la bradipessa

alla ricerca dei propri limiti, delle proprie potenzialità e di (un po') di autostima

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: sillylamb
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 46
Prov: MI
 

DEDICATO A S.

 

"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...                                          


Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto."


Neruda

 

 

 

DEDICATO AL LEO, AL KIMBA E A DIVERIA

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Dio creò il Persiano perchè l'uomo potesse accarezzare il leone.

Dovremmo essere saggi la metà dei gatti. E anche belli la metà.

I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l'uomo.

 

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Messaggi di Maggio 2016

PROVE TECNICHE PER IL SELVAGGIO BLU LUNGO L'ANELLO DEI CAMPELLI

Post n°1716 pubblicato il 23 Maggio 2016 da sillylamb
 

Vene partirò per la Sardegna. Ne ho davvero bisogno e in realtà nn ho ancora preparato niente, nonostante i miei compagni di viaggio abbiano già fatto liste e programmi. A me sembra ancora lontanissimo, ho un sacco di cose da fare questa settimana e poca voglia di farle. Però ormai la partenza è imminenete e ieri S voleva provare gli scarponi con cui affronterà il Selvaggio Blu. Escursionismo quindi. Abbiamo scelto una zona vicino a casa su un percorso che nn conoscevo. S poi ha dimenticato gli scarponi a casa per cui alla fine è venuto con le scarpe da ginnastica, ma il giro mi è piaciuto. Mi è sembrato anche più breve di quello che segnava il gps, senza difficoltà alcuna ma in bell'ambiente e con pochissima gente in giro: al ritorno nn abbiamo davvero incontrato nessuno.

Regione: Lombardia, provincia di Bergamo

Località di partenza:  A4 fino a Dalmine; risalire la val Brembana fino a Olmo al Brembo dove si prende a sinistra per Valtortra. Passato l'abitato, si prosegue fino ai Piani di Cerosola dove, di fronte al rifugio Trifoglio, termina la strada (1350m)

Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 900m circa

Punti di appoggio: rifugio Lecco (1779m): di proprietà del CAI omonimo dispone di 40 posti letto ed è aperto tutto l'anno con servizio di alberghetto
Rifugio Cazzaniga (1900m): di proprieta dell'Associazione Nazionale Alpini di Lecco, dispone di 25 posti letto ed è aperto nei we tutto l'anno e continuativamente da metà giugno a inizio settembre; ieri chiuso per ferie
Rifugio Nicola: di proprietà privata, dispone di 24 camere ed è aperto con servizio di alberghetto sia in inverno (tutti i giorni dal 26 dicembre ad aprile durante il funzionamento della funivia) che in estate (tutti i giorni da giugno a metá settembre) e durante i fine settimana nel resto dell'anno 

periodo: l'itinerario è percorribile da maggio a novembre; io l'ho fatta domenica 22-5-16: ancora alcuni nevai da attraversare ma senza difficoltà lungo il sentiero 101

tempo di percorrenza: 5h10 per l'intero giro

Tipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri ben segnati

cartografia: Kompass

difficoltà: EE (il sentiero degli stradini presenta alcuni tratti esposti ed altri attrezzati con corde fisse)

Presenza di acqua lungo il percorso: no

Itinerario: parcheggiata l'auto nell'ampio piazzale, ci si incammina lungo il proseguimento della strada. Fatti alcuni tornanti, ci sono 2 possibilità: o proseguire lungo la stessa o salire lungo le piste da sci tenendo sempre la sinistra fino a giungere ad un colletto (palina segnaletica). Da qui in breve ci si abbassa fino al rifugio Lecco (1h) dove si trovano le prime indicazioni per il sentiero degli Stradini. La traccia si porta alla Bocchetta di Pesciola e, trascurato un sentiero che scende ripido nel vallone, si prosegue a mezzacosta con alcuni saliscendi. Si passa nei pressi dell'attacco della ferrata e si prosegue lambendo le ripide parete rocciose in ambiente quasi dolomitico. Si raggiunge così la parte alta dei Piani di Artavaggio nei pressi della casera Campelli (1783m). Ai vari bivi si prosegue sempre dritto seguendo le indicazioni per il rifugio Nicola (2h30). Dal rifugio si torna brevemente sui propri passi e si imbocca il sentiero 101 che sale ad una bocchetta nei pressi della Baita della Bocca (1923m). Il tracciato, sempre ben evidente, corre a mezzacosta superando diversi valloni e seguendo lungamente le rughe della montagna fino ad una breve impennata che termina alla bocchetta dei Mughi (2020m; 4h). Scesi brevemente sull'altro versante, ci sono nuovamente 2 possibilità: scendere a sinistra oppure a destra. Entrambi i sentieri si ricongiungono alla prima bocchetta incontrata al mattino. Da qui all'auto per il percorso fatto all'andata.

