Creato da lacky.procino il 07/05/2010

A MODO MIO

Guardo, Leggo, Sorrido E,

 

« Storia di un soldatoQuale è il senso della v... »

Terroni

L'uomo si è sempre nutrito del sangue dei suoi simili.
Grazie a quel sangue, l'uomo ha potuto crescere, moltiplicarsi.
E, ha una spiccata intelligenza che lo spinge a mirare sempre ai territori altrui,
i più ricchi o, geograficamente strategici per "mangiare" più degli altri.
Fa parte della natura dell'uomo.
Può esistere l'uomo senza la Violenza?
Può esistere una Violenza senza l'uomo?
No.


L'Italia si regge sul sangue versato.
Da 150 anni raccontano la barzelletta del Sud liberato dai Savoia
per portarvi la libertà, la giustizia, il progresso.
"Terroni" descrive con una puntigliosa documentazione e ricerca delle fonti un'altra realtà, quella di un Paese occupato.
Spogliato delle sue attività produttive, con centinaia di migliaia di morti tra la popolazione civile.
Un Paese "senza più padri", costretti, per sopravvivere all'emigrazione.
Poi, l'arrivo dei Savoia che, per prima cosa, ne depredarono le ricchezze a partire dalla Cassa del regno delle Due Sicilie.
Il libro "Terroni" di Pino Aprile dovrebbe diventare un testo di scuola.
"Terroni" racconta le distruzioni di interi paesi, le deportazioni, la nascita delle mafie alleate con i nuovi padroni.
L'Italia unita è stata fatta anche con il sangue degli italiani.
Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del sud diventassero meridionali.


 

Cosa è stato fatto in questi 150 anni?
Di tutto, sono state usate le armi, la politica, l'economia per creare un dislivello tra due parti del paese che, non esisteva al momento dell'Unità e, questo pur sostenuto nel corso di un secolo e mezzo da fior di studiosi, non è mai stato preso in considerazione.
Viene fuori in maniera incontestabile che al momento dell'Unità non c'era differenza tra nord e sud del Paese.
Quindi, questa differenza è sorta a seguito dell'Unità e, non è rimasta nonostante l'Unità, è vero il contrario, questa differenza è stata imposta con le armi, con stragi.
Il conto dei morti non è mai stato fatto.
Quello ufficiale va da poche migliaia o, decine di migliaia di vittime, fino a diversi conteggi che parlano di 100/200 mila e, alcune stime, se si deve prendere per buono quello che scriveva "Civiltà Cattolica",
già a quei tempi,
un milione di morti.

La storia la scrivono i vincitori e,
Garibaldi ha vinto, ha conquistato tanta terra
per il re di allora
Ed è passato alla storia come eroe.
Ma, è davvero un eroe il re dei due mondi?!

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Le stragi dei Savoia

La legge Pica del 1863,
ovvero la
"licenza di uccidere i meridionali"

150 anni fa entrava Garibaldi a Napoli

Commenti al Post:
lacky.procino
lacky.procino il 14/05/13 alle 18:26 via WEB
Non si discute sul fatto che ci sia un’Italia, si discute sul fatto che non la si sia voluta fare perché la verità è questa, non è mai stata fatta.
È stata unificata da nord a sud, tenendo il sud sotto schiaffo.
Per esempio si unifica l’Italia e si fa cassa comune.
cassa comune significa che il sud era lo stato più solvibile dell’epoca.
Il 2/3 del denaro circolante in Italia era al sud.
Il Piemonte era lo Stato più indebitato che ci fosse.
Si unifica la cassa e l’oro del sud viene portato al nord.
Senza trascurare il ruolo di Garibaldi in tutto ciò.
^Saluti Italiani Nonostante Tutto^

 
 
richard_young74
richard_young74 il 17/05/13 alle 02:40 via WEB
Parlare dell'unità d'Italia è cosa seria e quello che è accaduto a Pontelandolfo e Casalduni durante il Risorgimento è realtà. Le Marzabotto delle Due Sicilie. Truppe dell'esercito piemontese, commisero crimini orrendi contro l'umanità. Un esempio per tutti: le stragi di Pontelandolfo e Casalduni del 1861. Il maggior responsabile di quegli eccidi, il generale Enrico Cialdini, dovrebbe essere etichettato, riconosciuto, condannato quale criminale di guerra e, invece, il suo nome campeggia ancora sulle facciate delle caserme dell'esercito italiano come se fosse stato un eroe.
 
   
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 22:06 via WEB
La Repubblica Sociale Italiana fu un fascismo al servizio dei nazisti.
Partecipò a torture e stragi. Si macchiò di delitti orrendi anche su donne, bambini e civili.
Partecipò attivamente alla retata di Venezia del 1943, al rastrellamento degli ebrei, in cui circa 150 ebrei furono arrestati in una notte.
Collaborò alla deportazione degli ebrei romani.
Applicò con zelo le leggi razziali.
E furono proprio i repubblichini italiani a volerne l'applicazione.
Molti dopo l'armistizio parteciparono alla nascita delle prime formazioni partigiane, che spesso erano comandate da ex ufficiali.
40.000 soldati morirono nei lager, su un totale di 650.000 deportati in Germania e Polonia.
Tra l’8 settembre 43 e l'aprile, 45 Wehrmacht, SS e Repubblica Sociale Italiana fecero più di 400 stragi con 15.000 vittime. Rivoltante.

 
 
Tamara.Tornata
Tamara.Tornata il 17/05/13 alle 23:04 via WEB
Perchè limitarci a gli ultimi 150 anni? se dobbiamo lamentarci facciamolo bene. eravamo Magna Grecia, stavamo bene ma i Romani ci conquistarono; diventati Romani, stavamo bene, ma gli Unni ci conquistarono, diventati Barbari, stavamo bene, ma gli Svevi ci conquistarono... Con gli Svevi stavamo bene, ma poi i Borboni ci conquistarono, ... come continua lo sapete. tre cose non si possono nascondere: la tosse, la miseria, l'ignoranza,
 
   
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 22:08 via WEB
Per dominare un popolo, si comincia con il privarlo della memoria.
Si distruggono i suoi libri, la sua cultura, la sua storia.
E, qualcun’altro modifica e scrive un’altra storia. Un’altra realtà.

 
maricas45
maricas45 il 14/05/13 alle 18:50 via WEB
Si nu' femmenon' eccezional'. tradotto, per te che sei di Cuneo: Sei una grande donna!!! Viste le Tue origini non pensavo avessi di questi pensieri "terronei". Grazie
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 16/05/13 alle 01:39 via WEB
Immagina oggi uno come Garibaldi.
S'imbarca, va nel Sudamerica e fa la guerra là.
Sottomette una popolazione a favore di un'altra.
Fa la guerra per un padrone che poi diventa padrone anche della nuova terra.
Poi torna qui e fa la guerra al sud, annettendo il meridione al regno Piemontese.
Oggi uno così verrebbe disprezzato e definito un mercenario senza moralità.
Perché non è andato al sud e non ha indetto un referendum popolare?
Volete voi del sud diventare sudditi dei regnanti Savoia?
E invece chi si è opposto è stato ucciso e il sud è stato annesso.

 
l.c_20105
l.c_20105 il 14/05/13 alle 19:06 via WEB
La storia della formazione dello Stato italiano è stata così mistificata che non è facile fornire un quadro abbastanza fedele di tutti gli avvenimenti che portarono all'unità. Dal 1860 in poi è stato eretto dal potere italiano un muro di silenzio sia attorno alle vere cause che questa unità ha originato sia attorno alla resistenza del popolo duosiciliano contro l'occupazione piemontese (il cosiddetto brigantaggio). Molti importanti documenti sono stati fatti sparire.. o tenuti nascosti, ancora oggi è impossibile consultare la documentazione archiviata; al suo posto è stata inventata quella ignobile oleografia che con felice espressione Gramsci definì "la biografia nazionale"
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 16/05/13 alle 01:40 via WEB
Garibaldi è stato il mercenario di un re che voleva espandersi.
L'Italia non esisteva.
Dopo che il nord si è annesso il sud hanno cominciato a celebrare l'unità di due popolazioni che si somigliano come la pastiglia e la supposta.
La storia dice che è un eroe?
Basta credere che sia vero ma, preferisco giudicare con la mia mente, non con quella di chi scrisse la storia pagato dal re vincitore.

 
   
OMBRADGL64
OMBRADGL64 il 21/05/13 alle 19:13 via WEB
Lungo è il cammino percorso dai patrioti italiani per riconquistare la libertà e questo cammino non ha soluzioni di continuità, perché la Resistenza, a mio avviso, non è un fatto storico a sé stante, ma è stata la continuazione della lotta antifascista. I patrioti che, sotto la dittatura, si sono battuti forti solo della loro fede e della loro volontà, partecipano alla lotta armata della Resistenza. Qui vi sono uomini che hanno lottato per la libertà dagli anni '20 al 25 aprile 1945. Nel solco tracciato con il sacrificio della loro vita da Giacomo Matteotti, da don Minzoni, da Giovanni Amendola, dai fratelli Rosselli, da Piero Gobetti e da Antonio Gramsci, sorge e si sviluppa la Resistenza. Non dimentichiamo, onorevoli colleghi, che su 5.619 processi svoltisi davanti al tribunale speciale 4.644 furono celebrati contro operai e contadini. E la classe operaia partecipa agli scioperi sotto il fascismo e poi durante l'occupazione nazista, scioperi politici, non per rivendicazioni salariali, ma per combattere la dittatura e lo straniero e centinaia di questi scioperanti saranno, poi, inviati nei campi di sterminio in Germania, ove molti di essi troveranno una morte atroce. Saranno i contadini del Piemonte, di Romagna e dell'Emilia a battersi e ad assistere le formazioni partigiane. Senza questa assistenza offerta generosamente dai contadini, la guerra di Liberazione sarebbe stata molto più dura.La più nobile espressione di questa lotta e di questa generosità della classe contadina è la famiglia Cervi. E saranno sempre figli del popolo a dar vita alle gloriose formazioni partigiane.
 
monic2112
monic2112 il 14/05/13 alle 19:16 via WEB
le province delle Due Sicilie furono strutturate sul modello imposto dal Piemonte e mutarono gradualmente la loro denominazione. L'ultima provincia a cambiare nome fu la Provincia di Terra di quando Mussolini ne decretò la soppressione trasferendo il suo territorio ad altre province generando una frammentazione che dura ancora oggi.
 
 
monic2112
monic2112 il 14/05/13 alle 19:16 via WEB
Scatenerai la collera dei lombardi ma la verità va detta comunque.
 
   
atardvvvbnl
atardvvvbnl il 14/05/13 alle 21:46 via WEB
La leggenda aurea dei manuali scolastici recita che la spedizione garibaldina andava a liberare un paese retrogrado e incatenato ai ceppi borbonici. Nulla di più falso. Gabriele Marzocco, nella prefazione al libro di Luciano Salera, Garibaldi, Fauchè e i predatori del Regno del Sud, edizione Controcorrente, Napoli ricorda: "che quello delle Due Sicilie era il Paese più industrializzato d'Italia, il terzo in Europa.
 
   
lacky.procino
lacky.procino il 16/05/13 alle 01:41 via WEB
Oggi che si sta costruendo un'Europa di popoli più che di Stati, tutto può essere possibile.
La Storia insegna:
Stati costruiti artificialmente o con l'imposizione delle armi si sono dissolti come neve al sole.
E' paradossale, però, che la spinta ad una ipotetica spartizione dell'Italia venga dal Nord mentre il Sud continua a subire e a sonnecchiare.
Fino a quando? Forse fino a quando i meridionali d'Italia, già duosiciliani, non sapranno recuperare pienamente la loro memoria storica, l'orgoglio dimenticato di avere avuto, solo appena 150 anni fa, un proprio Stato, una propria bandiera, un proprio Re.
Cioè una piena autonomia, un'indipendenza vera e propria che la cosiddetta Padania non può assolutamente rivendicare.
E' inconfutabile che il Regno delle Due Sicilie, se fosse sopravvissuto, oggi assicurerebbe un futuro migliore ai suoi abitanti, sicuramente migliore di quanto ha saputo fare l'Italia unita in questi ultimi 150 anni.

 
 
lacky.procino
lacky.procino il 16/05/13 alle 01:42 via WEB
Brava...!!^^
 
mora1500
mora1500 il 14/05/13 alle 19:50 via WEB
Garibaldi è un eroe nazionale, anche se per ottenere il suo scopo non giocò una partita così come è raccontata nei libri di storia, adattata dal revisionismo storico. Egli ebbe il merito di unire l'Italia, anche se alleato con forze (come la camorra) che hanno controllato questo passaggio nel 1861.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 17/05/13 alle 00:22 via WEB
Tutti vogliamo l'Italia unita con le sue differenze.
Questo non è un problema.
Il problema è: "l'indifferenza reciproca tra storia e destini individuali".
L’'unità d'Italia ha pagato il prezzo alle mafie con filo diretto nord- sud l'unico legame di cui però si parla poco.

 
tu6mio666
tu6mio666 il 14/05/13 alle 19:55 via WEB
Non bisogna ascoltare i Neo Borbonici oppure.Garibaldi ha sempre lottato per la libertà dei popoli.Se il popolo del Regno Delle Due Sicilie non avesse voluto unirsi e formare l'Italia,Garibaldi non ci SAREBBE MAI ANDATO.
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 14/05/13 alle 23:19 via WEB
vadere retro neo-borbonici! Come vade retro legaioli! Il regno di Sardegna, aveva un elevato debito pubblico si... solo che quei soldi venivano usati per la costruzione di strade, di ferrovie che collegassero il porto di Genova al nord Europa e alla Francia, di canali d'irrigazione, per rendere moderna e più produttiva l'agricoltura. Invece, come ha detto uno storico napoletano, nel regno delle due Sicilie il debito pubblico era basso e il Banco di Napoli aveva una elevata riserva monetaria, questo perchè non venivano costruite infrastrutture (bonifiche, acquedotti, irrigazione, strade... tutte cose costruite dopo il 1902-04!). I briganti scannavano allegramente, così come i bersaglieri trucidavano per il semplice sospetto che nella zona vi fossero briganti. Sono fatti, ma come sempre in italietta, o si mitizza o si distrugge.
 
   
jigendaisuke
jigendaisuke il 14/05/13 alle 23:22 via WEB
comunque, basta visitare i Sassi di Matera o leggere cosa facevano le truppe del Cardilal Ruffo di Calabria, a coloro che non apprezzavano molto i Borbone!
 
     
lacky.procino
lacky.procino il 17/05/13 alle 00:22 via WEB
La realtà del sud, è che lo stato non ha alcuna intenzione di far crescere il meridione.
I grandi industriali del nord collusi con politici e mafia, pagano a questi fioretti di quattrini per lasciare il meridione nello stato in cui si trova.
I politici promettendo cambiamenti prendono voti.
La mafia prende soldi dagli industriali del nord e dai politici.
il veneto paga 1 miliardo ma ne riceve 20 miliardi, la regione Sicilia ne paga 120 miliardi allo stato italiano ma, ne riceve molto meno.

 
alicud
alicud il 14/05/13 alle 20:32 via WEB
ciao ricordati che la civiltà viene dal mare. sono fiero di vivere al sud di essere terrone io amo il sole cioè la vita.. una bella ragazza come te dovrebbe pensare altre cose.. ciao lacky
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 22:13 via WEB
Veramente, a me risulta che, la civiltà arrivi dal lago ;)

 
katerinax5x6
katerinax5x6 il 14/05/13 alle 21:17 via WEB
lacky, la penso diversamente ma lo tengo per me, non vorrei offendere o essere attaccato, solo una cosa: Perchè Garibaldi non dovrebbe essere un eroe? La Storia dice che Garibaldi è l'Eroe dei Due Mondi ed io ci credo! Buona serata e sappi che sono con te..
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 22:12 via WEB
Mai pensare come la massa.
mai indossare i vesti della paura


 
ronaldodgl48
ronaldodgl48 il 14/05/13 alle 21:26 via WEB
Eroe??? Giuseppe Garibaldi diventa star con la spedizione dei Mille nel Regno delle due Sicilie, una spedizione finanziata dalla massoneria inglese con una somma spaventosa, con tale montagna di denaro potè corrompere generali, alti funzionari e ministri borbonici, tra i quali non pochi erano massoni. I garibaldini non furono mille, ma molti di più: ventimila, tra cuialcune migliaia di soldati piemontesi, 'disertori' o uomini tempestivamente 'congedati' a cui presto si unirono inglesi, ungheresi, tedeschi e turchi.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 22:21 via WEB
Il conformista
Un uomo nuovo.
Talmente nuovo che è da tempo che non sono neanche più fascista
Sono sensibile e altruista
Orientalista
E in passato sono stato un po' sessantottista
Da un po' di tempo ambientalista
Qualche anno fa nell'euforia mi son sentito come un po’ socialista.
Io sono un uomo nuovo
Lo dico in senso letterale sono progressista
Al tempo stesso liberista
Antirazzista
E sono molto buono
Sono animalista
Non sono più assistenzialista
Ultimamente sono un po' controcorrente
Son federalista. Segue..

 
Alexuiex12
Alexuiex12 il 14/05/13 alle 21:40 via WEB
Arrivato a Palermo Garibaldi saccheggiò il Banco di Sicilia di ben cinque milioni di ducati e tutte le chiese che capitarono sulla sua strada. Tutti i beni della Chiesa furono incamerati, chiuse le case e i conventi, numerosi vescovi incarcerati, altri esiliati, tutti dovettero subire spoliazioni, perquisizioni e insulti. "Non risparmiò illegalità ed efferatezze per raggiungere lo scopo"….A Bronte contadini inermi insorti furono massacrati in nome del progresso sociale che veniva a liberarli dalla barbarie borbonica. Quello fu un giorno storico per i siciliani: ebbero modo di capire in quali mani erano caduti. E lo volete chiamare eroe???????
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 22:27 via WEB
Il conformista
È uno che di solito sta sempre dalla parte giusta
Il conformista ha tutte le risposte belle chiare dentro la sua testa
È un concentrato di opinioni
Che tiene sotto il braccio due o tre quotidiani
E quando ha voglia di pensare pensa per sentito dire
Forse da buon opportunista
Si adegua senza farci caso e vive nel suo paradiso.
Segue..

 
niente_nick_off
niente_nick_off il 14/05/13 alle 22:06 via WEB
Ma a me le modalità, i giochi sull'unificazione non importano, io mi sento italiano e come tale festeggio il compleanno della mia Italia ..auguri mia bella patria, speriamo che il futuro ci riservi una società meno povera
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 17/05/13 alle 00:23 via WEB
Desidero ricordare che gli italiani del sud, hanno combattuto e perso la vita per conquistare l'unità.
Ed onestamente non ricordare questo fatto mi irrita terribilmente.
La cassa del mezzogiorno esisteva ma, esisteva perchè i borbone non spendevano nulla.
I moti pro unità e contro i borbone non se li ricorda nessuno vedo.

