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« Fletcher LIXIl Tragitto Vol. 60 »

Fletcher LX

Post n°234 pubblicato il 07 Agosto 2014 da lost4mostofitallyeah

 






Christine diede in un grido e cercò istintivamente la candela con i fiammiferi mentre sul pavimento, a pochissimi metri da Lei, due forme lottavano accanitamente, rovesciandosi e catapultandosi da un estremo all'altro della stanza. Christine continuava a strillare quando sentì dei passi concitati nel corridoio e la porta spalancarsi rumorosamente. Proprio in quell'istante, quasi sotto la direzione di una regia attentissima e perfida, tornò la luce nei locali con uno scatto metallico. Sotto la stordente ed improvvisa illuminazione artificiale la Donna ebbe il tempo di vedere Edward Sereni, con indosso un paio di mutande multicolori e in testa una specie di papalina, che si piegava dietro il suo letto come per raccogliere qualcosa. Il frastuono, nel frattempo, non si era estinto ma si era semplicemente spostato quasi sotto il baldacchino di Christine, con grida smozzicate, tonfi sordi e imprecazioni. Fu solo dopo cinque minuti di aspra colluttazione  che Sereni si rialzò nella piena visibilità sostenendo due figure più morte che vive, e pallide come fantasmi a cui siano stati lasciati degli improbabili ma molto concreti lividi. Christine ebbe un sobbalzo: Fletcher e Peter ansimavano pesantemente davanti a Lei, stravolti e arruffati mentre Ed Li teneva lontani, uno alla sua destra e uno a sinistra, ringhiando a sua volta. Quasi ebbe un mancamento nel vedere due persone a Lei carissime trasformate in qualcosa di molto simile al crotalo sibilante che probabilmente dormiva nel soggiorno vicino. Era come se le bestie avessero invaso la sua stanza. Persino l'odore del luogo sembrava essersi fatto più greve e pesante. Come se effluvi di serotonina scorressero liberi e ammorbassero la sua tranquilla ritirata.
"Ma cosa...." ebbe il tempo di sussurrare appena la donna. Fletcher si liberò sgarbatamente dalla mano di Ed e fece il gesto di dirigersi verso la porta con gravità e senso dell'onore offeso, ma non riuscì a insistere troppo: a metà strada girò la testa e si arrestò poi pronunciò, a voce così bassa da sembrare una vaga minaccia :"Quel pervertito voleva violentarti. Ma l'avevo intuito, conosco i miei polli, era tutta la sera che sudava a tutto vapore e faceva facce strane strapazzandosi le poche parole. Ho intuito subito con Chi avevamo a che fare." Peter, di fronte a questa nuda requisitoria, restò per un attimo interdetto e ancora con il fiato grosso. Poi il suo viso subì una trasformazione: grosse gocce gli spuntarono dagli occhi e un lamento da fare accapponare la pelle gli proruppe dalla bocca. Quindi scivolò a terra e prese a dare pugni sull'impiantito mentre batteva sul suolo anche con i piedi, ritmicamente. Era in piena crisi isterica. Tutti e tre gli spettatori
non dissero motto ma si squadrarono evidentemente preoccupati e colti di sorpresa. Alla fine, con una strana saggezza, Ed mormorò a bassa voce :"Lasciamo che si sfoghi. A occhio e croce ne ha un gran bisogno. Quando avrà finito lo risolleviamo, lo portiamo in camera sua e chiudiamo a chiave. Se siete d'accordo." Christine annuì solennemente mentre Fletcher, ancora sotto shock, respirava veloce a piccoli fiati. "Va bene" Alla fine replicò "Se lo si mette sotto chiave mi va bene, altrimenti mi piazzo davanti alla porta di Christine e lo aspetto, quello psicopatico." Sereni ebbe un moto di compassione verso il suo quasi coetaneo stramazzato al suolo :"Ha ceduto, questo è evidente. Crollo nervoso. Il pensiero di quella sua ragazza, come si chiama.....Poi certe suggestioni sessuali ancora presenti...è evidente che la terapia non ha dato risultati convincenti e solidi." "Con un attrezzo del genere" Replicò asciutto Fletcher "Cosa puoi aspettarti? penso abbia trascorso due anni in quel cazzo di Clinica per regolare la foia, insieme alla sua bella. Ed eccoli qua i tuoi risultati, Sereni." "Non tutti siamo uguali, poi Lui è giovane." "Intendi che i miei ventotto anni mi garantiscono dalla foia?" Reagì Fletcher furibondo "Non sai quanto mi piacerebbe darti ragione, ma purtroppo la Realtà è ben diversa: mi sveglio ancora nella Notte con i crampi alla Libido." "Una ragione in più per non essere così spietato."  "Qua si trattava di una cosa molto semplice: voleva farsi la MIA donna." "Una donna non è di nessuno". "Stronzate new age. quella donna è MIA e non la mollerò a Nessuno!". "Allora cosa aspetti a fartela, visto che è TUA!". Questo fu un momento in cui la crisi parve precipitare di nuovo: in un balzo felino Fletcher fu addosso a Sereni e lo scaraventò contro il muro con l'intonaco fradicio che piombava su di loro dandogli le sembianze di spettri d'antichi mohicani impegnati in una feroce pantomima di Morte. Il corpo esile di Sereni venne ben presto sbatacchiato a destra e a sinistra e di certo avrebbe subito tutti gli effetti della ferocia accecante del suo avversario se quella Notte non avesse avuto da riservare ancora una sorpresa. Questa prese la forma di una voce squillante e divertita che venne a interrompere il pericoloso duello.












 
 
 
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