 
 
 

TORTA DI ASPARAGI E EMMENTHAL

Post n°1715 pubblicato il 21 Maggio 2016 da sillylamb
 

La stagione di scialpinismo è finita e bisogna tirare le somme. In realtà ho una mezza idea di tentare il Sustenhorn intorno al 10 giugno, ma ci sono così tante variabili che preferisco nn farmi troppe illusioni, considerato anche per questo inverno avevo 3 desideri e nn ne ho realizzato nemmeno uno. In ogni caso questa stagione, iniziata in ritardissimo, nn è andata poi così male. In fondo ho portato a casa 12 gite e, considerato che (a parte alcune stagioni molto particolari) la media era di 13, direi che posso essere contenta. Mi ha regalato alcune belle sorprese (in particolare la discesa dall'Arpiglia) e, a parte qualche rara eccezione (il Blegier), la neve nn è stata eccezionale ma nemmeno disastrosa. Per me è stato l'anno degli attacchini che mi hanno cambiato in meglio la vita in salita e in peggio in discesa. In altre parole, quest'anno ho imparato a salire, il prossimo vediamo di imparare a scendere, visto che mi sembra che all'entrata in curva ci voglia molta più forza. Bilancio positivo, insomma. E domani si andrà a fare una passeggiata in vista del Selvaggio Blu. E poi arriverà l'estate e nn so bene cosa aspettarmi. Mi piacerebbe il Bianco (nn mi sono ancora rassegnata) e poi chissà... Cmq vada sarà un successo.

Ingredienti (per 2 persone): 40g di orzo, 200g di asparagi, 1 uovo, 70g di emmenthal, sale, pepe, olio, 1 cucchiaio di farina, 50ml di latte, prezzemolo e basilico tritati, 20g di burro
Preparazione: lessare l'orzo. Far stufare gli asparagi a rondelle con l'olio. Montare a neve l'albume. Lavorare il tuorlo con il latte e il burro ammorbidito, unire l'emmenthal grattugiato, il trito di erbe e gli altri ingredienti preparati in precedenza. Regolare di sale e pepe e trasferire il composto in una teglia di 15cm di dimatro rivestita con carta da forno. Infornare a 180° per 40 minuti. 

 
 
 

SPAGHETTI AL BRANZINO

Post n°1714 pubblicato il 18 Maggio 2016 da sillylamb
 

E arriva un momento in cui smetti di far finta di essere cresciuta.
Capita che riesci a convincere il marito a portarti a teatro a vedere Peter Pan e quando l'eterno bambino dichiara che lui nn vuole crescere perchè vuole divertirsi per sempre, ti sembra che stia parlando di te. Capisci che forse c'è un problema, ma nn hai voglia di affrontarlo in questo momento. Ti godi lo spettacolo che ti piace tantissimo. Poi pensi che nn hai mai letto il libro e ti viene la curiosità di farlo. Così vai in biblioteca. Ti mandano nella sezione ragazzi. Il bibliotecario ti chiede: "Per che fascia d'età?" e rimane un po' spiazzato a sentirsi rispondere "Per me".
Il libro di J. M. Barrie cmq nn è strettamente per bambini. Forse ha diversi piani di lettura, ma io l'ho trovato abbastanza inquietante. Peter Pan nn è l'eroe della Walt Disney, ha moltissimi lati oscuri. NN so nemmeno se lo si possa considerare un personaggio positivo.In ogni caso, mi è piaciuto, spt la prima parte ("Peter Pan nei giardini di Kensington") che è estremamente delicata e descrive così bene le fate che viene il dubbio che l'autore le abbia conosciute per davvero.

[...]Infatti, nel momento stesso in cui dubitate di poter volare, la capacità di farlo sparisce per sempre.

E' tremendamente difficile conoscere qualcosa sulla vita delle Fate; la sola cosa certa è che, dove ci sono bambini, ci sono sempre Fate.

Ingredienti (per 2 persone):160g di spaghetti, 2 filetti piccoli di branzino, 6 pomodorini ciliegia, 1 zucchina, aglio, timo, menta, vino bianco, sale, pepe, olio
Preparazione: lessate la pasta in acqua bollente salata. Nel frattempo fate insaporire le zucchine affettate nell'olio con l'aglio e il timo; unite i pomodorini a spicchi, poi il pesce a striscioline. Sfumate con il vino, regolate di sale e cuocete per pochi minuti. Scolate la pasta e fatela saltare nella padella del condimento, bagnando con un mestolo della sua acqua di sottura. Profumate con la menta e il pepe e servite subito. 