 
GIGI.ADSL8
GIGI.ADSL8 il 14/05/13 alle 22:24 via WEB
GARIBALDI E' UN EROE, perché senza di lui l'Italia non sarebbe esistita. Voglio ricordare a tutti che nessuna rivoluzione/battaglia può avvenire senza il minimo spargimento di sangue.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 22:29 via WEB
Il conformista
È un uomo a tutto tondo che si muove senza consistenza
Il conformista si allena a scivolare dentro il mare della maggioranza
È un animale assai comune
Che vive di parole da conversazione
di notte sogna e vengono fuori i sogni di altri sognatori
Il giorno esplode la sua festa
che è stare in pace con il mondo
E farsi largo galleggiando
Segue..

 
mariodgldgl1
mariodgldgl1 il 14/05/13 alle 22:38 via WEB
era un massone.Fu finanziato da banchieri inglesi per compiere la spedizione dei 1000 per liberare il sud italia dalla dittatura borbonica. Il Sud Italia TUTTAVIA a quei tempi era al massimo del suo splendore, era tra i regni più prosperi infatti i suoi primati si contavano a decine e,pertanto, non esigeva per nessun motivo di essere liberato. Infatti fu saccheggiato e distrutto dai 1000: AD ESEMPIO in Sicilia, a Bronte Garibaldi massacrò migliaia di contadini perchè aveva promesso loro delle terre da coltivare in cambio loro entravano a far parte delle file garibaldine cosa che i contadini fecero, ma Garibaldi non mantenne mai la promessa delle terra e,anzi,reagì con le armi alla loro protesta. Dall'Unità d'Italia il SUD è CADUTO IN BASSO. Le casse del Regno d'Italia erano composte per il 70% dai soldi che provenivano dal Regno delle 2sicilie. SECONDO VOI IL REGNO DI SARDEGNA CHE GUADAGNO AVREBBE AVUTO AD ANNETTERE UN PAESE POVERO?? il SUD NON ERA POVERO PER QUESTO FU CONQUISTATO X DERUBARLO! LA MASSONERIA (di cui faceva parte Garibaldi) VOLEVA L'UNITà PER CREARE IL NUOVO ORDINE MONDIALE x creare cioè una sola banca,un solo parlamento. Infatti dopo l'Unità CREBBE L’ EMIGRAZIONE CON I SOLDI DEL SUD SI COSTRUIRONO LE INDUSTRIE AL NORD nacque in quell'epoca LA QUESTIONE MERIDIONALE. Le mafie prima sparse dopo l'unità divennero più forti. I libri di storia ci parlano dell'Unità d'Italia solo in positivo ma esiste questo aspetto negativo ben documentato che purtroppo quasi tuti disconoscono!
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 22:32 via WEB
Il conformista
Io sono un uomo nuovo
E con le donne ci ho un rapporto straordinario sono femminista
Son disponibile e ottimista
Europeista
Non alzo mai la voce
Sono pacifista
Ero marxista-leninista
E dopo un po' non so perché mi son trovato
Cattocomunista.
Segue..

 
Marco_for_ever_si
Marco_for_ever_si il 14/05/13 alle 23:15 via WEB
Io lo ammiro, ha unito il Paese.
 
 
buongiorno6666
buongiorno6666 il 15/05/13 alle 03:31 via WEB
Se qualcuno arriva in casa tua ti deruba e poi ti uccide, per te cos è ???? Un Meridionale che celebra Garibaldi è come un ebreo che celebra Hitler. Finiamola di definirci i "buoni" d'Europa, e nessuno dei nostri fratelli del Nord venga a lamentarsi delle stragi naziste. Le SS del 1860 e degli anni successivi si chiamarono, almeno per gli abitanti dell'ex Regno delle Due Sicilie, piemontesi. Perciò smettiamo di sbarrare gli occhi, di spalancare all'urlo le bocche, a deprecare violenze altrui in questo e in altri continenti. Ci bastino le nostre, per sentire un solo brivido di pudore. Noi abbiamo saputo fare di più e di peggio. PS : Sia chiaro , io sono FIERO di essere italiano, però vorrei che si raccontasse la vera storia. Facciamo così , leggete "I SAVOIA ED IL MASSACRO DEL SUD " di Antonio Ciano , leggete "TERRONI " di Pino Aprile , documentatevi e poi ne riparliamo. Sapete che Gaeta ha una giunta tutta meridionalista??? IO SONO FIERA DI ESSERE ITALIANA , vorrei però che venisse narrata la vera storia.
 
   
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 22:36 via WEB
Il conformista
Non ha capito bene che rimbalza meglio di un pallone
Il conformista aerostato evoluto
Che è gonfiato dall'informazione
E’ il risultato di una specie
Che vola sempre a bassa quota in superficie
Poi sfiora il mondo con un dito e si sente realizzato
Vive e questo già gli basta
E devo dire che oramai
Somiglia molto a tutti noi
Il conformista
Io sono..
Un uomo nuovo...
Fine.

 
felicemente.donna478
felicemente.donna478 il 15/05/13 alle 03:40 via WEB
I Garibaldini lottavano per l'unita d'Italia ma poi cercarono di conquistare Roma ma furono fermati dagli italiani stessi.
 
dimaio_armando_75
dimaio_armando_75 il 15/05/13 alle 05:28 via WEB
io amo napoli e' fiero di essere terrone,della storia nn me ne frega un cazzo.... oggi siamo nel 2013 lacky !!!
 
 
CRISTINA_ON_83
CRISTINA_ON_83 il 15/05/13 alle 20:40 via WEB
Ed eccolo il terrone in tutto il suo splendore, lo vedete, hanno la bocca piena di cazzi e di merda, neanche sanno parlare, sanno solo vomitare porcherie, siamo nel 2013??? E auguri terun, le cose stanno cosi anche ora, anche oggi, i terun sono terun e lombardini siamo noi, perchè lombardini nascono tale. Fatti una vita stronzo mal'educato!!
 
army751975
army751975 il 15/05/13 alle 05:37 via WEB
terroni si nasce, non si diventa !!!
 
 
A.Mente.Accesa
A.Mente.Accesa il 17/05/13 alle 20:02 via WEB
e allora vedete di applicare anche: terroni si muore nel meridione
 
   
valentina1289
valentina1289 il 18/05/13 alle 19:30 via WEB
Tutta Italia è stata liberata o conquistata dai Savoia, ma solo il Sud si lamenta. Andatevene a casa vostra, non sentiremo la vostra mancanza stanne certo
 
     
Sono_Sabrina_io
Sono_Sabrina_io il 21/05/13 alle 00:43 via WEB
Bene, bene........sistemata la faccenda che non è stato il sud a suggere nettare dal nord, ma è successo il contrario, noto che avete spostato la questione su uomini e donne.............gli uomini invitano le donne a andare a lavare i piatti, le donne rifiutano chiamando gli uomini trogloditi......... E la lavastoviglie che fa?
 
nicosalento
nicosalento il 15/05/13 alle 09:24 via WEB
Onoratissimo e, soprattutto orgoglioso di essere terrone
 
 
valentina1289
valentina1289 il 18/05/13 alle 19:31 via WEB
Auguri!!!! Ma se andatevene a casa vostra, non sentiremo la vostra mancanza stanne certo
 
 
valentina1289
valentina1289 il 18/05/13 alle 19:34 via WEB
Auguri!!!! Ma se, ve ne andatevene a casa vostra, non sentiremo la vostra mancanza stanne certo
 
STEFANIA_QUELLA_SEXY
STEFANIA_QUELLA_SEXY il 15/05/13 alle 20:25 via WEB
era solo un mercenario
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 22:43 via WEB
Mai pensare come la massa.

 
serenella1210
serenella1210 il 15/05/13 alle 20:41 via WEB
sono fiera di essere una napoletana anke se considerata una del terzo mondo secondo la mentalita' dei polentu' siamo gente rozza e sporca dalla gente del nord ma so soltanto ke almeno la gente del sud anke se nn ricca cerca di vivere la vita è solare spontanea e solidale e nn fredda e con la puzza sotto al naso l'unita' d'italia nn è mai esistita se ancora oggi...c'è discriminanza tra nord ( soldi e lavoro) e sud la gente campa come puo' ciao
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 22:45 via WEB
Fare le cose per scelta propria, non perché "lo fanno tutti!"

 
 
togo290
togo290 il 18/10/13 alle 16:00 via WEB
Serenella, leggo in ritardo i commenti di questo post della cara e piu' che bella Lacky.. e vorrei solo dirti di non fermarti con le considerazioni xenofobe nazionali, esci dai confini e quando ti sentirai classificata chitarra, pizza e mandolino e vedrai le scritte "Itagliani no mangiare i cigni del parko" sarai contenta di essere accomunata ad un polentone come me dimenticando il bene o il male fatto da camicia rossa a suo tempo. Siamo tutti nella stessa barca e speriamo che lo scafista non ci butti a mare. Un abbraccio fraterno. carlo
 
CRISTINA_ON_83
CRISTINA_ON_83 il 15/05/13 alle 20:55 via WEB
Giuseppe Garibaldi: un pezzo da 90 per le sue imprese militari compiute sia in Europa, sia in America meridionale. Il nord ha saputo fare affari perchè già da allora, il nord era sveglio, il sud invece dormiva sonno profondo e non sapeva che fare con le cosidetti ricchezze, i meridionali, volevano tenere oro etc senza sfruttarlo nè farlo sfruttare dal nord. Roba da matti!! se non sai gestire una cosa buona, almeno falla gestire da gente capace e di successo!! Quanto al sangue dei meridionali, bhe, vorrei ricordare che le conquiste non si fanno senza spargere sangue mah!!
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 23:06 via WEB
L’imbecillità non è un fattore geografico.
L'ignoranza non ha una latitudine propria.
La malignità non risiede in un unico luogo.
L'arroganza non è segnalata sui cartelli stradali.
Qual è l'origine del razzismo?

 
Fabio1972dgl1
Fabio1972dgl1 il 16/05/13 alle 02:11 via WEB
erano comunisti
 
 
adel419
adel419 il 16/05/13 alle 20:34 via WEB
Anche Che Guevara!
 
   
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 23:11 via WEB
Amen

 
DA.NICK.A.NICK
DA.NICK.A.NICK il 16/05/13 alle 02:46 via WEB
E' stato lo spirito di unire la sua patria che ha portato il Giuseppe a combattere in America
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/05/13 alle 01:33 via WEB
Era l’epoca buona, dell’abbondanza sotto il re Borbone.
Come dici?… No?… E ti inganni l’anima.
Ogni pancia era senza il vuoto che c’è adesso.
Peso, corrispondeva al giusto con la bilancia.

 
alex5261
alex5261 il 16/05/13 alle 05:35 via WEB
Giuseppe Garibaldi voleva l'Italia unita, vide una casa regnante che era disposta a compiere l'unificazione e si aggregò all'esercito che gli diede il re Vittorio Emanuele II. Non dimenticarti che Garibaldi fu fautore insieme a Mazzini della Repubblica Romana dopo aver cacciato il Papa, poi schiacciata dalla Francia di Napoleone III e restaurato il potere papale.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/05/13 alle 01:27 via WEB
”Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili.
Sono convinto di non aver fatto male, nonostante ciò, non rifarei oggi la via dell’Italia Meridionale, temendo di esser preso a sassate, essendo colà cagionato solo squallore e suscitato solo odio
GIUSEPPE GARIBALDI

 
aladin451
aladin451 il 16/05/13 alle 06:05 via WEB
Garibaldi. Anche se qualcuno cerca di far dimenticare l'"audace", Garibaldi è indimenticabile, e il suo mito è fresco ogni volta che lo si rincontra.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 22:55 via WEB
Dopo parecchi post con un numero di commenti moderati è bastato toccare uno degli argomenti che scaldano gli animi degli italiani, e si è tornati sopra i mille.
Anche allora erano mille.
Se guardiamo il succo del discorso è possibile capire che ci sono ancora molti conti aperti e, considerando l'intelligenza generale, non del blog, generale, le speranze di unire questa penisola, si stanno lentamente spegnendo in un mare di merda.
La destra non sa più che fare, ora ci provano con una discreta spaccatura interna? Povera penisola bagnata dai mari, sì, dell'ignoranza e della cecità.
Saluti

 
ale148
ale148 il 16/05/13 alle 06:33 via WEB
c'è sempre un rovescio della medaglia è facile sparlare in questi tempi. Devi considerare come vivevano al tempo
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 22:48 via WEB
Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole,
squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti

 
alberto524
alberto524 il 16/05/13 alle 06:59 via WEB
Insieme a Dante, Cristoforo Colombo e Leonardo da Vinci, Giuseppe Garibaldi è uno dei pochi italiani conosciuti e ammirati in tutto il mondo e forse l'unico vero eroe dei tempi moderni, amato e ammirato ovunque. E' uno dei quattro padri della patria, insieme a Cavour, Mazzini e Vittorio Emanuele II.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 22:46 via WEB
Ogni anno che passa il 25 aprile, vedo quanto questa celebrazione sia obsoleta.
Serve giusto per accontentare certi nostalgici, perché nessuno sa, o fa finta di non sapere, esattamente come sono andate le cose.
Ed è meglio così, per certi vecchi, che almeno resteranno nella loro illusione, perché se sapessero delle atrocità commesse in nome di questa "liberazione", cambierebbero idea.
Si vuole l'unità d'Italia?
Ci apprestiamo a celebrare i 150 anni di questa presunta unità?
Allora cominciamo a non celebrare più una divisione così tragica come quella avvenuta dopo la caduta del fascismo, che ha messo italiani contro italiani.
La sinistra si affidi alle idee per il futuro e, non continui a guardare al passato, perché oltretutto sarebbe meglio che non lo facesse.
Perché in giro adesso ci sono anche storici non solo di sinistra.

 
maxdundy00
maxdundy00 il 16/05/13 alle 10:04 via WEB
Garibaldi, utilizzato da Cavour, ha rubato in tutto il meridione per salvare il Piemonte che era pieno di debiti.... Per me questi due loschi personaggi non andrebbero neppure ricordati o citati!!!!!!!!!
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/05/13 alle 01:28 via WEB
Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti

 
ashar968
ashar968 il 16/05/13 alle 20:20 via WEB
La sua fu un'esistenza ricca di avvenimenti straordinari, dalle Americhe all'Europa, che si potrebbe tranquillamente leggere come un romanzo epico con tutti gli ingredienti dell'avventura, dall'amore ai paesaggi esotici, dai simboli ai buoni esempi. Tutto è stato reale, tutto è veramente accaduto ed è stato di ispirazione per una moltitudine di persone. La vita di Garibaldi è sempre un misto di utopia donchisciottesca, ispirata da un'indistruttibile fede nella possibilità che il mondo potesse cambiare in meglio, un incosciente, fortunato senso di libertà, caratterizzato dall'integrità morale e da una determinazione ferrea.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/05/13 alle 01:29 via WEB
L’unità d’Italia è stata la rovina economica del Paese.
Nel 1860, si era in floridissime condizioni per un risveglio economico sano e profittevole.
L’ unità ci ha perduti.
Ed è provato, contrariamente all’opinione di tutti, che lo stato italiano profonde i suoi benefici finanziari nelle province settentrionali in misura ben maggiore che in quelle meridionali

 
Sono_Sabrina_io
Sono_Sabrina_io il 16/05/13 alle 20:48 via WEB
Anche mafia e camorra ebbero nell'unificazione dell'Italia, entrambe furono sfruttate dagli invasori del nord per realizzare i loro obiettivi. In Sicilia i mafiosi all'epoca erano squadre di picciotti che difendevano le proprietà dei latifondisti, e furono loro che agevolarono l'avanzata di Garibaldi garantendo l'appoggio sul territorio. A Napoli invece i 12 capi quartiere della camorra assicurarono a Garibaldi un ingresso tranquillo in città, poi alcuni di loro furono ricompensati ottenendo un incarico nella polizia o nella guardia nazionale. La criminalità del sud iniziò quindi a prosperare proprio allora, legittimata dai piemontesi, e fu fondamentale anche dopo l'unità per sedare le rivolte dei briganti e delle popolazioni del sud affamate. In sostanza ci fu una guerra civile dopo l'unificazione, che non fu solo una guerra ai briganti, che causò 20-30mila morti: L'esercito piemontese agì con estrema violenza, i militari avevano potere di vita o di morte sulle popolazioni. La repressione fu indiscriminata, con interi paesi bruciati, fucilazioni, stupri per chiunque fosse sospettato di sostenere i briganti e iniziò allora una guerra di italiani contro italiani. Il Mezzogiorno, allora, era come il Far West americano.
 
Sono_Sabrina_io
Sono_Sabrina_io il 16/05/13 alle 20:50 via WEB
grazie lacky, un pò di storia fa bene, rinfresca la memoria di chi ha dimenticato o ignora, buona serata:)
 
 
cerco_lavoro40enne
cerco_lavoro40enne il 17/05/13 alle 00:04 via WEB
La criminalità era ovviamente presente nel regno delle Due Sicilie, così come ovunque ma erano contrastate e non erano così bene organizzate come lo saranno dopo il 1860. Fu Garibaldi a sdoganarle, alleandosi con la mafia in Sicilia e con la camorra a Napoli. Al suo ingresso nella Capitale del Regno aveva al proprio fianco il capo della camorra alla quale elargì numerose e consistenti prebende
 
 
A.Mente.Accesa
A.Mente.Accesa il 17/05/13 alle 20:04 via WEB
no tesoro, la mafia è nata nel sud, poi è arrivata al nord
 
ARMANDO.SEMPRE
ARMANDO.SEMPRE il 16/05/13 alle 21:00 via WEB
L'Italia è piena di strade intitolate a Garibaldi e a Nino Bixio. Quest'ultimo, nell'ex Borbonia, era una delle persone più odiate a causa delle sue operazioni al di fuori di ogni etica. Poi è andato a morire di colera dalle parti di Giava. Forse continuava a fare lo stesso mestiere laggiù. Ma non ci meravigliamo. A Roma abbiamo persino un viale Palmiro Togliatti! Significa che chi fa più casino viene infine onorato?
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/05/13 alle 01:35 via WEB
Se dall’unità d’Italia, il Mezzogiorno è stato rovinato, Napoli è stata addirittura assassinata.
E’ caduta in una crisi che ha tolto il pane a migliaia e migliaia di persone

 
milanmilandgl
milanmilandgl il 16/05/13 alle 21:06 via WEB
quella è la storia che vogliono far credere , io non sono contro l'unità anzi ma bisogna dire che garibaldi non ha fatto altro che derubare il sud! quindi non è un eroe.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/05/13 alle 01:57 via WEB
un'eroe-antieroe

 
ROMA.X.SEMPRE
ROMA.X.SEMPRE il 16/05/13 alle 21:11 via WEB
Fu solo un invasore sanguinario al soldo dei piemontesi.
 
alfredo_1972_2
alfredo_1972_2 il 16/05/13 alle 22:23 via WEB
Il libro di Pino Aprile svela una storia ben diversa da quella insegnata a scuola. Senza estremizzare sul dove sia il bene e dove il male rappresenta una chiave di interpretazione della nostra storia recente. Ci sono dati incontrovertibili peraltro confermati da storici di professione che non si può certo tacciare di partigianeria per gli uni o altri. La strage di Pontelandolfo dovrebbe di per se far tacere tutti!! Così come altre verità storiche : tanto di cappello a coloro che hanno dato la vita per un ideale , ma oggi come ieri dietro tutto c'erano motivi economici e a rimetterci solo la povera gente!
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/05/13 alle 01:42 via WEB
La Resistenza fu una rivolta di popolo contro l’invasione della Germania nazista e le sue atrocità.
Parteciparono persone diverse (cattolici, comunisti, liberali, socialisti, azionisti, monarchici, anarchici).
I partiti che la fecero costituirono i primi governi del dopoguerra e dettero all’Italia una Costituzione repubblicana e democratica
La lotta partigiana affiancò la guerra degli alleati, che non erano solo americani, ma canadesi, francesi, inglesi e russi
La guerra durò 20 mesi e finì il 25 aprile 45. Fu anche contro i repubblichini di Salò e, ottenne il controllo di quasi tutte le città del Nord che si arresero ai partigiani prima dell’arrivo degli alleati I partigiani furono circa 300.000, c’erano anche i soldati scappati dall’esercito dopo il vile tradimento del re e, rischiavano la deportazione in Germania.

 
dgmarco1973dg
dgmarco1973dg il 16/05/13 alle 22:39 via WEB
la verità sta emergendo e da ora in avanti nasconderla sarà sempre più difficile. A conti fatti l'unico vero padre della patria rimane sempre e solo Dante Alighieri.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 23:17 via WEB
Cosi come altra guerra civile è stata tra NORD e SUD nel 1860 - 70
Con un MILIONE di MORTI
Le guerre civili vanno raccontate per quello che sono
Perché vergognarsene?
Ci sono state in USA, in Spagna, in Cina ..
Le dittature le tacciono.
E, non mi dite che la sinistra vuole la dittatura...!
Allora perché non spiega agli italiani che la liberazione, se da un lato, ci ha dato la democrazia, dall'altro era una guerra contro altri italiani?
E che quindi oltre a festeggiare bisogna riflettere sul fatto che ci siamo uccisi tra di noi in un lontano passato.
Se vengono negate le guerre civili possono riaffiorare.
Che succederà in futuro se neghiamo il passato?

