you feel like you're going where you've been before
You tell anyone who'll listen but you feel ignored
Nothing's really making any sense at all
Let's talk, let's ta-a-alk
Let's talk, let's ta-a-alk

 

 

 

 

UN PRESEPE (IN COSTIERA AMALFITANA)

immagineSoffrirò ancora e ancora farò soffrire
ma tutto sarà sempre nuovo e sincero

November rain -Gun's Roses

...Perché niente dura per sempre
ed entrambi sappiamo che i nostri cuori possono cambiare
ed è difficile far durare un candela
nella fredda pioggia di Novembre.
Ci siamo dentro da talmente tanto tempo
cercando semplicemente di far passare il dolore.
Ma gli innamorati vengono sempre
e gli innamorati se ne vanno sempre
e nessuno è mai sicuro di quello che lascia oggi
mentre se ne va camminando.
Se potessimo prenderci il tempo
per dirci tutto chiaramente
io potrei far riposare la mia testa
sapendo che tu eri mia
tutta mia.
Per cui se vuoi amarmi
allora cara non ti trattenere
o io finirò a camminare
nella fredda pioggia di Novembre... 

 


 

UN TEMPIO (QUELLO DI NETTUNO...)

immagine
Tutto è importante eppure 
niente deve essere indispensabile
 

Leaving New York - R.E.M.


 

 

UNO SMERALDO (NELLA GROTTA OMONIMA)

immagine
E' tutto un gioco per noi
anche la felicità

La canzone del sole - Lucio Battisti

 

UNA SFERA (MONDO AL CENTRO DEL MONDO)

immagineTralucono verità diverse
da quello che appare
come realtà

Ma il cielo è sempre più blu - Rino Gaetano

 

UN QUADRO (HOPPER HA UN SUO FASCINO)

immagineCerto non mi si danno corrispondenze universali
senza chiederle

http://it.youtube.com/watch?v=H3JgTB1Hh4U

Canzone - Lucio Dalla

 

UNA FONTANA (DIANA E ATTEONE)

immagine
Ogni cosa brilla nella sua notte,
i nostri soli bruciano.
Vera è per me l'immensa
varietà delle cose
in cui perdermi

N.B. tutti i versetti in verde qui sopra sono estrapolati da scritti giovanili, di molti e molti anni fa, many many years ago, si dice così?

Godiamoci la vita, o Lesbia mia, e i piaceri d'amore;
a tutti i rimproveri dei vecchi, moralisti anche troppo,
non diamo il valore di una lira.
Il sole sì che tramonta e risorge;
noi, quando è tramontata la luce breve della vita,
dobbiamo dormire una sola interminabile notte.
Dammi mille baci e poi cento,
poi altri mille e poi altri cento,
e poi ininterrottamente ancora altri mille e altri cento ancora.
Infine, quando ne avremo sommate le molte migliaia,
altereremo i conti o per non tirare il bilancio
o perché qualche maligno non ci possa lanciare il malocchio,
quando sappia l'ammontare dei baci.
(Catullo)

Franco Battiato - Il vuoto

 

PHOENIX

Tamara de Lempicka - Ritratto di ragazza

Phoenix

***

How can I tell you
(that I love you)
Cat Stevens

***

Domani non ci sarò.
Ma oggi
Ho parlato con te
Ti ho guardato negli occhi;
E tu eri cosa viva
Come me.

***

Jackson Pollock, Blue

 

L'ISOLA CHE NON C'è


 
Nessun uomo è un'isola

Nessun uomo è un'isola,
completo in sé stesso;
ogni uomo è un pezzo del continente,
una parte del tutto.
Se anche solo una zolla
venisse lavata via dal mare,
l'Europa ne sarebbe diminuita,
come se le mancasse un promontorio,
come se venisse a mancare
una dimora di amici tuoi,
o la tua stessa casa.
La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce,
perché io sono parte dell'umanità.
E dunque non chiedere mai
per chi suona la campana:
Essa suona per te.
(J.Donne) 

 

CONCLUSIONE

Niente cancellerà via l'amore,
nè i litigi
nè i chilometri.
E' meditato,
provato,
controllato.
Alzando solennemente i versi, dita di righe,
lo giuro:
amo
d'un amore immutabile e fedele.

 (Vladimir Majakovskij)

A.Venditti - Nata sotto il segno dei pesci

 

GAME OVER


non sai lo strazio
che ebbe la mia notte
mai mi hai conosciuto,
giocavi.

Tutto è stato ordinato,
catalogato, sistemato;
permane in un angolo oscuro
soltanto
il dolore
e si risveglia a tratti
spietato

 
 

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