 
 
 

LUNGO, BELLISSIMO E SOLITARIO PIZZO DOSDE'

Post n°1713 pubblicato il 16 Maggio 2016 da sillylamb
 

Come dicevo, ho finito i we di 2gg per un po'. Tra l'altro in questo periodo le gite fattibili si riducono drasticamente. Inoltre sett scorsa il tempo è stato sempre brutto con quota neve anche abbastanza bassa in montagna. Così sab, finito il mio turno alle 14, ci mettiamo in auto per dirigerci in Alta Valtellina e avvicinarci un po' alla gita scelta. S. nn aveva voglia di altre levatacce; io quest'anno sono particolarmente motivata, ma potendo dormire un po' di più, nn è che proprio sia insonne... E cmq arrivare fin lì in gironata è improponibile. La gita scelta era il Pizzo Dosdè, facile e sicura. La sveglia cmq suona sempre troppo presto. Fuori però il tempo era bellissimo, l'itinerario si svolge in un ambiente davvero molto bello e la sorpresa è stato nn trovare nessuno sul percorso.

Regione: Lombardia, provincia di Sondrio

Località di partenza: SS36 fino a Colico, poi SS38 fino a Bormio. Qui prendere per Livigno e, ad Arnoga, svoltare a sinistra in una strada che si inoltra in val Viola. Dopo il P3, imboccare una strada sterrata a sinistra in forte discesa che termina all'agriturismo Caricc (1990m; in realtà all'inizio della strada c'è un cartello di divieto di transito, ma avendo parlato col gestore dell'agriturismo ed essendomi sentito dire che si poteva arrivare fin lì in auto, ci siamo sentiti autorizzati a percorrerla)

Meta: Pizzo Dosdè (3281m)

Dislivello: 1300m

Punti di appoggio: nessuno (rifugio Dosdè chiuso; di proprietà del Cai di Bormio, è aperto da metà giugno a metà settembre; dispone di locale invernale molto spartano con numerosi posti letto)

Difficoltà: MS

pericoli e difficoltà: itinerario considerato sicuro

Periodo consigliato: dicembre-maggio; io l'ho fatta domenica 15-5-16: un'ora di portage (quota neve 2200m, alla fine della piana di Dosdè); da lì neve continua; ottimo rigelo; temperature basse che hanno fatto sì che la neve nn smollasse più che tanto nonostante il sole; neve pesante in alto, un po' di crosta in basso 

Tempo di percorrenza: 4h solo salita (sviluppo molto lungo)

tipo di percorso: A/R per la stessa via

Cartografia: Kompass

Itinerario: parcheggiata l'auto all'agriturismo, ci si incammina lungo il sentiero che, alle spalle dello stesso, attraversa il torrente su di un ponte e percorre la piana. Si arriva così ad un primo salto nel bosco che porta alla Piana di Dosdè; circa a metà si raggiunge un bivio: conviene tenere il sentiero di sinistra che arriva al rifugio Dosdè (2133m). Il tracciato continua pianeggiante sulla destra idrografica del vallone, a breve distanza dal torrente. Raggiunta quasi la testata, si inizia a salire in un canalino ripido che dà accesso al pianoro sovrastante. Si prosegue mantenendosi sulla destra idrografica e si accede al ghiacciaio (pochi e ben visibili crepacci). Intorno a quota 2550m, si traversa verso sinistra e, tramite un canalino, si arriva ad un altro pianoro. Noi ci siamo mantenuti alti compiendo un traverso sotto una bastionata rocciosa, ma è anche possibile perdere leggermente quota e proseguire sul fondo del vallone. Giunti al suo termine, piegare a sinistra e con percorso obbligato, si giunge nei pressi di una sella a quota 3030m, tra il Pizzo Dosdè e i Sassi Rossi. Tenendo la sinistra si rimonta il pendio terminale fino in vetta.
Discesa per la via di salita. 

 
 
 

WE IN FUGA

Post n°1712 pubblicato il 12 Maggio 2016 da sillylamb
 

E così i miei tanto agognati we di 2gg sono finiti senza permettermi di realizzare neammeno uno dei 3 desideri che avevo per questa stagione. E poi arriva maggio, il mese più piovoso dell'anno. Ovviamente nel we, perchè in settimana ci sono stati giorni in cui il cielo era di una limpidezza incredibile. 