 
Daniel.sassofon00011
Daniel.sassofon00011 il 16/05/13 alle 23:00 via WEB
colui che è passato alla storia come l’Eroe dei Due Mondi? Avventuriero, massone, opportunista. Di eroico, poco o niente, come si dimostra, a parer mio, leggendo il testo. Sicuramente non è stato un eroe per le popolazioni duosiciliane, prima illuse e poi ingannate. Fu lui stesso ad ammetterlo, anni dopo, nel 1868, testualmente: Gli oltraggi subite dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili…non rifarei oggi la via dell'Italia meridionale, temendo di essere preso a sassate. In sintesi, fu un burattino nelle mani del prestigiatore Cavour”. Il Regno delle Due Sicilie era uno Stato autonomo, indipendente, retto da una monarchia diventata autoctona ben prima del 1860. Duosiciliani erano i componenti del Governo, della Magistratura, delle Forze Armate e di Polizia, della P.A., delle Università ecc. ecc. Stranieri erano i turisti e gli imprenditori stranieri che trovavano remunerativo investire in quelle province, senza alcun incentivo statale! Stranieri anche i Reggimenti svizzeri, sciolti nel 1859, che erano solo una piccola componente dell'Esercito. Truppe mercenarie, certo, come la legione ungherese nel Regno di Sardegna
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/05/13 alle 01:47 via WEB
Il bando del 44 prevedeva la pena di morte per renitenti alla leva e disertori e poi estese la pena di morte anche a chi li appoggiava.
Molti si fecero partigiani per non combattere insieme ai tedeschi e rischiarono di essere e giustiziati coi propri familiari.
I caduti furono 44.700; 21.200 mutilati ed invalidi; tra partigiani e soldati regolari caddero 40.000 (10.260 della sola Divisione Acqui impegnata a Cefalonia e a Corfù).
Le donne partigiane combattenti furono 35.000, 70.000 fecero parte dei Gruppi di difesa della donna.
Oltre 3000 furono arrestate e torturate.
Circa 3000 furono deportate in Germania. Circa 3000 fucilate o impiccate. Circa 1000 caddero in combattimento. 15 vennero decorate con la medaglia d'oro
Dei 40.000 civili deportati per motivi politici o razziali ne tornarono solo 4.000.
Gli ebrei deportati furono più di 10.000; dei 2.000 deportati dal ghetto di Roma ne tornarono vivi 15
Tra i soldati italiani che dopo l'Armistizio decisero di combattere in divisa contro i nazifascisti morirono in 45.000 (esercito 34.000, marina 9.000 e aviazione 2.000)

 
Mondo_robot
Mondo_robot il 16/05/13 alle 23:20 via WEB
I libri di storia diffusi nelle scuole non raccontano tutto del Risorgimento. Assolutamente no! Ma non solo quelli delle scuole (elementari, medie, superiori), la cosa più aberrante è che le falsità raccontate nelle scuole trovano, poi, conferma nelle Università, cancellando, così, generazione dopo generazione, la memoria storica delle popolazioni duosiciliane. Era ed è proprio nella memoria storica il senso dell'esistenza stessa e della storia di un popolo
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/05/13 alle 01:54 via WEB
Garibaldi ebbe la sua fama via mare e via terra.
Si diffuse presto in tutto il mondo e il condottiero aveva a era sulla bocca di tutti.
In Italia fu seguito da combattenti provenienti da tutte le regioni, ma non solo, del suo "esercito" facevano parte uomini di ogni classe sociale e provenienti da diverse parti del mondo, democratici dalla Francia, dall'Inghilterra, dall'America e dalla Germania e, esiliati dalla Polonia, dall'Ungheria, dalla Russia e da altri Stati dell'Europa dell'Est.
Probabilmente Garibaldi fu la prima star moderna, con tanti giornali e i loro illustratori, insieme ai primi fotografi, che lo seguivano dappertutto sui campi di battaglia.

 
sono_seria1970
sono_seria1970 il 16/05/13 alle 23:48 via WEB
La Questione Meridionale nasce con l’Unità d’Italia. Già Garibaldi da dittatore e poi il neo Parlamento italiano sancirono l'immedita applicazione dello Statuto Albertino nei territori duosiciliani. Abolizione immedita di tutta la legislazione preesistente, abolizione delle dogane, introduzione della moneta piemontese, anche l'unificazione dei pesi e delle misure. Tutto con un solo tratto di penna. Poi la spietata repressione piemontese nei confronti dei ribelli, definiti dispregiativamente briganti, durata ben più di 10 anni, unitamente al saccheggio vero e proprio delle industrie, del Tesoro, delle banche e la drastica riduzione degli investimenti pubblici costrinsero milioni di duosiciliani ad emigrare pe' terre assaje luntane. Fu una vera e propria diaspora che tuttora perdura. Prima del 1860 non emigrava nessuno!.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/05/13 alle 01:56 via WEB
La grande popolarità del condottiero agli occhi dei suoi contemporanei non si può giustificare soltanto con la natura delle sue imprese belliche.
L'immaginazione della gente era colpita anche dal suo straordinario carattere, dall'ostinata fermezza dei suoi ideali, dall'assenza di egocentrismo, dai suoi modi cortesi.
Unica e irripetibile era poi la semplicità della sua vita, sempre al limite della povertà (morì povero senza mai sfruttare la sua fama).
Ammirevole era il pudore con il quale si ritirava nell'ombra quando considerava chiusa una missione.
Inutile dirlo, per le sue qualità cavalleresche, era adorato anche dalle donne.

 
tiziana_8866
tiziana_8866 il 17/05/13 alle 04:40 via WEB
tutta colpa del complotto massonico,di Cavour e Mazzini e della Corona inglese se oggi la stragrande maggioranza dei siciliani paga il pizzo. Sono migliaia i miliardi destinati dallo Stato alla costruzione di cattedrali nel deserto nel Sud...milioni di euro spesi per fare autostrade come la Salerno Reggio Calabria da 50 anni che alimentano la malavita organizzata.Milioni di euro rubati da consorterie mafiose all'Unione Europea come fondi per lo sviluppo. E La mafia a sud contribuisce a farla proliferare lo Stato, mentre la stessa fa affaroni con gli integerrimi imprenditori del nord..Noi ci siamo rotti le scatole della vostra retorica del nord che tira avanti la baracca.. altro che voi! Faccio il solo esempio del trasporto ferroviario: da chi dipende il fatto che a nord circolino treni nuovi di zecca e a sud i ferri vecchi? forse dai cittadini lavativi? e la lista dei due pesi e due misure è lunga da scorrere____ ne? I parassiti siete voi, cari i nostri connazionali con l'accento da fatina-- Bacini elettorali di persone che vengono convinte da "O Sistema" a votare un certo politico. Ma poi vi lamentate se la Lega prende sempre più voti e vuole il federalismo fiscale per far rimanere i soldi delle tasse nelle regioni ricche? Per quale motivo la Lombardia che contribuisce al 20 per cento dell'erario dello Stato deve veder tornare soltanto sul suo territorio un 6 per cento rispetto al 20 per cento sul totale pagato? Per finanziare la sanità che non funziona nel sud italia con buchi di bilancio di miliardi? Io mi sento italiano... ma se fossi meridionale mi vergognerei come un ladro e tirar sempre fuori la storia dell'unità d'italia per giustificare fenomeni squallidi... da interi quartieri che pagano il pizzo a persone che inneggiano a boss catturati dalla polizia... a migliaia di persone che richiedono la pensione di invalidità pur non avendone titolo.... Ma basta! ma valorizzate i giovani laureati meridionali! Valorizzate le forze della società civile!... Finitela di votare rappresentanti DIRETTI della MAFIA! (questi purtroppo presenti anche al Nord e al governo).
 
 
valentina1289
valentina1289 il 18/05/13 alle 19:30 via WEB
Tutta Italia è stata liberata o conquistata dai Savoia, ma solo il Sud si lamenta. Andatevene a casa vostra, non sentiremo la vostra mancanza stanne certo
 
   
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 23:04 via WEB
Non ci resta che cantare la canzone delLa terra dei cachi.
Viva il crogiuolo di pinze. Viva il crogiuolo di panze.
Quanti problemi irrisolti ma un cuore grande così.
Italia sì Italia no Italia gnamme, se famo du spaghi.
Italia sob Italia prot, la terra dei cachi.
Una pizza in compagnia, una pizza da solo;
un totale di due pizze e l'Italia è questa qua.
Fufafifi' fufafifi' Italia evviva. Italia perfetta, perepepe' nanananai.
Una pizza in compagnia, una pizza da solo
in totale molto pizzo, ma l ' Italia non ci sta.
Italia sì Italia no, Italia sì
ue', Italia no,ue' ue' ue' ue' ue'.
Perché' la terra dei cachi è la terra dei cachi.

 
CLA_DIA_182
CLA_DIA_182 il 17/05/13 alle 04:43 via WEB
La responsabilità più grande che oggi grava sulla coscienza di noi meridionali è quella di starcene con le mani in mano, di continuare a lavorare e portare ricchezza nelle città governate dai bifolchi leghisti ed abitate da omuncoli tronfi e razzisti. Dobbiamo andarcene! Lasciamoli bofonchiare tra di loro, visto che hanno questa esigenza irrefrenabile di prendersela con qualcuno.. Che tedio!!
 
 
A.Mente.Accesa
A.Mente.Accesa il 17/05/13 alle 20:09 via WEB
E magari, se ne siete capaci, cominciate a produrre quello che vi serve nelle vostre terre, cominciate a far si che i vostri figli studino nelle nostre università se ne avete, e levatevi dalle palle, siete solo un peso morto per il nord, fino a quando vi porteremo sulle spalle ci avete rotto i co…..
 
mister_jack74
mister_jack74 il 17/05/13 alle 04:46 via WEB
LA PADANIA è UN PAESE IMMAGINARIO COME PAPEROPOLI, TOPOLINIA E LA TERRA DI MEZZO... MA DI CHE COSA STATE PARLANDO...Attenti che con la scusa della "mafia" adesso anche i delinquenti comuni, al sud, vengono definiti tali. E sapete perché? Per ESPROPRIARE terre e consegnarle ai potenti del nord. Ormai il nord è diventato stretto a loro, e vogliono invadere anche il sud.
 
wonder.tony
wonder.tony il 17/05/13 alle 04:47 via WEB
Separarsi dal Nord è l'unica via per ritornare a camminare sulle strade dello sviluppo. All'ìnizio forse sarà dura. MA PER NOI MERIDIONALI NON SARA' MAI PIU' DURA DI QUESTI CENTOCINQUANTANNI!!! SVEGLIAMOCI! ABBANDONIAMOLI AL LORO DESTINO! LA LEGA NON VUOLE LA SECESSIONE. NOI INVECE DOBBIAMO OTTENERLA PER SALVARE LA PELLE! PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI: FUORI L'ITALIA DALE DUE SICILIE!!!
 
 
A.Mente.Accesa
A.Mente.Accesa il 17/05/13 alle 20:11 via WEB
E magari, se ne siete capaci, levatevi dalle palle, siete solo un peso morto per il nord, fino a quando vi porteremo sulle spalle ci avete rotto i co…..
 
JUST.YOU.AND.ME
JUST.YOU.AND.ME il 17/05/13 alle 04:48 via WEB
E vogliamo parlare delle condizioni economiche, culturali e sociali del Regno delle Due Sicilie e di Napoli nell’Ottocento? Il Regno delle Due Sicilie era lo Stato più ricco fra quelli italiani. Numerosi furono i primati nel settore agricolo, industriale e, perfino, in quello della sanità. Modesto il debito pubblico, poche, semplici e moderate le imposte. I Borbone svilupparono un sistema economico basato sulla piena occupazione, incredibile a dirsi; per questo elevarono alte barriere doganali per scoraggiare l'importazione di merci e manufatti che venivano prodotti nel Regno. Non si conosceva la parola emigrazione, già molto nota, invece, nel Nord Italia. Fu un atto criminale l'abolizione, sic et simpliciter, di quelle misure, ad opera di Garibaldi prima e confermate dai piemontesi dopo.
 
ravanar
ravanar il 17/05/13 alle 12:42 via WEB
A Torino c'è un Museo dedicato a Cesare Lombroso. Le teorie razziste di questo pseudo scienziato si basavano sulla presunta inferiorità razziale dei meridionali e sono state utilizzate per ammazzare, deportare e reprimere le popolazioni del Regno delle Due Sicilie. Misurando i crani, che questo cacciatore di teste si faceva portare in gran quantità, stabilì che i meridionali erano dei criminali e briganti. Molti di questi crani recano la scritta "Calabria" dove l'esimio scienziato era stato con il suo reggimento a far piazza pulita, portandosi a casa le teste dei morti come souvenir e per elaborare la sua razzistica teoria.....
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/05/13 alle 02:00 via WEB
Anche se qualcuno cerca di farlo dimenticare, l'"audace", Garibaldi è indimenticabile

 
Malek1978
Malek1978 il 17/05/13 alle 19:31 via WEB
Questo POST è stato fantastico! Ha riacceso un dibattitto che era morto da secoli.. Per la Resistenza italiana sono morti centinaia di migliaia di patrioti, per la resistenza al Piemonte sono morte 1 milione di persone. Bisogna COMMEMORARE ENTRAMBE LE COSE. Se si vuole un'Italia migliore così come il 25 APRILE bisogna dedicare una giornata ai caduti meridionali per mano Piemontese! E credo servirebbe anche scegliere una data, la più significativa credo, cioe la STRAGE DI BRONTE, per ricordare come il SUD ha pagato.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/05/13 alle 16:38 via WEB
La storia siamo noi
I versi sono oggettivamente molto brutti, sottolinea il programma razziale più che quello sociale e politico del Partito, evidenziato ad esempio nell'inno ufficiale Horst Wessel Lied:
oltre che un motto politico, fu anche una delle cosiddette "canzoni di battaglia" dei nazionalsocialisti. Faceva così:
 
Sensualityfemminile
Sensualityfemminile il 17/05/13 alle 19:37 via WEB
L’unità d’Italia è stata la nostra rovina economica. Noi eravamo in floridissime condizioni per un risveglio economico sano e profittevole. L’ unità ci ha perduti. E come se questo non bastasse, è provato, contrariamente all’opinione di tutti, che lo stato italiano profonde i suoi benefici finanziari nelle province settentrionali in misura ben maggiore che in quelle meridionali. Se dall’unità d’Italia, il Mezzogiorno è stato rovinato, Napoli è stata addirittura assassinata. E’ caduta in una crisi che ha tolto il pane a migliaia e migliaia di persone. Era l’epoca buona, dell’abbondanza sotto il re Borbone. Come dite?… No?… E vi ingannate l’anima! Ogni pancia era senza il vuoto che c’è adesso! Il peso, corrispondeva al giusto, con la bilancia! Parola mia…credetemi signori, che se non fosse stato per il tradimento io non starei qui a fare il pezzente…
 
A.Mente.Accesa
A.Mente.Accesa il 17/05/13 alle 20:14 via WEB
E levatevi dalle palle, siete solo un peso morto per il nord
 
A.Mente.Accesa
A.Mente.Accesa il 17/05/13 alle 20:15 via WEB
Datevi una calmata terroni, noi finora non vi abbiamo insultato ma voi a noi si. Vi fate riconoscere ovunque, non sapete parlare senza insultare.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/05/13 alle 16:41 via WEB
Deutschland erwache aus deinem bösen Traum!
Gib fremden Juden in deinem Reich nicht Raum!
Wir wollen kämpfen für dein Auferstehn!
Arisches Blut soll nicht untergehn!
Wir wollen kämpfen für dein Auferstehn!
Arisches Blut soll nicht untergehn!
Ossia:
Germania svegliati dal tuo cattivo sogno
Non concedere un posto nel tuo impero a giudei stranieri
Combatteremo per la tua rinascita
Il sangue ariano non si estinguerà

 
Sunshine.For.Ever
Sunshine.For.Ever il 17/05/13 alle 20:18 via WEB
L’Unità d’Italia sarebbe stato un processo comunque inevitabile da un punto di vista storico. Che gli Antichi Stati presenti nella penisola italiana dovessero, prima o poi, trovare un'intesa per addivenire ad accordi commerciali e poi anche politici era, probabilmente, inevitabile.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/05/13 alle 16:44 via WEB
1. Die Fahne hoch! Die Reihen dicht geschlossen
SA marschiert mit ruhig festem Schritt.
Kam'raden, die Rotfront und Reaktion erschossen,
marschier'n im Geist in unser'n Reihen mit.
2. Die Straße frei den braunen Bataillonen,
Die Straße frei dem Sturmabteilungsmann
Es schau'n aufs Hakenkreuz voll Hoffnung schon Millionen.
Der Tag für Freiheit und für Brot bricht an.
Ossia.
In alto la bandiera! Serrate le file
Le S.A. marciano con passo fermo e tranquillo.
I camerati che i Rossi e i Reazionari hanno assassinato
marciano in spirito nelle nostre file.
Fate strada ai bruni battaglioni
fate strada allo squadrista d'assalto
Già a milioni, pieni di speranza guardano alla croce uncinata
il giorno del pane e della libertà sta per arrivare.
Segue..

 
Ste.D.StefanoFDG
Ste.D.StefanoFDG il 17/05/13 alle 20:36 via WEB
Scusate...ma il tema di questo POST è l'unità d'ITALIA non altri .. ne destra ne sinistra.. ma una cosa più fastidiosa.. LA STORIA E LA SOFFERENZA DEI MERIDIONALI E IL SANGUE E I SOLDI (ORO) CHE HANNO VERSATO PER FAR NASCERE l'ITALIA... IL SUD HA PERSO UN REGNO E NON CI HA GUADAGNATO NIENTE SOLO FANGO ANCORA OGGI questo è il tema ... ALTRI POST .. ALTRI TEMI
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 20/05/13 alle 16:47 via WEB
Nella quale, come si vede, i motivi di lotta sociale sono preminenti (le S.A. combattono per pane e libertà e sono avversate dai comunisti e dalla grande borghesia reazionaria).
Queste istanze sociali, inizialmente presenti nel nazismo come nel fascismo, furono poi annacquate e rese inoffensive dal mito razziale del "Blut und Boden" e da un inumano quanto politicamente (e infine militarmente) sconsiderato antisemitismo.
Fin dall'inizio d'altronde, il motto "Deutschland erwache" aveva il suo contraltare e naturale completamento nell'altro motto "Juda verrecke" (crepa, giudeo!); come se la rinascita della Germania avesse per condizione necessaria l'eliminazione degli ebrei.
Fine

 
Ste.D.StefanoFDG
Ste.D.StefanoFDG il 17/05/13 alle 20:38 via WEB
leggendo questo tuo mi sento ribollire il sangue. sono un meridionale è leggere che i savoia invece di liberare l'italia(come c'hanno sempre fatto credere a scuola)sono scesi giu per conquistarci e depredarci è veramente vergognoso. stando a quello che scrive pino aprile i veri colpevoli della condizione del sud sono i savoia. c è un misto di rabbia e tristezza per una terra che poteva essere bellissima e prospera e si riutrova ad essere misera e disperata.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/05/13 alle 20:41 via WEB
Resistenza alle leggi ad personam
Resistenza alla Lega che vuol dividere l'Italia
Resistenza alla follia del nucleare
Resistenza alla mafia e alla corruzione
Resistenza alle tv spazzatura
Resistenza alla evasione fiscale
Resistenza al sistema elettorale attuale
Resistenza ai piduisti, mafiosi e indagati
Resistenza alla Chiesa di potere
Resistenza per il diritto al lavoro
Resistenza al precariato
Resistenza per il diritto allo studio e alla ricerca
Resistenza contro qualsiasi guerra e occupazione
E, l'elenco potrebbe essere lunghissimo..

 
Lara_Lara1984
Lara_Lara1984 il 17/05/13 alle 20:40 via WEB
dire che al nord sono tutti padani equivale a dire che al sud sono tutti mafiosi. ai vari davlak, nando e altri primi della classe: essere razzisti verso i razzisti è comunque essere razzisti. loro sono diversi da voi. e se avete paura del diverso...beh, il discorso lo conoscete
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/05/13 alle 20:48 via WEB
Vorrei dedicare "Mio fratello che guardi il mondo"
Le ragioni?
Noi, popolo un tempo concettualmente civile ed aperto al mondo, oggi ci stiamo imbarbarendo come dei valligiani della preistoria del mondo che dovevano combattere contro gli orsi e i lupi delle montagne
bergamasche o trentine e non ci accorgiamo che, nei confronti dei nostri fratelli (di qualunque ceto sociale e di qualunque colore della pelle siano) i lupi siamo diventati noi, o almeno quelli che hanno bisogno di mettersi dei fiocchetti verdi per sentirsi ancora qualcuno
"Mio fratello che guardi il mondo
e il mondo non somiglia a te
mio fratello che guardi il cielo
e il cielo non ti guarda.
Segue..