SAB: TAMBO' NELLA NEBBIA 2
E così si cerca di fuggire dal maltempo. Dopo accurati studi dei modelli meteo ed eterne discussioni (Furchon? Sella di Pioda?), io e SR decidiamo per il Tambò: le previsioni sono variabili su tutto l'arco alpino, ma abbiamo letto un report che appare molto invitante. Partenza di nuovo antelucana (ritrovo alle 4.45... A volte penso di nn volermi tanto bene...) e all'arrivo al passo il tempo è appunto variabile: nuvole con qualche stralcio di sereno. Ci incamminiamo e ogni tanto qualche schiarita ci fa ben sperare, anche se più saliamo più sono effimere e alla fine la visibilità è ridotta a pochi metri. Questa volta riusciamo però ad arrivare più su dell'altra volta: raggiungiamo il deposito sci. Proseguire lungo la cresta è fuori discussione, per cui leviamo le pelli e scendiamo. Il primo tratto, su neve dura con visibilità ridottissima, è per me molto ostico e lo faccio tutto in derapate; poi le pendenze diminuiscono, la visibilità aumenta e me la cavo meglio su neve più che discreta. Torniamo all'auto con l'idea che questa volta per me è fatta. Cosa si vede da lassù per me rimarrà sempre un grosso mistero, ma nn so se avrò voglia di provarci una terza volta, a meno che nn sia una giornata davvero meravigliosa. A casa, leggendo i report, scopro che forse dovevamo dirigerci in VdA, ma alla fin fine è andata bene così. Il Furchon e la Sella di Pioda aspetteranno. 
Per la relazione rimando a qui. 

DOM: MTB IN LOMELLINA
Sono diventata bravissima a fuggire dagli obblighi sociali. Anni fa ero fuggita dal matrimonio di una collega prima del taglio della torta per salire al Rosalba e tentate la Segantini (che poi nn ho fatto per maltemo). Quest'anno avevo disertato la fine della festa di compleanno di un'amica per la ciaspolaluna. Pertanto nn potevo che fuggire anche dalla comunione dell'ultima figlia del fratello di S. Mi sono sorbita la messa e anche il rinfresco nel salone dell'oratorio; decisamente triste. Sono contraria ai pranzi simil-matrimonio, ma è cmq una tappa importante per i credenti e mi è davvero spiaciuto per lei: piatti freddi in uno scantinato rumoroso dove ognuno si faceva i fatti suoi. Io credo che mi sarei offesa a morte. Cmq, tagliata la torta, raggiungiamo l'auto e ci dirigiamo in Lomellina per pedalare. Un giro onesto, più lungo del previsto che però nn riserva grandi sorprese ma è piacevole per le solitudini interrotte dal volo degli aironi e per i monumenti romanici. Sarebbe stato bello avere più tempo per visitare anche il castello di Sartirana, mentre ci siamo dovuti accontentare del solo complesso abbaziale di Breme, guidati da un gruppetto di bambini che si sono rivelati degli ottimi ciceroni.
Lunghezza: 52km, pianeggiante
Tipo di itinerario: Itinerario su asfalto e sterrato (30%; carraecce TC)
Periodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno; sconsigliato nella stagione più calda. Io l'ho fatto domenica 8-5-16 e secondo me per godere appieno dello spettacolo delle risaie allagate e dela fioritura dei papaveri era un po' presto...
Tempi di percorrenza: 3h
Descrizione: parcheggiata l'auto a Olevano, ci si immette in questo itinerario al km 4,8. Lo si segue fino al km41,9; a questo punto ci immettiamo su questaltro itinerario al km62,8 e seguendolo per 14km facciamo ritorno al punto di partenza.

 
 
 

COMPLEANNO NEL CUNEESE

Post n°1711 pubblicato il 09 Maggio 2016 da sillylamb
 

Lo so, è da un po' che manco. Sto attraversando un periodo di stanchezza e, nonostante abbia un po' ridotto gli orari lavorativi, credo che essermi lanciata in un'impresa nuova mi abbia stressato parecchio, tanto che sto ancora facendo i conti con una micosi. Per cui forse ho più tempo, ma cmq nn mi basta mai. Mi sembra cmq di arrancare dietro alle incombenze di tutti i giorni. La spesa, le visite, gli obblighi famigliari (compleanni, comunioni...). Ecco, quello che mi manca di più della mia adolescenza nn è la mancanza di doveri (che cmq sono molto brava a svicolare), ma il tempo. Quelle giornate lunghissime, uguali l'una all'altra, che si riassumevano in 2 righe su un diario. Ora forse si riassumono anche in meno, ma io arranco. Cmq ogni tanto passo di qui, anche perchè queste pagine virtuali mi servono come blocco di appunti.