 
Marinadgl85
Marinadgl85 il 17/05/13 alle 20:43 via WEB
La Lega è stata fondata dai meridionali di seconda e terza generazione. Nonni e genitori emigrati al Nord con le pezze al culo a fare il lavoro operaio mentre gli indigeni pascolavano il bestiame nelle valli. Dall'unione di immigrati ed indigeni è nata la generazione della Lega. Non dimentichiamo che Bossi è sposato con una meridionale e che Renzo Bossi è più meridionale che settentrionale.
 
 
Malek1978
Malek1978 il 21/05/13 alle 15:40 via WEB
Oggi leghisti e fascisti si sentono, Come cani in campo di bocce
 
   
lacky.procino
lacky.procino il 21/05/13 alle 20:49 via WEB
Se c'è una strada sotto il mare
prima o poi ci troverà
se non c'è strada dentro al cuore degli altri
prima o poi si traccerà.
Sono nato e ho lavorato in ogni paese
e ho difeso con fatica la mia dignità
Sono nato e sono morto in ogni paese
e ho camminato in ogni strada del mondo che vedi.
Mio fratello che guardi il mondo
e il mondo non somiglia a te
Segue..

 
viviana_virtual
viviana_virtual il 17/05/13 alle 22:53 via WEB
Non credo sia una questione di Razzismo o Imbecillità. Negli USA i Nordisti hanno vinto a suo tempo! Anche da noi! Ha vinto l'esercito sabaudo contro i 'terroni' Gli americani lo ammettono. Qui dopo 150 anni ancora nessuno lo ammette! Soprattutto il Nord. Non per razzismo, ma credo per furbizia! Per sottomottere ancora oggi il SUD. Dicono : è colpa del SUD se è arretrato. Invece abbiamo semplicemente perso una guerra! E' la storia!!. Però nessuno la dice. Nessuno , ne destra, ne soprattutto la sinistra, che vuole a tutti i costi festeggiare alla grande questi 150 anni di storia! GRANDE IPOCRISIA! MA DITECI LA VERITA!!!!!!! Preferisco la destra, almeno dentro c'è qualche dissenzo, la Lega per esempio che anche lei, pone dubbi sull'unità ... Berlusconi che e ne frega proprio... Meglio questo dell'ipocrisia della sinistra che vuole farci credere che tutti erano felici 150 anni fà e tutti in italia hanno brindato con lo CHAMPAGNE la vittoria di Garibaldi... Ma gli italiani lo sanno, anche se inconsciamente, e a nessuno importa niente di questa festa... Tutti aspettano il mondiale invece.. almeno nel calcio sembra esserci un pò più di onestà...
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/05/13 alle 20:51 via WEB
mio fratello che guardi il cielo
e il cielo non ti guarda.
Se c'è una strada sotto il mare
prima o poi ci troverà
se non c'è strada dentro al cuore degli altri
prima o poi si traccerà."
I leghisti neo-nazisti NON PREVALERUNT
Così DEVE essere
Fine

 
giovanninidgl
giovanninidgl il 17/05/13 alle 22:55 via WEB
QUESTO POST E' STORICO HA APERTO UN DIBBATITO STORICO DA OGGI NESSUNO POTRA' PIU' PUNTARE IL DITO CONTRO IL SUD A MENO CHE NON SIA IGNORANTE (ignora la storia) O FAZIONE (conosce la storia ma...) LA LEGA CONOSCE BENE LA NOSTRA STORIA ANCHE I LEADER DI SINISTRA E QUALCUNO DI DESTRA QUINDI POTREMO CAPIRE SE DICONO IL VERO QUANDO LI ASCOLTEREMO. SE CONTINUANO CON LE SOLITE CAZ..TE SULLA QUESTIONE MERIDIONALE ALLORA NON LI VOTEREMO... SAPPIAMO ADESSO COME SCEGLIERE I NOSTRI RAPPRESENTANTI..
 
Tamara.Tornata
Tamara.Tornata il 17/05/13 alle 23:05 via WEB
Perchè limitarci a gli ultimi 150 anni? se dobbiamo lamentarci facciamolo bene. eravamo Magna Grecia, stavamo bene ma i Romani ci conquistarono; diventati Romani, stavamo bene, ma gli Unni ci conquistarono, diventati Barbari, stavamo bene, ma gli Svevi ci conquistarono... Con gli Svevi stavamo bene, ma poi i Borboni ci conquistarono, ... come continua lo sapete. tre cose non si possono nascondere: la tosse, la miseria, l'ignoranza, buona serata lacky:)))
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/05/13 alle 20:52 via WEB
La morale?
Ma se si mettono la mano VERAMENTE sulla coscienza, se TOLGONO IL VELO DAGLI OCCHI
Se tolgono i PARAOCCHI IDEOLOGICI, forse anche loro riusciranno a capire CHI li sta veramente tradendo e sfruttando standosene bellamente nei loro comodi palazzi del potere e, sta TAGLIANDO LORO IL FUTURO lasciando che gli industrialotti senza scrupoli portino il lavoro oltre frontiera

 
Virtualmente.parland
Virtualmente.parland il 17/05/13 alle 23:29 via WEB
Un'altra ragione per cui i partigiani sono stati indispensabili (di tutti i colori come fu) è sicuramente la resistenza politica del primo dopoguerra che permise di attenuare il fatto che la l'esercito alleato ci occupò di fatto e contribuì a spazzare via il regime fascista inventato da noi stessi. Ma il CNL potè trattare politicamente proprio perchè presente sul territorio e armato (molti di loro erano socialist rivoluzionari e comunisti credete che gli americani non li avrebbero tolti di mezzo volentieri??) così che abbiamo avuto la possibilità di scrivere una delle più belle costituzioni del mondo e evitato il pericolo di finire sotto una dittatura fascista di seconda generazione, nonostante la CIA abbia poi svolto il ruolo che dovremmo noi tutti conoscere. E che ha cominque influito negativamente e sempre con una spinta a destra per tutto il '900.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/05/13 alle 20:59 via WEB
Lo avrai
Camerata Kesselring
Il monumento che pretendi da noi italiani
Ma con che pietra si costruirà
A deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
Dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
Non colla terra dei cimiteri
Dove i nostri compagni giovinetti
Riposano in serenità
Non colla neve inviolata delle montagne
Che per due inverni ti sfidarono
Non colla primavera di queste valli
Che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio del torturati
Più duro d'ogni macigno
Segue..

 
Francesco.Lagher
Francesco.Lagher il 17/05/13 alle 23:32 via WEB
Si puo' essere bravi amministratori e nel contempo nutrire profondo rispetto per quelle che sono le nostre ricchezze culturali. In Italia non si è ne uno ne l'altro.
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/05/13 alle 21:00 via WEB
Soltanto con la roccia di questo patto
Giurato fra uomini liberi
Che volontari si adunarono
Per dignità e non per odio
Decisi a riscattare
La vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
Ai nostri posti ci ritroverai
Morti e vivi collo stesso impegno
Popolo serrato intorno al monumento
Che si chiama
Ora e sempre
RESISTENZA
Fine

 
Virtual.Mark
Virtual.Mark il 17/05/13 alle 23:40 via WEB
Il 25 aprile 1945, Milano, Torino, Verona, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e altre città italiane furono liberate dall'occupazione nazista con una insurrezione armata delle formazioni partigiane guidate dal Comitato di liberazione Nazionale. Fu l'atto di nascita della nuova Italia dopo il ventennio di dittatura fascista, dopo i lutti, le distruzioni e gli orrori seminati nel nostro Paese e In Europa dai fascisti e dai nazisti
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 21/05/13 alle 21:01 via WEB
La morale ?
È cosi lampante..

 
valentina1289
valentina1289 il 18/05/13 alle 19:27 via WEB
Tutta Italia è stata liberata o conquistata dai Savoia, ma solo il Sud si lamenta, forse era devvero meglio lasciarlo dove era e come era, anche se oggi sarebbe come l'Albania o il Montenegro e direbbe "ah perché non siete venuti a liberarci, forse non ci consideravate italiani?". Il Sud è culturalmente diverso, la lunga dominazione araba islamica e spagnola sfruttatrice ne ha cambiato il modo di pensare, trasformandolo in fatalista e rendendolo inadatto ad un continente europeo. Per Sud si intende l'ambiente, putroppo negativo dove si nasce e si impara a lamentarsi aspettando che lo stato provveda a tutto, se invece pur essendo di origine meridionale si nasce altrove e/o si assimila la cultura italiana o europea, allora è diverso, ma a quel punto non si è più meridionali.
 
figlia.del.vento1999
figlia.del.vento1999 il 18/05/13 alle 19:50 via WEB
Dopo tanti commenti più o meno sensati vorrei dire che 1) dai libri di scuola la storia la fanno i vincitori 2) le guerre si fanno per denaro, terre o potere. 3) chi vuole la guerra la vuole per guadagnarci Oggi dopo 150 anni non abbiamo guerre in Italia perchè non ce n'è bisogno, nessuno ci guadagnerebbe, il Sud ormai è povero a cosa servirebbe al Nord un Sud ormai povero? Quella di Bossi è una trovata per avere voti e per sfogare una sua ossessione infantile. Se volete chiamarvi Italiani fate prima gli uomini e per farlo bisogna capirsi, per farlo vi consiglio di ascoltare su youtube cosa dice Nader Butto uno scienziato che ci può insegnare qualcosa veramente utile per il ns. futuro. Se capite voi stessi comprenderete gli altri siano essi italiani o africani. Se vi fermaste un minuto a pensare che siete tutti uomini su un unica terra capireste che il futuro degli uomini non è la divisione ma l'unità.
 
ELVIN11
ELVIN11 il 18/05/13 alle 20:10 via WEB
esempio l’Inghilterra debiti con gli usa spaventosi ha perso un impero eppure... Il Sud dopo 150 anni ancora no! Dopo la cassa del mezzogiorno aiuti a non finire, la Sicilia che era ed è tuttora a statuto speciale quindi tutti i soldi provenienti dalla Sicilia rimangono in Sicilia più aiuti più cassa di mezzogiorno per anni ed anni dovrebbe essere una seconda svizzera a quest'ora. Napoli se era la terza citta dopo Londra e Parigi mi domando come mai non si è ancora risollevata dalla batosta dei Savoia mi domando sono venuti hanno sterilizzato la zona per non risollevarsi a quest'ora. Scusate ma non capisco.
 
ELVIN11
ELVIN11 il 18/05/13 alle 20:11 via WEB
Durante la 2 guerra mondiale la Francia ha perso una guerra è stata saccheggiata gli uomini validi deportati eppure adesso si è risollevata. Sempre durante la guerra la Germania è stata distrutta e saccheggiata di tutti i suoi cervelli molti uomini validi sono tornati dopo anni riparazioni di guerra ecc... eppure si è risollevata. Molti paesi sono usciti distrutti e privi di risorse esempio l’Inghilterra debiti con gli usa spaventosi ha perso un impero eppure... Il Sud dopo 150 anni ancora no! Dopo la cassa del mezzogiorno aiuti a non finire, la Sicilia che era ed è tuttora a statuto speciale quindi tutti i soldi provenienti dalla Sicilia rimangono in Sicilia più aiuti più cassa di mezzogiorno per anni ed anni dovrebbe essere una seconda svizzera a quest'ora. Napoli se era la terza citta dopo Londra e Parigi mi domando come mai non si è ancora risollevata dalla batosta dei Savoia mi domando sono venuti hanno sterilizzato la zona per non risollevarsi a quest'ora.Scusate ma non capisco.
 
COW_GIRL_2012
COW_GIRL_2012 il 18/05/13 alle 20:27 via WEB
Tutto bene quello che Aprile documenta, solo che venti anni fa Angelo Manna ha scritto le stesse cose nel suo saggio-denuncia "Quegli assassini dei fratelli d'Italia", che fu messo immediatamente all'indice, nonostante, se ben ricordo, fosse stato pubblicato da Rusconi(1990). "Terroni" di Pietro Aprile se non altro ha il merito di divulgare un verità che da troppo tempo viene soffocata e senza la quale troppa gente, quella ignorante e barbara delle plaghe del nord (quando la "Padania" aveva le palafitte della "civiltà" villanoviana- domandatelo a quelli della Patana se sanno cos'è! - nel sud Italiac'era la Magna Grecia, con i templi di Paestum. di Akragas, di Segeste e Selinunte, con la sua arte, la sua filosofia (Zenone, Parmenide), la sua scienza (Pitagora), con la sua civilta avanzatissima in tutti i settori) continua a credere che il sud sia un fardello, dimenticando che è il nord non ha mai avuto e non ha la volontà di risolvere il problema del mezzogiorno, perchè esso continui ad essere un mercato dove vendere i suoi prodotti e dove, quindi, non c'è ragione perchè esso sia industrializzato, buono, il sud, per investire i denari dello stato, prendere i soldi ricevuti e chiu
 
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 23:25 via WEB
VI RICORDO che la liberazione è stata una atroce guerra civile
hanno vinto i buoni (italiani) però i cattivi erano anche loro italiani.
Italiani contro Italiani.
Questa è una delle pagine più tristi della nostra storia.
Hanno vinto i buoni, ripeto, però erano tutti dello stesso paese.
Ecco perché gli ITALIANI non amano la propria storia
E non sanno nemmeno che cosa è il 25 Aprile.
Vengono riempiti di FROTTOLE.
Da noi la guerra civile invece si TACE.
ERA TUTTO OK si dice.
Invece no.
Italiani contro italiani.
E IL re CON IL CONSIGLIO DI STATO SCAPPARONO.
Via al SUD…!
Questa è la vostra storia.
Cosi come altra guerra civile è stata tra NORD e SUD nel 1960 - 70
Con un MILIONE di MORTI
Sono cose semplici da spiegare a scuola e in TV.
Tutti capirebbero e sarebbe più facile creare un paese migliore.
Invece NON SUCCEDE.
CI RACCONTANO LE FAVOLE.

 
gianluca1962
gianluca1962 il 18/05/13 alle 22:25 via WEB
sai che facciamo? cerchiamo tutti i discendenti di garibaldi e dei mille che erano con lui e li facciamo fucilare tutti, così siamo pari! temo che ci fosse anche un mio avo, peggio per me.
 
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 23:27 via WEB
Non fare nulla se non con la propria testa.
Fare le cose per scelta propria, non perché "lo fanno tutti!"
Mai pensare come la massa.
Mai indossare i vesti della paura

 
lacky.procino
lacky.procino il 18/05/13 alle 23:29 via WEB
A domani
E, buona notte a Nord.
E, buona notte a Sud.
E, buona notte a Sud.
E, buona notte a Nord e Sud
^^

 
 
Billy_young
Billy_young il 18/05/13 alle 23:58 via WEB
Se aveste letto il libro avreste capito che l'Unità d'Italia fu fatta contro gli Italiani in genere, infatti se il Nord avesse fatto l'Unità con il Sud anzichè contro il Sud avrebbe potuto approfittare dell'enorme ricchezza del meridione dovuta al fatto che si trova nel posto fra i più belli del mondo non a caso qui nacque e si sviluppo la civiltà, basti guardare la ricostruzione dopo il terremoto del 1693 generò il Barocco di Noto non credo che un popolo affamato ed ignorante abbia potuto dedicare tanto sforzo alla ricerca della bellezza, aprite gli occhi a qualcuno nel mondo l'Italia piace piccola e meschina. Buona notte tesoro:)
 
 
Sensualityfemminile
Sensualityfemminile il 21/05/13 alle 15:48 via WEB
In attesa che bibì e bibò decidano il da farsi, la Lega ruggisce e alza il tiro: test di italiano per gli immigrati titolari di negozi. Non sono d'accordo, e non sono d'accordo perché bisognerebbe introdurre invece un test di padano incentrato sulle poesie del Porta, o un test missilistico per testare una bomba anti-immigrati. Fatemi capire, prima sputano sul tricolore e ai mondiali non tifano Italia (nemmeno io, ma per altre ragioni), e adesso chiedono i test di italiano? E vedrete che guadagneranno voti, perché non solo la Lega ragiona col culo, ma pure quelli che la votano. Comunque avete sentito il boss, la gente del nord è stufa, chiede le riforme, chiede una riforma che lasci agli enti locali la libertà di cacciare gli stranieri a calci nel culo, ah, quella sì che sarebbe una grande riforma. E invece il Fini si perde in cazzate, chiede solo poltrone, è il capobastone del partito del sud. Fini politicamente è già morto, a naso direi che non avranno troppi problemi a disfarsene, senza di lui potranno accelerare sul populismo e aggrumare una quantità sempre maggiore di mentecatti, oppure salta anche Berlusconi e la Lega si prende tutto il nord. Sarebbe un vero casino, spezzerebbero il paese in due, perché diciamocelo, l'unico garante dell'unità d'Italia, fin qui, è stato proprio Silvio Berlusconi, e se salta il collante tra la Lega e il paese salta anche il paese... poco male, vi manderemo una cartolina dalla Padania e i cagoia ve li spediremo al sud.
 
   
lacky.procino
lacky.procino il 21/05/13 alle 20:37 via WEB
La gente del nord chiederebbe una riforma che lasci la libertà di cacciare gli stranieri a calci nel culo?
Parla per te. Parla solo a nome tuo e, se non ti contieni, sarò io a cacciarti fuori di qui a calci nel culo.
Detesto il razzismo e i razzisti bleaaaaaaaaaah
Idiota.

 
 
Dlila_on
Dlila_on il 21/05/13 alle 19:16 via WEB
Visto chi ci è venuto a trovare, PROPONGO AL BLOG, di prendere accuratamente nota dei commenti dei vari leghisti che intervengono!!!Così da poter fare uno studio antropologico su un evento raro da testimoniare e cioè: l'attuarsi di un passaggio evolutivo in un gruppo umano da una forma sociale ad un'altra, questi avvenimenti sono rari e quindi è un'occasione poterli studiare dal vivo. Raccogliamo i commenti per pubblicarli in un saggio antropologico. CHE DITE???
 
NICOL_127
NICOL_127 il 19/05/13 alle 00:12 via WEB
Guarderei meno Monumenti, ormai Stranoti, e mi concentrerei di più sugli esseri umani.
 
Sabrina_28
Sabrina_28 il 19/05/13 alle 00:21 via WEB
Il Colosseo, che noia, è piu' di un millennio che se ne parla. BASTA... o alla trota scoppia il cervello. Perchè i monumenti, artistici o storici che siano hanno un grande difetto, bisogna conoscere il loro percorso storico o artistico, e per la trota sarebbe letale. In Italia, poi.... di queste anticaglie ne abbiamo fin troppe.
 
chiaramente.chiara
chiaramente.chiara il 20/05/13 alle 18:34 via WEB
Agli abitanti dell'ex Regno Delle Due Sicilie: Due interi Continenti Americani aspettano il rimborso dei furti commessi dai reali Spagnoli da cui la dinastia Borbonica proviene. E' facile costruire Palazzi, infrastrutture e ferrovie con i beni depredati ad altri. Meridionali tutti unitevi e mettete mano al portafoglio, e' tempo di ripagare il furto commesso alle popolazioni Americane tutte.
 
VALERIA_ROMA_80
VALERIA_ROMA_80 il 20/05/13 alle 18:37 via WEB
Inutile fare polemiche, bisogna darsi una scrollata, in primis disertando queste ammorbanti città del "settentrione" e tornarcene nelle nostre. Certo, per viverci anche bene nelle nostre belle città c'è da lavorare parecchio, azzerare e non solo metaforicamente, 150 anni di brutture post unitarie.Quanto a mercato del lavoro e disoccupazione ormai siamo tutti nella merda. Io che vivo e "lavoro" a Torino nn posso certo dire di aver migliorato la mia condizione nè in fatto di trattamento economico ne' di t rispetto dei diritti e della dignità del lavoratore. idem a Bologna. Quindi non vedo la differenza tra il fare la schiava qui o a Bari. Almeno giù nn mi intossico e...vado al mare!! ma soprattutto avremmo uno scopo, un obiettivo. Infine non saremmo più costretti a sentire questi bauscia che blaterano luoghi comuni sugli stranieri manco un novantenne sclerotico. Io mi sono proprio stancata! Bella uaglò. facciamo proselitismo: tutti a casa e fanculo la lega!!
 
single_per_forza
single_per_forza il 20/05/13 alle 18:38 via WEB
dopo centinaia di migliaia (o 1 milione?) di morti cosa ti aspettavi? che i soldati Sabaudi venisserro accolti con i fiori e le belle collane di margherite? I briganti hanno difeso le loro mogli violentate o uccise dai soldati Sabaudi. C'è un paesino in cui i soldati hanno ucciso tutti, uomini , donne , bambini, bambine e anche gli animali... Naturalemnte anche il sacerdote del villaggio e le suore...
 
GIULIA.GIULIETTA
GIULIA.GIULIETTA il 20/05/13 alle 18:40 via WEB
dispiace per chi è tanto vile e fazioso da non comprendere la grandezza della lotta partigiana e il valore della Resistenza e tenta di svilirne il ricordo scrivendo cose false e ingiuriose. Non sarà con le parole di un Giuda che disonora il suo paese e rende ripugnante se stesso, che questo momento glorioso dell'Italia sarà macchiato. Non sarà coi vili e coi traditori, né con gli opportunisti e venduti che riscatteremo il nostro nome e la nostra anima di cittadini. Ora e sempre.
 
katerinax5x6
katerinax5x6 il 20/05/13 alle 22:54 via WEB
Proviamo a non entrare più nei grandi magazzini, nei supermercati, nelle catene che vendono prodotti del Nord. Proviamo a tornare dal negoziante dell'angolo, che vende prodotti delle terre del Sud. Proviamo a non stipulare più polizze con compagnie che hanno la sede a Milano, proviamo a non acquistare più libri di case editrici con sedi nella padania; proviamo a non dare soldi alle imprese del Nord; proviamo a non guardare più canali televisivi con sedi lombarde; produciamo noi quello di cui abbiamo bisogno. Le materie prime non ce le da il Nord, ma le importiamo dall'estero. Facciamolo direttamente e non passiamo per il Nord. Allora vedremo cosa sa fare il Sud e come se la caverà il Nord.
 
Fabio1972dgl1
Fabio1972dgl1 il 21/05/13 alle 05:16 via WEB
Non sopporto l'ignoranza leghista ma neanche l'auto commiserazione meridionale. Ma gli amministratori pubblici in meridione da quando c'è la Repubblica chi li ha scelti? Infiltrati monarchici di casa Savoia? Le case abusive e l'innosservanza dell'obbligo del casco o della cintura di sicurezza chi è ad imporlo ai cittadini meridionali Carlo Alberto Emanuele Brambilla? Se storicamente i Piemontesi hanno occupato e non unito, ed è la verità, oggi il riscatto parte dalla legalità che non può essere data da nessuno se non dal singolo, nei semplici gesti quotidiani: differenziare l'immondizia, indossare il casco, mettersi le cinture, non buttare i frigoriferi nei fossi, pagare le tasse, non costruire abusivamente e denunciare chi lo fa, sia al nord che al sud
 
ARMANDO.SEMPRE
ARMANDO.SEMPRE il 21/05/13 alle 05:22 via WEB
Tanti anni fa, quando Vittorio Sgarbi conduceva un angoletto televisivo su Canale 5 intitolato "Sgarbi Quotidiani" egli parlo' del sud Italia prendendone le difese da quelli che erano gli attacchi portati da una Lega che stava emergendo nel panorama politico italiano. Io non ho mai sentito piu' una difesa forte e decisa come quella, da nessun'altro. Fece letteralmente a pezzi la Lega, e difese in maniera magistrale quel sud Italia che lui evidentemente amava per via delle grandi ricchezze artistiche che il sud racchiude in se. Parlo' degli uomini di cultura che il sud ha espresso, le opere d'arte. E fece a pezzi quel nord nebbioso, noioso, ignorante. Persino mio padre, vecchio Berlingueriano, che storceva il naso ogni volta che vedeva Sgarbi, rimase a bocca aperta e disse "bravo, questa volta mi è piaciuto". Chi ha sensibilità non puo' che amare il sud, è l'Italia senza sud è pensabile solo dagli ignoranti.
 
A.Mente.Accesa
A.Mente.Accesa il 21/05/13 alle 16:23 via WEB
Di tutte le ritorsioni nazi- fasciste, quante avrebbero potuto essere evitate se non si fossero attuate stupide azioni assolutamente inutili da parte di quella gente che DOVEVA essere definita come "liberatrice"?
 
Sunshine.For.Ever
Sunshine.For.Ever il 21/05/13 alle 16:37 via WEB
Prima non sapevano come sbarcare il lunario. Siamo nella merda totale...e fra poco al nord se ne accorgeranno..
 
Ste.D.StefanoFDG
Ste.D.StefanoFDG il 21/05/13 alle 16:40 via WEB
IL PAESE DEGLI IMBECILLI. Ditemi se puo' esistere al mondo un Paese dove il popolo in massa, come qui al Nord,ha votato un partito ,il cui capo ha ingannato la prima moglie per anni,facendosi mantenere,dicendo che studiava Medicina e girava con la borsa da medico,mentre,invece,passava le giornate al bar a giocare a biliardo. Un Obama o Merkel o Sarkosy, con queste credenziali, non si presenterebbero neanche per un posto ad una pizzeria al taglio.
 
Lara_Lara1984
Lara_Lara1984 il 21/05/13 alle 16:43 via WEB
Dovremmo essere ancora qui a celebrare 300 e rotte vittime, fra dissidenti politici, delinquenti comuni e qualche ebreo, per l'azione irresponsabile, a guerra ormai finita , di una cellula partigiana, che hanno fatto per dimostrare che c'erano anche loro? E che dire.I tedeschi avevano detto: si consegnino i responsabili, e non ci saranno ritorsioni. Col cavolo che si è presentato qualcuno. L'unico che ha fatto la figura del vero eroe, e che magari passa per fascista, è Salvo D'Acquisto che pur non c'entrando niente, si è sacrificato per salvare tanta gente. I cosiddetti "partigiani" si sono guardati bene dal farlo.
 
Marinadgl85
Marinadgl85 il 21/05/13 alle 17:00 via WEB
La storia della Sicilia normanna ha origine con la conquista normanna dell'Isola, iniziata nel 1061 con lo sbarco a Messina al tempo in cui essa era dominata da potentati e governatori musulmani, e conclude con la morte dell'ultima esponente della famiglia degli Altavilla di Sicilia, Costanza, nel 1198. Nel 1130 la dominazione normanna instaurerà il primo regno dell'Isola con Ruggero II. Ma è normalissimo, quando si fanno le conquiste di terre e persone!!!
 
sandrasandrona80
sandrasandrona80 il 21/05/13 alle 17:06 via WEB
da Wikimedia. Già con la conquista di Palermo vengono fissati i ruoli su cui si fonderanno i futuri rapporti di potere: i musulmani avrebbero conservato i propri giudici, mentre Roberto si attribuisce il titolo di malik, la parola che in arabo indica il re, come testimoniano i numerosi tarì d'oro, le monete da lui coniate. Nel portare a termine l'opera di conquista, il Gran Conte Ruggero si preoccupa di installare vescovi francesi nel territorio: l'alleanza con papa Urbano II ha condotto a quell'esperienza unica di privilegio concesso dal papa ai Normanni, investiti della sua fiducia nella scelta dei vescovi sull'isola, che fu l'Apostolica legazia. Diverso è il peso che viene dato alle diverse popolazioni: musulmani e cristiani di rito basiliano vengono iscritti nelle platee (cioè nelle liste contenenti un inventario dei possedimenti e degli abitanti relativi) come "villani": a loro non è concesso portare armi addosso e sono anche negati i diritti politici. Inoltre, devono pagare un canone sulla terra, che è divisa a parecchiate (corrispondenti ad una misura variabile, che va dai 14 ai 50 ettari). Da questa politica, risultano favoriti gli immigrati latini, in particolare i lombardi, provenienti per lo più dai territori della Marca Aleramica. Impronte di rilievo lasciarono le colonie gallo-italiche, come quella di San Fratello che fu fatta stabilire accanto alla popolazione greca che orbitava intorno al monastero sotto i musulmani. Tale colonia non fu tra le più numerose, ma incise sul dialetto, che fu gallo-italico fino al 1922, quando, a seguito del terremoto, l'abitato fu parzialmente trasferito ad Acquedolci[4]. La presenza lombarda ebbe grande effetto anche in altri paesi interni della Sicilia orientale, come Nicosia, Aidone, Piazza Armerina, Randazzo e Sperlinga, che rientravano nei possedimenti degli Aleramici di Sicilia e dove esistono ancora oggi ricche testimonianze sia nella struttura della rete viaria che nella parlata galloitalica[5]. Nel 1101, muore Ruggero. Nel 1112, in piena reggenza, sua moglie, Adelaide del Vasto (il cui matrimonio con Ruggero è il frutto dell'alleanza tra Normanni e Aleramici), insedia la capitale dell'isola a Palermo: i grandi feudi non vengono più ammessi e l'isola diviene una sorta di grande demanio a disposizione del re (a lui, ad esempio, è riservata la caccia).
 
kalelsmallvill
kalelsmallvill il 21/05/13 alle 17:09 via WEB
Non c'è dubbio che i Normanni ripristinarono il culto cristiano sull'isola. È però vero che l'occupazione normanna dell'isola si ammantò della veste di crociata anche per opportunità politica: fu nell'ottica della riconquista cristiana delle terre in mano agli infedeli che Ruggero pretese da papa Urbano II la legazia, sulla base della quale egli poté sovrintendere alla riorganizzazione del Cristianesimo isolano. Le prime sedi vescovili furono istituite agganciandosi ai più grossi centri esistenti, con la sola eccezione di Troina, scelta quando ancora l'insediamento era seminale, e che cedette ben presto la palma a Messina. Troina fu per lungo tempo un caso unico di sede vescovile distante dal mare.Bisogna anche sottolineare che Ruggero e Adelaide favorirono non poco l'istituzione e la costruzione di monasteri di rito greco, comunque sottomessi a vescovi latini, ma poi riuniti sotto l'autorità dell'archimandrita del Salvatore di Messina e ciò proprio mentre l'ellenismo stava retrocedendo nel Meridione d'Italia.
 
LA.VIRTUALE
LA.VIRTUALE il 21/05/13 alle 17:15 via WEB
e poi, Ruggero II d'Altavilla cingeva la corona di re di Sicilia. Cominciava così un regno caratterizzato dalla convivenza di varie etnie e diverse fedi religiose, una specie di stato federale con un primo parlamento, e l'organizzazione del catasto secondo una moderna concezione. Fu creata anche la contea di Ragusa, affidata a Goffredo di Ragusa. Ai due Ruggero, e al breve interregno di Simone, successero Guglielmo I (detto il Malo) e Guglielmo II (detto il Buono), i quali tentarono di opporsi alle mire dell'imperatore Federico Barbarossa, deciso ad annientare il Regno dei Normanni in Sicilia. Un matrimonio di stato fra il figlio dell'imperatore Federico Barbarossa, e la figlia di Ruggero II, aprì la strada alla conquista sveva. con la morte di Guglielmo III, Costanza divenne regina di Sicilia fino alla morte, quando il regno passò al figlio di 4 anni Federico II del Sacro Romano Impero, sotto la tutela papale.
 
 
CATERINA.MONELLINA
CATERINA.MONELLINA il 21/05/13 alle 19:08 via WEB
E' vero il Sud era pieno di attività produttive. Ma non bisogna avere una prospettiva "meridionalista",perché è scontato che se uno Stato conquista un territorio dopo lo sfavorisce nelle scelte politiche-economiche. Però è anche vero che è sbagliato avere una prospettiva "nordista" che vuole solo deresponsabilizzare. La verità è che in quel periodo ci furono cambiamenti sociali, economici,tecnologici e altre situazioni contingenti che misero in crisi alcuni settori(come accade oggi, si veda "Noi della meridionale Italia" Luigi De Matteo). Perciò io capisco gli amici del Nord che votano un partito come la Lega(a mio parere uno dei pochi veri partiti rimasti in Italia) che è stato in grado di cogliere quello che è poi l'espressione del "popolo padano". Comunque io credo in questo Sud,qui la crisi ha colpito, ma gli effetti sono stati molto minori. Qui pochissimi hanno un mutuo da pagare per la casa, non si poteva fare prima e continua a non farsi oggi,rispetto al nord pochi hanno perso il "posto fisso" perché già non c'era.Qui c'è un livello di qualità della vita che non ci potremmo permettere. Chissà forse è meglio la secessione? dovremmo richiamare i borboni? Le prossime voto LEGA.
 
STEFANIA.STEFY81
STEFANIA.STEFY81 il 21/05/13 alle 17:20 via WEB
Catania, sotto la dominazione normanna, ebbe un periodo di rinnovato splendore sotto la guida del vescovo benedettino Ansgerio voluto dallo stesso Gran Conte Ruggero.
 
Alessandra666999
Alessandra666999 il 21/05/13 alle 17:23 via WEB
Con le conquiste normanne, la città di Messina ebbe sviluppo demografico e si ristabilì un moderato sviluppo economico con ripercussioni culturali e artistiche. Al secolo la città ricopre un ruolo politico e socio-economico rilevante sia per la Sicilia che per la Calabria . i siciliani devono ringraziare x questo!!!!
 
di.passaggio00089
di.passaggio00089 il 21/05/13 alle 18:54 via WEB
La rilevanza della civiltà normanna a Palermo è visibile attraverso gli edifici più importanti della città, come la Chiesa della Martorana e la Cappella Palatina. Il geografo arabo Edrisi, nel libro dedicato a re Ruggero ha lasciato la testimonianza di questo magnifico periodo di fasti e ricchezza culturale. Anche fuori della città, di incomparabile bellezza restano testimoni dell'epoca normanna
 
KEVIN25ADSL
KEVIN25ADSL il 21/05/13 alle 18:57 via WEB
e poi inizia la dominazione normanna a Siracusa, divenuta caposaldo della cacciata araba dall'isola. La città diviene una roccaforte militare, grazie alla sua posizione strategica. La politica del re Ruggero determina, inoltre, la costruzione di nuovi quartieri nell’isola e il rimaneggiamento della cattedrale nonché il restauro di diverse chiese, seguendo una politica di rinascita cristiana. arabi romani ecc hanno portato civiltà e ricchezza alla sicilia che altro volevano di più!!!
 
mirosalfi
mirosalfi il 21/05/13 alle 19:00 via WEB
arabi romani piemontesi etc hanno portato a noi solo morte e distruzione andate a ca......re
 
omar_vuole_te
omar_vuole_te il 21/05/13 alle 19:47 via WEB
è stata dominata dai Vandali, agli Ostrogoti, ai Bizantini, agli Arabi e ai Normanni ECC
 
MAUROPENSACHE
MAUROPENSACHE il 21/05/13 alle 21:05 via WEB
Il territorio della regione è costituito quasi interamente dall'isola omonima, la più grande isola italiana e mediterranea. È la regione più estesa d'Italia. la Sicilia divenne una colonia greca e, nei successivi 600 anni fu il principale campo di battaglia delle guerre greco-puniche e romano-puniche, che terminarono con la distruzione di Cartagine da parte di Roma. Dopo la caduta dell'impero romano, la Sicilia fu terra di conquista e, durante l'Alto Medioevo è stata dominata dai Vandali, agli Ostrogoti, ai Bizantini, agli Arabi e ai Normanni, sotto cui nacque il Regno di Sicilia, durato dal 1130 al 1816, subordinato alla corona degli Aragona di Spagna, al Sacro Romano Impero e, infine, ai Borboni, poi divenuto Regno delle Due Sicilie. ma il successivo crollo economico ha provocato un'ondata di emigrazione, il separatismo e l'emergere della mafia. le cui attività criminali rappresentano tuttora un problema. Ancor prima della nascita della Repubblica italiana.
 
SILVANA.DGL82
SILVANA.DGL82 il 21/05/13 alle 21:07 via WEB
ma il successivo crollo economico ha provocato un'ondata di emigrazione, il separatismo e l'emergere della mafia.
 
SILVANA.DGL82
SILVANA.DGL82 il 21/05/13 alle 21:09 via WEB
Già a partire dal VII secolo l'isola aveva subito molte incursioni musulmane. Gli Arabi si erano attestati sulla sponda africana dove esistevano dei piccoli regni sconfitti dal condottiero ʿUqba b. Nāfiʿ a seguito della celebre "cavalcata" che lo portò fino alle sponde atlantiche del sud del Marocco, del Mar Mediterraneo, avevano già conquistato parte della Spagna e le isole di Malta e Pantelleria. La Sicilia era ritenuta strategica per il controllo del Mediterraneo a discapito dei rivali Bizantini. La disgregazione dell'Impero bizantino e la sua debolezza si facevano pesantemente sentire in Sicilia, alimentando un certo malcontento, in un'area che da sempre, sia politicamente che culturalmente, si sentiva più vicina ed attratta da Roma e da quello che fu l'Impero d'Occidente piuttosto che da Costantinopoli e dall'Impero d'Oriente
 
MISTER.NOTHING
MISTER.NOTHING il 21/05/13 alle 21:25 via WEB
L'invasione ebbe inizio il 17 giugno dell'827 e lo stuolo in gran parte berbero (ma alla guida di elementi arabi o persiani), fu affidato al qādī di Qayrawān, Asad b. al-Furāt, grande giurisperito malikita autore della notissima Asadiyya, di origine persiana del Khorāsān. Lo sbarco avvenne il giorno seguente nei pressi di Capo Granitola, vicino a Mazara del Vallo e fu occupata Lilibeum (l'odierna Marsala, in arabo Marsa ʿAlī, "il porto di ʿAlī" o Marsa Allāh, ossia il "porto di Dio") ed entrambi i centri furono fortificati e usati come testa di ponte e base di attracco per le navi.
 
hannibal.smith72
hannibal.smith72 il 21/05/13 alle 21:46 via WEB
I Borboni portarono il Regno delle Due Sicilie all’avanguardia in numerosi campi, dalle lettere alla musica e alle scienze, dall’industria al commercio e alle telecomunicazioni, dall’agricoltura all’allevamento del bestiame, senza trascurare il fatto che nel Meridione vi era la più alta percentuale di medici per abitanti (1 su 958 a fronte di 1 su 1834 in Piemonte, Luguria, Lombardia, Toscana e Romagna
 
INTRIGO_FEMMINILE31
INTRIGO_FEMMINILE31 il 21/05/13 alle 22:11 via WEB
La spedizione che voleva con ogni probabilità (al di là del leggendario racconto cristiano) effettuare una razzia in profondità dell'isola, non s'illuse di poter superare le formidabili difese di Siracusa, la capitale bizantina dell'isola, ma la sostanziale debolezza bizantina, da poco uscita da un duro conflitto contro l'usurpatore Tommaso lo Slavo, fece prospettare ad Asad la concreta possibilità che l'iniziale intento strategico potesse essere facilmente mutato in una spedizione di vera e propria conquista.
 
loridana8585
loridana8585 il 21/05/13 alle 22:27 via WEB
Il colpo di grazia al Meridione non lo hanno dato affatto i Borbone ma i Savoia. introdussero in un sol colpo ben 22 nuove tasse, Il governo Savoia Smantellò le industrie del Sud, trasferendole al Nord, dando così inizio all’emigrazione, fenomeno assente durante il regno borbonico, e guadagnando così nei secoli manodopera a basso costo. Abolirono inoltre il protezionismo, aprendo il mercato a prodotti esteri a basso costo ed ancor più bassa qualità, determinando il declino dell’agricoltura del Sud. Smantellarono i cantieri navali e gli arsenali e quindi la flotta mercantile che sotto i Broboni era la seconda del mondo, dopo quella inglese. Addirittura l’industria ceramica di Capodimonte, nota in tutto il mondo, venne quasi azzerata con l’annessione del Regno delle Due Sicilie a quello piemontese. la causa della difficoltà della ricerca della verità non sta nelle cose, ma in noi, che chiudiamo gli occhi alla verità come fa la nottola alla luce del giorno. Per pigrizia, comodità, faziosità, sempre per ignoranza.
 
alfio4512354
alfio4512354 il 21/05/13 alle 22:51 via WEB
Superato in uno scontro dall'indeterminata ampiezza un non meglio identificato Balatas (Curopalate?), messo in fuga presso Corleone, e superata quindi alla meglio nell'828 un'epidemia, probabilmente di colera, che portò alla morte per dissenteria lo stesso Asad (sostituito da Muhammad b. Abī l-Jawarī per volere degli stessi soldati[1]), i musulmani ottennero rinforzi nell'830, in parte dall'Ifrīqiya (allora impegnata a respingere l'attacco del duca di Lucca, Bonifacio II) e in maggior parte da al-Andalus, mentre in Sicilia giunse un gruppo di mercenari al comando del berbero Asbagh b. Wakīl, detto Farghalūs.
 