Riprendiamo dal mio compleanno. Per il terzo anno consecutivo avevo prenotato la Monterosahutte con l'idea di salire la Dufour. Ero anche riuscita a vincere le ritrosie di Simone. In realtà nn so se sarei arrivata fin lassù: 1700m sono tanti e io quest'anno fatico a entrare in forma. Però ci credevo, volevo provarci. Ovviamente il meteo ha deciso diversamente, per la terza volta. Così ho disdetto la prenotazione, ha scambiato un paio di turni lavorativi e domenica 24 sono partita per un we nel cuneese.

DOMENICA 24: COMPLEANNO PEDALANDO NEL ROERO
Si parte nn troppo presto, con l'idea di fare un giro nel Roero giusto per iniziare a sgranchire un po' le gambe. La giornata è bella, i colori splendidi (la colza gialla, le montagne bianche in lontananza, i papaveri rossi, la sorpresa del blu dei fiordalisi), il giro nn troppo difficile, giusto come lunghezza e difficoltà.
Lunghezza: 45km, 800m di dislivello
Tipo di itinerario: Itinerario prevalentemente su asfalto e sterrato (80%; carraecce MC e sentieri)
Periodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno; sconsigliato nella stagione più calda e dopo precipitazioni. Io l'ho fatto domenica 24-4-16
Tempi di percorrenza: 4h30
Descrizione: http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/13925

LUNEDì 25: ANELLO DI COLLALUNGA
Dopo la gita ci spostiamo in Valle Stura che risaliamo fino a Planche dove prendiamo a sinistra per S. Bernolfo, poche case dove nn prende nè tel nè internet. Incredibile che esistano ancora posti così fuori dal mondo, ma dimenticarmi dei social e di tutto il resto per circa 48h è stato davvero piacevole.
La neve nn è tanta, per la zona e per il periodo e ci obbliga a lunghi portage, ma è cmq sufficiente per sciare. Il tempo è bello e il vento temuto nn è così forte.
Regione: Piemonte, provincia di Cuneo
Località di partenza: S. Bernolfo (1663m)
Meta: Collalunga (2759m)
Dislivello: 1100m
Punti di appoggio: nessuno (rif Laus chiuso)
Difficoltà: MS+
Pericoli: la variante di discesa richiede neve assestata
Periodo consigliato: marzo-maggio; io l'ho fatta lunedì 25-4-2016: 1h di portage (neve continua dal lago di S. Bernolfo) in salita e altrettanto in discesa (in realtà se si sale direttamente dal vallone di Seccia, si può portare l'auto più su e i tempi si riducono); le temperature basse hanno fatto sì che la neve mollasse pochissimo
Tempo di percorrenza: 4h30 l'intero giro
Cartografia: IGC
Itinerario: si parte dall'ultimo tornate prima di raggiungere S. Bernolfo. Si attraversa un ponticello e ci si incammina lungo la strada militare che conduce al rifugio Laus nei pressi del colletto del Laus (1927m). Ci si abbassa brevemente, si costeggia il lago di S. Bernolfo e si risale interamente il vallone di Collalunga fino al colle omonimo (2533m). Tenendosi sulla destra, si compie un lungo traverso tenendosi alti sui laghi di Collalunga e si raggiunge la vetta.
Per la discesa è possibile una variante nel vallone di Seccia: dalla vetta si scende al colle di Seccia e nell'omonimo vallone; intorno a quota 2200m, tagliare a sinistra per evitare un salto di rocce e portarsi nel vallone di Corborant dove si intercetta la strada militare che si segue fino al punto di partenza.

Mangiare e dormire: abbiamo scelto il rifugio Dahu che dispone di dormitori e 3 camere a tema. A noi è toccata la Vinum dove il letto è stato allestito all'interno di una botte del 1700. 70€ la mezza pensione, peccato che la scelta del menù sia abbastanza ridotta; cibo cmq buono; standard di pulizia ottimi.