Sono.Marco.piacere
Sono.Marco.piacere il 21/05/13 alle 22:52 via WEB
Fu così possibile ai musulmani - che già avevano preso Agrigentum (divenuta in seguito Girgenti, rimasta sempre a stragrande maggioranza berbera) - espugnare nell'agosto-settembre dell'831 Palermo, eletta capitale della Sicilia islamica (Ṣiqilliyya), quindi Messina, Motyca e Ragusa (il cui nome pre-islamico tuttavia è ancora discusso), mentre Enna (divenuta in seguito Castrogiovanni) fu presa solo nell'859. Resisteva Siracusa, sede dello strategos da cui dipendevano tanto il drungariato di Malta quanto le arcontie (ducati) di Calabria, di Otranto e, almeno teoricamente, di Napoli.
 
salvosalvo225
salvosalvo225 il 21/05/13 alle 23:07 via WEB
Fu necessario più d'un decennio per piegare la resistenza degli abitanti del solo Val di Mazara e ancor più per impadronirsi tra l'841 e l'859 del Val di Noto e del Val Demone. Siracusa, superato il blocco impostale tra l'872 e l'873 da Khafāja b. Sufyān b. Sawdān (o Sawādan), cadde il 21 maggio 878, a oltre mezzo secolo dal primo sbarco, al termine d'un implacabile assedio condotto dal generale Ja'far ibn Muhammad che si concluse col massacro di 5.000 abitanti e con la schiavitù dei sopravvissuti, riscattati solo molti anni più tard L'ultimo lembo di terra bizantino a resistere ai musulmani fu Rometta che capitolò solo nel 965.
 
MIRACOLOPARTE2
MIRACOLOPARTE2 il 21/05/13 alle 23:22 via WEB
Nel 902 Ibrāhīm II, dismessi i panni da Emiro aghlabide per il veto opposto alla sua nomina dal califfo abbaside di Baghdad, indossò quelli del mujāhid (combattente del jihād) e tentò di risalire l'Italia, con l'idea di giungere poi, si disse con grande fantasia, fino a Costantinopoli. Passò pertanto lo Stretto e percorse in direzione nord la Calabria. Non trovò particolare resistenza ma la sua marcia si arrestò nei dintorni di Cosenza, che forse fu la prima città ad opporre una certa resistenza all'invasione. Tuttavia l'arresto avvenne probabilmente più per il disordine con cui le operazioni militari furono svolte e per la carenza di conduzione militare e di concreti risultati. Inoltre Ibrāhīm, colto da dissenteria, spirò in breve tempo e le sue truppe, al limite dello sbando, si ritirarono. Così si concluse la velleitaria conquista della "Terra grande" (al-arḍ al-kabīra).
 
nickname0008
nickname0008 il 21/05/13 alle 23:24 via WEB
L'imperatore Michele IV di Bisanzio, volle iniziare una campagna di riconquista della Sicilia dagli arabi, che venne affidata al generale Giorgio Maniace. Alla fine dell'estate del 1038, sbarcò nell'isola, dove in brevissimo tempo occupò Messina. Successivamente la spedizione si diresse verso l'antica capitale dell'isola, Siracusa, che resistette fino al 1040. Quello stesso anno Maniace tra Randazzo e Troina sconfisse le truppe musulmane di un non meglio identificato ʿAbd Allāh ma poco dopo una rivolta interna lo costrinse ad abbandonare la Sicilia e a ritirarsi in Puglia.
 
MORO.DGLMARIO
MORO.DGLMARIO il 21/05/13 alle 23:32 via WEB
Il periodo di dominazione islamica della Sicilia, dall'827 al 1061, può essere suddiviso in tre parti: la prima quando (827-910) la Sicilia aveva un governatore nominato dall'emiro aghlabide di Qayrawan; la seconda (910-948) durante la quale i governanti erano fatimidi e la terza, (948-1053) l'epoca dei Kalbiti: una dinastia sciita autonoma che finì col governare in modo indipendente da vero e proprio emirato. Dopo questa data vi furono tre Emirati indipendenti a Mazara del Vallo (emiro ʿAbd Allāh ibn Mankūt), Siracusa (emiro Ibn al-Thumna) e Enna (Ibn al-Ḥawwās
 
katerinax5x6
katerinax5x6 il 21/05/13 alle 23:34 via WEB
Secondo la maggioranza degli storici, Amari in testa, la Sicilia, con la conquista, rifiorì sia economicamente che culturalmente e godette di un periodo lungo di pace e prosperità. Vennero introdotte tecniche innovative nell'agricoltura, dove, abolita la monocoltura del grano che risaliva al tardo impero, si passò alla varietà delle coltivazioni. Nel commercio l'isola fu inserita in un'estesa rete marittima, divenendo il punto nevralgico degli scambi mediterranei. La Chiesa di San Giovanni degli Eremiti a Palermo I musulmani imposero ai cristiani che non intendevano convertirsi all'Islam la consueta fiscalità prevista dalla dhimma (più pesante rispetto a quella riservata ai sudditi musulmani - assoggettati al solo pagamento della zakāt - e costituita dalla jizya ed eventualmente dal kharāj), così la parte occidentale dell'isola si convertì quasi al 50%, mentre la parte orientale mantenne prevalentemente la fede cristiana. Nell'usuale statuto giuridico della dhimma ai cristiani fu vietato di fare proselitismo e di edificare nuovi luoghi di culto, consentendo tuttavia il culto in forma privata e nelle chiese già esistenti.[3] Palermo, scelta dall'emiro come capitale, ebbe un notevole sviluppo urbanistico divenendo potente e popolosa. Ibn Hawqal, mercante e geografo nel X secolo nel suo Viaggio in Sicilia parla di Palermo come città dalle "trecento moschee
 
ronaldodgl48
ronaldodgl48 il 21/05/13 alle 23:48 via WEB
Se nell'oggettistica le tracce musulmane sono numerose e visibili, in architettura invece il periodo islamico non ha lasciato tracce dirette di sé (si discute dell'originalità del Bagno di Cefalà Diana, degli ambienti inferiori della Cappella Palatina, del castello della Cannita, di tratti del complesso di San Giovanni degli Eremiti e di altri luoghi in Sicilia, tra cui rare tracce sporadiche presso la Valle dei Margi), se non esigui resti archeologici, come l'unica moschea fin qui nota, presso il Teatro di Segesta. Il motivo risiede forse nel fatto che i musulmani in parte si erano limitati a destinare a nuovo uso e a modificare edifici e strutture preesistenti ma, assai più significativa sarebbe stata la volontà di cancellare il ricordo del periodo islamico a guidare l'intento distruttivo delle nuove autorità dell'isola, messo in atto a partire dal periodo angioino. Molte testimonianze artistiche sarebbero state volutamente cancellate, così come avverrà più tardi nella Spagna della Reconquista cristiana. Un'evidente traccia di architettura musulmana in Sicilia rimarrebbe, dunque, nei soli edifici realizzati dai normanni - in tempi alquanto posteriori - ricorrendo a manodopera islamica, fra cui si possono ricordare il Castello della Zisa (dall'arabo ʿAzīza, "Meravigliosa"), il Castello della Cuba (dall'arabo qubba, "cupola") di cui faceva parte la Cubula (la "piccola Cuba") - entrambe collocate in un complesso lacustre artificiale, circondato da un'estesa foresta, cui fu dato il nome di Jannat al-arḍ, "Il giardino - o paradiso - della terra": il Genoardo. Si ricorderanno anche la Cappella Palatina (cioè di Palazzo) e il parco reale della Favara, dall'arabo Fawwāra, "sorgente". D'altra parte, non si possono non tenere in conto le osservazioni dello storico Peri: "Le spade normanne per quanto affilate e pesanti non valevano a rompere le pietre; e non sembra che i normanni abbiano prediletto distruggere le città occupate con il fuoco, [...] accanimento [...] dal quale comunque le pietre almeno non sarebbero state distrutte né gli edifici sradicati dalle basi". In definitiva, Peri attribuisce l'assenza quasi totale di tracce di un'architettura civile o monumentale in Sicilia dei due secoli di dominazione araba al fatto che i conquistatori berberi importarono sull'isola abitudini abitative tipiche delle coste africane prospicienti: utilizzo del legno per le costruzioni e, soprattutto, trogloditismo, cioè tendenza ad abitare le caverne.[24]
 
Alexuiex12
Alexuiex12 il 21/05/13 alle 23:57 via WEB
Va notato che parte dell'architettura dell'epoca fu anche riutilizzata nei secoli successivi e inserita in altri contesti. Ad esempio nel portico sud della Cattedrale di Palermo si trova ancora una colonna con un'iscrizione araba, probabilmente originale, che riporta il versetto 54 della sura 7 del Corano, detta "del Limbo", che recita "Egli copre il giorno del velo della notte che avida l'insegue; e il sole e la luna e le stelle creò, soggiogate al Suo comando. Non è a Lui che appartengono la creazione e l'Ordine? Sia benedetto Iddio, il Signor del Creato!
 
atardvvvbnl
atardvvvbnl il 22/05/13 alle 00:18 via WEB
Diverse e numerose tracce invece si notano nella lingua (specie nel lessico legato all'agricoltura e alle scienze idrauliche) e nella toponomastica. Restano ancora poco conosciute tracce di iscrizioni cufiche che se valorizzate potrebbero invece ricostruire un tessuto storico valido per la nuova rivalutazione di un periodo storico affascinante. Fra queste vi è una testimonianza di fede=sciadda (leggasi shahāda) sul Monte Altesina nella provincia di Enna.
 
niente_nick_off
niente_nick_off il 22/05/13 alle 00:44 via WEB
fu via via dominata da Greci, Latini, Bizantini e Arabi, spagnoli e francesi
 
katerinax5x6
katerinax5x6 il 22/05/13 alle 03:17 via WEB
Guarda che la cultura non è un affare di destra o di sinistra. Cosi' come è assurdo mettersi a discutere (o guerreggiare) contrapponendo il nord al sud. E' solo una questione di ignoranza o meno. Anzi, per meglio dire... intelligenza o meno. A sentir parlare te, pare quasi che non sia possibile coniugare l'attenzione per la cultura con l'efficia nell'azione del governo. Si puo' essere bravi amministratori e nel contempo nutrire profondo rispetto per quelle che sono le nostre ricchezze culturali. In Italia non si è ne uno ne l'altro.
 
GIGI.ADSL8
GIGI.ADSL8 il 22/05/13 alle 03:25 via WEB
Guardando con piu' attenzione la trot... il figlio di Bossi ci si accorge che l'avannotto tiene la classica fisionomia del terruncello del sud. 1- Capa arricciulata come un cespo di radicchio maturato al sole di Calabria. 2- Naso e taglio della bocca assomigliano a quelle figure della magna grecia salentina http://www.youblob.org/wp-content/uploads/2008/10/renzo-bossi.jpg Che c'è di celtico in quella capa di scugnizz? Sarà anche vero che non è sceso mai al di sotto di Roma, pero' o sang è quello, terruncello. La madre infatti è nativa della Siculia. Al nord non ci sono piu' i veri padani, ormai. Forse li trovi solo in alta montagna, chissà. O forse sono tutti in Calabria a prendersi una laurea come fece la Gelmini.
 
mariodgldgl1
mariodgldgl1 il 22/05/13 alle 03:26 via WEB
Ma è mai possibile che l' opposizione non esista.. PD di merda dai le dimissioni in blocco...invece nò! Vogliono morire piano piano ma non sanno di far morire un sacco di gente. Napolitano non essendo il mio presidente nel senso che non ho potuto votare gli onorevoli che Ti hanno votato, per mè sei un cittadino comune come tanto altri e ti maledico nel vero senso della parola. Napolitano c'è tanta gente Italòiana che soffre, oltremodo per le frme che metti assecondsando dei criminali!! Bravo..passerai sicuramente alla storia come il carnefice di giustizia ed imparzialità....solo per salvare il PD!!??
 
Marco_for_ever_si
Marco_for_ever_si il 22/05/13 alle 03:28 via WEB
Con tutto il rispetto per coloro che combatterono e persero la vita combattendo i nazifascisti, ripeto cio' che ho appreso dalla mia famiglia di partigiani della prima ora che ha avuto i suoi bravi morti e feriti. "Se non ci fosse stato l'esercito alleato a mettere in fuga i Tedeschi e i reparti dei repubblichini, non ci sarebbe mai stata l'occupazione da parte dei partigiani delle citta' del nord. Abbiamo occupato citta' vuote o semivuote dal nemico! Chi si illude che un'armata di cittadini malamente armata potesse sconfiggere l'esercito del terzo reich e metterlo in fuga e' un bugiardo, sopratutto verso se stesso.
 
Sono_Sabrina_io
Sono_Sabrina_io il 22/05/13 alle 03:30 via WEB
Con la conquista araba la popolazione greco-ortodossa venne assoggettata agli arabi e ai berberi in condizione di schiavitù o di "protezione". I normanni liberarono la Sicilia e consentirono a cristiani e musulmani di vivere liberamente insieme. Ai musulmani venne consentito di mantenere posti di rilievo nella pubblica amministrazione, nell'esercito e nella marina. Ma molti musulmani non accettarono la nuova situazione e ritornarono nel Nord-Africa. Il loro posto venne preso da immigrati italiani e francesi che europeizzarono l'isola.
 
viviana_virtual
viviana_virtual il 22/05/13 alle 16:08 via WEB
Con la conquista di Siracusa gli arabi divennero padroni della Sicilia ma, con la caduta di Rometta, ultima roccaforte dei bizantini, la Sicilia fu completamente sottomessa. Erano passati 138 anni dallo sbarco dell'esercito arabo a Mazara del Vallo. La lunga e dura guerra aveva prodotto ampi vuoti nella popolazione siciliana. Gli arabi non facevano prigionieri. Le città che resistevano all'avanzata araba venivano distrutte, i maschi uccisi, le donne e i bambini ridotti in schiavitù. Le città che si arrendevano senza combattere venivano poste sotto "protezione"
 
giovanninidgl
giovanninidgl il 22/05/13 alle 16:32 via WEB
Poi i nord-africani immigrano in Sicilia. Gli ampi vuoti della popolazione vennero presto colmati dagli immigrati dal Nord-Africa. Si stabilirono in Sicilia i soldati che l'avevano depredata e devastata. Arrivarono anche alcune centinaia di migliaia di arabi e berberi. Gli immigrati divennero i nuovi padroni e i siciliani lavorarono, sia da schiavi che da "protetti", per arricchire i nord-africani.
 
TAMARA_XYZ
TAMARA_XYZ il 22/05/13 alle 16:59 via WEB
La Sicilia colonia della Tunisia (878-1071) La Sicilia venne inserita nell'area economica del mondo musulmano. Area notevolmente ampia (dalla Spagna al Nord-Africa, dall'Egitto alla Siria, dall'Iraq alla Persia) e, molto più ricca della Europa cristiana. Il commercio ne ebbe grandi vantaggi. Gli scambi si moltiplicarono. La Sicilia, colonia della Tunisia, forniva al Nord-Africa prodotti agricoli, legname e schiavi. La produzione agricola ebbe un grande impulso. I cristiani fornivano mano d'opera a basso costo. La disponibilità di terra era ampia e gli arabi non dovevano pagare per divenirne proprietari. Lo sfruttamento intensivo dava ottimi risultati per i padroni.
 
Virtualmente.parland
Virtualmente.parland il 22/05/13 alle 17:09 via WEB
La Sicilia, all'epoca, era ricoperta da splendide foreste che si alternavano ai campi arati. Gli arabi iniziarono a tagliare gli alberi per venderne il legname nei mercati del Nord-Africa
 
Francesco.Lagher
Francesco.Lagher il 22/05/13 alle 17:37 via WEB
Alla deforestazione da produzione di legname si affiancò la deforestazione effettuata dai nuovi immigrati che davano fuoco alle foreste per avere altra terra.
 
Virtual.Mark
Virtual.Mark il 22/05/13 alle 17:46 via WEB
L'ecosistema siciliano venne sconvolto ed iniziò un rapido degrado ambientale. La Sicilia, che era stata per 1500 anni il granaio d'Italia, andava incontro al depauperamento progressivo del suo suolo. Il legname siciliano era richiesto anche dai cantieri navali dove venivano costruite le navi della flotta araba. Con quelle navi venivano effettuate le aggressioni alle coste italiane. Gli abitanti dei paesi costieri divennero una notevole risorsa per il commercio degli schiavi. I cristiani venivano catturati e venduti sui mercati del Nord-Africa. Il commercio di schiavi divenne una delle principali risorse economiche della Sicilia.
 
Tamara.Tornata
Tamara.Tornata il 22/05/13 alle 17:52 via WEB
Ma gli arabi non si fermarono in Sicilia, cominciarono a creare delle basi sulle isole e sulle coste italiane, aggredirono molte località marittime, si spinsero anche all'interno risalendo il corso dei fiumi. Gli italiani dovettero costruire delle torri di guardia lungo la costa. Le città marinare vennero fortificate e i paesi arretrarono verso l'interno. Molte località costiere vennero abbandonate. L'aggressione dei musulmani continuò per secoli. Ancora nel l'isola del Giglio, nell'arcipelago toscano, venne attaccata da una flotta nord-africana. I suoi abitanti si salvarono chiudendosi nel castello al centro dell'isola. Fu solo dopo mille anni, che le incursioni ebbero fine, quando le truppe francesi arrivarono nel Nord-Africa.
 
valentina1289
valentina1289 il 22/05/13 alle 18:04 via WEB
Nel 1064 Ruggero, con un migliaio di cavalieri, si era impadronito della Sicilia nord-orientale. Ruggero pose la sua capitale a Troina, una comunità cristiana che era sopravvissuta a due secoli di dominazione araba.
 
figlia.del.vento1999
figlia.del.vento1999 il 22/05/13 alle 18:10 via WEB
Ruggero continuò l'opera di liberazione della Sicilia offrendo condizioni vantaggiose agli arabi che conservarono i loro incarichi nella amministrazione, i loro beni e i loro castelli. I soldati arabi entrarono a far parte dell'esercito di Ruggero e furono impiegati anche contro altri normanni. Nel 1075 Ruggero stipulò un trattato con il capo zirita di Tunisi e inviò del grano a Mahdia. Nel 1088 si arrese Castrogiovanni e nel 1091 Noto, l'ultima roccaforte araba. La Sicilia era di nuovo in Europa, dopo due secoli di dominazione araba.
 
ELVIN11
ELVIN11 il 22/05/13 alle 18:22 via WEB
ma qui abbiamo perso il senso del dibattito, ripartiamo dall'inizio e con ordine!!
 
ELVIN11
ELVIN11 il 22/05/13 alle 19:27 via WEB
Dopo la Sicilia greco-ortodossa e dopo la Sicilia musulmana nacque la Sicilia cattolico-romana. La conquista normanna dell'isola non coincise con l’eliminazione dell'elemento musulmano, numericamente ancora consistente, malgrado le molte migrazioni verso il Maghreb, la Spagna e l'Egitto. I Normanni, sul piano politico, economico e giuridico, conservarono molti elementi dell’organizzazione musulmana e, la cultura islamica continuerà ancora a caratterizzare le vicende sociali e politiche almeno fino alla prima metà del XIII secolo. Molto influente è l'elemento arabo nell'architettura, come testimoniano a Palermo gli edifici di numerose chiese e soprattutto il palazzo reale normanno detto "la Zisa".
 
COW_GIRL_2012
COW_GIRL_2012 il 22/05/13 alle 19:29 via WEB
Il dibattito tra gli studiosi è stato prevalentemente incentrato sull’entità e sulla stessa origine di questi apporti: Michele Amari, ipotizzando una comunità col passato islamico, sosteneva che i Normanni avessero a modello gli emiri kalbiti; di recente, Jeremy Johns distingue tra l’eredità del passato islamico della Sicilia e specifici elementi nordafricani quali il dīwān, la firma reale, la scrittura reale, l’architettura e la decorazione dei palazzi importati dall’Egitto fatimida solo dopo l’istituzione del Regno nel 1130.
 