MARTEDì 26: VERSO LA TESTA DELL'UBAC
Come dicevo, ho fatto uno scambio al lavoro che mi ha permesso di stare a casa anche martedì. Partiamo con l'idea di raggiungere la Testa dell'Ubac, ma la sera prima mi ero strafogata di frittelle di primule e di notte nn ero stata bene. NN so se dipendesse da quello o semplicemente dal fatto che nn ero in giornata, ma quel giorno proprio nn riuscivo ad andare. Mi sentivo stanca di testa: decidere dove fare la curva e raccogliere le energie per farla, mi sembrava uno sforzo sovrumano. C'è da dire che la gita era impegnativa: si superano 2 pendii molto ripidi, il secondo dei quali a volte può richiedere l'uso dei ramponi. La neve poi era dura con sopra uno strato simile a granita che tendeva a scivolare. Insomma, già arrivare al colle della Lausa è stata per me un'impresa ed era troppo tardi per il traverso e la cresta. Quindi per questa volta la gita è terminata qui; cmq avevamo terminato tutta la parte sciistica in ambiente davvero grandioso.
Regione: Piemonte, provincia di Cuneo
Località di partenza: Risalire la Valle Stura fino a Pontebernardo; qui prendere a destra per Prati del Vallone; a seconda della stagione si può lasciare l'auto più o meno in alto (noi siamo riusciti a lasciarla appena prima del ponte che c'è a quota 1600m)
Meta: Colle della Lausa (2880m)
Dislivello: 1280m
Punti di appoggio: nessuno (rif Piani del Vallone chiuso)
Difficoltà: BS
Pericoli: si risalgono pendii ripidi che richiedono neve assestata
Periodo consigliato: marzo-maggio; io l'ho fatta martedì 26-4-2016: 1h di portage (neve continua dalla fine del Pian del Vallone); le temperature basse hanno fatto sì che la neve mollasse pochissimo per cui discesa dapprima su neve marmorea, poi su granita difficile da sciare e solo sotto i 2200m neve primaverile
Tempo di percorrenza: 4h solo salita
Cartografia: IGC
Itinerario: parcheggiata l'auto a bordo strada, si prosegue lungo la stessa fino ai Piani del Vallone dove sorge l'omonimo rifugio (1712m). Si continua sempre lungo la sterrata fino ad un primo risalto più ripido che dà accesso ad un falsopiano sotto una parete rocciosa su cui si trovano numerose cascatelle. Risalire il vallone fino ad un secondo sbarramento che dà accesso al Vallonetto (cippo a quota 2494m). Piegare quindi a sinistra rimontando il ripido pedio canale che termina al colle della Lausa.
Discesa per il medesimo itinerario. 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: sillylamb
Data di creazione: 26/01/2006
 

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Le montagne sono le preghiere di Dio

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA (2008-2013)

Provincia di Lecco:
- Grignone per la cresta di Piancaformia (alpinismo invernale)
Giro delle Grigne
- Zucco Sileggio

Provincia di Sondrio:
Pizzo Olano (scialp)
Salmurano (scialp)
- lago del Truzzo
- Surettahorn (scialp)
Bernina (alpinismo)
- bivacco Colombo, Palon de la Mare, monte Vioz (alpinismo)
Disgrazia (alpinismo)
- Gran Zebrù (alpinismo)
- Forcellino (scialp)
- Passo Porcile (scialp)
- il bivacco Ca' Bianca (scialp)
- Da Isola a Frondaglio (ciaspole)
- il lago di Colina (MTB)
-  il Cevedale (alpinismo)

Provincia di Bergamo:
- Bronzone
- Sasna (scialp)
- Mte Misma
Traversata delle creste della Presolana (alpinismo)
- Araralta e baciamorti (ciaspole)
- Pizzo Arera

Provincia di Brescia:
- Adamello (scialp)
- Monte Carone
- Guglielmo (ciaspole)

Provincia di Varese:
- Mte Settetermini (MTB)

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA, 3

Provincia di Sondrio:
- Punta dgli spiriti (scialp)
Gole Cardinello e lago d'Emet
- Tambò (scialp)
- Cima pesciola (scialp)
- Meriggio (scialp)
- Alpe Bondeno (ciaspole)
- Tresero (scialp)
- Cassandra (scialp)
- Ferrè (alpinismo)
- Scalino (scialp)
- Dosdè (scialp) 

Provincia di Como:
- Bregagno (scialp)
- Cima Pianchette (ciaspole)
- Berlinghera 

Provincia di Bergamo:
- Pizzo delle Segade (ciaspole)
- anello dei Campelli
- Vodala by night (scialp)
- Pizzo del Becco 

Provincia di Lecco:
- San Primo (scialp)
- Legnone da Colico
- Resegone (ciaspole)
- Moregallo (per il canalone Belasa)
- Grignone in invernale 

Provincia di Brescia:
- Frerone (scialp)
- Monte Creino 

Provincia di Varese:
-
 Pizzoni Laveno & Mte Nudo
Piambello (MTB) 

 

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA(2008-2009-2010)

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA (2011 E SEGG)

- Saron (scialp)
- Oilletta (scialp)
- Col Chavacourt (scialp)
Cima di Creya
- Gran Tournalin
- Roccia nera e Gemello del Breithorn (alpinismo)
- Dome de Gouter (alpinismo)
- Mont Avic
- 2 itinerari con le ciaspole in valdigne: alpeggi Tirecorne e lago d'Arpy
- Spalla W Becca Trecare (scialp)
- Tour Ronde (alpinismo)
- Breithorn Centrale (scialp)
Roisetta (scialp)
- Bieteron (scialp)
- Zumstein (scialp)
- Cleve de Moula
- Gran Cima (scialp)
- Tsaplana
(ciaspole)
- Gran Pays (scialp)
- Croce di fana (ciaspole)
- intorno all becca di Viou
-  da Bard a Machaby
- 2 itinerari in MTB: lago Miserin e Pointe de Chaligne
-  colle Champillon (scialp)
- S. Ambrogio 2011: a piedi sulle mulattiere di Quart, scialp al colle della Croce, ciaspolata notturna all'alpe Arp Vieille
- lago di Zuckie
(ante)cima d'Entrelor (scialp)
- lago Cignana (MTB)
- Bivacco Gervasutti
- Nei valloni di Leviona e Pesson 

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2006-07)

PIEMONTE:
Verbano-Cusio-Ossola:
- il rifugio Maria Luisa e il Grieshorn (ciaspole)
- Massa del Turlo
- l'anello di Pogallo
- Pizzo Diei e Monte Cistella
- Corona dei Troggi (ciaspole)
- Monte Massone
- Monte Cazzola (ciaspole)
Provincia di Biella:
- Monte Bo
Provincia di Torino:
-
Colma di Mombarone
Provincia di Alessandria:
- Monti Ebro e Chiappo (ciaspole)
- Monte Tobbio

LIGURIA:
Provincia di Savona:
- L'anello del Beigua
- L'anello del Monte Sordo
- L'anello di Finale
- Da Varigotti a Noli
Provincia di Genova:
punta Martin
il sentiero del Brugneto
- sui sentieri dell'ardesia: Monte Zatta e il Monte S. Giacomo
- Monti Reixa e Argentea

TOSCANA
- nelle foreste casentinesi: le cascate dell'acqua Cheta e il Monte Falterona

ESTERO
Francia:
- il mio Verdon: l'Imbut, il Breis e il Martel
- Cret de la Neige
- Le lac Blanc
Svizzera:
- Val di Campo: il rifugio Val Viola e la forcola di Cardan (ciaspole)
- Poncione d'Alnasca
- Traversata S. Carlo - Foroglio per la bocchetta della Crosa
- Il lago di Cama
- Monte Bar (ciaspole)
- La capanna Cremorasco e il Pizzo Corgella

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2008-09)

Piemonte
Provincia di Torino:
-
3 itinerari con le ciaspole dal rifugio Selleries: il lago Laus, il colle del Sabbione, il monte Orsiera
- il Rocciamelone
- il sentiero delle anime
- Punta Mariasco
Verbano-Cusio-Ossola:
- Alpe Veglia e dintorni
- Monte Togano

Emilia Romagna
Provincia di Piacenza:
- Monti Bue, Maggiorasca e Nero (ciaspole)
- Monte Alfeo
Provincia di Parma:
- traversata del parco dei 100 laghi
- Monte Orsaro

Liguria:
-
Manico del Lume (GE) e giro della Palmaria (SP)

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- l'Ortles (alpinismo)

Toscana:
Provincia di Massa-Carrara:
- 2 ferrate nelle Apuane: il Monte Forato e il Pizzo Uccello

Estero:
Svizzera:
- capanna Gesero e Monte Marmontana
- Chuebodenhorn
- val Vergeletto, quota 2108
- Magehorn (scialpinismo)
- Piz Grevasalvas (scialpinismo)
- Capanna Poncione di Braga (ciaspole)
- Piz cadreigh (scialpinismo)
- Monte Fumadiga
- Pizzo Claro
- l'Adula (alpinismo)
Francia:
-
Fort de la Croix de Bretagne
- Mont Buet

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 3 (2009-2010-2011)

Estero:
Svizzera:
- Poncione di Valpiana (scialp)
- Cima dell'Uomo
- Nella valle dei Cani
Piz lagrev (scialp)
- Breithorn (scialp)
Piz Scalotta (scialp)
- Piz Uccello (scialp)
- Foisc (scialp)
- Piz Rondadura (scialp)
Marocco:
-
scialp sull'Atlante: Toubkal, Ras, Timesguida, colle quota 3850m nei pressi dell'Akioud
USA (California):
- Alta Peak
- Sierra Nevada Summit Lake
- Yosemite North Rim
- Sta Cruz Island