Billy_young
Billy_young il 22/05/13 alle 19:45 via WEB
Dopo il 1030 l'emiro kalbita, a seguito di rivalità interne al mondo musulmano, si trovò in difficoltà e fece un trattato con Bisanzio. Il generale Giorgio Maniace sbarcò nei pressi di Messina con un esercito composto dalla guardia varega e da truppe mercenarie. Tra i mercenari erano molti normanni, tra i quali Harald Handrada, che nel 1066 avrebbe invaso l'Inghilterra. Maniace occupò gran parte della Sicilia orientale, ma venne richiamato a Bisanzio e la sua opera andò perduta.
 
NICOL_127
NICOL_127 il 22/05/13 alle 19:47 via WEB
Verso il 1060 la Sicilia araba era divisa. Diverse famiglie cercavano di creare degli emirati indipendenti a Mazara, Girgenti e Siracusa. Ibn at-Tumnah e altri musulmani di Siracusa e di Catania chiesero aiuto ai cristiani per combattere contro i loro rivali. Il normanno Ruggero di Altavilla sbarcò con una sessantina di cavalieri per verificare la situazione. Poi organizzò una spedizione di maggiori proporzioni e conquistò Messina.
 
Sabrina_28
Sabrina_28 il 22/05/13 alle 19:53 via WEB
Agli arabi venne consentito di continuare a lavorare anche nella pubblica amministrazione, nell'esercito e nella marina. Le monete continuarono per diverso tempo ad essere coniate con iscrizioni cufiche e alcune anche ad essere datate dall'egira. Il governatore normanno di Palermo ebbe il titolo di emiro. Arabi ed ebrei dovettero pagare una speciale tassa, ma mantennero i loro giudici speciali. A corte si utilizzarono diverse lingue: arabo, greco, franco-normanno, latino. Nonostante le ottime condizioni offerte dai normanni molti arabi emigrarono rispettando l'obbligo, previsto dalla loro legge, di non poter vivere in uno stato dominato da un infedele. Altri arabi, principalmente mercanti, emigrarono progressivamente perchè erano venute a cessare le condizioni di privilegio che garantivano affari lucrosi. Al loro posto arrivarono persone da ogni parte d'Europa. Il processo di latinizzazione dell'isola progredì gradualmente tra il 1090 e il 1250.
 
Tamara.Tornata
Tamara.Tornata il 22/05/13 alle 22:41 via WEB
a Ischia, ben 40 (quaranta) anni fa, spesso mancava l’acqua, vedo che nulla è cambiato: Ogni tanto mancava anche la coirrente elettrica, chissà se è ancora così. Dopo quelle tribolate vacanze, non ho piu’ fatto vacanze al Sud
 
Virtual.Mark
Virtual.Mark il 22/05/13 alle 22:54 via WEB
Parliamo dei giorni nostri. mie esperienze : - tre anni fa, in un ospedale milanese, eranocon me ricoverate due signore, una di Ragusa, una del Pavese, entrambe ultrasettantenni. Ebbene, quella del Pavese parlava in dialetto coi suoi familiari, ma con le altre persone parlava in italiano. L’altra signora parlava soltanto siciliano con tutti, medici compresi e l’italiano lo capiva a stento. - Ancora, due e tre anni fa, in un supermercato, una signora si rivolse a me per chiedermi di leggerle un cartello su certi prodotti, confessandomi di essere analfabeta: non so di dove fosse e non glielo chiesi ma aveva un forte accento meridionale. - Infine, più recentemente, una mia cara amica di origine pugliese ma cresciuta e laureatasi a Milano, mi raccontò di aver appena visitato, a Napoli, una sua zia napoletana moglie di un suo zio pugliese e che era rimasta di stucco nel vadere quella zia, scartato un regalo da lei portatole, tirare dalla finestra sia la carta che la scatoletta che lo conteneva. Non aggiungo altro.
 
Francesco.Lagher
Francesco.Lagher il 22/05/13 alle 22:55 via WEB
Io invece andai a trovare un mio zio a milano, appena arrivato fui derubato, coltello alla mano da un meneghino con il forte accento milanese. Quando chiesi informazione a una signora milanese, questa si mise a gridare, credendo che io volessi derubarla, a quel punto andai alla stazione e me ne ritornai a Napoli.
 
Virtualmente.parland
Virtualmente.parland il 22/05/13 alle 22:58 via WEB
Ho rivisto stasera, con mio figlio, il film di Squitieri “Li chiamarono briganti”. Bellissimo e da vedere, sia al sud che al nord. Viene spontanea una riflessione: i meridionali migliori, quelli dotati di attributi, si ribellarono ai savoiardi e vennero uccisi come briganti: Nel corso della guerra civile chiamata guerra al brigantaggio gli eroici soldati savoiardi fecero qualcosa come 200 mila morti, compresi i civili, vecchi donne e bambini massacrati ‘eroicamente’ per rappresaglia. Di quelli rimasti vivi, 3 milioni e mezzo sono emigrati tra il 1865 ed il 1900. Dall’unità ad oggi si calcola che siano emigrati almeno 15 milioni di meridionali, praticamente tutti quelli che avevano voglia di lavorare. Con pochissime eccezioni quindi ad abitare il sud è rimasta la parte peggiore della popolazione. Quindi non c’è da meravigliarsi, nè dell’inciviltà ampiamente dimostrata dai neoterroni nei commenti a questo articolo, nè del degrado sempre più profondo delle regioni in cui questi individui vivono
 
TAMARA_XYZ
TAMARA_XYZ il 22/05/13 alle 23:01 via WEB
Prendo per buoni i TUOI dati, secondo cui i meridionali comprano ogni anno 63mld€ di prodotti settentrionali. Il solo Veneto ha un PIL annuo di ca. 150mld€. La Lombardia va sui 320mld€. L’Emilia-Romagna sui 140mld€. Il Piemonte 125mld€. Friuli-VG, Trentino-AA/Südtirol e Liguria fanno sui 110mld€ insieme. In totale oltre 800mld€, all’anno. Quindi, ben il 7.5% del PIL settentrionale è dovuto ai prodotti venduti al Sud, vista così grezzamente. Intendiamoci, non è che dal Sud non arrivi nulla: ad esempio nell’alimentare il Meridione italiano non è affatto male, nemmeno per noi padani/veneti/cisalpini/longobardi/terroni tedeschi, ed anche quello ha un buon giro economico. Tu, mi verrebbe da risponderti a tono, ma invece ti faccio i miei complimenti per le battute che ci regali. Però ti ricordo che il solo Veneto ha una quota del PIL dovuta all’interscambio con l’estero quasi pari all’intero interscambio Nord-Sud in Italia, e superiore all’intero export del Centro Italia.
 
giovanninidgl
giovanninidgl il 22/05/13 alle 23:03 via WEB
Vorrei ripetere a tutti i meridionali alcune domande poste sotto. Non è che sia del tutto in disaccordo con voi, ma credo che molti di voi si arrampichino sugli specchi, nutrendosi o di leggende metropolitane o di false speranze: che esistono anche al Nord, non c’è dubbio, ma non è di questo che parliamo. Ecco, io vorrei che mi spiegaste perché il Sud ha una certa classe dirigente anche all’opposizione, o perché certe zone del Sud hanno una certa mentalità anche al di fuori della mafia, o perché le campagne appaiono abbandonate e selvagge come nei Balcani, randagismo endemico e diffuso compreso (attenti, parlo con cognizione di causa, non per leggende metropolitane). Perché, appunto, la Germania Est ce l’ha fatta in 20 anni, e il Sud no in 60? Perché la VW sì, e la FIAT no (attento, sono impliciti anche i difetti del Nord, soprattutto quelli di certe aziende e di certi dirigenti)? E’ il Nord che ha plagiato milioni di persone per decenni, o una parte del Nord che se n’è solo approfittata mentre nel Sud prevaleva la “parte peggiore” della società? Nessuno sano di mente può mettere in dubbio che il singolo uomo sia uguale un po’ ovunque, di base; ma nessun sano di mente, altrettanto, può dubitare che sia la società a plasmare e condizionare il comportamento umano. Un meridionale può essere una bravissima persona, una pasta d’uomo, ottimo sia sul lavoro che fuori, ma che pensa senza vergogna che denunciare qualcuno alla polizia sia un’infamia (anche qui parlo per conoscenza diretta). Siete sicuri che una società simile, che rovina anche le migliori persone, sia tutta colpa del Nord?
 
viviana_virtual
viviana_virtual il 22/05/13 alle 23:04 via WEB
a Germania ce l’ha fatta anche in 10-12 anni, ma ti manca un piccolo particolare….Ha speso almeno 10 volte di più di quanto è stato fatto in 150 anni in italia. c’è una bella differenza. I meridionali hanno poco senso dello Stato, perchè non c’è mai stato! e la mafia è l’esempio più lampante. Se ci fosse lo Stato non ci sarebbe la mafia.
 
valentina1289
valentina1289 il 22/05/13 alle 23:11 via WEB
Ma veramente credi che il Popolo abbia voce in capitolo? Il Popolo non conta niente, se lo sviluppo industriale dovesse spostarsi in Africa o nel Medioriente e se i grandi gruppi industriali del nord potessero trarne un vantaggio, spostando le loro frabbriche al sud, la situazione si capovolgerebbe. Quelli del nord dicono di essere intelligenti, di essere produttivi, si considerano sfruttati dal sud piagnone e assistenzialista. Se le cose stanno cosi’, allora tanto intelligenti e furbi i nordisti non sono. Pero’ nello stesso tempo i meridionali continuano ad emigrare in cerca di lavoro, perche’ in italia non esiste nessun sussidio di disoccupazione e molti meridionali o hanno la capacita’ di sapersi cercare un lavoro emigrando oppure si arruolano nell’esercito, nella polizia o nella camorra. Basterebbe fare un’indagine su tutte le leggi fatte da tutti i governi italiani per rendersi conto che gli industriali del nord non vogliono la concorrenza al sud che di fatto resta un loro mercato. In tutto questo a perderci sono i meridionali senza lavoro e in parte, ma solo in parte i lavoratori che pagano le tasse. Perche’ se e’ vero che pagano le tasse, e’ anche vero che la nord lo stato sociale esiste. Molti meridionali quando si ammalano gravamente sono costretti a trasferirsi negli ospedali del nord per curarsi, con tutto il carico di sofferenza e di disagio dei familiari. Gli italiani che abitano al nord non sono costretti ad emigrare al sud per lavoro, o venire a curarsi negli ospedali del sud. E’ facile disprezzare e nello stesso tempo ritenersi civili
 
figlia.del.vento1999
figlia.del.vento1999 il 22/05/13 alle 23:51 via WEB
Forse in Veneto è il 30-35%, ma cambia poco (mi correggo da solo)
 
ELVIN11
ELVIN11 il 22/05/13 alle 23:53 via WEB
Nessuna secessione e nessun ritorno al passato ma rivendicare con forza il diritto alla verità storica e il diritto di essere rispettati con la necessità e l’urgenza (dopo 151 anni) di una vera “par condicio” politico-economica. E, magari, forti delle migliaia di persone ormai “consapevoli”, iniziare ad evitare di invitare Bracalini dalle nostre parti, boicottare i giornali su cui scrive e i suoi libri… Prof. Gennaro De Crescenzo Napoli http://www.neoborbonici.it/portal/index.php?option=com_content&task=view&id=4206&Itemid=99
 
COW_GIRL_2012
COW_GIRL_2012 il 22/05/13 alle 23:56 via WEB
se credi che (FIAT e biscottifici a parte) il PIL del Nord sia dovuto al mercato interno, o non sai di cosa parli o sei fermo agli anni ’60. Intanto, perché il Nord ha più abitanti del Sud (controlla pure) e pure più ricchi, ergo un mercato maggiore e sempre interno; e poi perché l’import/export vale una GROSSA quota del PIL locale: es. il 35-40% in Veneto. Tra l’altro, in regioni come appunto il Veneto l’indotto non è nemmeno FIAT o Alfa: è Volkswagen o BMW (e la VW quest’anno è stata la prima casa per vendite in regione). Oppure, dovrai dirmi che ogni famiglia del Sud ha immancabilmente una macchina utensile industriale prodotta nel Nord, per il proprio sfizio… Quindi, prima di copiare ed incollare discorsi che poi ripeti all’infinito, vedi di studiarti un po’ di macroeconomia e di dati sul Nord, e poi possiamo discutere.
 
Sabrina_28
Sabrina_28 il 22/05/13 alle 23:59 via WEB
Certo, aggiungo che la produzione di auto del gruppo Fiat in Padania è ormai ai minimi (Alfa Mito e Lancia Musa a Mirafiori); gli stabilimenti “italiani” sui quali la Fiat punta si trovano tutti nel centro-sud: * Pomigliano (Napoli) – Fiat Panda * Cassino (Frosinone) – Fiat Bravo, la Lancia Delta e l’Alfa Romeo Giulietta * Melfi (Potenza) – Fiat Punto * Sevel Val di Sangro (Chieti) – Fiat Ducato
 
Sensualityfemminile
Sensualityfemminile il 23/05/13 alle 00:09 via WEB
Se cominci coi link dei neo-borbonici… Sarebbe come se ti si rispondesse con un link a Borghezio: stesso valore, forse meno dati ma forse anche più precisi. I neo-borbonici sanno almeno la differenza tra industria moderna ed artigianato? Tra strade e ferrovie? Tra tesaurizzare, ed investire? Non citano mai l’analfabetismo del Sud, o le condizioni di miseria in cui si viveva (certo non si viveva megli oche al Nord)? Lo dico io per primo: il Sud vu vinto e sfruttato dall’unità italiana, su questo non sorgono dubbi, l’ho scritto anche stamattina; ma, sempre come ho scritto stamane, non ci si possono inventare dati e miti di un’Età dell’Oro che il Sud non ha mai vissuto negli ultimi 800 anni (cioè dalla fine dei re normanni).
 
Malek1978
Malek1978 il 23/05/13 alle 00:13 via WEB
Agricoltura. In lire del 1911, nel 1891 il prodotto agricolo pro capite nel Nord era di 201 lire, mentre nel Sud di 23419. Se poi guardiamo alle diverse regioni, scopriamo che la Lombardia, dotata di tanti terreni fertili, ma anche densamente popolata, si trovava in penultima posizione quanto a prodotto agricolo pro capite, mentre la Puglia, insieme all’Umbria, si trovava in prima posizione e la Sardegna in seconda. Tutte le regioni del Mezzogiorno, eccetto la Campania (fertilissima, ma popolatissima), si trovavano al di sopra della media nazionale, insieme a quelle del Centro, mentre quelle del Nord erano al di sotto. I dati sulla produttività del lavoro agricolo, che si ottengono dividendo il prodotto totale per il numero dei lavoratori agricoli, confermano più o meno questa gerarchia fra regioni20. Ancora nel 1911 la produttività del lavoro agricolo è, nella media italiana, di 780 lire. Nel Nord è di 758 e nel Sud di 821. Le stime elaborate indipendentemente da Zamagni, Esposto e Federico concordano sulla superiorità del Sud21. Solo più tardi, e cioè fra la Prima e la Seconda guerra mondiale, il prodotto per addetto in agricoltura nel Nord superò quello del Mezzogiorno. Industria Come ha scritto Piero Bevilacqua «al momento dell’Unità d’Italia le distanze tra il Nord e il Sud, sul piano della struttura industriale non erano così rilevanti come lo sarebbero diventate in seguito». Anzi, in talune industrie, come quelle metalmeccanica, conciaria, cartaria e dello zolfo, il Sud non era affatto in una posizione svantaggio. Le ricerche di Stefano Fenoaltea soprattutto hanno rivelato che il vantaggio del Nord si profila e si consolida solo dalla fine dell’Ottocento e non prima. Nel 1871 c’è un modesto vantaggio del Nord: il prodotto pro capite industriale è di 63 lire (del 1911) nel Nord e di 57 nel Sud. In posizione di vantaggio si trovano la Lombardia, il Piemonte e la Liguria. In compagnia, però, della Campania e della Sicilia. Quasi tutto il Centro e il Sud si collocano, comunque, al di sotto della media nazionale, anche se lo scostamento dal valore medio è modesto davvero. Servizi. All’epoca dell’Unità, i servizi, quanto a valore complessivo prodotto, erano più importanti dell’industria, e rappresentavano poco meno del 30% del prodotto aggregato. Anche nel caso dei servizi, i primi tre censimenti unitari suggeriscono un’immagine probabilmente fuorviante (anche se con certezza è impossibile dire). Stando ad essi, in tutta Italia la popolazione attiva nel terziario sarebbe il 16-17% del totale. Il Nord avrebbe un vantaggio nel 1861 rispetto al Sud (18 a 15%); il Sud avrebbe un vantaggio nel 1871; nel 1881 vi sarebbe parità. Il prodotto delle regioni e il divario Nord-Sud in Italia (1861-2004) E’ lo studio ormai famoso dei Proff. Daniele e Malanima, tanto per ristabilire una volta per tutte la verità storica. http://www.paolomalanima.it/default_file/Articles/Daniele_%20Malanima.pdf E questa e la relazione Svimez: 150 anni di crescita, 150 anni di divari: sviluppo, trasformazioni, politiche. http://web.mclink.it/MN8456/iniziative/150_anni/30_05_2011_relazione_svimez_integrale.pdf E’ troppo chiedere di leggerli a tutti, prima di continuare a sparare ca xx te.
 
Sunshine.For.Ever
Sunshine.For.Ever il 23/05/13 alle 00:45 via WEB
Non ho letto tutto quello che hai scritto, ma mi basta questa frase: “In lire del 1911, nel 1891 il prodotto agricolo pro capite nel Nord era di 201 lire, mentre nel Sud di 23419.” Ma secondo te è verosimile un dato per il sud superiore di 116,51 volte? Ma per favore dai! Questi sono numeri che non stanno nè in cielo nè in terra. A meno che tu non abbia dimenticato una virgola nel valore del sud, che in tal caso sarebbe pari a 234,19. Ma anche in tal caso vorrebbe dire poco o nulla: prima di tutto, cosa si intende con “prodotto agricolo pro capite”? Il valore totale della produzione agricola divisa per il numero di abitanti? In tal caso il dato non significa assolutamente nulla, dal momento che mi pare palese che la percentuale di impiegati nell’agricoltura al sud (dove praticamente non esistevano fabbriche) fosse maggiore di quella relativa al nord. E’ quindi ovvio che il dato risulti maggiore per il sud. In ogni caso, giusto per smorzare i toni, quando si parla di dati riferiti a quell’epoca bisogna tener conto che l’incertezza è elevatissima. La verità è che NESSUNO è in grado di fornire dati economici realmente affidabili per il periodo dell’unificazione italiana. C’è anche un interessante articolo su noise from amerika al riguardo, per chi fosse interessato.
 
A.Mente.Accesa
A.Mente.Accesa il 23/05/13 alle 03:52 via WEB
In Belgio, come altrove, c’erano tantissimi veneti e furlani: non spariamo balle tipo “solo i meridionali emigravano
 
Malek1978
Malek1978 il 23/05/13 alle 04:03 via WEB
No no…I veneti se ne andarono in massa da quando arrivo’ l’italia di merrrddd.
 
A.Mente.Accesa
A.Mente.Accesa il 23/05/13 alle 04:06 via WEB
basta sfruttare i poveri meridionali … secessione subito
 
Lara_Lara1984
Lara_Lara1984 il 23/05/13 alle 04:10 via WEB
E poi, basta con la storiella del “perchè i meridionali non secedono”. I meridionale non secedono perchè i primi a cui non conviene sono proprio i nordici e gli imprenditori nordici. il 70% dei loro prodotti a chi lo venderebbero più?
 
Ste.D.StefanoFDG
Ste.D.StefanoFDG il 23/05/13 alle 04:13 via WEB
Sinceramente la tua affermazione é errata. Le regioni del nord sono specializzate nell’export piú di tutto. Il mercato interno é paralizzato da anni. Comunque le piú grandi ingiustizie le hanno subite i Veneti e i meridionali in primis. Solo il 20% dei veneti volle l’annessione… il resto sono chiacchere. Nel meridione furono uccisi 250.000 “briganti” o gente comune, e i mille di Garibaldi furono molti di piú. I libri di storia devono essere riscritti cazzo! Io sono Veneto, NON italiano. Volgio ció che la mia gente vuole e ció che la storia ci deve restituire… la libertá!
 