Trentino Alto Adige:
- Rifugio Trivena e Passo delle marmotte (ciaspole)
- Alpe di Villandro (ciaspole)
- valle del Ciamin
(ciaspole)
- ciaspole e torggelen: Cornetto e da Soprabolzano a Collalbo

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Dormillouse (scialp)
- Testa di Money (alpinismo)
- Rifugio Mautino e Monte Corbiun (ciaspole)
- scialp e ciaspole in Valle Stretta: Colle di valle Stretta, col des Muandes, lago Verde, vallone di Rochemolles
Verbano-Cusio-Ossola
- Arbola
(scialp)
- Cima Valrossa (scialp)
- Mte Capio
Provincia di Vercelli:
- Monte Bo valsesiano (scialp)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 4

Piemonte:
Provincia di Cuneo:
- Monviso (alpinismo)
- sentiero Frassati in Val Maira
- cima delle Rossette (scialp)
- Cima genova per la cresta Sigismondi (alpinismo)
Provincia di Torino:
- rifugio Jervis e Punta barant (ciaspole)
- Cima del bosco (scialp)
- Cima delle Liste (scialp)
Punta delle vallette (scialp)
Provincia di Novara:
- Mte Fenera (MTB)
VCO:
-
Corno orientale nefelgiù (scialp)
- Monte Faiè
- cima Jazzi (alpinismo)
Provincia di Biella:
- cresta dei carisey (alpinismo)

Emilia Romagna:
Provincia di Reggio Emilia:
- Monte Cusna

Trentino Alto Adige:
- rifugio Lancia e Col santo (ciaspole)
- Tra i masi della val Sarentino

Estero:
Svizzera:
-
Mte Gambarogno
- lago di Canee
- Palù (scialp)
- Bishorn (scialp)
- Punta di Stou (scialp)
- Piz Surgonda (scialp)
- Capanna campo tencia e lago Morghirolo (ciaspole)
Austria:
- Feldalphorn (ciaspole)
Francia:
- Dom de la Neige des Ecrins (alpinismmo)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 5

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Punta d'Almiane (scialp)
- Cavalcurt
- Forte di Foens (MTB)
- Roc Peirous (scialp)
- colle della battaglia (scialp)
- prato in fiera (scialp)
- Monte Lion (scialp)
Provincia di Cuneo:
-
Colle Ciaslaràs (scialp)
- Piovosa (scialp)
Provincia di Vercelli:
-
colle della piana (scialp)
- colle Piccolo Altare (scialp)
VCO:
- Corbernas (scialp)
giro dei 5 passi

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- anello Brugger Schupfer (ciaspole)
- Laite Va Spiz (scialp)

Estero:
Norvegia:
- scialp alle Lofoten: Fagerfjellet e Stormheimfjellet
Svizzera:
- Septimerpass (MTB)
- Nadelhorn (alpinismo)
- Stotzigen fisten (scialp)
- Tallihorn (scialp)
- Chilchalphorn (scialp)
- Pigna d'Arolla (scialp)
- Strahlorn e Allainhorn (scialp)
- Generoso
Francia:
-
refuge de Gouter
Argentina:
- Cerro des los Cristales

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 6

Estero:
Svizzera:
- Chili Bielenhorn (scialp)
- Lucendro (scialp)
- Alphubel (scialp)
Piz d'Emmat Dadaint (scialp)
- Straffelgrat (scialp)
- Einshorn (scialp)
- Weissmies (alpinismo)
- Allainhorn, cresta Est (alpinismo)
- Piz Arpiglia (scialp)
- Piz Mezdì (scialp)
- Boshorn (scialp) 

Piemonte:
Provincia di Torino:
- colle delle Lance (scialp)
- Blegier (scialp)
- Giornalet (scialp)
VCO:
- Basodino (scialp) 
- traversata Veglia-Devero
- Mater & Margineta
alpeggi sopra Cannobio
Provincia di Cuneo:
- Chersogno (scialp)
- Oronaye (alpinismo)
- Colle della Lausa & anello Collalunga (scialp)
Colle Sagneres (scialp) 

Trentino Alto Adige:
- Presanella (alpinismo)
 

Veneto:
Provincia di Belluno:
- Pavione
Mont'Alt de Framont
Provincia di Verona:
- giro delle 5 cime
Monte Sparavero

 

PICCOLE SODDISFAZIONI

Anche se quello a cui tengo di più è la parte "alpinistica", qualcuno ha notato e apprezzato le mie ricette. Questo blog pertanto è segnalato su Petitchef.com

Ricette di cucina

 
 

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