Lara_Lara1984
Lara_Lara1984 il 23/05/13 alle 04:18 via WEB
Ha ragione Panebianco quando sulle pagine del Corriere della Sera il 26 Ottobre u.s., scriveva: “c’è in alcune classi dirigenti del Sud (politici, intellettuali, imprenditori, professionisti) una sorta di complesso di inferiorità psicologica e culturale verso gli omologhi del Nord del Paese”; solo così si spiegano frasi del tipo Ha ragione perché questi stessi “campioni del piagnisteo” che si lamentano sempre, nulla fanno per cambiare le cose, continuando nel loro esercizio quotidiano di disfattismo, pessimismo, se non addirittura di piccoli interessi di bottega. Ha ragione ancora una volta Angelo Panebianco, quando nello stesso articolo afferma che “i 60 anni di democrazia non hanno portato doni al Mezzogiorno “. Ma ha ragione perché le politiche economiche del Mezzogiorno volevano solo un Sud assistito. Al Sud non doveva esserci sviluppo autentico e per tutti, ma solo per il ceto medio e per i cortigiani della politica, delle corporazioni e degli apparati, che si dovevano ingrassare e che non si dovevano lamentare. Anzi! Il resto della popolazione invece doveva emigrare per diventare forza lavoro necessaria a sostenere il boom economico di quegli anni nel nord-ovest del Paese. Orbene, non si può pensare che 60 anni di assistenzialismo non abbiano inciso negli usi, nelle abitudini e negli stili di vita della gente del Sud. L’ assistenzialismo è un cancro culturale che uccide i neuroni e sviluppa una capacità mostruosa nell’evitare le fatiche e i sacrifici e nel ricercare il facile guadagno. Quando la Germania festeggiò il decennale della sua unificazione il 3 Ottobre dell’ anno 2000, la felicità non sprizzava nei tedeschi. Dopo due lustri di investimenti i panzer teutonici si sentivano quasi frustrati per i pessimi risultati che avevano fin lì raggiunto. Ma non si arresero! Sapevano che dovevano cambiare una mentalità che, per caratteristiche antropologiche, si modifica solo dopo tempo. E così continuarono gli investimenti in infrastrutture sotto la stretta regia dello Stato Centrale; investimenti che ad oggi ammontano a 1300 miliardi di Euro, mentre da noi si sta ancora a discutere della fondamentale Catania-Ragusa o del Ponte sullo Stretto. Oggi dopo 20 anni di cura da cavallo la ex Repubblica Democratica Tedesca ha festeggiato il ventennale della sua unificazione con risultati da capogiro. Per esempio, ha visto crescere il PIL del 163% rispetto al 49% dei Lander dell’Ovest. Altra statistica: nel 1990 nelle Regioni orientali servivano 78 ore per realizzare l’ equivalente di 1000 Euro di produzione; oggi ne servono 28,6 contro le 22,3 delle Regioni dell’ Ovest. Sulle infrastrutture abbiamo già detto. Come si vede il divario si è quasi annullato, ma con una formula tanto semplice quanto efficace! I soldi dovevano andare in infrastrutture e non in assistenza. Nulla è mai casuale: “le Nazioni non nascono ricche, diventano ricche “, diceva Alfred Marshall.
 
Sensualityfemminile
Sensualityfemminile il 23/05/13 alle 04:28 via WEB
Tutto bello, tutto giusto: ma spiegaci perché il Sud ha una certa classe dirigente anche all’opposizione, o perché certe zone del Sud hanno una certa mentalità anche al di fuori della mafia (attento, parlo con cognizione di causa, non per leggende metropolitane). Perché, appunto, la Germania Est ce l’ha fatta in 20 anni, e il Sud no in 60? Perché la VW sì, e la FIAT no (attento, sono impliciti anche i difetti del Nord, soprattutto quelli di certe aziende e di certi dirigenti)? E’ il Nord che ha plagiato milioni di persone per decenni, o una parte del Nord che se n’è solo approfittata mentre nel Sud prevaleva la “parte peggiore” della società?
 
Lara_Lara1984
Lara_Lara1984 il 23/05/13 alle 04:30 via WEB
In cinque pagine di un suo libro, Einaudi, in forma molto velata, ebbe l’ardire di accennare ad una larva della verità che è alla base dello sviluppo del Nord e della provocata “ questione meridionale”.-“ Peccammo, è vero di egoismo quando il settentrione riuscì a cingere di una forte barriera doganale il territorio nazionale e ad assicurare alle proprie industrie il monopolio del mercato meridionale. Noi riuscimmo così a far affluire dal Sud al Nord una enorme quantità di ricchezza. Ma è giusto ricordare che noi settentrionali non saremmo riusciti a consumare il nostro peccato di egoismo protezionista,se non fossimo stati aiutati dai grandi proprietari di terre a grano del mezzogiorno” (Il Buongoverno pagg.147/151). Eravano nel 1886, in 26 anni le industrie del Sud erano state distrutte, non avremmo più esportato noi del Sud, le locomotive che Pietrarsa fabbricava e vendeva al Piemonte già nel 1843, eravamo diventati e ancora siamo il mercato del Nord,una colonia ai cui abitanti,viene rivolto l’invito ad intraprendere un pellegrinaggio al museo Lombroso.
 
VALERIA_ROMA_80
VALERIA_ROMA_80 il 23/05/13 alle 15:09 via WEB
Sulla storia VERA bisogna combattere ogni giorno perché le puttanate che insegnano gli indottrinatori italioti alle elementari nei libri di storia devono essere cambiate!
 
single_per_forza
single_per_forza il 23/05/13 alle 15:15 via WEB
Le cause della povertà del Sud secondo Bracalini? Luoghi comuni e superficialità… Romano Bracalini, in un suo intervento sulla rivista online “L’indipendenza” (8/7/12) espone una serie di tesi per spiegare (senza che nessuno di noi glielo abbia chiesto) le “cause e le colpe della povertà e dell’arretratezza del Sud” e per dimostrare (ancora una volta) la tesi dell’inferiorità dei meridionali… Bracalini, però, già nominato vicedirettore di tg Rai in orbita-Lega, grande conoscitore della storia sabauda e fascista, sembra utilizzare fonti storiche alquanto personali e ormai superate. Ignora, allora, i più recenti studi in cui si rivelano dei dati interessanti e in netta contrapposizione con quanto da lui affermato: “non esisteva, all’Unità d’Italia, una reale differenza Nord-Sud in termini di prodotto pro-capite. Il divario economico fra le due grandi aree del paese in termini di prodotto sembra invece essere un fenomeno successivo. In Campania il reddito pro capite è comparabile a quello della Lombardia, mentre in Puglia e nelle Isole maggiori è analogo a quello medio nazionale (Vittorio Daniele, Paolo Malanima, “Il prodotto delle regioni e il divario Nord-Sud in Italia (1861-2004”, in Rivista di Politica Economica, Marzo-Aprile, UMG, Catanzaro, 2007). Altri dati dimostrano che nel 1871 il tasso di industrializzazione del Piemonte era del l’1.13%, quello della Lombardia 1.37%, quello della Liguria 1.48%. Erano già trascorsi dieci anni di smantellamento dell’apparato industriale dell’ex Regno delle Due Sicilie ma l’indice di industrializzazione della Campania era ancora dello 1.01% (con Napoli, nel dato provinciale, all’1.44%. Più di Torino, che era all’1.41%), quello della Sicilia allo 0.98% (ai livelli del Veneto, 0.99%). Nel 1861 gli addetti impegnati nell’industria meridionale sono 1,6 milioni (meno di 1,5 milioni quelli nel Centro-Nord). La percentuale della popolazione attiva che si dedica alla manifattura è superiore al Sud: il 22,8%, contro il 15,5 per cento (Guido Pescosolido in Svimez, 150 anni di statistiche cit. e cfr. Sole 24 Ore, 25 maggio 2011). Bracalini ignora, ovviamente, anche i dati pubblicati dalla docente universitaria belga S. Collet qualche settimana fa e nei quali si evince l’importante dato secondo il quale, in termini finanziari, “le Due Sicilie del 1860 erano come la Germania di oggi”. Dimentica, poi, le 4587 miglia di strade costruite solo negli ultimi anni di Regno e, su tutti, il dato secondo il quale avevamo la prima flotta mercantile d’Italia (tra le prime in Europa) e lo stesso dicasi per i sorprendenti dati relativi alle esportazioni o alle produzioni agricole meridionali preunitarie (cfr. G. Federico RPE, Bologna, 2007). Bracalini dimentica pure, infine, le centinaia di migliaia di “briganti” massacrati (e spesso decapitati per “comodità di trasporto” come ci rivelano i documenti -evidentemente a lui sconosciuti- conservati nella Busta 60 del fondo Brigantaggio presso l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano) e non mostra di avere nessun rispetto per quei milioni di emigranti meridionali che (un caso?) solo dal 1860 in poi furono costretti a partire a milioni (e ancora sono costretti a farlo) per il resto del mondo… Del resto, da uno scrittore che cita Plinio in maniera a dir poco originale o che confonde il governo vicereale con il governo borbonico e da uno scrittore che nella sua ultima opera sostiene stravaganti e offensive tesi secondo le quali i “meridionali diventavano perché non avevano voglia di rimboccarsi le maniche nei loro paesi”, che cosa potremmo aspettarci? Cosa aspettarci da uno scrittore che, con punte oggettive di razzismo, afferma cose del tipo: “Finchè il proletariato meridionale risolverà il suo problema nelle campagne con l’emigrazione (che oggi è ripresa) e nelle città col delitto, il Sud non farà progressi e continuerà ad andare alla deriva” suscitando le orgogliose e positive reazioni dei suoi colleghi leghisti (e razzisti) anche su questo blog? Che cosa dovremmo fare, allora, noi “terroni”, “neoborbonici” e “scansafatiche” “inferiori o incapaci” di ieri e di oggi? Nessuna secessione e nessun ritorno al passato ma rivendicare con forza il diritto alla verità storica e il diritto di essere rispettati con la necessità e l’urgenza (dopo 151 anni) di una vera “par condicio” politico-economica. E, magari, forti delle migliaia di persone ormai “consapevoli”, iniziare ad evitare di invitare Bracalini dalle nostre parti, boicottare i giornali su cui scrive e i suoi libri… Prof. Gennaro De Crescenzo
 
VALERIA_ROMA_80
VALERIA_ROMA_80 il 23/05/13 alle 15:20 via WEB
cari terroni avete rotto i coglioni: cari padani, che andate sempre cercando motivi, dati storici e tutto ciò che può scatenare bagarre completamente improduttive alla causa dell’indipendenza del nord, avete rotto i coglioni. al di là della doverosa sortita, qualcuno si è accorto che sono passati 150 anni dalla famigerata unità? in questo lasso di tempo ci sono state crisi recessive, l’industrializzazione di mezza europa, la quadrupliczione della popolazione mondiale, l’ascesa e la caduta del comunismo, la conquista della luna e non so quanti papi (e adire il vero non me ne frega nulla), la formazione di almeno una cinquantina di nuovi stati, la prima e la seconda guerra mondiale etc. etc. adesso basta, l’invito che rivolgo a TUTTI gli indipendentisti è di piantarla di andare avanti con la testa girata all’indietro… si va a sbattere, si va a sbattere senza concludere nulla contro il risentimento di questo o quel veneto, di questo o di quel siculo o napoletano o lombardo. ho già avuto modo di dire che non sono un filosofo ma cerco sempre di essere costruttivo e propositivo quando intervengo. la mia proposta è proprio quella di non toccare argomenti storici (o ritenuti tali) tanto ognuno rimane sulle proprie posizioni. le statistiche ci aiutano a capire alcuni dati ed alcune tendenze? ok, ma non prendiamo statistiche e censimenti fatti il giorno dopo della famigerata unità di questa repubblica delle banane. avviciniamoci ai giorni nostri e facciamo proposte per affossare questo stato che, a quanto pare (ma forse solo a parole) non va bene nemmeno agli itaGliani del sud. se dovessi ribattere ad uno come diego napoli regna (che per inciso scrive rigorosamente in maiuscolo come tutti i semianalfabeti) dovrei abbassarmi al suo livello di discussione (se così si può chiamare la bile maiuscola che vomita online). ma non lo voglio fare, non me ne frega nulla di qualche zotico che spara cazzate. vorrei proposte per andarmene dall’itaglia, solo quello
 
single_per_forza
single_per_forza il 23/05/13 alle 15:21 via WEB
“italiani, vi esorto alle Storie” diceva Ugo Foscolo. Ma quando le Storie sono manipolate dalle diverse fazioni , perché ciascuna possa tirare acqua al prioprio mulino ideologico, ne sortisce uno squallido dibattito come quello che infesta queste pagine.
 
VALERIA_ROMA_80
VALERIA_ROMA_80 il 23/05/13 alle 15:22 via WEB
Il Ponte di Ferro del Garigliano ”Lassate fa o’ guaglione”. Leggetelo tutto, è emblematico riguardo al presunto stato di arretratezza del Regno delle Due Sicilie ”Lassate fa o’ guaglione”. Leggetelo tutto, è emblematico riguardo al presunto stato di arretratezza del Regno delle Due Sicilie (Panico) Nel febbraio del 1828 Francesco I di Borbone incarica l’ingegnere di stato Luigi Giura [Maschito (PZ), 1795 – Napoli, 1865] di provvedere alla costruzione di un ponte sospeso in ferro sul Garigliano; all’epoca già ne esistevano degli esemplari del genere in Inghilterra, Francia ed Austria. Il Giura pertanto iniziò un viaggio di studio per osservare, studiare e disegnare (non esisteva la fotografia) i progetti dei ponti già esistenti ed il 14 aprile 1828 era già in grado di presentare il suo elaborato completo e dettagliato in tutte le sue parti compresi rilievi, i sondaggi del terreno ed il costo totale (chiavi in mano). Approvato dalla Direzione Nazionale delle strade e dei ponti, il re comandò l’avvio immediato delle gare di appalto che dovevano essere rigorosamente limitate a ditte e materiali delle Due Sicilie. Il 20 maggio 1828 furono iniziati lavori e il giornale inglese The Illustrated London News espresse “perplessità sulle capacità progettuali e costruttive dei napoletani e le sue vive preoccupazioni sulla sorte dei poveri sudditi, sicure vittime di questo vano esperimento di sprovveduti dettato solo dalla voglia di primeggiare”. In effetti a quella data i ponti sospesi in ferro avevano tutti un grosso problema legato alla flessibilità della lega ferrosa allora usata che li rendeva oscillanti ai grossi pesi ed al forte vento. Erano appena iniziati i lavori di sbancamento presso il Garigliano per realizzare le fondamenta delle quattro torri portanti, quando a Parigi, a causa del vento, crollò il ponte sospeso in ferro progettato dall’accademico Navier; a Londra venne chiuso il ponte Driburgh sul Twed e la stessa cosa avvenne in Austria. In pochi giorni in tutta Europa si levò un vespaio di critiche contro questo nuovo tipo di costruzione e il malcontento arrivò fino a Napoli dove il consiglio dei ministri del Re si espresse per la sospensione dei lavori. Il sovrano non si scompose e si narra che esclamò: ”Lassate fa o’ guaglione”. Fatto sta che i lavori proseguirono, mentre il ventenne Ferdinando II succedeva al trono nel 1830. Il 4 maggio del 1832 il solito giornale inglese ipotizzava che il ponte fosse pronto, ma non fosse stato ancora collaudato per “timore del suo sicuro crollo”. Il 10 maggio 1832 Ferdinando II si presentò davanti alle torri di sostegno del ponte alla testa di due squadroni di lancieri a cavallo e 16 carri pesanti di artiglieria, colmi di materiali e munizioni. Sulle due rive del Garigliano gli fanno ala ambasciatori, militari e una folla strabocchevole di gente proveniente dai centri vicini. Quando il sovrano si piazzò al centro del ponte con la sciabola alzata, si fece un gran silenzio; con voce ferma comandò agli uomini di passare il ponte più volte in ambo le direzioni, prima al trotto e poi al galoppo, infine alla carica; poi passarono i carri e le truppe. Terminato il “collaudo”, fu la la volta della benedizione del vescovo di Gaeta seguito dal popolo in processione e dopo iniziarono fuochi d’artificio, danze e canti in un tripudio di folla: il ponte aveva retto, la realizzazione avveniristica era perfettamente riuscita. Il Giura aveva studiato il materiale da utilizzare e per aumentare la resistenza del ferro dolce fece produrre dalle fonderie di Mongiana una lega al nichel. Le travi così composte furono irrigidite meccanicamente con trafilamento a mezzo di una apposita macchina “astatesa” progettata da lui stesso. Questo doppio trattamento, chimico e meccanico, conferì al materiale caratteristiche meccaniche impensabili per quei tempi, ed anche una notevolissima resistenza alla corrosione ed all’invecchiamento. Questo ponte, orgoglio delle Due Sicilie, resistette fino al 1943 quando i tedeschi, dopo averci fatto transitare il 60 % della propria armata in ritirata compresi carri e panzer, lo fecero saltare. (Il ponte è stato recentemente restaurato ed è visitabile su prenotazione.) A CURA DI ALFONSO GRASSO
 
NON.SONO.LILIANA
NON.SONO.LILIANA il 23/05/13 alle 15:50 via WEB
A questo punto come prossimo editorialista propongo Topo Gigio. http://www.youtube.com/watch?v=qxX1_yJvzGY
 
MARIKA_81
MARIKA_81 il 23/05/13 alle 15:57 via WEB
Solo pignoleria: una lega al nichel non è chimica, e la trafilatura non è meccanica, ma si parla sempre di processi metallurgici.
 
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:37 via WEB
Il dibattito su questo argomento: (Nordisti e Sudisti).
Ha raggiunto toni stucchevoli e, soprattutto controproducenti per entrambe le fazioni.
Per tornare con i piedi per terra e soprattutto guardare al non facile futuro che attende tutti noi, ripropongo il seguente:
Recessione o secessione?.
Partirei, anzitutto, dalla realtà esistente, che mi sembra giustifichi l’accostamento congiuntivo: recessione e secessione. Perché?
Perché la recessione, l’inflazione, il disavanzo, la svalutazione sono cose a tal punto reali, che solo per malafede si possono negare o minimizzare.
La recessione nel nostro paese, del resto, non è solo economica, ma anche morale e istituzionale.
E quando in un paese vi sono sottosviluppo economico, mancanza di un minimo denominatore comune morale e latitanza delle istituzioni, la via della disgregazione è già in gran parte percorsa.
Recessione, dunque, è gravissima.
Secessione? Anche.
Non è un compito da realizzare, solo giuridicamente non c’è ma, nella realtà esiste da sempre.

 
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:37 via WEB
Due Italie, solo apparentemente unite, in realtà profondamente diverse per costumi, attività economiche, coscienza etico-politica, stili di vita.
Il trionfo della soluzione unitaria nel Risorgimento, paradossalmente incarnata dal rivoluzionario Mazzini e dallo statalista Cavour, riuscì a soffocare la prevalente proposta laica e cattolica della federazione ma, non riuscì a fare l’unificazione.
Massimo d’Azeglio osservò che l’Italia era stata fatta, ma non gli italiani.
Fu una pietosa menzogna.
In realtà, neppure l’Italia fu fatta.
Fu occupata, non unita; statizzata, non solidarizzata; burocratizzata, non liberalizzata.
Solo l’indipendenza dall’Italia può salvare le regioni del Nord e, se lo vorranno, anche del Sud, dalla rovina.
La storia si ripete ed è come una fotocopia. Successe ai pellirosse che perché volevano difendere le loro terre furono sterminati e ma prima insultati.

 
lacky.procino
lacky.procino il 25/05/13 alle 22:37 via WEB
A Rileggerci nel prossimo scritto.
E, un salutissimo a Nord.
E, un salutissimo a Sud.
E, A Presto a Sud.
E, Salutissimi a Nord e Sud
^^

 
bahkty
bahkty il 15/10/13 alle 20:47 via WEB
La storia la scrive chi vince le guerre, andare a cercare la realtà invece è per le persone coraggiose delle proprie responsabilità, complimenti Felicita. Giordano baci sera.
 
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